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Autore: gangamoon    21/10/2015    3 recensioni
Quando Severus si risveglia dal coma in cui è rimasto per mesi, trova al suo capezzale una persona che non si sarebbe mai aspettato di rivedere per prima. Eppure è a lei che deve la vita, non solo quella che stava per perdere a causa del serpente, ma anche quella che di lì a poco ricomincerà a vivere pienamente, sospinto dai venti di un nuovo amore.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Silente, Minerva McGranitt, Nuovo personaggio, Severus Piton
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Ciao a tutti :) per chi aspetta sempre con ansia che succeda qualcosa… questo sarà un capitolo interessante, ma potreste avere “un colpo al cuore”…
Per chi aveva meno ansia, faccio il punto della situazione: Irina e Severus hanno cominciato a conoscersi meglio ad agosto, il 31 ottobre Sev capisce che i suoi sentimenti sono cambiati e ci riflette sopra una settimana prima di parlarne con Irina e ora arriveremo a fine dicembre… sono passati cinque mesi, dai… meglio di niente! :)
Buona lettura  :)

 
 


 
Passò, così, un altro mese. Come consuetudine, i due si vedevano ogni sera per la correzione dei compiti e poi, dopo cena, rimanevano a chiacchierare. Nessuno sembrava essere al corrente della situazione. Solo Silente forse aveva intuito qualcosa.
Arrivarono, finalmente, anche le vacanze di Natale. Pochissimi studenti erano rimasti al castello e Severus, come capocasa, non aveva incombenze particolari. Quindi, sbrigate le ultime faccende nei primi giorni, potè dedicarsi completamente alla sua Irina.
Il più delle volte si incontravano in biblioteca, dove potevano trascorrere del tempo indisturbati, oppure nelle stanze di lei. Una festa bella come quella non era il caso di passarla nei freddi e bui sotterranei. Ma non era sempre facile far emergere il Serpeverde dal suo antro.
Una di quelle sere lei, seduta sul tappeto ai piedi del divano su cui sedeva l’uomo, al calore del camino, gli stava leggendo alcuni racconti sugli abitanti dei regni magici. A Severus piaceva ascoltarla e immaginarla di volta in volta sirena, fata, ninfa…*** Sembrava uscita anche lei da uno dei suoi libri. Mentre la donna leggeva, Severus si era avvicinato, guardandola intensamente. Giocava con le ciocche dei suoi capelli solleticandola, fin quando lei, ridendo, non mise da parte il libro. Con la mano dietro la sua nuca la avvicinò a sé. Le sue labbra sapevano di cannella e i suoi capelli profumavano di rosa e sandalo. Ogni volta che la baciava si lasciava inebriare da quelle sensazioni così avvolgenti che lo accendevano di desiderio. Irina era così pura, candida come la neve. Lui aveva quasi paura di toccarla, come se lei da un momento all’altro potesse trasformarsi in qualche albero come i personaggi mitologici. Esitò un po’, scendendo con le labbra lungo il suo collo, fino alla clavicola, in una silenziosa richiesta di consenso. La donna, dal canto suo, era avvolta dal calore di quell’uomo, all’apparenza così freddo e distaccato, ma che in momenti come quello riusciva a renderla vulnerabile e a far vibrare la sua anima. Non aveva paura di bruciarsi al calore di quella fiamma. Si lasciava guidare dalle sue emozioni, sapendo con sicurezza, in fondo al suo cuore, che erano giuste. Severus la stringeva a sè. Una mano, intricata fra i morbidi capelli, a sfiorarle la schiena con movimenti lenti e concentrici. Con l’altra, invece, le scostò il vestito di velluto lasciando scoperta la spalla, su cui proseguì la sua scia delicata di baci. Lei cercò le sue labbra, stringendosi forte a lui.
– Rimani con me – le sussurrò
Lei annuì, continuando a baciarlo. I loro respiri che si facevano sempre più corti.
– Andiamo di là? Prima che arrivi qualche elfo… – suggerì l’uomo guardandola negli occhi.
Lei rispose con un piccolo timido sorriso acconsentendo.
La portò in braccio, non volendo interrompere il contatto fra i loro corpi e si sedette sul letto tenendola sulle gambe, riprendendo a baciarla. Senza mai separarsi, si distesero sulle lenzuola dai ricami verde-argento, alla ricerca l’uno della pelle dell’altro. Si cercavano, si esploravano, accompagnati dal crepitio del fuoco nel camino, che si mescolava ai loro sospiri. Severus accarezzava e baciava ogni centimetro di quel corpo di alabastro, mentre i suoi sensi registravano accuratamente la sua pelle vellutata, il suo sapore, il suo profumo… E si fusero in una cosa sola, l’uno parte dell’altro. Fin quando Morfeo non li accolse fra le sue braccia.
Timidi raggi di sole cercavano di trapassare la superficie del lago nero fino a insinuarsi nella camera da letto del Serpeverde, il quale avvertì subito quel profumo che sarebbe stato in grado di ricreare, per quanto ormai ne era impregnata ogni fibra del suo essere. Si accorse che Irina tremava impercettibilmente. La coprì di più con le coperte, ma non era il freddo la causa. Sporgendosi per vedere se dormiva la vide piangere. Fu un colpo al cuore.
– Iri cos’hai? – chiese affranto e preoccupato
– Non è nulla – fece lei asciugandosi le lacrime e mostrando un sorriso che a Severus sembrò un po’ tirato – davvero, ho solo un po’ di paranoie…
– È per colpa mia? – Severus non sapeva cosa pensare. Forse aveva corso troppo?
– No, davvero… ho solo un po’ di pensieri… tutto qui
– Che tipo di pensieri? Per favore spiegati…
– È … è solo che… forse mi sono fatta trasportare un po’ troppo dalle emozioni… non so se ho fatto bene…
Severus non capiva. Sembrava tutto perfetto quella notte. Possibile che non si fosse reso conto che lei fosse in uno stato emozionale tale da lasciarsi coinvolgere senza volerlo veramente? Quali pensieri potevano averla colta al risveglio? Cercò di entrare nei suoi panni. Temeva forse che l’avrebbe abbandonata? Che per lui si fosse trattato solo di un’avventura per dimenticare Lily? Le aveva già spiegato di aver messo da parte il passato… Stava per dirle che quando lui si innamorava di una donna era per sempre.* E allora realizzò: non glielo aveva mai detto. Non lo aveva ammesso esplicitamente nemmeno a se stesso fino a quel momento.
– Io ti amo… – sussurrò. Sorpreso di sentire quelle parole uscire dalla propria bocca con tanta naturalezza.
Fu come una formula magica: sul viso di Irina si allargò uno splendido sorriso e la donna gli si lanciò tra le braccia. Lui la strinse forte, accarezzandola e posandole baci sui capelli.
– Ti amo – ripetè ancora, più sicuro. Non ricordava di essere mai stato più felice in vita sua.
– Scusami… – disse lei guardandolo negli occhi – non ne dubitavo veramente… anch’io ti amo… è che tiro sempre a indovinare, tu non mi dici mai niente!
– Da oggi non smetterò mai di ripetertelo.
Un lungo bacio sigillò quella promessa.
– Però non sono abituato ad esternare i miei sentimenti… se dovessi dimenticarmi di dirtelo non vorrebbe dire che abbia smesso di amarti…
Più di un’ora dopo erano ancora abbracciati sotto le coperte. I loro respiri che si facevano più regolari.
– L’hai mai detto a Lily?
– No. Non ne ho mai avuto il coraggio… Mi sono sempre chiesto se sarebbe cambiato qualcosa… Ma non credo che abbia più importanza ormai. Adesso ci sei tu. E non ti lascerò mai.
– E anche se tu volessi io non ti lascerei andare. Perché ti amo.
– Credo che sia ora di fare colazione, non credi? – disse Severus, alzandosi e mettendosi la vestaglia – Tu fai come se fossi a casa tua – aggiunse, dirigendosi nella stanza accanto e chiamando l’elfo domestico a sua disposizione.
Fecero colazione a letto, quindi si vestirono e, salutatisi, con un lungo bacio, si allontanarono ognuno per la propria strada, per non destare sospetti.      



 
 
***ovviamente non una delle sirene del lago nero! XD esistono altri mondi dove le sirene sono incantevoli come le abbiamo sempre conosciute, idem le fate… ;)
*punto non meno importante: potrebbe sembrare una contraddizione, ma non lo è. Sev non ha smesso di amare Lily, ha solo fatto un po’ di spazio in più nel suo cuore per Irina. Possono esserci diverse forme di amore, potrebbe amarla di più o di meno o con la stessa intensità ma in modo diverso (non dimentichiamoci che alla fine quello per Lily è stato un amore platonico, e con questo non lo sto sminuendo). Quindi pace :)
 
Spero che non abbiate preso Irina per una scema, era un po’ sopraffatta dalle emozioni poverina :) forse anche a lei è sembrato un po’ precoce questo volta pagina di Severus ;)
 
p.s. se vi aspettavate qualcosa di più dal raiting, tranqui. non era questo IL capitolo ;p

a presto!
   
 
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