Intanto aggiorno con il secondo capitolo.
Capitolo 2: That's what I wanted to Hear
"Now don't tell me your
troubles,
no I
don't have the time to spare.
But
if you want to get together and fight
good
buddy that's what I want to hear."
That's what I wanted to hear - Phil Ochs
Letto, scrivania, computer portatile touchscreen, armadio, scarpiera, porta.
Nessuno, guardandola l'avrebbe scambiata per la camera di un agente segreto.
Solamente per quella di una normale teenager
Giustamente...
Come avrebbe potuto immaginare, qualcuno, che il letto avesse un doppio fondo di metallo rinforzato contenente circa una dozzina di armi diverse?
O che la scrivania fosse dotata di allarme a impronte digitali?
E il computer fosse protetto da centinaia di password numerali e fosse dotato di un sistema di autodistruzione?
Che l'armadio fosse totalmente tecnologico eccetera... Potrei andare avanti fino a domani.
Avevo i dispositivi più nuovi (amicizie nel laboratorio xD) e le convocazioni dei miei superiori comparivano automaticamente sullo schermo del pc o sul mio cellulare.
Oddio, cellulare...
Se vi dicessi cos'è capace di fare quell'affarino, non arrivereste a leggere la fine del capitolo per lo shock.
Proseguendo con la storia...
Mi sdraiai sul letto e fissai il soffitto.
Eccolo, di nuovo.
Quel vuoto nel petto che ogni tanto faceva capolino.
Poggiai una mano sul cuore e diedi una leggera sberla.
-Falla finita. Non mi manca niente, ho tutto. Piantala di rompere.-
Beep-beep.
Mi girai verso lo schermo e vidi lampeggiare una busta.
Convocazione.
L'aprii.
"Uh, il Grande Capo ci desidera!" pensai non appena lessi il nome del mittente.
Un sorriso comparve sulle mie labbra.
"Può voler dire una sola cosa" ragionai.
"MISSIONE!".
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L'Agenzia brulicava di persone, sempre.
Persone che raccontavano delle loro brillanti e memorabili imprese, persone che si dirigevano in palestra, convinte di poter stendere chiunque dopo gli ultimi allenamenti, persone che entravano ed uscivano dall'ufficio del Grande Capo.
E puntualmente ogni volta che bussavo alla porta, sia che non fosse il momento di essere convocata, sia che fosse un'emergenza.... Sentivo sempre la solita frase.
-Entra, Cam.-
Alzai gli occhi al cielo ed entrai.
-Me lo devi ancora spiegare, come fai ad indovinare sempre. Telecamera nascosta? O Analisi del Bussamento sulla porta??- sorrisi sedendomi sulla mia poltrona.
-Quelli del laboratorio ci stanno lavorando- ribattè lui ridendo.
Non so perchè. Con Lui mi sentivo sempre a mio agio.
-Allora, Grande Capo J. (si solito lo chiamavo sempre e solo io così. E per gli altri... Era solo J.), cos'hai per me?-
Incrociò le mani e si curvò sulla scrivania.
-Cam. A te piace andare in missione. Giusto?-
-Ovvio- sorrisi sicura.
-Quante volte ci sei andata?-
-12. Esatte.-
-Quante da sola?-
Mi strinsi nelle spalle.
-Ehm... 0...- mormorai
-Bene. Allora dovrai modificare i dati, dopo questa.-
Alzai gli occhi e feci un gran sorriso.
-Vuoi dire che...?-
-Vai in missione da sola. Finalmente.-
-Aaaaaaaaaaaaaaa graziegraziegrazie!!- saltai in giro per la stanza.
-Calma calma...- J. cercava di riportarmi al contegno... Ma credo che in realtà cercasse più di darsi lui stesso un contegno. Stava ridendo anche lui.
-Cam, devi capire perchè ti stiamo mandando da sola in questa missione... Siediti e ascolta.-
Feci come aveva chiesto.
J. con un pulsante fece aprire il telone bianco delle proiezioni video sulla parete.
-Abbiamo bisogno di te per sapere alcune informazioni che purtroppo la Earth possiede e noi no. Sono di vitale importanza per lo sviluppo di un'importante biotecnologia. Mi capisci?-
-Sissignore. Dove posso trovare queste informazioni?-
-Qui viene il tuo ruolo.-
Drizzai le orecchie.
-Pare che la Earth stia sfoderando la nostra stessa arma.-
-Cioè?-
-Tu.-
-Che???-
J. si sistemò gli occhiali sorridendo.
-Fonti attendibili ci hanno riferito che la E.I. ha acquisito tre speciali agenti segreti. Sono tre fratelli. Hanno anche un'identità di copertura.-
-Ossia?-
-In pubblico sono una band. Si fanno chiamare i Jonas Brothers. Ma i loro nomi da spie sono K2, Danger e The President. E' l'ultimo che ci interessa. Il più giovane, a quanto pare... Dovrebbe avere la tua stessa età e pare che sia lui a custodire le informazioni... Non sappiamo se le sappia lui direttamente, se le tenga in un computer o chissà cosa. Ma dobbiamo averle.-
E proiettò sullo schermo l'immagine dei tre ragazzi.
Il mio sguardo balenò sul ragazzo più giovane, quello riccio e col neo vicino all'occhio.
-E' lui?- lo indicai
J. annuì e mi passò un fascicolo.
-Qua ci sono informazioni personali che siamo riusciti a trovare dei tre ragazzi. E qualche informazione sulla band. Se vorrai avvicinarli, potrai usarle per apparire una fan.-
-Capito.-
-Bene, inoltre troverai dei fogli con le ultime spiegazioni della missione. Parti domani con il jet privato. Avrai anche tu un'identità segreta, ti abbiamo inserito nei data-base generali delle iscrizioni al Great NY Music Festival, il concorso di canto che si svolgerà venerdì 26 Febbraio e nel quale i Jonas saranno ospiti, come una cantante. Abbiamo approfittato della tua bella voce, spero non ti dispiaccia.-
Arrossii lievemente -Dovrò farmi passare per una cantante?-
-Non avrai problemi, no?-
-Ovviamente no.-
-Benissimo, puoi andare a preparare le valigie. Nel tuo guardaroba abbiamo inserito anche diversi abiti da sera, ti serviranno.-
-Grazie.-
Feci per alzarmi e uscire quando J. parlò.
-Buona fortuna Camille.-
Sorrisi e chiusi la porta.
Poi diedi una sbirciata al fascicolo.
Nicholas Jerry (Nick) Jonas nasce a Dallas, nel Texas, il 16 Settembre 1992...
Lessi velocemente la biografia del ragazzo.
Poi chiusi la cartellina e lasciai andare un sospiro, prima che sulle mie labbra apparisse un vago sorriso.
Nicholas caro, pensai, nessuno sfugge al Camaleonte. Hai già perso in partenza.
E mi diressi verso la mia stanza, in silenzio.
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Ringrazio ancora le mie recensitrici e ringrazio anche coloro che leggono ma non lasciano commenti =).
Spero che continuerete a leggere e a lasciarmi consigli, critiche... Tutto cio' che volete ^^.
Un bacione a tutte!
Letizia.