HARRY
Non
riuscivo a
capire cosa avesse irritato così tanto Zayn da cacciare Louis.
In fondo, lo stavo solo aiutando e, vabbè, a parte il mio
rossore sulle guance
e le battutine da parte del castano, non c’era motivo di
irritarsi. Ma forse,
un’idea del perché del comportamento del moro me
l’ero fatta e, molto
probabilmente, avevo ragione.
La
compagnia di
Louis mi aveva fatto davvero piacere. Non avrei mai immaginato che quel
ragazzo
bellissimo vicino casa di Zayn fosse proprio il fratello di Sophia e
che me lo
sarei ritrovato due giorni dopo a casa del mio nuovo amico.
Le ore passate a casa del moro, in compagnia dell’amico, mi
fecero sempre più
capire quanto fossi attratto dal ragazzo occhi mare. La cosa che mi
rendeva
davvero soddisfatto e propenso a rispondere o ricambiare battute e
certi
sguardi, era proprio il comportamento di Louis.
Mi sembrava, infatti, che lui avesse un occhio di riguardo nei miei
confronti
dato i continui sguardi d’intesa e il sorriso che gli nasceva
dopo ogni volta
che arrossivo per un suo gesto.
Quella situazione mi garbava
molto,
sembrava che Louis cercasse sempre di parlarmi, anche per uno stupido
motivo
oppure volesse essere
al centro della
mia attenzione.
Ma,
a quanto
pare, Zayn non era d’accordo. Quel pomeriggio guardava Louis
come se volesse
incenerirlo da un momento all’altro ed era abbastanza
ridicolo e imbarazzante
che io fossi il fulcro della loro “incomprensione”,
almeno da parte del moro,
perché Louis sembrava non avere problemi. E se Niall e Liam avessero avuto
ragione?
Non
appena Louis
andò via, continuammo a studiare Fisica per circa
un’altra mezz’ora. Poi Zayn,
notando il mio cambio d’umore, mi chiese: «Sei
stanco?». Sì ero stanco, ma di
certo non era solo per quello. Louis non era più in casa e
questo mi dispiaceva
parecchio.
«Eh
sì, oggi
abbiamo lavorato un bel po’. Senti, ma per caso, hai litigato
con Louis?»
chiesi curioso e abbastanza diretto: Zayn per tutto il tempo non aveva
smesso
di farmi complimenti ogni volta che capivo qualcosa e mi prestava tutte
le sue
attenzioni possibili, più del solito. Lo avevo persino
sorpreso mentre fissava
le mie labbra e arrossiva, sentendosi colto sul fatto. Allora
l’idea che mi
stavo facendo su di lui non era totalmente infondata…
«N-no,
perché me
lo chiedi?» fece, accigliato e preso alla sprovvista. Era
davvero tenero in
quel momento: aveva gli occhiali da vista che usava solo per studiare,
una
sopracciglia alzata e le labbra imbronciate. Se non avessi conosciuto
Louis,
avrei di certo accolto con piacere ogni singola attenzione che mi
prestava
Zayn.
«Per
come l’hai
cacciato via, prima. Non stava facendo nulla di
male…»
«Senti
Harry,
certe volte Louis esagera e questo non mi va bene. Non ti conosce
neanche e fa
battute fuori luogo, non mi sembrava il caso che continuasse a
comportarsi in
questo modo con te, ecco» disse gesticolando e rosso in viso.
Oh ci teneva
davvero così tanto a me? Era, quindi, geloso?
«Oh,
non ti
dovevi preoccupare così tanto Zayn. So rispondere alle
provocazioni e poi mi
sta simpatico, altrimenti gli avrei già risposto male da un
pezzo, fidati» feci
ridendo.
«No,
è che mi
irrita quando si comporta così»
continuò il moro. Sì era geloso.
«Zayn,
davvero,
non ti preoccupare. A me fa piacere, dopo tutto…
è un bel ragazzo e ci sto alle
sue provocazioni» affermai, cercando di fargli capire che ero
attratto da
Louis, ma forse non fu la cosa migliore da fare in quel momento. Zayn in quel momento faceva da ostacolo, mi separava da Louis e questo non mi rendeva molto felice. Zayn era davvero una bella persona, aveva un bel carattere ed era di una bellezza disarmante ma nella mia mente aleggiava solo e unicamente Louis. Volevo
in un
certo modo confessargli che, nonostante lui fosse un bel ragazzo, Louis
era il
centro dei miei pensieri sin dal primo momento in cui l’avevo
visto. Volevo
troncare sul nascere ciò che lui stava
cercando di costruire. Di certo non potei dirgli “Guarda
Zayn, sei un ragazzo
figo e intelligente, ma preferisco Louis, il tuo migliore
amico!”, sarebbe
rimasto davvero di merda.
«Ah»
rispose
lui, sbiancando.
«Tutto
bene
Zayn?» chiesi preoccupato appoggiando la mano sul suo
braccio. Lui abbassò lo
sguardo e fissò la mia mano.
«S-sì»
e si
alzò, prendendo dalla cucina un bicchiere d’acqua.
Mi alzai anch’io, forse era
arrivato il momento di andare via. Mi sentii come soffocare: quella
casa si
stava facendo sempre più stretta e la situazione non era di
certo delle
migliori. Avevo fatto in modo che il sorriso meraviglioso del moro
scomparisse
all’improvviso e togliere il sorriso dalle labbra di una
persona era una delle
cose che più odiavo. Non ne combinavo mai una
giusta…
«Sicuro?»
feci
nuovamente. Okay, Zayn c’era rimasto davvero male, Liam e
Niall avevano
ragione: piacevo a Zayn.
«Certo
Harry.
Comunque dovresti andare, si è fatto già buio e
io dovrei andare a lavorare tra
un po’…» disse con voce flebile, quasi
spezzata.
«Già.
Oh e
quindi…grazie per oggi. Se vuoi, puoi anche venire da me la
prossima volta!» dissi
mentre raccoglievo i miei appunti dal tavolo e li ponevo nella mia
tracolla.
«Sarebbe
una
buona idea» fece sorridendo mentre si avvicinava alla porta
per accompagnarmi
all’uscita e io lo seguivo.
«Ottimo.
Buon
lavoro per dopo, ci sentiamo». Mi aprì la porta e
feci un passo in avanti, ma
prima che potessi andar via, la voce di Zayn mi bloccò.
«Harry!
Grazie, piccolo.
Alla prossima!» mi salutò poi
avvicinandosi e lasciandomi un bacio sulla guancia, pericolosamente
vicino alla
bocca.
«C-ciao!»
mi
voltai di scatto, rosso in volto, mentre mi dirigevo verso quella che,
ormai,
era casa.
LOUIS
Coglione.
Sì ero decisamente un coglione. Come potevo aver dimenticato
il cellulare a
casa di Zayn? Ah, Harry. Ero così preso da lui che mi ero
dimenticato del mio
cellulare abbandonato sul divano.
Avevo
preso
felpa e mp3, ma cavolo, non avevo pensato al mio telefono!
Non
appena ero
arrivato a casa, mi ero liberato della maglia sporca –meno
male che non avevo
incontrato nessuno per la strada: avevo accuratamente scelto le strade
più
deserte- e avevo fatto ciò che mi aveva consigliato Harry.
Mentre giravo per la casa a petto nudo, avevo preso il detersivo per
piatti e
sgrassato un po’ e dopo avevo letteralmente buttato la maglia
nella lavatrice. Non
smisi di pensare ad Harry e il sorriso che avevo stampato sulla faccia
ne era
la causa.
Ma
se pensavo ad
Harry, automaticamente pensavo a Zayn. Era evidente che ci teneva in un
modo
particolare al riccio, ma non gliel’avrei data vinta. No, il
riccio doveva
essere mio.
Mentre
preparavo
un bel thè caldo, mi ricordai che non avevo chiamato Sophia
per tutto il giorno.
Mi avrebbe ammazzato per non essermi fatto sentire per più
di 24 ore. Era
meglio se la chiamavo subito.
Ed
ecco che mi
accorsi che non avevo il telefono.
Panico.
L’avevo
perso?
Ma
poi un lampo
di genio: l’avevo lasciato a casa di Zayn!
Afferrai
la
prima maglietta che mi capitò davanti e, dopo essermi
coperto con una calda
felpa e un beanie grigio –il mio preferito-, uscii di casa
quasi correndo.
Arrivai
quasi a
casa di Zayn dopo circa dieci minuti e stavo per svoltare
l’angolo quando li
vidi.
Mi
nascosi
prontamente dietro l’albero che contornava il vialetto di
casa del mio migliore
amico e, mentre cercavo di riprendere fiato dopo la corsa che avevo
appena
fatto, degna di un campione olimpionico, con solo un occhio cercavo di
vedere
meglio la scena.
C’era
Harry
sull’uscio di casa e Zayn di fronte a lui. Si stavano
sicuramente salutando e
il riccio sarebbe andato a casa sua di lì a poco. Pensai di
coglierlo di
sorpresa –non appena Zayn
avesse chiuso
la porta, ovviamente-, ma non avrei di certo immaginato che mi avrebbe
sorpreso
proprio lui.
Harry
stava per
salutare e lasciarsi alle spalle il moro, ma questo lo
richiamò e lui dovette voltarsi. Quello che
vidi dopo fu di certo un colpo dritto al petto.
Vidi
Zayn avvicinarsi
lentamente ad Harry per lasciargli un bacio e notai, malvolentieri, che
lui non
si allontanò. Zayn stava baciando Harry. Non volevo sapere
se fosse un bacio a
stampo, un bacio innocente o altro, volevo andare via da lì
per non assistere
un minuto di più alla mia sconfitta e togliermi quella scena
dalla mia testa,
così, con gli occhi lucidi, corsi via lasciando quei due
alla porta.
***
L’alcool
sì che
potevo definirlo il mio migliore amico: era sempre lì a
supportarmi nei momenti
più difficili e, anche questa volta, era al mio fianco.
Dopo
aver visto
i due amoreggiare, decisi di dirigermi verso il mio pub preferito, il
Theatre
Royal, nonché il pub dove lavorava Zayn, ma sapevo che il
suo turno doveva
essere qualche ora più tardi, o almeno.
Fatto
sta che mi
ritrovai in compagnia del mio alcolico preferito, un puro whisky
scozzese, e
qualche lacrima solitaria sulla faccia.
Olly
mi si
avvicinò preoccupato e mi chiese come stessi. Cercai di
rispondergli che tutto
andava a meraviglia e volevo solo divertirmi un po’, ma, non
riuscendo a
controllarmi, gli scoppiai a piangere in faccia.
Sapeva
com’ero
fatto quindi mi abbracciò per un po’ e mi
sussurrò che sarebbe andato tutto
bene, quando dovette lasciarmi per un cliente che chiedeva
insistentemente una
Gordon.
«Lou,
scusami ma
devo andare. Sono appena arrivati Niall e Liam, sono lì, li
vedi?» mi fece
dolcemente. Ecco, Olly doveva diventare il mio nuovo migliore amico,
era sempre
dolce, gentile ed era riccio, proprio come Harry. Oh no, ma
perché pensavo
sempre ad Harry?
«Grazie
Olly, ma
non credo sia nece-» non riuscii a finire la frase
perché mi ritrovai Niall e
Liam al mio tavolo. Evidentemente Olly li aveva richiamati qui da me.
«Louis! Che cazzo
stai facendo?» quasi urlò
Niall, strappandomi la bottiglia di Glenkinchie, ormai quasi vuota,
dalle mia
mani. «Ma ti sei rincoglionito tutto d’un
tratto?»
«Stai
calmo
Niall, se fai così è peggio» fece Liam
con un tono da padre. Irritante.
«Sei
irritante»
dissi, dando voce ai miei pensieri. Non bastava che avevo visto quei
due quasi
limonare davanti ai miei occhi, ci voleva anche Liam, la mia cotta
epocale mai
ricambiata, che faceva da ciliegina sulla torta. E poi con quel suo
fare da
bravo ragazzo che un tempo mi attraeva mi stava solo facendo andare
più in
paranoia. Irritante.
«Chi
io?» fece
Niall, quasi offeso.
«Tutti.
Siete
tutti irritanti» dissi strascicando le parole e cercando di
riprendermi la
bottiglia.
Quella
sera Liam
aveva deciso di non farmi stare tranquillo un attimo «Louis,
ci vuoi dire che è
successo? Vuoi che chiami Sophia? Sta per arrivare, ma se vu-»
«Ma
ti vuoi
stare zitto? Sophia di qua, Sophia di là, ma la smetti?
Quanto sei noioso!»
urlai, alzandomi in piedi.
«Ohi
Louis,
calmati!» mi disse Niall, mentre con una mano sulla spalla mi
faceva risedere.
«Vado
a prendere
un bicchiere d’acqua e poi lo portiamo a casa, questo sta
messo male stasera!»
disse Niall a Liam, ma dove cazzo se ne andava? Non poteva lasciarmi da
solo
ubriaco e con Laim, addirittura.
«Okay,
Nì. Lo terrò io a bada!» fece per
rassicurarlo, mentre fissavo le sua labbra muoversi. Le sue morbide e
grandi
labbra, le labbra che avevo sempre sognato di mordere, le labbra di
Liam Payne.
E
fu in quel
momento che feci una delle cazzate più grandi che avessi mai
fatto in vita mia:
baciare Liam Payne.
Ebbene
sì,
ubriaco com’ero, intento a fissare le sue labbra, come potevo
certo fermarmi
quando le sue labbra mi richiamavano più forte di qualsiasi
altra volta?
Appoggiai
le mie
labbra su quelle di Liam, il quale, sconvolto e sorpreso,
cercò di
allontanarsi, ma non glielo permisi: con la mia mano dietro la sua
nuca, lo
afferrai e infilai prepotentemente la mia lingua nella sua bocca.
Era
quello che
avevo sempre sognato da anni, ma non fu come pensavo: era
maledettamente
sbagliato.
Non avevo sentito nulla se non una sensazione di estraneità
a quel sapore di
miele che avevo immaginato: mi era sembrato così aspro,
senza nemmeno un
pizzico di zucchero e dolcezza. Era un miele venuto male, un miele che
non
aveva nulla di dolce, un miele imperfetto.
Liam
mi respinse
con tutta la sua forza, urlò un «Che cazzo
fai?» e quasi scivolai a terra,
facendo voltare tutta la gente verso di noi. Si pulì la
bocca con una mano,
mentre mi guardava ripugnante e io non potei che vergognarmi,
rendendomi conto
di ciò che avevo fatto, coprendomi la faccia con le mie
piccole mani.
Ma
la cosa che
mi fece rendere conto di aver compiuto il gesto più
sbagliato della mia vita fu
il rumore del frantumarsi a terra di un qualcosa di vetro alla mia
destra, che
mi fece voltare di colpo. E forse non avrei dovuto alzare gli occhi dal
bicchiere rotto in mille pezzi, non se avrei visto gli occhi delusi di
mia
sorella con le mani sulle labbra per reprimere un urlo e degli occhi
verdi che
mi fissavano quasi fossi un assassino colto sul fatto, con un coltello
e mano
sporchi di sangue, con accanto la sua vittima.
Merda.
Note d'autore
Saalve bella gente!! Siamo tornate con un nuovo capitolo, quello con più colpi di scena fino ad ora lol
Che ve ne pare? Louis si è messo nei casini, nella merda totale direi hahahah povero piccolo! Ha fraiteso il bacio di Zayn ad Harry, vedendolo in una prospettiva diversa e ora ne sta pagando le conseguenze.
Ora sì che la situazione si complica parecchio! Non resta che aspettare al prossimo aggiornamento.
Ci scusiamo per il ritardo. Noi cerchiamo di scrivere il capitolo e pubblicarlo entro una settimana dall'ultima pubblicazione, ma purtroppo siamo in due ed è difficile coinciliare le ore libere, dato che siamo impegnate con la scuola o altro :( Ma a parte questo, cerchiamo il più possibile di pubblicare dopo 7 giorni. Per qualsiasi informazione o dubbio potete contattarci sul nostro profilo twitter in comune: @STYLINSON10s dove diamo indicazioni sul prossimo aggiornamento o qualche incidente di percorso lol
Ringraziamo Estrella per farci costantemente sapere il suo pensiero in ogni capitolo (Grazie!!) e a tutte voi che avete messo la storia tra le seguite/preferite/ricordate. E anche a voi lettrici/ori silenziosi, fatevi sentire! Abbiamo bisogno di un vostro parere!
Grazie a tutti per esserci. Alla prossima!
P.s. Qualche giorno fa ho pubblicato una Songfic: Cerotti. Se vi va, passate a leggerla!
P.p.s Ho creato un banner, ma non so come si aggiunge alla storia, se qualcuno lo sa, potrebbe contattarmi? Grazie x
All the love as always x
-Angi (e Liuz)