Era tutto per lui il buio: la sua amante, la sua roccaforte dove poteva trovare riparo, il suo trionfo. "Neville esci sono io..." La sua dolce voce come il miele era per Neville. "Tesoro un attimo solo." Una piccola stanza nell'ala ovest del castello di Hogwarts... La stanza era piena di oggetti antichi come il mondo stesso... Era coperta di una tonnellata di polvere e ragnatele di qua e di la. Al centro della camera risedeva il caro specchio delle brame. "Non osservarlo molto Luna." Passo e passi nell'oscurità si sentivano. "Perché amore?" La stranezza della stante era che la luce compariva soltanto sullo specchio. "Uno scambio equivalente." Disse una voce. "Non rispondere Luna." Ordine fu pesante dal suo fidanzato. La giovane donna annui seguendo l'ordine. La testa di Neville usci dall'oscurità. "Trovata." Il volto di Luna cambio dalla normalità a d'entusiasma. "Bene possiamo continuare l'opera."

Nei sotterranei Ron e Hermione camminavano con molta cautela. "Mi ricordi perché siamo qui Hermione?" Sbuffa, ma sbuffa pesantemente. "Per andare nella stanza dell'evocazione...Mongolo." Il nervosismo gli sali cosi velocemente a Ron . "Hermione." In un lampo fu colpita da una bolla grossa d'aria che la scaraventa fortemente contro il muro. Si sente lti track in quell'attimo. "Mi...Mi..dispia....Ahahaha." Il rosso con un volto di ironia, dispiace, di goduria si avvicina alla sua vittima. "Che ti credevi? La signorina so tutto io... Tu non sai un cavolo di niente scema...Ora vedrai cosa significa dolore." Iniziò a dare una seria di calci al corpo della fragile brillante strega.

Ginny diede un dolce bacio al suo caro Harry."Ti amo." Avvolgendo le braccia teneramente sul corpo del mago. Quel ti amo non fu ricambiato come sperava Ginny; no non lo era affatto. "Di chi mi posso fidare? Di chi mi posso fidare?" Harry si stava ossessionando delle sue stesse paure. "Harry." Lo strillo d'ira rifece mettere in stesso il sopravvissuto. "Che c'è?" Da li Ginny non ci vide di più dalla rabbia. "Sei uno stronzo... Stai nel tuoi pensieri- Mi stai trascurando, ti sto odiando..." Si distaccò più veloce da Harry. "Perché Ginny?" Il giovane uomo stava in uno stato di strafottenza e di milioni di pensieri, ma la verità era questa? Boom un ceffone rimase a Harry sulla guancia destra le cinque dita. "Non mi venir a cercare..." La giovane donna dai capelli rossi piangeva e correva verso l'uscita della sala comune.