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Autore: EDVIGE86    19/02/2009    4 recensioni
Kagome è tornata a casa sua per qualche giorno e ignora tutto ciò che stà accadendo a Inuyasha e compagni. Proprio durante questa visita, suo nonno le darà in custodia un oggetto molto speciale che la condurrà a spasso nel tempo. Ma dove?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Nuovo personaggio
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Quando la ragazza si risvegliò era già buio.

Kagome si guardò in torno, non riconoscendo il luogo in cui era finita dopo la caduta; l’unica cosa di cui era certa era che purtroppo non si era trattato di un brutto sogno, che veramente si trovava nel futuro….un futuro in cui lei non faceva più parte della vita di Inuyasha.

A quel pensiero avvertì nuovamente gli occhi bruciarle e due lacrime scenderle calde sulle guance.

Si appoggiò con la schiena al tronco dell’albero che stava alle sue spalle, respirando forte per tentare di smettere di piangere.

“Quindi…è questa la verità…..una volta sconfitto Naraku, io non farò più parte della vita di Inuyasha.

No, al mio posto ci sarà Kykio.

Io non lo vedrò più….non sentirò più il suono della sua voce…..non avvertirò più il calore del suo corpo, come ogni volta che è corso in mio aiuto e mi ha stretto fra le sue braccia.

Non potrò più perdermi nei suoi occhi, ne sorridere ogni volta che muove le orecchie in modo buffo.

No….Tutto questo apparterrà solo a Kykio….Inuyasha, sarà solo suo.”

Kagome si rannicchiò su se stessa, appoggiando il viso alle ginocchia.

“Inutile disperarsi….ormai l’avrei dovuto accettare che il cuore di Inuyasha fosse solo di Kykio….Sono solo una stupida!! Non ricordo più quante volte ho sperato nel mio cuore, di poter diventare per lui più importante di lei…..ma il ricordo di Kykio è sempre vivo nella mente di Inuyasha, non c’è nulla da fare.

Perché mai mi sono dovuta innamorare di lui! Perché?!….Sapendo tutto ciò avrei dovuto lasciar perdere…..e invece, ogni giorno, ogni ora, ogni minuto che passava….lo amavo sempre di più.”

Kagome alzò il viso.

“ E’ vero è così….io ti amo Inuyasha”.

Questa volta non fu solo un pensiero…..questa volta Kagome lo disse ad alta voce, come se Inuyasha fosse li, come se avesse potuto sentirla.

 

 

Kagome baciò per l’ultima volta la fronte della piccola, prima di uscire piano dalla sua stanza, lasciandola addormentata nel suo letto.

“Mari si è addormentata?”. Le domandò la veccia Kaede.

“Si, alla fine è crollata. Voleva a tutti i costi aspettare il suo papà, non va mai a nanna senza un bacio di Inuyasha.”.

“Quella bambina è un vero tesoro….ha preso molto da te: ha la tua stessa dolcezza e voglia di vivere.”

“Si ma ha preso tanto anche da suo padre; anche se è una bambina molto tranquilla sa essere veramente testarda e ostinata quando vuole ottenere qualche cosa.”

La vecchia sacerdotessa sorrise. “Eh si….ha un bel caratterino. Per lo meno però non è permalosa come Inuyasha”

“Chi sarebbe permaloso?”

Sia Kagome che Kaede si voltarono verso l’ entrata da cui era apparso Inuyasha.

“Inuyasha sei tornato!”

Kagome gli andò in contro abbracciandolo stretto posandogli un bacio sulle labbra che lui ricambiò subito.

“Vi ricordo che non siete soli”. Disse Kaede schiarendosi la voce.

“Scusa…” Disse Kagome arrossendo.

“Allora, chi sarebbe il permaloso?”

“Tu ragazzo mio, tu.”

“Ma che bel benvenuto….si inizia già con i complimenti vecchia.”

“Su su non litigate adesso” Disse Kagome.

“Piuttosto dimmi, com’è andata?…Hai trovato il demone?”

“Mi pare ovvio Kagome….ho tardato perché ne ho sistemati altri due sulla via del ritorno”. Disse Inuyasha posando la sua Tessaiga e sedendosi.

“Altri due demoni?Erano vicini al villaggio?” Chiese la giovane tesa.

“No, ma non ho voluto correre rischi.”

“Bene, allora io vi lascio….tu sarai stanco e in più c’è una novità che devi sapere subito e io devo andare a controllare come vanno le ricerche”. Disse Kaede.

“Che genere di novità? E quali ricerche?”

“E’ successa una cosa mentre eri via….una cosa grave che va risolta subito” Iniziò Kagome.

“Non si tratterà di Mari e Atreju?” Chiese Inuyasha agitato.

“Ecco…no, non proprio…però vedi….”

La porta della casetta si spalancò di colpo interrompendo le spiegazioni di Kagome e rivelando uno Shippo, sudato e molto agitato.

“Shippo dannazione ma che fai?!” Gli urlò il mezzodemone.

“ Atreju è qui?” Chiese quello col fiatone.

“N-no….ma….non era con te scusa?” Gli rispose Kagome iniziando a sua volta a preoccuparsi.

“ Si….ecco si…lo era ma poi….poi…..”

“ Poi cosa??!!!!” Questa volta a parlare, più che altro a urlare era stato Inuyasha.

“ Shippo cosa diavolo stai cercando di dirci?…Dov’è Atreju??!!”.

 

Il sonno aveva quasi vinto Kagome, poggiata al grande tronco, sfinita da quella strana e rocambolesca giornata, quando un boato la riscosse.

“Che succede?”.

Rimase in ascolto in assoluto silenzio, e sentì degli stani rumori profondi provenire da poco distante.

Veloce si alzò in piedi per tentare di capire cosa stesse accadendo; la sua esperienza le fece facilmente intuire che un demone doveva trovarsi nelle vicinanze, probabilmente a caccia di qualche “preda”.

“E ora che faccio?…Non ho nemmeno l’arco con me?”.

Il frastuono provocato dall’avanzare del demone si faceva sempre più intenso, segno che si sva a avvicinando.

“Devo nascondermi subito”.

Kagome corse a nascondersi fra alcuni grandi cespugli poco distanti da dove si trovava, rimando perfettamente in mobile e in silenzio.

“Maledizione Inuyasha, dove sei quando ho bisogno di te?!!”. Si ritrovò a pensare.

Un secondo dopo gli occhi della ragazza si sgranarono quando dal buio della foresta comparve proprio Inuyasha…..si ma….un attimo….c’èra qualche cosa di strano.

Inuyasha pareva rimpicciolito e sembrava proprio che stesse fuggendo da qual cosa.

Quando la figura davanti a se cadde a terra, Kagome si sporse in vanti per mettere a fuoco meglio l’immagine di quel……bambino?

Non c’erano dubbi, a terra poco distante da lei stava un bimbo con lunghi capelli d’argento e una veste rossa.

“Inuyasha?”.

Kagome avvertì un secondo vuoto allo stomaco, come quello che aveva provato quando aveva capito che era finita nel futuro: che ora fosse finita nel passato?

La testa iniziò a girargli; ma quando era finita nel passato? E se era davvero li, allora quel bimbo era veramente Inuyasha!

Quella confusa raffica di pensieri fu interrotta brutalmente dal rumoraccio sordo di due alberi che finivano fatti a pezzi, poco distanti dal bambino, da un grande demone dagli enormi artigli affilati.

Il piccolo, ancora a terra, aveva uno sguardo terrorizzato mentre quel mostro gli si avvicinava minaccioso.

“Adesso non mi scappi più moccioso!” Grugni il demone.

“Oh mio dio, devo fare qualche cosa, Inuyasha è in pericolo!!”.

Il cuore di Kagome pareva un tamburo impazzito; non aveva il suo arco ne le frecce, era completamente indifesa davanti a un essere del genere, ma non poteva lasciare che qual mostro facesse del male a Inuyasha.

Vide il demone pronto a colpire. “Muori!!”.

“Fermo!!!!!!”.

Senza pensarci due volte, Kagome aveva afferrato una pietra da terra e l’aveva scagliata contro il demone colpendolo sopra l’occhi destro; questo aveva emesso un mezzo ruggito indietreggiando un secondo preso alla sprovvista.

Fu in quel momento che gli occhi neri di Kagome e quelli ambrati del bimbo si incrociarono, e la sorpresa nel vedersi fu di entrambi.

Il piccolo stava per dire qual cosa ma la voce del demone lo fermò. “Come hai osato, tu femmina umana?!!!Ora me la pagherai!!!”

Il mostro si scagliò rabbioso versò Kagome, che urlò chiudendo gli occhi, in attesa del colpo….colpo che però non arrivò.

La ragazza sentì invece un urlo del demone, e vide che Inuyasha era corso a salvarla colpendo l’essere al volto con gli artigli.

“Inuyasha?”

Sentendosi chiamare così, il piccolo si ritrovò a fissare Kagome nuovamente dritto negli occhi e non si accorse della rapida ripresa del demone che, alzando una delle sue imponenti mani, lo colpi alla schiena facendolo finire addosso alla giovane.

Il colpo fu così forte che entrambi finirono contro un albero, ricadendo malamente a terra.

Kagome avvertendo un forte dolore alla testa si portò una mano alla fronte e la trovò sporca di sangue, mentre  Inuyasha era svenuto accanto a lei.

“Non avete più scampo adesso…..vi ammazzo!!”

Quando vide il demone attaccarli nuovamente, Kagome strinse a se il corpo di Inuyasha per proteggerlo da quell’assalto sicuramente mortale per entrambi.

Alle sue orecchi arrivarono un insieme di rumori confusi: forse un grido e poi una sorta di ruggito…. non capì bene, l’unica cosa certa fu una sorta di strappo allo stomaco,come quelli che si hanno sulle montagne russe, e poi la sensazione di una brezza fresca sulle guance e fra i capelli.

Lentamente aprì gli occhi non capendo dove si trovasse….stava….volando? Solo allora riconobbe il loro salvatore.

“Kirara?!”

L’enorme gattone fece una sorta di verso che parevano fusa. “Oh Kirara che gioia vederti. Ci hai salvato la vita!”

Kagome guardò dolcemente Inuyasha addormentato sul suo petto e lo strinse forte a se, e la sua mente si dimenticò di tutto il resto, anche di una fondamentale domanda che invece avrebbe dovuto porsi: Come faceva Kirara a essere li?….Perché li aveva salvati?. 

 

Finalmente sono riuscita a postare il terzo capitolo; chiedo scusa per il ritardo ma tra università e lavoro il tempo è quello che è.

Vorrei ringraziare con tutto il cuore le persone che mi hanno lasciato una recensione: fmi89, achaori e saku068, grazie veramente….più che recensioni sono state un supporto e un grande incoraggiamento.

Siete state gentilissime!!!!!!!!!!!!!!! Grazie.

  
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