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Autore: Deppenders    18/10/2015    0 recensioni
''Alzai lo sguardo, per fissare quei suoi meravigliosi occhi e dirgli di lasciarmi andare, quando tutto divenne buio. E il mio principe azzurro sparì un’altra volta.''
Questa è la fortuna di Charlotte. Non bastavano i suoi mille complessi quotidiani sul suo aspetto ma si aggiungeva anche il fatto che era un'adolescente, innamorata dell'idea dell'amore. Amore che, quando finalmente arriverà, incasinerà ancora di più la sua vita. Insomma... Che casino l'amore!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Caos. Il più completo. Beh… Buon anno Charlie.

-Ehi amico stai attento! È il terzo che mi da una spallata!-

-HAHAHA dai Allie, è normale! Primo giorno di scuola, ricordi? Corridoi superaffollati!-

-Okay ma… insomma non dovrebbero esserci le stesse persone che ci sono durante tutto l’anno? Perché oggi dobbiamo scontrarci tutti?!-

-Mhm…-

-Siiignorinaaaa, tesoruccio, che guardii?- Oliver mi schioccò le dita davanti agli occhi.

-Oh niente stavo solo… Ehi Allie ma quella non è Megan?- dissi tentando di sviare il discorso. In realtà mi era sembrato di vedere un viso familiare… un ragazzo in fondo al corridoio…

-RAGAAAZZEEE- la voce acuta di Megan mi perforò il cervello, nonostante si trovasse una dozzina di armadietti lontano da noi.

-Ehi Meg!- la salutammo in coro.

Ci baciò uno ad uno sulla guancia. –Che mi raccontate? Qualche storia interessante questa estate?- Megan partiva ogni estate con la sua famiglia. Suo padre lavorava in tv. E… beh, per quanto potessimo essere ‘’amiche’’, le piaceva vantarsi. Era piena di soldi e tutti dovevano saperlo.

-Nah, niente di che? Tu piuttosto?- le chiese Allie giusto per farla felice. E ovviamente Meg colse la palla al balzo e si fiondò in una descrizione dettagliata del suo viaggio a Parigi e del suo flirt con un ragazzo francese, Auguste, o qualcosa del genere. Si poteva dire di tutto a Meg… ma non si poteva negare che fosse una bella ragazza. Lo era sempre stata. Capelli lunghi, castani, mossi, occhi verdi, labbra carnose, gambe lunghe, perfette, pancia piatta, braccia sottili. Poteva permettersi tutti i vestiti costosi e alla moda che voleva. Megan era il classico esempio di ragazza perfetta. Aveva il potere di far deprimere ogni ragazza sulla faccia della terra. Ma non era poi così stronza… infondo…

-Tesoro, hai delle unghie favolose. Dove sei andata? Dalla solita?- ah già. Oliver adorava Megan. Pff.

-SIII ti paccionoo?- mise bene in mostra la manicure perfetta. Guardai le mie unghie. ODDIO. Smalto mangiucchiato, pellicine ovunque. Un disastro. Nascosi le mani sotto la giacca.

-Eccoci qui!- eravamo arrivati all’aula magna, pronti per il discorso di inizio anno che nessuno avrebbe ascoltato. Andammo a sederci e Megan ci lasciò per andare a salutare delle sue amiche.

-Accidenti quanto parla.- fu il commento di Allie. Al che io soffocai una risatina.

-Io la trovo di classe- commentò Oliver con il tono da ‘’sei solo invidiosa’’. Fortunatamente il preside richiese la nostra attenzione e iniziò il solito noiosissimo discorso. Lo stesso da quando frequentavo quel liceo. Dopo il suo –buongiorno ragazzi- portai la mia attenzione su chi mi circondava per vedere se trovavo volti familiari o… chissà, qualcuno di interessante. Fu allora che notai un ragazzo due file davanti a me. Ma… quello non è il ragazzo del corridoio… che stran…

-Un’altra parola e mi sparo!- sospirò Allie al mio fianco. –Cingomma?-

-Mhm no grazie, vorrei mettermi a dieta…-

-Charlie stai scherzando?! Diventerai trasparente.-

La liquidai con un gesto della mano. Dovevo dimagrire. Dovevo diventare come Megan. Magari mi sarei potuta dare una sistemata ai capelli e…

-Alleluia è finito!-

Ci avviammo verso l’uscita della sala e ci preparammo ad affrontare altri spintoni e scontri per raggiungere la nostra aula.

-Fanciulle io vi abbandono qui, ci vediamo a pranzo-

-Ciao Olli- il tempo di salutarlo che era già scomparso tra la folla.

-Beh.. a te l’onore cara- Allie fece un ampio gesto col braccio per farmi entrare per prima. La classe era già mezza piena ma riuscimmo a trovarci due posti in terza fila. Non male. Non troppo infondo da permetterci di distrarci, ne troppo avanti per non permetterci di... beh di distrarci.

Facemmo appena in tempo ad accomodarci che entrò la signorina Platt, insegnante di lettere.

-Buongiorno ragazzi- il chiasso cessò all’improvviso e l’intera classe si alzò rispettosa.

–Buongiorno prof-

-Passata una bella estate?- chiese Paul, il solito lecchino.

–Si, grazie Paul. Sedetevi pure ragazzi.- La signorina Platt prese posto dietro la cattedra e, preso in mano il registro iniziò a scorrere i nomi.

–Noto con piacere che si è aggiunto un nuovo studente alla nostra lista… Adam?-

Nella mia stessa fila si alzò quindi un ragazzo che non avevo ancora notato.

Un momento… Adam si alzò e si avviò verso la cattedra per presentarsi a tutta la classe. Però come era alto.. biondo.. spalle larghe.. ehi. Nice ass Adam!

-Salve.. io sono Adam, vengo dall’ Australia e…- la sua voce. Io lo conosco… mi concentrai sul suo volto e… MA CERTO! Il ragazzo del sogno! Ma… com’era possibile?! Insomma, un sogno è un sogno… no?.. magari un alieno mi aveva rapita e mi aveva modificato il cervello! No no no. Non essere ridicola. Ci sarà sicuramente una spiegazione logica. Gli applausi convinti della classe mi risvegliarono dai miei pensieri. Iniziai ad applaudire anch’io, un po’ spaesata.

Allie mi assestò una gomitata. –è carino eh?- disse ammiccando. Solo allora notai come tutte le ragazze fissavano il nuovo arrivato. Beh non c’era di che stupirsi.. –già è proprio carino- sorriso da ebete mode: ON.
  
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