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Autore: Alektos    18/02/2009    3 recensioni
La definizione “Principe azzurro” non si discosta molto dalla descrizione di Ted Lupin, fidanzato di Victoire e di due anni più grande.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Teddy Lupin, Victorie Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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CAPITOLO SETTE

 

Il giorno prefissato per il rientro ad Hogwarts Ted, Ice e Andromeda si recarono binario nove e tre quarti della stazione di King’s Cross.
“Allora, pensi che potrò vederla dal vivo?” Chiese Andromeda, sussurrando le parole nell’orecchio del nipote che annuì. Ted cercò con lo sguardo Amelia ma non la vide da nessuna parte. Ice nel mentre cercava i loro amici.
Ice, vedi Amelia da qualche parte?”
“No, non l’ho vista. Laggiù,” e indicò un punto alla sa destra, “Ci sono Michael e Gregor. Poi ho visto le due sorelle Jones di Corvonero.”

Ted tornò verso Andromeda, da solo.
“Non la trovo.” Disse e proprio in quel momento si sentì chiamare.
“Ciao!” Ted salutò Amelia che lo stava osservando da dentro uno scompartimento del treno. “Vado a chiederle di scendere,” disse, poi, rivolto a sua nonna.
Andromeda sorrise, “La conoscerò alla fine della scuola, ora vai o perderai il treno. Studia, comportati bene per quanto possibile e… beh, studia!” Ridisse l’ultima parola con cipiglio più severo ma con un sorriso. Dopo averla abbracciata Ted salì sul treno insieme ad Ice che prima di seguire l’amico ringraziò Andromeda per l’ospitalità.

Appena trovato lo scompartimento dove c’era Amelia, Ted notò una presenza che il suo sesto senso rivelò come ostile: oltre alle due amiche della sua ragazza c’era un ragazzo dall’aria familiare che parlava con le tre ragazze. Lo aveva già visto, erano nella stessa classe di Artimanzia, il suo nome era Anthony Brown, non sapeva altro se non che nella materia che facevano insieme non era molto eccelso. Sia Ice che Ted presero posto e la prima cosa che notarono fu che il nuovo ospite aveva una parlantina strepitosa, nei pochi minuti che rimase con loro i due rimasero intontiti; quando se ne andò i due tirarono un respiro di sollievo e Amelia fu rapita e tirata fuori dallo scompartimento, dove Ted poté salutarla in modo più consono.

“Chi era quel tipo? Cosa voleva?”

“Sei geloso?”

“Sì.” La risposta spiazzò la ragazza.

“È Anthony Brown, di Corvonero… fa Artimanzia e Divinazione con me. Non ti ho mai detto che è il mio vicino di casa?”

Ted sciolse l’abbraccio con Amelia, “No, mai. C’è altro che dovrei sapere?”

“L’ho incontrato per caso mentre facevo un giro intorno a casa e ci siamo messi a parlare, tutto qua. Non è successo assolutamente nulla. Poi ci siamo rivisti sulla piattaforma ed è salito con me e le mie amiche.”

Ted inarcò un sopracciglio e decise di non dare più peso a quella faccenda e prendendo per mano Amelia insieme tornarono nel lo scompartimento. Ice stava discutendo animatamente con Alice e Joy, continuando a ribadire che il tipo che era appena uscito era di una noia mortale, per non parlare della sua parlantina: avrebbe intontito chiunque a parole. Loro, ovviamente non erano d’accordo.
La discussione si protrasse per altri dieci minuti buoni dove lui si guardò bene dall’interferire ma osservando la ragazza seduta accanto dedusse che era più dell’opinione delle sue amiche che non di quella di Ice.
Infastiito da quella conversazione si alzò, con la scusa che doveva incontrarsi nel vagone dei Capiscuola e uscì dallo scompartimento.
Mentre camminava per il corridoio del treno incrociò una ragazza a lui fin troppo familiare e rispose al suo saluto con un grugnito.

“Giornata storta?” Chiese Victoire fermandosi davanti a lui.

“Brutti incontri, scusa. Un tipo ci stava provando con Amelia. Spero che a te vada meglio, come sono andate le vacanze?”

“Bene, a parte papà che ha cercato per tutto il tempo di estorcermi informazioni su Paul… non credevo, sai? Mi sembra geloso…”

Ted non riuscì a trattenere una risatina, ma qualcosa dentro di lui dava comunque ragione a Bill. “Quindi, tra di voi va tutto bene?”

Victoire divenne leggermente rossa in volto ma nel parlare non sembrava per niente in imbarazzo: “Sì, direi proprio di sì, è…” Stava per aggiungere dell’altro ma l’interpellato era uscito dallo scompartimento.

“Mi stavo chiedendo dove fossi finita.”

“Davo andare. Ciao Ted.” Paul mise un braccio attorno alle spalle di Victoire e insieme entrarono nello scompartimento. No, decisamente quel tipo non gli piaceva neanche un po’; a passo spedito si diresse verso il vagone dei Capiscuola.

Quando entrò lo scompartimento era vuoto; prese posto vicino al finestrino e si mise a fissare la campagna inglese che scorreva velocemente sotto il suo sguardo. Era arrabbiato, quel piccolo e adorabile drago che viveva nel suo stomaco si era agitato e non accennava a calmarsi. Prima quel Corvonero noioso, poi il ragazzo di sua cugina… ecco, ora iniziava seriamente a preoccuparsi. Non era mai stato geloso prima d’ora e non capiva come mai aveva tanto astio nei confronti di Paul. Se andava bene a Victoire non c’era alcun motivo valido perché non andasse bene anche a lui: nonostante questa convinzione si fidava più di Brian, aveva più l’aria del bravo ragazzo e non poteva che essere contento per Molly.
Poi i suoi pensieri si focalizzarono nuovamente sul Corvonero: ora il piccolo drago aveva iniziato a sputare fiamme. Spostandosi leggermente riuscì a vedere il suo riflesso sul vetro e si accorse di non aver ancora cambiato il colore dei suoi capelli: quando era a casa li teneva neri, di norma, vivendo in un quartiere dove abitavano anche dei Babbani avrebbe attirato non poco l’attenzione. Strizzò gli occhi e dopo un paio di secondi i suoi capelli virarono dal nero al turchese, decisamente meglio, pensò.

Nel mentre, in un altro scompartimento, Victoire e Molly erano decisamente di umore diverso; al momento Victoire, appoggiata contro Paul guardava fuori da finestrino mentre lui parlava con Brian del tema per la Sprite; Molly si era addormentata. Nell’osservare il paesaggio pensava di non essere mai stata così felice prima. All’inizio era stata un po’ titubante riguardo a questa relazione ma il periodo di vacanza le aveva fatto capire che Paul le era mancato più di quanto non avesse immaginato: lui era così dolce con lei, e quel lato del suo carattere era uscito poco a poco. I suoi occhi si spostarono su Paul, intento a leggere una pergamena che poi passò a Brian.

“Che succede?” Le chiese, vedendo che lei lo fissava.

“Niente,” rispose, distogliendo lo sguardo e lui le posò un bacio sulla fronte. Oh sì, decisamente era felice.

“Non mi hai ancora raccontato cosa hai fatto durante le vacanze…”

“Niente di interessante, sono andata a trovare i parenti, ho dormito e a volte anche studiato. Tu?”

“Le tue stesse cose.” Dopo aver buttato uno sguardo a Brian, che aveva appoggiato la testa contro il poggiatesta e aveva chiuso gli occhi, Paul le posò un bacio sulla bocca che la ragazza non rifiutò. E continuò a non rifiutare quelle attenzioni fino a quando Molly non si svegliò, cogliendoli in flagrante. Interrotti e leggermente scocciati per questo si girarono verso Molly che stava sogghignando insieme a Brian.
Finalmente, dopo altre due ore di viaggio, quando ormai non vi era più traccia del sole all’orizzonte, il treno giunse alla stazione di Hogsmeade.

 

 

 

Grazie a:

Cucciola: sai, non ci avevo fatto caso. Non l’ho fatto apposta di affibbiare a Ted un amico con caratteristiche troppo simili a un’altra persona di nostra conoscenza, mi è venuto istintivo. XD
                Grazie!
Ninny: grazie, ma Ted ormai è abituato ad Ice e Andromeda si diverte solo un pochino alle spalle del nipote. XD
Lely1441: grazie. Andromeda si impiccia ma solo perché tiene al nipote. Già, Ice è un pochino esagerato ma è il suo bello (Ok, non per Ted); in quanto al nostro protagonista il draghetto
                cresce bene. XD

 

  
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