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Autore: lenina blu    25/10/2015    3 recensioni
Maria è una giovane studentessa dell’università. Vita normale, problemi normali. Fino a quando non viene costretta a partecipare ad un insolito concorso. Viene selezionata infatti per diventare la futura moglie del grande Capo Mafioso della famiglia Cozza, di fama internazionale e ricercato in più di 20 Paesi. Come lei, altre 4 agguerrite e senza scrupoli, sono in competizione per raggiungere il cuore dell'amato e misterioso boss. D'altronde vincerà la moglie perfetta.
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
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Avete mai provato a mangiare gli spaghetti con un russo?

 

Mr. Unghialaccatadirossofuego scattò in piedi, gli artigli stretti nei pugni (come facesse non lo so), guardandomi come se fossi uno schifosissimo millepiedi peloso. E i millepiedi erano veramente gli esseri più brutti sulla faccia della terra. Comunque ero veramente curiosa: cosa stava per succedere adesso? A parte lanciare fulmini e saette dagli occhi se ne stava zitta, lì lì per scoppiare come una caffettiera.

-si?- le dissi io per farle forza. Era talmente rossa in faccia che aveva bisogno di urlare dalla rabbia. Su dai, ce la puoi fare.

-tu! Sei solo una stupida plebea! come ti permetti?!Sei qui e non sai nemmeno il perchè! Io ho da portare avanti il grande casato della mia famiglia!E sono disposta a tutto!- strillava lei. Quando ebbe finito il suo monologo, provai a rispondere, sapendo bene che il mio era solo un flatus vocis

-io sono qui solo perchè questo idiota mi ci ha portato – dissi indicando Alessandro - perchè la mia migliore amica mi ha tirato un bidone! e se sto combattendo, è solo perchè voglio sopravvivere, visto che se non vinco, non ho un casato come te che può difendermi- dissi con molta calma. Lei però non sembrò capire e stava per ripartire alla carica quando improvvisamente la porta della stanza dell'interrogatorio si spalancò, lasciando uscire la sua amica in lacrime. Fu subito seguita dal russo che fece cenno a mrs. Artiglio, la quale si voltò nuovamente verso di me.

-non è finita qui- assottigliò gli occhi, credendo di intimorirmi, e con fare da super smorfiosa ci diede le spalle. I suoi capelli biondi perfetti disegnarono un arco stile Swish, pubblicità Pantene e sparì dentro quella stanza.

Calò il silenzio. L'amica di mrs. Artiglio infatti era troppo impegnata a piangere nell'altra stanza. Sentii gli occhi di Alessandro scivolare dalla porta dell'interrogatorio al mio viso.

-quindi sei qui per colpa mia- disse lui che se ne stava divertito sul divanetto.

-anche. Non mi sembra normale che qualcuno ti rapisca a caso, come avete fatto tu e mr.Cing Ciang- dissi io, sbattendogli in faccia i miei occhi. Se prima con quella cosa all'orecchio mi aveva sorpresa, ora non gli avrei lasciato nessuna apertura per i suoi giochetti.

-in effetti queste cose non le faccio io di solito- disse lui mantenendo il solito sorrisetto idiota. Tanto stupido quanto bello. Questa era la legge che avevo formulato dopo attenti anni di osservazione del genere maschile. Ovviamente c'erano delle rarissime eccezioni, ma in generale vigeva sempre il principio secondo il quale più eri bello, più eri tonto- immaturo – stupido – mammone – inserireuninsultoacaso.

-ah si? E cosa ti fa fare il tuo capo? Visto che sei un autista tutto fare, non capisco cosa tu debba saper fare ancora. Il netturbino?- dissi io cercando di buttarla sul ridere.

-il capo è un tipo particolare...- disse lui, passandosi una mano sul mento e pensando. -Quando lo conoscerai bene sono sicuro te ne innamorerai- concluse lui incrociando le mani e guardandomi negli occhi.

-addirittura? Ne sei proprio sicuro? Io ho i miei dubbi, considerato che appena avrò vinto chiederò il divorzio- dissi io. Lui scoppiò a ridere divertito, anche se non capivo il perchè, considerando che non era una battuta così comica.

-ma se dovete ancora sposarvi! E poi nessuna ha mai rifiutato il capo. E' anche per questo che non si fa mai vedere in pubblico. Tutti sanno chi è, ma non come è fatto. A parte me e qualche altra persona fidata. Come Vlad per esempio. Lui il capo lo conosce molto bene- disse lui con un sorrisetto malizioso. Mi sembrava una cosa molto misteriosa e anche un po' pericolosa. Se nessuno sul serio sapeva il volto del capo, allora vuol dire che era pericoloso conoscere il suo viso. Improvvisamente si alzò e in quel momento stesso uscì Mrs. Artiglio soddisfatta, insieme al russo.

-Divertiti. Ho da fare, ci vediamo- disse lui guardando velocemente Vladimir. Mi voltò le spalle e se ne andò. Dopo aver detto quelle cose ero curiosa. Chi era Alessandro veramente? Beh prima o poi l'avrei scoperto.

Mi alzai dal divanetto, e mi avviai verso la stanza. Mi resi conto in quel momento che quel tizio fighetto in effetti mi aveva dato una mano: mr. Occhio di Ghiaccio mi avrebbe rivoltato come un calzino pur di sapere che cosa mi aveva detto Alessandro, ma io non avrei potuto nemmeno dargli un indizio, perchè in effetti, non vi aveva detto niente. E probabilmente il “non mi ha detto niente” non era una risposta contemplata tra le possibile. La portatrice di ovaie dalle unghie rosse mi passò vicino divertita, venendomi addosso con la spalla, con fare molto da smorfiosetta mocciosa.

-si in effetti quei tacchi dovresti toglierteli se non sei in grado di stare in piedi e non andare addosso alla gente- le dissi io scostandomi. Il cosiddetto “Vlad” mi introdusse nella stanza con un sorriso sadico. Bene, ero nel suo territorio. Vediamo chi sarebbe stato sbranato.

Era una stanza vuota, completamente nera, con un tavolo al centro e due sedie. In effetti faceva molto NCIS e per un momento mi sentii molto importante. Mi sedetti senza aspettare che dicesse qualcosa e così fece lui. Dopo qualche momento in silenzio, appoggiò i gomiti e mi puntò i suoi occhi cerulei, mantenendo un'espressione seria. Deglutii

-bene. Iniziamo. Io so cosa sai, cosa ti ha detto Alecsandr...-

-la vedo molto dura sinceramente e probabilmente non sai nemmeno chi è il capo che ti comanda- dissi io divertita ripensando a quanto aveva fatto. Lui rimase un attimo interdetto e poi riprese.

-questo non centra con interrogatorio. Qui sono io che faccio le domande- disse stringendo la mascella.

-ma infatti quella non era una domanda, era una scommessa- dissi io divertita. Mi rendevo conto di star giocando con il fuoco, ma se quello doveva limitarsi ad essere un interrogatorio, allora potevo provare.

-silenzio. Ho detto che io so. So anche che ti hanno mandato quelli della famiglia...-

-Angelica? Si mi ha fatto uno scherzo. Me li fa sempre, però è una buona amica. Non come la figona di prima. Ma non stiamo divagando? Su, su, mi faccia ste domande così possiamo finirla subito-

L'uomo di fronte a me si alzò in piedi arrabbiato. Mi guardava fisso negli occhi, stringendo la mascella, con i pugni sul tavolo. Ops, forse si era arrabbiato un po'. Si avvicinò a me, assottigliando gli occhi. Cercava di farmi paura, ma non aveva idea di come dava di matto mia madre quando si arrabbiava, sembrava un generale nazista, e non c'era mascella con cicatrice annessa che tenesse.

-tu scherzi signorina, ma qui non stiamo giocando.-

-lei non conosce mia madre. Lei si che fa paura quando si arrabbia!- dissi io alzandomi in piedi. -ed è inutile che si alzi in piedi perchè sono più alta e le potrei mangiare gli spaghetti in testa!-

Stava per replicare quando suonò una sveglia. Il tempo per l'interrogatorio era finito e io avevo vinto. Mentalmente esultai. Bitch!

 

Note autrice

scusate il ritardo con gli orari ragazzi! Grazie per tutte le splendide recensioni che mi state lasciando :) siamo ormai nel vivo della competizione e la nostra cara Maria sta tirando fuori i cosiddetti. Beh, vi siete fatti una qualche sorta di idea su Alessandro? Nel sito dove avevo caricato precedentemente la storia, alcuni utenti a questo punto avevano indovinato alcune cose molto interessanti! :)

Fatemi sapere! Intanto vi lascio con Eris ;) e il suo booktrailer :D

http://ilmiolibro.kataweb.it/libro/narrativa/183852/eris-2/

https://www.youtube.com/watch?v=TUKJ7Uu6osg

 

 

Bacio,

Elena

elenalucia.com

 

 

   
 
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