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Autore: Strange_Guy99    27/10/2015    5 recensioni
C'è Hunter, un cacciatore di mostri orgoglioso di sé e di ciò che fa, le cui certezze verranno demolite dopo un fatale incontro.
C'è Soraya, una strega chiusa in sé stessa che non teme niente e nessuno mentre, in realtà, vuole solamente essere amata.
E poi gli immancabili angeli caduti, portatori di sventura, che cambieranno per sempre la vita dei nostri carissimi amici.
Genere: Avventura, Horror, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Andy Biersack, Ashley Purdy, Jinxx, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Ormai ho perso la cognizione del tempo; non so più da quanto tempo io stia fissando il muro bianco di casa mia.
Gli angeli sono crollati, dal primo all'ultimo.
La sbornia non è durata parecchio per fortuna.
Ashley e Christian si sono impossessati del mio letto, Jake si è preso il divano, Jinxx si è accontentato della poltrona mentre il povero Andy è finito per terra.
Io, invece, sono a braccia incrociate su una scomodissima sedia.
Non riesco veramente a prendere sonno, ho tanti pensieri per la testa.
Decisamente troppi.
Sta accadendo tutto troppo rapidamente e il non avere il controllo dei fatti mi fa sentire inutile.
Non abbiamo un piano. Non sappiamo combattere.
Lui ha un esercito, noi siamo in otto.
Sarà un suicidio.
Ancora non capisco come ho potuto permettere a questi angeli di entrare nella mia vita così di getto e di lasciar loro prenderne il controllo.
Ammetto di essere stato impulsivo, ma,  cazzo, mi hanno promesso qualsiasi cosa io voglia! Era un'offerta che non potevo rifiutare.
Dio dovrà concedermi ogni cosa che io voglia e non potrà rifiutarsi.
Eppure, nel profondo, so di non aver accettato quest'incarico solo per una ricompensa materiale.
È inutile che lo nasconda a me stesso; ho accettato questa missione perché questi angeli hanno smosso qualcosa dentro di me.
Per la prima volta dopo non so quanti anni sono riuscito a provare dei sentimenti veri.
Con loro non sono una macchina da guerra.
Sono semplicemente me, Hunter.
Caccio un sospiro, appoggiandomi una mano sulla fronte.
Uccidere Kurt Cobain. 
Questo è il tuo obiettivo primcipale.
 
                                    ***
 
«Dove ci porti oggi, Hunter?»domanda la voce dannatamente bambinesca di Jake mentre io spacco sgraziatamente un uovo sulla padella sporca.
Mi sono ridotto a cucinare. Non potevo lasciar morire di fame gli angeli.
Non ho preparato loro niente per cena, né tantomeno per pranzo.
Non credo che abbiano bisogno di cibo ma mi è sembrato scortese "offrire" loro una bottiglia di vodka quindi mi sono arrangiato con quel poco che ho trovato in casa.
L'unico problema è che me e la cucina andiamo d'accordo quanto il gelato e la senape.
«Da nessuna parte.»replico fermamente io mentre l'uovo inizia a sfrigolare.«Oggi mi direte tutto quello che devo sapere sul nostro Kurt ed elaboreremo un piano.»
«Non ho la minima intenzione di stare tutto il giorno in questa topaia!»esclama prontamente Ashley mentre un coro di approvazione si leva dagli angeli.
Io non li capisco.
Veramente non li capisco.
Sto facendo tutto questo perché LORO mi hanno chiesto di aiutarli.
LORO mi hanno implorato di salvare l'ordine divino.
E adesso vengono a dirmi che "non hanno la minima intenzione" di fare niente?!
«Vogliamo vedere gli umani, Hunter!»replica Andy con tono capriccioso.
Serro la spatola tra le dita.
Adesso la faccio ingoiare a uno dei cinque, preferibilmente Ashley.
«È fuori discussione!»grido io nello stesso momento in cui due piccole fette di pane balzano fuori dal tostapane, come se si fossero impaurite a causa del mio urlo.
«Sei una palla, Hunter.»dice Christian annoiato, alzando gli occhi al cielo.
Mi volto, incenerendo con lo sguardo ogni irresponsabile angelo.
«Siete voi che mi avete chiesto di aiutarvi, voi avete girato la California per trovare ME...»inizio io, aumentando il tono di voce ad ogni parola che dico.
«Hunter...»sussurra Jeremy.
«Voi in prima persona avete visto quanto Kurt stia diventando pericoloso!»continuo io, ignorandolo completamente.«VOI mi avete chiesto di ucciderlo...»
«Hunter!»La voce di Jeremy si fa risentire nuovamente, stavolta con più insistenza.
«Non adesso, coso!»lo zittisco io. Devo far rendere conto a questi tizi la gravità della situazione.«E adesso, quando finalmente abbiamo il momento per organizzarci, venite a dirmi che "sono una palla"?! Vi rendete conto della vostra incoerenza...?!»
«HUNTER.»Jeremy sta letteralmente gridando.
«CHE VUOI?!»sbraito io con violenza mentre avverto una vena pulsarmi violentemente sul collo.
«La tua colazione, genio.»replica Jake, cercando di non scoppiarmi a ridere in faccia.
Solo adesso mi rendo conto dell'odore di bruciato che si è diffuso nella stanza.
Mi volto, allarmato, verso i fornelli e l'uovo sulla padella si è completamente carbonizzato.
Mi batto una mano sulla fronte mentre i cinque angeli scoppiano a ridere di gusto.
Sbuffo, completamente incazzato ed umiliato.
Vorrei veramente scagliarmi contro uno dei cinque e strangolarlo con le mie stesse mani ma non posso.
Uccidere un angelo deve essere una cosa che segna l'anima.
Mi limito a spegnere il fuoco, cercando di placare i bollenti spiriti.
E se spaccassi quella padella di merda contro il muro?
No, non posso.
Non di nuovo.
Devo stare calmo.
«Andiamo fuori.»sibilo io fra i denti, dirigendomi con passo pesante verso la porta.
«Ma non avevi detto che...?»replica Ash con aria divertita.
«ANDIAMO FUORI!»tuono nuovamente io, aprendo la porta con forza.
Gli angeli cercano di assumere un tono serio mentre si danno una rapida sistemata e mi raggiungono velocemente.
È calato il silenzio, devono essersi resi conto che con me non si scherza.
Vorrei veramente poter prendere la mia vita con più leggerezza, con più serenità, vorrei ridere su queste stronzate come una persona normale, ma non posso.
Non sono stato progettato per questo.
«Beh, forse abbiamo un po' esagerato.»mi sussurra la voce di Andy, che mi poggia una mano gelida sulla spalla.
Si sta scusando. Si sta scusando solamente perché si stavano divertendo.
«Non credo sia colpa vostra.»rispondo io con tono distaccato.«Sono semplicemente fatto così.»
Il contatto dell'angelo mi sta infondendo una certa calma e il mio corpo si rilassa sempre di più.
La rabbia se ne sta andando. È come un parassita che circola con il mio sangue.
«Perché non provi semplicemente a lasciarti andare, qualche volta?»domanda lui, come se fosse la cosa più scontata del mondo.
«A volte me lo chiedo anche io.»rispondo, sospirando, mentre gli angeli escono dalla porta.
«Ehy, voi!»una voce femminile divampa da fuori l'appartamento.«Dove pensate di andare senza di noi?!»
È Soraya. Ed è evidentemente in compagnia di Melanie.
Io e Andy raggiungiamo gli altri, mentre la porta si richiude alle nostre spalle.
Soraya sta correndo lungo le scale per raggiungerci, seguita a ruota da Melanie.
Fa un certo effetto vedere la necromante senza quel vestito da bomboniera.
Fa ancora più effetto vederla con i vestiti di Soraya che, al momento, sta indossando una semplice maglietta con una stampa di una di quelle rock band che ama e un paio di pantaloni neri.
Un lungo bracciale somigliante ad una pianta d'edera avvolge più volte il suo polso.
La necromante, invece, indossa una camicia a quadri Rossi e neri e un semplice paio di jeans consumati.
Entrambe portano al collo la collana con la stella circondata dal filo spinato e, solo adesso, mi rendo conto che anche gli angeli la stanno indossando.
Tasto la tasca dei pantaloni, avvertendone il peso.
Magari la indosserò più tardi.
«Il tuo amico ha incenerito la nostra colazione.»annuncia Jeremy a Soraya, indicandomi con un gesto del capo.
Lo odio.
La strega, ovviamente, non può fare a meno di scoppiare a ridere.
«Il solito imbecille!»
Odio anche lei.
Odio quei due.
«Andiamo fuori, prima che il cacciatore uccida qualcuno.»replica Christian che deve avere intuito il mio nervosismo.
Alla fine quel rompicoglioni è quello che mi capisce meglio di tutti.
«Avevate in mente una meta particolare?»chiede Soraya, smettendo di sfottermi.
«A me piacerebbe così tanto andare in uno di quei café nel centro di Los Angeles.»inizia Melanie con tono sognante, intrecciando le sue dita.«Ci sono i ragazzi carini.»
Ashley ha uno scatto improvviso. Una cosa totalmente fuori luogo.
Inizia a correre, imboccando le scale e sparendo, letteralmente inghiottito da esse.
«Forse non gli piacciono i ragazzi carini?»Melanie si porta una mano alla bocca mentre le sue pallide guance si tingono di un rosso acceso.
Non so come Soraya possa sopportarla. Quelle sue sono veramente l'opposto.
Ma non ho tempo per pensare a queste stronzate; quell'imbecille si è messo a inseguire -o a fuggire- un qualcosa di inesistente.
«Avete intenzione di rimanere con le mani in mano?!»grido io al gruppo, iniziando a percorrere la strada di quel coglione.«COR-RE-RE!»
E così un insistente rumore di passi rapidi inizia a diffondersi per ogni singolo corridoio di quell'appartamento.
«Si può sapere che gli prende?»domando io a Jake che mi si è affiancato.
Purtroppo l'unica risposta che ricevo è un'alzatadi spalle.
«FERMATI, TESTA DI CAZZO.»Soraya scaglia una lastra di ghiaccio verso le gambe di Ash, che cade a terra con un tonfo sordo, mentre i suoi arti inferiori vengono avvolti da del gelido e freddo ghiaccio.
 
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Okay, è un capitolo abbastanza noioso e nosense, ma prendetelo come una fase intermedia.
Giuro che mi farò perdonare
 
  
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