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Autore: MoonyS    26/10/2015    8 recensioni
« Weasley aspetta», stavolta accelera il passo e in un istante l'ha raggiunta, fermandola per il braccio.
Presa com'ero da loro due, non mi sono neanche accorta di James che, a modo suo, cerca di proteggere mia sorella. Si scaglia frapponendosi tra i due e guardando minacciosamente Scorpius.
« Togli le mani da lei»
« Potter sparisci» risponde pacato lui.
James fa un passo verso Scorpius come per allontanarlo, ma lui non si muove di un millimetro.
« Potter, non è con te che voglio parlare»
« Tu non devi parlare proprio con nessuno» ringhia James come un cane che difende il suo territorio.
Vedo una scintilla accendersi negli occhi glaciali di Scorpius, ma poi mi accorgo che incrocia lo sguardo di Rose sopra la spalla di James e sembra calmarsi. Gira i tacchi e va via senza aggiungere altro.
(Tratto dal Capitolo 10)
Genere: Introspettivo, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Sirius Potter, Nuovo personaggio, Rose Weasley, Scorpius Malfoy, Teddy Lupin | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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20


Chiudo il baule e mi fermo per un istante guardandomi intorno. Mi sembra ieri la prima volta che ho messo piede in questa stanza e invece è già trascorso un intero anno. Come ha fatto a passare così in fretta? Incrocio per sbaglio lo sguardo di Andromeda e le sorrido perché so che anche lei sta pensando la stessa cosa. Ricambio il suo sorriso e da qualche parte in fondo al mio stomaco capisco che domani sarà strano svegliarsi senza quella che ormai è diventata la mia seconda famiglia.
« Scendiamo a fare colazione» dico alla mia amica concedendomi un’ultima fugace occhiata al dormitorio prima di andare via. In Sala Grande ritroviamo le altre ragazze, intente a raccontarsi a vicenda i programmi per l’estate. Non riesco a rimanere concentrata per più di qualche secondo sulla voce di Izzie che parla senza sosta del viaggio al mare che organizza da mesi con la sua famiglia, così mentre addento un muffin delizioso i miei occhi si perdono tra gli immensi tavoli di legno. La mia attenzione si sofferma sulle persone che conosco e noto come tutti siano, a modo loro, provati dall’imminente partenza. Non mi sorprendo trovando Fred con gli occhi incollati al viso di Hannah, mentre lei ride con le sue amiche. Sorrido tra me e me, poi il mio sguardo viene attirato da una figura familiare al di là del portone di ingresso della Sala Grande. Un inconfondibile ragazzo dai capelli blu mi sta facendo segno con la mano di raggiungerlo e io, naturalmente, non esito neanche un istante prima di mandare giù l’ultimo morso della mia colazione e raggiungerlo. Teddy mi accoglie con uno dei suoi sorrisi carichi di affetto e la mia giornata sembra già migliore.
« Pronta per tornare a casa?»
Faccio una smorfia. « In realtà preferirei rimanere qui»
Si mette a ridere e mi dà una carezza sulla guancia, come faceva quando ero piccola e andavo da lui dopo aver fatto i capricci con mamma e papà. « Vieni, facciamo una passeggiata. Ti accompagno al binario»
« Scortata da un professore fino all’Espresso», mi fingo pensierosa, « Volete proprio assicurarvi che vada via?»
Ancora una volta si mette a ridere e mi lascio contagiare da quel suono cristallino. Passeggiare nel parco non è mai stato così bello come oggi, con il sole che mi avvolge e Teddy che chiacchiera allegramente al mio fianco.
« Allora, bilancio finale di questo primo anno?»
« Bellissimo», rispondo entusiasta, « Nonostante alcuni professori, o meglio, assistenti dei professori»
« Mi dicono che l’assistente di Trasfigurazione sia stato particolarmente esigente», scherza lui.
« Oh si, non immagini quanto», alzo gli occhi al cielo, « Un vero strazio»
« Sarai felice di non vederlo fino a settembre»
« Felicissima» esclamo con convinzione, ma appena mi rendo conto di quello che ha detto gli chiedo allarmata « Fino a settembre?»
« Quando ricominceranno le lezioni»
« Ma verrai a trovarci durante l’estate, vero?»
« Sarà dura», fa spallucce, « Il corso per Auror mi terrà parecchio impegnato e in più avrò da fare anche qui a Hogwarts»
« Credevo avessi lasciato il corso»
« In realtà non è una situazione molto chiara», i suoi occhi dalle mille sfumature si perdono nel cielo, « Zio Harry ha insistito perché continuassi ugualmente e ha fatto in modo che potessi recuperare durante l’estate tutto quello che non ho potuto fare per via della scuola»
« Non vuole che continui ad insegnare?» chiedo perplessa, ricordando quanto lo zio fosse emozionato nel sapere che Teddy avrebbe intrapreso la stessa carriera di suo padre.
« È difficile da spiegare» mi sorride tagliando corto.
« Provaci», il mio sguardo non ammette repliche.
« Lo zio mi ha sempre parlato tanto dei miei genitori», noto che i suoi occhi assumono una tonalità di blu molto più intensa, « Da quando ero piccolo volevo diventare un Auror come mia madre e poi mi sono lanciato in questa avventura dell’insegnamento, non ho saputo dire di no alla proposta della McGranitt»
« Può succedere di cambiare idea a volte»
« Infatti credo che lo zio voglia solo che io mi prenda il giusto tempo per pensare, senza precludermi nessuna delle due strade»
« Quindi sarai professore in inverno e Auror d’estate?»
Gli scappa una mezza risata, « In un certo senso»
« Esploderai» anche io mi metto a ridere.
« Probabilmente», si stringe tra le spalle, « Almeno a quel punto potresti avere un assistente di Trasfigurazione più simpatico»
« Non sarebbe male», fingo di considerare realmente questa possibilità e Teddy mi dà un colpetto sulla testa.
« Non festeggiare troppo presto, continuerò a tenerti d’occhio anche l’anno prossimo»
« Tenermi d’occhio?» inarco le sopracciglia con espressione confusa.
« Certo, ci sono sempre strani movimenti intorno a te»
« Strani?»
« Vogliamo parlare di quell’Avery?»
Sento di essere arrossita fino alla punta delle orecchie e dentro di me ringrazio il cielo di essere già immersi nella confusione dei binari.
« Vi ho tenuti d’occhio da San Valentino e…»
« E avrai notato che non c’era proprio niente da vedere» lo interrompo.
« Non direi proprio», il suo sguardo mi ricorda per un attimo quello di papà, « Anzi, hai qualcosa da dirmi?»
« Solo che ti stai sbagliando di grosso»
« A me sembrava che ci fosse molta intesa tra di voi», mi fa l’occhiolino, « E poi è un gran bel ragazzo»
« Prova a chiedergli di uscire visto che ti piace tanto», gli lancio un’occhiataccia e lui si mette a ridere.
« Non è il mio tipo», mi scompiglia affettuosamente i capelli, « E poi…»
Il fischio del treno lo interrompe. « E poi?» chiedo curiosa.
« Sali sul treno o farai tardi»
Apro la bocca nel tentativo di oppormi, ma Teddy mi stringe in uno dei suoi abbracci e dopo avermi dato un bacio sui capelli mi scorta fino alla porta di uno dei vagoni. Lo saluto a malincuore e salgo sul treno alla ricerca delle mie amiche.
 
 
* * * *
 
 
« Rose a che ora sei andata a dormire stanotte?»
Sobbalzo per lo spavento quando la voce di mio cugino Fred mi risveglia da quei sogni ad occhi aperti che avevano completamente annebbiato la mia mente. « Eh?» chiedo imbarazzata per essere stata scoperta.
« Sembra che tu non abbia chiuso occhio»
« È un insulto?», evito di rispondergli seriamente lanciandogli la pallina di carta con cui stavo giocando distrattamente da quando il treno era partito.
Fred si difende senza sforzo alzando il braccio con cui circonda le spalle di Hannah per poi tornare a stringerla a sé.
« Guardate che faccia ha», ride Dora indicandomi, « Non riesce a smettere di sorridere»
Provo a mandarle un'occhiataccia velenosa ma sembra quasi che i muscoli del mio viso si rifiutino di corrucciarsi, quindi arrossisco imbarazzata. « Da che parte stai tu?»
Tutti si mettono a ridere e improvvisamente mi rendo conto di quanto sia sovraffollato per i miei gusti quello scompartimento. 
« Ieri sera Amelia mi ha fatto correre da un punto all’altro del castello», racconta Jimmie lanciando uno sguardo di complicità a Fred, « E alla fine mi ha piantato con la McGranitt per scappare alla festa di Baston»
« Amore, non potevo fare tardi» si giustifica lei con un sorriso innocente.
« Lo so», Jimmie alza gli occhi al cielo, « Rose aveva un compleanno a mezzanotte e non poteva ritardare, me lo hai ripetuto tutta la sera»
Sento le guance arrossire sempre di più e per un istante desidero potermi fondere con il sedile del treno e scomparire.
« Tu per il mio compleanno non avresti mai corso così», Jimmie alza un sopracciglio e la guarda in attesa di una conferma. Amelia gli accarezza il viso e si avvicina a dargli un bacio sulle labbra.
« Cosa c’entri tu adesso?» gli chiede poi in tono dolce ma con un sorriso furbesco.
« Sono il tuo ragazzo, dovresti comportarti come fa Rose con il suo»
Sbarro gli occhi come se mi avessero appena dato un pugno allo stomaco, ma fortunatamente Amelia è più rapida di me a reagire e con una risata zittisce Jimmie. « Rose non ha il ragazzo»
« Effettivamente ieri sera anche io ho notato qualcosa di strano tra quei due, ma Hannah continuava a dirmi che sono solo amici» commenta Fred, seppur poco convinto.
« Infatti non è il suo ragazzo» sottolinea lei.
« Tranquilli, fate come se non ci fossi» borbotto con espressione infastidita.
Ancora una volta si mettono tutti a ridere e in fondo al cuore spero di aver chiuso definitivamente l’argomento, infatti la situazione torna a normalizzarsi. La pace, però, dura molto meno di quanto sperassi perché Jimmie, dopo aver passato qualche minuto con lo sguardo perso nel vuoto a pensare a chissà cosa, sembra risvegliarsi ed essere giunto ad una conclusione. Dal nulla esordisce con « Guardate che non avete capito niente, quei due stanno insieme»
« No Jimmie, di nuovo, non stanno insieme» sbuffa Amelia.
« Ma non è possibile», esclama lui ignorando lo sguardo di fuoco della sua ragazza, « Secondo me abbiamo perso qualche passaggio in questa storia. Quando sono arrivato anche io alla festa loro due si abbracciavano in un modo in cui non farebbero due amici»
« Jimmie» provo ad intervenire ma inutilmente perché ormai è troppo concentrato su ciò che sta dicendo per potermi dare retta.
« E non dirmi che stavate così vicini solo perché la musica era troppo alta», mi guarda come se non ammettesse di essere preso ancora in giro.
« Amore», Amelia fortunatamente riesce a catturare la sua attenzione parlandogli in tono deciso, « Non stanno insieme, credimi»
La convinzione di Jimmie sembra traballare e, quasi sgonfiandosi, lascia andare la schiena contro il sedile. « Allora deve essere già successo qualcosa tra loro due»
« Magari» si lascia sfuggire la mia amica.
« Amelia!» esclamo di getto, mascherando a stento la voglia di Schiantarla mentre lei si stringe tra le spalle con fare innocente.
« Non ditemi che si comportano sempre così e non si sono mai neanche baciati perché mi incazzo» continua Jimmie cercando una conferma negli sguardi dei miei amici.
« Be’», interviene Fred quasi con indifferenza, « Non so voi, ma io ieri sera ho visto qualche…»
Mi alzo di scatto, senza quasi rendermene conto, e tutti si girano verso di me. So di essere paonazza in viso, ma cercando di apparire più naturale possibile esco dallo scompartimento annunciando che sarei andata a fare un giro. Appena mi chiudo la porta alle spalle, finalmente, inizio di nuovo a respirare. Appoggio la schiena ad una parete e chiudo gli occhi per un attimo. Ho creduto di impazzire lì dentro. Sento un ronzio assordante e non capisco se sia dovuto alla notte insonne o alla quantità di pensieri che sfrecciano e si intrecciano senza sosta nella mia testa dopo gli avvenimenti di ieri sera. Sono già sufficientemente confusa per conto mio, non posso stare a sentire i discorsi di chi non sa niente ma vuole per forza dire la sua o rischio di impazzire davvero. Un formicolio mi attraversa la pelle sul lato sinistro del collo, proprio dove ieri...
Apro gli occhi di scatto e quella sensazione così realistica si trasforma in un brivido che mi attraversa tutto il corpo e mi fa venire la pelle d’oca. Respiro di nuovo a fatica e il mio cuore sembra non voler smettere di accelerare. Cosa mi prende? Attraverso il corridoio e apro una finestra del vagone, affacciandomi in modo che il vento mi scompigli i capelli e mi riempia i polmoni. Per qualche secondo riesco a pensare solo che vorrei volare, lasciare il treno con tutti i suoi passeggeri e i suoi problemi e volare. Sarebbe bello sentirsi libera dal peso di quelle paure che mi tengono ancorata lì, a terra. Forse è ora di ammetterlo davvero: ho paura. Paura di aver fatto un passo di troppo in direzione del precipizio e di non poter più tornare indietro. Come ho fatto a perdere il controllo di me stessa in questo modo? Io che non mi lascio mai andare completamente proprio per mantenere quella lucidità necessaria per assicurarmi che tutto vada secondo i programmi, io che ripenso mille volte prima di dire o fare una cosa, io che ho sempre una barriera di sicurezza tra me e il resto del mondo. Dove ho sbagliato? Solo nell’istante in cui mi pongo la domanda capisco di avere già la risposta. Mi sono rilassata. Scorpius ha abbattuto le mie barriere senza che neanche me ne rendessi conto, fino a quando io stessa ho rinunciato ad innalzarle e con esse ho abbandonato anche la mia parte razionale ogni volta che mi trovavo in sua compagnia. E la cosa peggiore è che lo sapevo. L’ho sempre saputo ma non l’ho mai ammesso a me stessa, forse perché era troppo bello sentirmi libera. Sentirmi me stessa come non succedeva da secoli. No, come non era mai successo. Ho perso il controllo della situazione per il semplice fatto che Scorpius riesce a farmi stare bene, bene davvero. E adesso? Adesso che ho capito quanto realmente io stia bene con lui, cosa dovrei fare? Come faccio a fingere che non sia cambiato tutto nel giro di qualche ora? Ieri lo guardavo come un amico, un fratello, e oggi lo vedrei con occhi diversi. Oggi mi perderei in quel profumo dolce e pungente, arrossirei sotto quello sguardo di ghiaccio e perderei ogni ragione al suono di quella voce avvolgente. Scatto in avanti e sporgo ancora di più la testa fuori dal finestrino. Il treno va così veloce che il vento nelle orecchie riesce finalmente a sovrastare il rumore dei miei pensieri e per la prima volta riesco a pensare che forse non sarà una catastrofe. L’estate mi aiuterà a prendere le distanze, non vederlo per mesi mi permetterà di riprendere il controllo di me stessa.
« Weasley»
Faccio un balzo indietro per lo spavento e quasi inciampo nel piede di Scorpius, fermo ad appena un passo da me.
« È così facile spaventarti che ormai non ci provo più gusto», la sua risata riesce a risvegliarmi dallo stato catatonico in cui ero rimasta a fissarlo.
« Ehi» brontolo scontrosa dandogli un colpetto sul braccio. Mi sorride e poi si volta verso la finestra aperta appoggiandosi al davanzale con il suo classico atteggiamento rilassato. Il vento gli scompiglia i capelli e per un attimo rimango incantata a guardare i suoi lineamenti eleganti, giusto il tempo necessario per imprimere quell’immagine nella mia memoria, poi prendo posto al suo fianco.
« Sono distrutto» commenta godendosi la sensazione dell’aria fresca sul viso.
« Non voglio neanche sapere che avete fatto stanotte tu e i tuoi amici»
Scivola con i gomiti sul davanzale fino ad arrivare ad essere spalla con spalla con me. « Ne sei sicura?» mi chiede con uno sguardo malizioso a cui rispondo con un’occhiataccia. La porta dello scompartimento si apre alle nostre spalle ed entrambi istintivamente voltiamo le teste in quella direzione.
« Rose?», Amelia si affaccia cercandomi e appena ci vede sbarra gli occhi sorpresa. Si chiude rapidamente la porta alle spalle e un po’ imbarazzata spiega « Temevamo che fossi sparita»
« Secondo me ci speravano» sussurra Scorpius facendo attenzione a risultare ben udibile per entrambe. Gli do un pizzicotto sul braccio e non riesco a rimanere seria quando urla come una femminuccia.
« Vado a recuperare le mie cose» borbotta andando via mentre si massaggia la zona dolorante. Amelia prende il suo posto e mi guarda aspettando che io dica qualcosa, ma alla fine entrambe ci mettiamo a ridere.
« Ho interrotto qualcosa?» mi provoca.
Alzo gli occhi al cielo. « Non iniziare anche tu»
« Ha detto qualcosa per ieri sera? Sai a cosa mi riferisco» precisa prima che io possa fare la furba.
« Ovviamente no», sottolineo, « Cosa avrebbe dovuto dire?»
« Rose, vuoi essere la mia ragazza?» recita con fare molto teatrale.
Mi metto a ridere e copro il viso con le mani per nascondere l’imbarazzo. « Quanto sei scema»
« Senti, non mi importa tutto quello che dicono là dentro»,  indica lo scompartimento con un cenno della testa, « Io c’ero ieri sera, conosco te e conosco un po’ anche lui»
Inarco un sopracciglio con espressione confusa, così lei continua. « Che a te piaccia è chiaro da mesi», spiega, « Ma l’atmosfera che c’era ieri era qualcosa di incredibile»
« Possiamo smettere di parlarne?», quasi mi piego per i crampi allo stomaco.
« Cosa ti ha detto ieri prima del Banchetto, prima di entrare in Sala Grande?»
« Cosa c’entra questo?» chiedo disorientata.
« Tu rispondi, è l’unico dettaglio che mi manca»
Alzo gli occhi al cielo e cerco di ricordare. « Mi ha chiesto per la festa di Baston», lo sguardo di Amelia mi invita ad andare avanti, « E mi ha detto che avrebbe voluto dei super auguri, tutto qua»
« Sei una cretina», inizia a picchiarmi sulla testa.
« Che ho fatto?» chiedo senza capire mentre provo a difendermi.
« Per parlarti di auguri speciali vuol dire che aveva in mente qualcosa di speciale, che non era mai capitato, sfruttando anche l’ambiente particolare e l’atmosfera diversa da quella della solita aula abbandonata nei sotterranei del castello», sbuffa con aria melodrammatica per poi continuare ad inveire, « Avresti potuto farlo! Ma siccome sei sempre la solita testa di pluffa…»
« Fare cosa?»
« Baciarlo» esclama mentre ricomincia a picchiarmi.
« Ma sei pazza?», sbarro gli occhi e arrossisco sempre di più, « Non era quello che intendeva, puoi starne certa», farfuglio balbettando, « Davanti ai suoi amici poi, figurati»
« Che vuoi saperne tu?», si avvicina in modo minaccioso e istintivamente mi metto sulla difensiva, « Tu non potevi vedere in che modo ti abbracciava, per non parlare di quando ha iniziato a baciarti in quel modo»
« Ti prego basta», le tappo la bocca con entrambe le mani e alla fine, dopo aver lottato un po’, Amelia si arrende e posso liberarla.
« Andiamo a prendere le nostre cose dentro», dice guardandomi come se l’avessi appena pugnalata alle spalle, « Ormai siamo quasi a Londra»
Le sorrido con espressione innocente e rientro insieme a lei nello scompartimento. Una decina di minuti dopo il treno inizia a rallentare fino a fermarsi sul binario 9 ¾ della stazione di Kings Cross. Io e i miei amici ci muoviamo lentamente lungo il corridoio del vagone, come se volessimo solo rimanere ancora insieme per più tempo possibile. I binari sono così affollati che credo sia impossibile individuare in qualche modo le nostre famiglie. Mi fermo ad abbracciare le mie amiche promettendo di tenerci sempre in contatto durante l’estate e quando proprio non posso più attendere oltre mi allontano con Albus alla ricerca dei nostri parenti.
« Tu devi essere la ragazza più fortunata del mondo» mi sussurra Al indicando un punto a pochi metri da noi, dove individuo senza difficoltà una testa color platino camminare con il baule nella direzione opposta alla nostra.
« Weasley», mi saluta con un sorriso per poi fare un cenno ad Albus – il suo più grande tentativo di risultare gentile con un Potter. Gli sorrido apprezzando di cuore lo sforzo. « Ragazzi arrivo» urla ai suoi amici che nel frattempo erano andati avanti senza di lui.
« Veloce, se no li perderai tra la folla»
Senza dire nulla lascia il baule e mi attira a sé per stringermi in uno dei suoi abbracci più forti. « E se in questi mesi in cui non ci vediamo muori?», il suo respiro disegna le parole sulla mia pelle. Mi metto a ridere chiedendomi perché continuo a sorprendermi ogni volta che mi saluta con questa frase. Provo ad allontanarlo un po’ spingendo con le mani sul suo petto ma, come al solito, mi stringe più forte e inizia a darmi baci sulla guancia. Mi metto a ridere, non so neanche io perché ma l’unica cosa che riesco a fare è ridere. Sono felice, nonostante sembri che il mio cuore stia per saltare fuori dal petto.
« Scorpius?», una voce dal tono strascicato mi entra nella testa fino a far gelare il sangue nelle vene, « Che stai facendo?»
Lo spingo con forza in modo da spezzare l’abbraccio e, ancora prima che lui capisca cosa stia succedendo, mi trovo faccia a faccia con i suoi genitori. Apro la bocca nel tentativo di dire qualcosa ma il fiato mi si blocca in gola, così guardo Scorpius sperando che almeno lui dica qualcosa.
« Mamma», sorride come se niente fosse successo, « Papà»
I suoi genitori continuano a guardare me, poi lui e di nuovo me. Scorpius con aria indifferente si stropiccia il naso, si appiattisce i capelli sulla fronte e poi li tira su passandoci le dita in mezzo, ammicca nella mia direzione e poi semplicemente va via insieme alla sua famiglia. Ancora sconvolta da quello che è appena successo, faccio per girarmi verso Albus ma il mio sguardo si ferma a metà strada, dove l’intera famiglia Potter-Weasley continua ad assistere sbigottita ad uno spettacolo del tutto inaspettato per loro.
« La ragazza più fortunata del mondo dicevi?» sussurro a mio cugino chiedendogli aiuto con lo sguardo subito prima di avviarmi insieme a lui verso il patibolo.
 
*Note dell’autore: Come prima cosa (stavolta non posso proprio lasciarla per ultima) devo assolutamente ringraziare tutte voi che avete commentato lo scorso capitolo! 10 recensioni!!! Non mi sembra vero *-* Sono veramente senza parole per tutte le cose stupende che mi avete detto, quindi posso solo ringraziarvi all’infinito!!!!
Questo è il capitolo del post-serata… momento non facile per Rose. Le sue certezze sono crollate in un istante e adesso non sa più come affrontare questo rapporto così particolare. Ha paura e non sa cosa aspettarsi, crede che le cose possano cambiare più di quanto lei sia disposta ad accettare però nel momento in cui arriva Scorpius torna ad essere tutto normale come sempre. Forse è questa la più grande magia tra loro due. E adesso che sono stati scoperti dalle loro famiglie? Che reazioni ci saranno?
Anche Emy vive un momento particolarmente imbarazzante per lei: parlare di un ragazzo con il suo Teddy. Probabilmente è l’ultimo argomento di cui vorrebbe parlare con lui, preferirebbe continuare ad ascoltarlo in eterno mentre si confida con lei. Un ragazzo che si confida con una ragazzina come se fosse una sua coetanea… so che può sembrare strano, ma il rapporto tra loro due è totalmente fuori dal comune. Emy per certi versi è ingenua forse, ma dimostra di essere già più matura di molte persone più grandi di lei anche di parecchi anni. E questo Teddy lo sa, lo ha sempre saputo. Chissà cosa stava per dirle quando il fischio del treno li ha interrotti…….. secondo voi?
 
Vi ringrazio nuovamente per le tantissime recensioni (prometto di rispondere il prima possibile a tutte!!)… grazie grazie grazie! Ringrazio anche i lettori silenziosi e chi ha aggiunto la mia storia tra le seguite/ricordate/preferite.
 
Un bacio <3
 
MoonyS
  
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