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Autore: coffeebrownie_    27/10/2015    1 recensioni
Kim Jongdae: attraente, gentile, solare ma non esattamente normale.
O almeno, non come il resto del genere umano.
Genere: Avventura, Demenziale, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Chen, Chen, Suho, Suho, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Kim Minseok è il proprietario di un caffè alla fine della strada, il ragazzo di 26 anni con la passione per il caffè è riuscito a realizzare il suo sogno giusto 2 anni prima aprendo il locale. Essendo Jongdae un bevitore accanito era logico che i due diventassero amici in breve tempo e che la caffetteria diventasse il suo rifugio preferito. E a rendere l’atmosfera ancora più intima e rilassante erano momenti come questo, tipiche giornate autunnali con alberi dai colori cremisi andanti, nuvole cariche di piogge e tuoni all’orizzonte, un odore di bagnato e cannella che aleggia nell’aria. Perfetto per un caffè.

Entrando nel caffè viene immediatamente accolto dalla calda atmosfera del posto e dall’ancora più caldo sorriso di Minseok, che da dietro il bancone lo saluta.
“Oh ecco il nostro pittore! Anche oggi c’è  quella canaglia di Chanyeol a casa vostra eh?” domanda comunque anche se sa bene la risposta visto lo sguardo di compassione che rivolge al giovane.
“Sai com’è fatto, quando si fissa con una cosa niente lo ferma, finchè non finirà tutti i livelli di quel gioco non si scollerà dalla mia poltrona” dice ovviamente scocciato “con Baek si pensava di eliminare direttamente il gioco, tanto non ci giochiamo più.”
“Non risolverete nulla, troverà qualcos’altro con cui fissarsi e così trovare il modo di insediarsi a casa vostra”
“Siamo vincolati a vita dannazione”
“Su su, non fare lo scorbutico, pensa a quanto sarebbe triste e silenziosa quella casa senza lui”
“E allora che almeno paghi le bollette, non lavoro per mantenerlo!” sbuffa il giovane
ridacchiando il barista inizia a preparargli il solito cappuccino scuro: latte scaldato a vapore e molto caffè, la giusta combinazione per non addormentarsi sui libri.
“Ecco a te, con tanto di decorazione”
“Minseok, seriamente, un cuore?”
“Sembri essere a corto di affetto quindi…” e Jongdae l’avrebbe anche preso sul serio se non ci fosse un ghigno sul volto dell’altro, affettuoso ma pur sempre un ghigno.
“Non ti degnerò di una risposta, ora se mi vuoi scusare ho una interessantissima conversazione con Giotto che mi aspetta.”
“Ma prego, non voglio trattenerti dal tuo amato”

Con tanto di occhiataccia il giovane si allontana dal bancone per dirigersi verso il suo posto preferito, un angolo appartato del caffè affianco un’ ampia vetrata che da’ sul curatissimo giardino interno, merito del fidanzato di Minseok, Luhan e la sua passione per la botanica.
 Jongdae ha sempre amato la disposizione e la varietà delle piante, ammirandole in tutte le stagioni, seguendone ogni cambiamento. Ma ad essere sincero la sua stagione preferita è l’autunno, e il paesaggio davanti i suoi occhi conferma ancora una volta la sua scelta: gli alberi sfoggiano una variazione di colori che vanno verde bottiglia all’arancione, rosso, bordeaux e giallo e colorano anche il pavimento con le prime foglie cadute. Solo guardarle muoversi al vento sente il suo corpo rilassarsi.
Una volta sistematosi sulla comoda poltrona in pelle nera e aver appoggiato la bevanda affianco i suoi libri, chiuse gli occhi un secondo, assaporando il silenzio del caffè, quasi vuoto se non per la presenza di una coppietta tre tavoli più avanti e un ragazzo biondo seduto ad uno dei tavolini del giardino, intento a leggere un libro e con in mano una tazza bollente di ciò che sembra un cappuccino.

Lo colpisce come il ragazzo sembri immobile, statico con le sopracciglia corrucciate in concentrazione, lineamenti soffici ma allo stesso tempo taglienti, la pelle chiara come porcellana. Una definizione poco distante da una statua di marmo ma con occhi vivaci e vigili per cogliere qualsiasi particolare che possa sfuggire, segno di una altrettanto attiva mente.
Vestiti in ordine e perfetti, non un segno di stropicciatura o macchia, i capelli dorati pettinati lateralmente con un filo di gel (la parte sopra le orecchie tagliati leggermente più corti), perfettamente in posa. Il tutto sembra stranamente posto in uno spazio temporale di verso da quello di Jongdae.
Una dimensione parallela tanto è l’aura di, beh, perfezione.

Strano che qualcuno voglia sedersi fuori con il venticello freddo che soffia oggi e la pioggia in arrivo.

Ignorando questo pensiero Jongdae apre il suo librone di Storia dell’Arte e si immerge in un mondo di scoperte cromatiche e prospettive innovative.


 
   
 
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