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Autore: Creamy91    21/10/2015    0 recensioni
Lei, giovane vissuta in una parrocchia ... Maltratta dagli altri bambini durante l'infanzia ... Lui, re dei vampiri per discendenza ... desiderato da molte donne con un figlio di cui occuparsi ... Cosa li legherà?? Scoprite leggendo
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Tougo Sakamaki/Karl Heinz
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Alexandra barcollò un poco, sbalordita. La facciata dell'immobile, quasi ammuffita, dissimulava abilmente la visione da capogiro che l 'attendeva.
Nel vastissimo salone d'ingresso, tre balconate erano state abbattute, per costruire uno spazio immenso, interrotto qua e là solo da poltroncine rosse.
Costruiti verticalmente, comunicavano tra loro con gracili ed eleganti passarelle che colmavano il vuoto
Al centro della stanza, un albero di ciliegio gigantesco in fiore, attorno al quale uno scalone monumentale sembrava avvinghiarsi .
La luce veniva generosamente distribuita attraverso un immensa vetrata.
L'effetto era davvero strepitoso, emozionante.
"Questo colpisce sempre !" confidò una ragazza alle spalle di Alexandra, che sussultò.
La segretaria la condusse ad una graziosa scrivania, adornata di fiori, dove venne accolta da una ragazza che sorridendo disse:
" io sono Cordelia, l'assistente di Tougo Sakamaki, molto lieta di conoscerti"
Quella mano che era tesa verso Alexandra era minuta, di carnagione cosi chiara che sarebbe potuta paragonarsi persino al colorito pallido di Dracula , le dita che la formavano era tutte arricchite da un anello o due, affusolate e lunghe , per non parlare delle unghie, tutte smaltate da uno smalto rosso acceso, e sollevando lo sguardo si poteva ammirare l'incredibile bellezza che quella ragazza possedeva .
Le sue labbra lucide e le guance perennemente arrossate rispecchiavano l'anima infantile e irresponsabile che c'era in lei ,e come se tutto il suo volto urlasse per poter essere notata da qualcuno, e ci riuscì almeno con Alexandra che si era presa un attimo di pausa per riprendersi da tutta la luce che emanava quella ragazza.
Strinse la mano che stava aspettando penzolando nell'aria per circa 5 minuti o addirittura anche sei.
Poi cercò disperatamente di ascoltare ciò che le disse Cordelia non ci riuscì minimamente, ancora ammirava estasiata dinanzi a quella che doveva essere un salotto ...
Sembrava di ritrovarsi nel paese del meraviglie .
Da una porta socchiusa dietro Cordelia si poteva vedere un sofà alquanto bizzarro: Una mano , si una mano, proprio una mano che spuntava dal pavimento e che aveva un papillon ad ogni dita .
"Si sta ascoltando signorina?? "
La voce della segretaria la riportò sulla terra .
"se vuole che le dica la verità... "
disse incerta Alexandra incapace di dire bugie.
A quella risposta l'espressione adirata di Cordelia si trasformò in rilassata come le sue labbra che si incurvarono in una risata.
"Lei é davvero tanto ma tanto sincera lo sa questo?"
"purtroppo é qualcosa che devo sopportare"
Disse in modo teatrale Alexandra facendo ridere quasi a squarciagola Cordelia, che si ricompose dopo un po o meglio cercò di farlo.
"allor...a ritorniamo a ...noi"
"signorina Cordelia riesce a dire qualcosa di sensato senza ridere " rispose con voce maestosa Alexandra per poter continuare a osservare come cambiava l'espressione di Cordelia a ogni sua parola
"signorina Komori devo farle un colloquio..che ne dice di tornare serie per qualche secondo ?"
"come lei vuole milady"
rispose Alexandra inchinandosi come in cospetto di sua maestà illustrissima il re.
Il colloquio che si stava prolungato per un ora e qualche minuti, venne interrotto da scatti di una voce piena di collera che provenivano dalla porta accanto.
Cordelia si morse le labbra, irritata, ma continuò: "Allora sei laureata in psicologia ?"
"Si ovvio non si vede ?? Sono la classica psicologa !!"
rispose scherzosamente allontanando di nuovo quell'espressione strana da volto di Cordelia , sorride come se prima non fosse successo nulla.
Questo consolò Alexandra
Era bello vedere sorridere Cordelia.
Improvvisamente, del vetro si fracassò con la parete, accompagnato da una specie di ruggito.
Cordelia, aggrottando la fronte, si scusò : Io so che il signor Sakamaki desiderava vederti ... Ma ...."
" il tempo minaccia tempesta!"
Completò mentalmente Alexandra .
"Non preoccuparti , capisco " disse gentilmente ." Se vuoi posso ripassare... "
"No no no no." La interruppe Cordelia .
"Sei assunta "
Lanciò uno sguardo mortificato nella direzione da cui provenivano ancora due voci rabbiose che battibeccavano.
A disagio, riprese :" Non pensare che ... Insomma, non giudicare affrettatamente il signor Sakamaki . Ha molti problemi "
"Sono molto più interessata a Sho !" la rassicurò Alexandra
"Hai ragione ! É un curioso piccolo gentiluomo, davvero adorabile. Che tragedia !"
Cordelia lanciò uno sguardo bruciante ad Alexandra, ma non si espresse oltre.
Si alzò bruscamente :" Ti ho preparato uno specchietto . Troverai tutti i dettagli della partenza per la Corsica. "
Alexandra prese i fogli, tese la mano .
Cordelia gliela strinse per qualche secondo, dicendo a voce bassa :" Sono sollevata, sai. Temevo di trovare solo ragazzine inesperte alla ricerca di facili vacanze e qualche soldino "
Cordelia tacque, poiché la porta si aprì fragorosamente e comparve un uomo visibilmente fuori di sé.
Attraversò il locale senza nemmeno rivolgere uno sguardo alle due donne.
"Eccolo!" disse Cordelia sospirando.
"Era il signor Sakamaki?"
Cordelia assentì e riprese, ansiosa :" Ricorda che in caso di difficoltà, puoi chiamarmi a qualsiasi ora . Promettimelo ."
E cosi fece Alexandra .
Con l'animo in subbuglio, percorse le passerelle e mentre usciva intravide , di sfuggita in una stanza una ventina di disegnatori, segretarie e impiegate.
Si infilò nel primo caffè che incrociò:l'ansia la attanagliava .
Ma i pochi fogli che lesse d'un fiato furono deludenti : L'indirizzo di Tougo Sakamaki, qualche nota sulle abitudini del piccolo, il suo biglietto per la Corsica... Ecco tutto
Alexandra bevve la bibita alla menta d'un fiato, pensierosa.
Non c'era nessuna spiegazione del dramma che affliggeva quella famiglia
   
 
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