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Autore: sweetkonan    22/02/2009    2 recensioni
Una luce tenue colpisce i suoi occhi.La bambina li apre piano quasi come se non volesse sapere dove si trova .Si ritrova in un letto che ha già avuto modo di provare.Le ci vuole un pò per destarsi dal lungo sonno e dopo ciò si guarda attorno orientandosi e ritrovandosi nella stanza che aveva rinnegato.
Sta bene,si sente al caldo ,e forse ,anche protetta.Si guarda attorno e lui c'è.
-Promettimi che non dubiterai mai di quello che Sasori prova per te.Nemmeno lui lo sa, ma ti vuole già un mondo di bene.Promesso?-
-Promesso!-
Detto ciò il cane marionetta fece per andarsene, ma Kodoku lo fermò:-Ma ci rivedremo ?-
-Se vorrai....io verrò da te ogni volta che avrai bisogno di me.Ma solo se ne avrai bisogno!-
Kodoku tornò a guardare la bambola che aveva in mano:iniziò a sentirsi un pò figlia di Sasori. Questo pensiero la rese tanto felice ed allora capì, che anche lei gli voleva già un mondo di bene.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akasuna no Sasori , Akatsuki, Altri
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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la solitudine fa male10 FINE!!
-Capitolo 10-
ciò che la solitudine dà















Tutto era andato come previsto.
Deidara era stato in grado di finire la missione senza nemmeno che Sasori dentro la sua Hiruko muovesse un passo.
In fondo il dinamitardo sapeva redimersi bene.
Dunque oramai i due erano in marcia, in ritorno dalla missione appena svolta.
I due camminavano con tutta tranquillità per quei paesaggi boscosi che con i loro rami frondosi lasciavano passare ben poca luce solare.
I due ninja non parlavano, si lasciarono cullare dall'aria fresca e da quel tremore solare a cui erano soggetti.
Erano da vari anni che Deidara e Sasori facevano coppia.
Per loro trovare rari momenti di tranquilla calma non era molto consono, ma sapevano rispettare ognuno il silenzio dell'altro.
Il sentiero si faceva sempre più ampio e fra un pò il bosco avrebbe lasciato spazio alla pianura.
Fra un pò i due nukenin si sarebbero separati: Deidara diretto a casa sua e Sasori anche.
Gli altri membri dell'Alba nella base non si incontravano da un pò.
La quietudine dei due aveva concesso loro un saluto muto, formato da un breve cenno con la testa, dopodichè i due si avviarono opposti nel tragitto.
Il percorso non fu molto lungo ed infatti Sasori si ritrovava già davanti casa sua.
Oramai era entrato nella stradina che lo avrebbe condotto alla porta d'ingresso.
Prima di salire le brevi scale il marionettista uscì poco rumorosamente da dentro la sua marionetta.
Dopodiché bussò al campanello.
Ci volle un pò ma alla fine sentì una voce dall'altra parte della porta:-Chi è?-
-Sasori.-
La parola d'ordine.
La porta si aprì.

-E' andato tutto bene Kodoku?-
-Sì sì!-
-Mica hai aperto a qualche venditore ambulante?-
-Io non faccio due volte lo stesso errore!-
-Ma sentitela...Parla la mocciosetta che più di una volta è rimastra incastrata fra l'armadio e il muro.-
-Bé non è colpa mia se ogni volta che provo a muovere una marionetta quella finisce lì dietro! Io poi devo prenderla.....-
-Sì ok.Allora donnina di casa...che mi hai preparato per pranzo?-
-Ma cucinati da solo! Che io devo fare i compiti.-
-Ma che bimbetta ligia al suo dovere....Scemotta lo so che alla fine te ne vai nella tua stanza a perder tempo!Altro che studio...-
-Bè credi quello che vuoi! Io devo andare!!! Forse ti ho rimasto qualcosa per pranzo...forse.-
Kodoku dunque fece per andare nella sua stanzetta.
-Oh peccato che devi fare i compiti....mentre tornavo a casa ho sentito dire in giro che oggi pomeriggio ci sarebbe stata la festa per la fioritura dei ciliegi.-
A quelle parole la ragazzina si fermò.
-Significa che ci andrò da solo....eppure so che ci verrà anche Hidan...-
-Hi...Hidan!-
A sentir quel nome il volto di Kodoku iniziò ad arrossire.
Fece per girarsi un pò verso Sasori:-Eh...se mi ci fai pensare....non è che ho poi tanti compiti!E sai posso anche prepararti il pranzo!-
E detto questo come un fulmine si fiondò in cucina iniziando a gesticolare fra le stoviglie.
-Bene bene.-
Sasori si avviò in cucina sedendosi e aspettando con un sorriso da ebete che Kodoku lo servisse.
















Sasori distese Kodoku sul suo letto.Durante la fuga aveva finito coll'addormentarsi e forse era meglio così.Cercò di metterla a suo agio e nel frattempo nel suo ripostiglio si riattaccò il braccio e la gamba persi in precedenza.
Oramai si sedette in cucina,iniziando a sorseggiare il thé preparato il giorno prima.
-E' andato tutto a posto, visto?Siamo rimasti sempre dietro di voi.-
Il marionettista ascoltò in silenzio le parole dell'albino.
-E' andata come se l'era immaginato il capo?-
-Questa cosa riguarda un'altra missione, non t'interessare.-
-Che scorbutico Kakuzu!E' la prima volta che il leader ci affida una missione doppia ,ma se tutto è andato per il meglio, perchè non festeggiamo, eh porca troia?-
-Ma stai zitto....tutto è filato liscio grazie a me...non solo dovevamo guardare le spalle a Sasori e a Deidara ma abbiamo ,anzi ho dovuto, ammazzare....quanti ne erano?-
-Bòh.E comunque io la mia parte l'ho fatta!-
-Se come no,grattarti le palle.-
-Pezzo di merda!io bla bla blabla!-
Sasori s'isolò da quelle voci.
Avrebbe dovuto sentirsi sollevato per il fatto che il rapimento era stato un successone e che ora Kodoku riposava tranquilla a casa sua: il luogo dove doveva stare.
Eppure il burattinaio aveva una brutta sensazione.Cosa che ben presto sarebbe diventata certezza perchè Kodoku al suo risveglio avrebbe voluto sapere la verità.
E sopratutto avrebbe voluto delle spiegazione riguardo al... suo vero corpo.E magari anche sul suo lavoro.
Sasori avrebbe mai potuto dirgli la verità?
-Io me ne vado.Non ho voglia di perdere altro tempo prezioso.-
Kakuzu si avviò alla porta.
-Bé se proprio vuoi saperlo non sei nemmeno stato invitato qui!-
-Hidan nemmeno tu sei stato invitato a casa mia.-
-Ma....ma che centra!-
E Sasori ritornò ai suoi crucci: avrebbe sicuramente trovato il modo per dire a Kodoku, ma allo stesso tempo occultarle, la verità.
Hidan si alzò.

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La bimba aprì gli occhi.Si ritrovò nella stanza di Sasori.
Ma cos'era successo?
Kodoku era ancora sul dormiveglia quando un uomo le diede un brutto risveglio lanciandosi letteralmente sul letto.
-Ah... eccola la principessa.Si è svegliata!-
Kodoku mise a fuoco l'immagine che si prestava dinnanzi a lei.La cosa la rese sempre più perplessa.
-Si...signor Hidan...ma che che cosa...-
-Suppongo vorrai sapere cosa è successo...Immaginati la scena:un grosso castello in fiamme e la piccola principessa dai capelli neri fluenti e dai slendidi occhi azzurrognoli-
Kodoku iniziò ad arrossire.
-Che mentre continua a credere che per lei sia finita perchè il drago dai capelli rossi e molto legnoso...non le permette di scappare....-
La bambina iniziò ad interessarsi sempre di più.
-Ecco che arriva lo splendido principe azzurro dai capelli albini che sul suo destriero di pelle nera e molto scorbutico....riesce a trarre in salvo la splendida principessina.-
Kodoku rimase a bocca aperta.
Si ritrovava il sorriso smagliante del signor Hidan, e la cosa non poteva che metterle soggezione.
-Ma..lei mi ha salvata per caso?Io ricordo che c'era un'incendio e poi Sasori...quella persona strana era Sasori?-
-Boh!Ma comunque non è stato Sasori a salvarti..sono stato io!-
-Basta!Hidan lascia in pace Kodoku...falla riposare.-
-Uff...mi stavo divertendo...che palle eh Sasori?-
-Sciò!-
Dunque l'albino si alzò dal letto ma prima di uscire dalla stanza ne approfittò per fare l'occhiolino a Kodoku.
Fu Sasori allora a sedersi sul letto, di fianco alla bimba che a sua volta si mise seduta nel letto.
-Tutto ok?-
-Ma...che è successo?-
Sasori era a petto nudo il che dava la piena possibilità a Kodoku di osservare la sua vera forma.
-E' scoppiato un'incendio nel tuo orfanotrofio.Appena l'ho saputo sono corso lì e ho cercato di fare il possibile per tirarti fuori.-
-Oh...-
Il suo sguardo non poteva che scivolare sul busto legnoso di Sasori.
-Sai...gli altri nell'orfanotrofio non...-
-Sono tutti morti?-
-Bé ecco...detto così...-
-E tu perchè sei di legno?-
Dritta al sodo.
-Io... è un pò complicato....Vedi... Io sono fatto di legno.-
-Ah.-
-Già.Però sono proprio come un'essere umano!-
-Sei come una marionetta...-
-Sì.-
Essere una marionetta incompleta era sempre stato un cruccio per Sasori, ma ora era felice di essere un burattino a metà.
Per tanti motivi.
-E perchè uccidi le persone?-
-Cosa...?-

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Da quant'è che Kodoku lo sapeva?
Come aveva fatto a capirlo?
Sasori ora doveva trovare qualcosa da dirle perchè il suo silenzio non poteva che confermare alla bimba di aver capito la verità.
Il burattinaio era sbigottito: se Kodoku già ne era a conoscenza... come aveva potuto fidarsi di lui se sapeva già la verità?
Che avesse mentito?
Eppure sembrava così sincera.
Sembrava volergli veramente così bene.
E anche lui.
E allora Sasori trovò le parole giuste.
-Io...lo faccio perchè è il mio lavoro.-
-Davvero?-
-Kodoku tu mi vuoi bene?-
Era la bambina che ora rimaneva in silenzio fra la sorpresa e quasi l'indignazione.
Ma poi pensò giustamente:"se io sono una bugiarda, anche lui può esserlo."
Allora basta con le menzogne.
-Sì.-
-Anch'io.Ti voglio bene Kodoku.Qualsiasi cosa io sia.E qualsiasi cosa tu sia.-
-Non ha importanza nulla?-
Ancora un breve momento di silenzio.
Che voleva dire quella frase?
"Tutto quello che è successo non ha valore"?
"Il nostro passato non condizionerà nulla"?
"Dammi il tuo amore incondizionatamente"?
Alla fine di tutta questa storia, Sasori si rese conto di aver capito e compreso molte cose di quanto potesse prima.
-No,Kodoku....Non ha importanza nulla.-















Oramai i due vestiti in tipico kimono si avviavano per la consona stradina che Kodoku faceva ogni mattina per andare a scuola.
Attorno a loro la gente iniziava ad animarsi e alcuni ad allestire bancarelle.
-Allora andiamo al parco.-
Kodoku teneva in mano una coperta di stoffa che le copriva quasi tutta la visuale mentre a Sasori spettava portare la colazione.
Era pomeriggio presto in quanto il sole splendeva ancora in cielo.L'aria era pulita.
I due sembravano passeggiare in pura tranquillità.
-Sei...sei sicuro che Hidan sarebbe venuto?-
-Se non mi credi puoi ancora tornare a casa a fare i compiti.-
-Bè oramai già mi sono messa il kimono...perderei solo altro tempo per togliermelo.-
-E comunque, questo fatto che quando si parla di quell'albino ti brillino gli occhi non mi piace.Sono geloso!-
-Non è vero!!! Non ho mai detto che mi piace il signor Hidan!MAI!!Tu sei più carino.-
Che paraculo.
-Bé...è ovvio.Modestamente io...-
Oramai la quiete era sovrana.
Kodoku non era mai stata di tante parole.
Sasori non era mai stato di tante parole.
I due sembravano essere fatti l'uno per l'altra.
Che importanza aveva per Sasori se Kodoku era una bugiarda cronica e una furba di primo stampo.
Che importanza aveva per Kodoku se Sasori era un burattino umano e un assassino.
Forse qualche importanza aveva ma per il burattinaio la presenza della bimba accanto a lui era più importante di tutto e anche per la bimba che comunque aveva sei anni e l'unica cosa che voleva era stare in compagnia di qualcuno da amare.
Sasori voleva continuare a stare insieme a Kodoku.
E Kodoku voleva continuare a stare insieme a Sasori.
I due continuavano a camminare all'orizzonte.
-E comunque non devi essere geloso, perchè quando sarò grande sposerò te papà!-









A volte anche il più felice nasconde un dolore terribile: la solitudine...

Questa storia racconta di come chi ha scelto la via della solitudine soffra ancora più di chiunque altro la solitudine.

Ma anche di come sia proprio la solitudine a far capire che in fondo i sentimenti sono tutto.









































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La solitudine fa male.
Fine.
Grazie infinite a tutti quelli che hanno seguito sino all'ultimo dandomi la speranza che un pò questa fan fiction valeva qualcosa.
 akatsukina fur immer
 babysweetangel
ery twohands
hinata91
ila_sabaku
immensamentemaggie
KeikoNara 
Mamo_Chan
Saiyo83 
SpadaccinodellaNebbia 
Targul
Che hanno aggiunto la storia fra i preferiti
Jayden Akasuna
hinata91
Saiyo83
babysweetangel
che hanno dato una recensione.

Grazie davvero col cuore perchè questa era la mia prima fan fiction è sono stata davvero contenta di scriverla sopratutto per voi.
Mi auguro vi sia rimasto qualcosa perchè io ho cercato in tutto e per tutto di farla diventare il più toccante possibile.
Spero di esserci riuscita.




 
  
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