2 CAPITOLO

Ero appena arrivata a casa mia con Anna, Benji con il suo amichetto erano arrivati prima perché l’amichetto ha la macchina, stronzo.

‘’Vi siete divertite a farvela a piedi?’’ mi disse Federico.

‘’Senti caro, o ti stai zitto o ti metti un cazzo in bocca okay?’’ l’avevo vicinissimo e ciò non andava bene, avevo il cuore a tremila.

‘’Ma quanto sei nana?’’ mi disse scoppiando a ridere insieme a mio fratello.

Anna mi prese dal polso e mi portò di sopra, erano davvero antipatici quei due messi insieme.

‘’Dillo che ti piace’’ mi disse Anna sorridendo

‘’Ma di chi parli?’’ dissi balbettando

‘’Federico’’

‘’Ma anche no, cioè forse un poco’’ dissi arrossendo

‘’Oddio ma c’è da festeggiare’’ disse scherzando

‘’Smettila, sarà solamente attrazione e poi è troppo stronzo per me’’

*La sera*

Avevamo mangiato tutti e 4 la pizza in camera da Benjamin, devo dire che Fede con il pigiama invernale è la cosa più dolce che possa esistere.

‘’Che si fa adesso?’’ chiese Anna

‘’Scopiamo?’’ disse mio fratello scherzando battendo le mani e facendo versi di foca

‘’Una foca in menopausa’’ dissi seriamente ma ciò provocò una piccola risata da parte di Federico, ed era come se il mio cuore si fosse messo di nuovo in moto a battere forte come non so cosa.

‘’No davvero, giochiamo al gioco della bottiglia?’’chiese mio fratello in modo serio

‘’Sisisi’’ dissi io come una bambina, mi alzai è presi la bottiglia e la misi nel centro della stanza e la girai, indicò Federico.

‘’obbligo o verità?’’ chiese Anna

‘’verità’’ disse lui

‘’cosa pensi di Francesca?’’ disse Anna dandomi un pizzicotto, dio mio ma per forza queste figuracce deve farmi fare?

‘’Ha un bel culo.’’ Disse divertito e stranamente Benjamin non disse niente anche se lui è molto geloso.

Anna girò la bottiglia e indicò me, il quale scelsi anch’io verità.

‘’Se dovessi scegliere una frase per descrivermi?’’ mi chiese Federico seriamente.

‘’Il ragazzo dagli occhi belli.’’ Non esitai e lo dissi, i suoi occhi erano qualcosa di unico.

*Dopo un po’*

‘’Scendo giù  a prendere un bicchiere d’acqua’’ dissi

‘’Anche io’’ disse a ruota Federico

Scendemmo le scale insieme, le gambe non le sentivo, ero in pigiama e mi vergognavo da morire.

‘’Hai le tette piccole, però hai un bel culo’’ mi disse sorridendomi, antipatia portalo via.

‘’Sai dire una cosa sensata?’’ chiesi io versandomi un po’ d’acqua nel bicchiere.

‘’Si, andiamo a scopare.’’ Disse scoppiando a ridere, ma io non esitai neanche mezzo secondo e l’acqua che era dentro al mio bicchiere andò a finire in faccia a lui.

‘’Hai visto?già mi sono emozionato e mi sono bagnato’’ disse facendo il serio

‘’Si, però ti sei bagnato la faccia’’ dissi sedendomi nel divano come un maschio

‘’Ma tu femminilità come Anna non ne hai?’’ chiese sbuffando

‘’Ma che ti importa?non mi va di fare la principessina onestamente’’

‘’Sei un maschio.’’ Disse puntandomi il dito contro e guardandomi con i suoi immensi occhi azzurri

‘’Sono un femmina, ho le tette’’

‘’Non direi, hai una prima?’’ disse scoppiando a ridere

‘’Ma cosa ti importa?’’ dissi diventando rossa in viso e salendo le scale per andare di nuovo da mio fratello e da Anna, seguita a ruota da Federico.

Entrando li trovai che si stavano baciando, fortunatamente non mi hanno sentito quindi me ne stavo andando senza disturbarli, senza fare rumore, Anna aspettava questo momento da anni, ma l‘intelligenza di Federico stava per rovinare tutto

‘’Mettici la lingua fratello!’’ neanche lo feci continuare che gli tappai la bocca e lo tirai verso di me per non farlo vedere a quei due, che stupido che è.

‘’Ma sei scema?’’ disse arrabbiandosi

‘’Statti zitto e non disturbarli.’’ Dissi incrociando le braccia al mio petto

‘’Sembri una bimba quando fai così’’ disse avvicinandosi, ok che stava facendo?

Era vicinissimo alle mie labbra, potevo sentire il suo respiro sul mio collo quando scoppiando a ridere disse ‘’E’ troppo facile prenderti per il culo, davvero credevi che ti avessi baciata?’’

A quelle parole mi tremò il cuore, mi sentivo quasi umiliata, ma è proprio stronzo questo qua.

Gli lasciai le mie 5 dita in faccia dandogli un schiaffo e me ne andai giù in cucina più incazzata che mai e lui che mi seguiva.

‘’Non mi devi scassare la minchia, hai capito?’’ dissi urlando

Lui preso dalla rabbia mi guardò un’ultima volta e se ne andò sbattendo la porta.

CONTINUA…