I
Daisy
Daisy
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Più che un bordello, quel posto somigliava ad un palazzo dei sogni – un palazzo reale, perché così doveva essere la Fortezza Rossa, dentro.
Tutto era bellissimo.
Le tende, i mobili. E le ragazze, i ragazzi. Anche i clienti – pure se vecchi o grassi, con lunghissime barbe crespe o senza un solo pelo sulla testa: tutti loro sembravano meravigliosi, e così gentili, per bene.
«Ditocorto ha davvero buon gusto...» fece incantanta, col naso all'insù e gli occhi peregrini.
«Non chiamarlo in quel modo, lui lo detesta. Chiamalo Lord Belish.»
Veloce, annuì.
Se l'avessero davvero presa a lavorare lì, niente di brutto le sarebbe mai successo. Sarebbe stata felice per sempre.