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Autore: Mrs_Nella    29/10/2015    1 recensioni
Ero seduta su quei maledetti gradini. Ero stata una stupida a pensare che tra me e Greg potesse esserci qualcosa. Improvvisamente sentii una presenza al mio fianco e mi voltai. Non potevo credere che proprio lui, con quei suoi occhioni azzurri e capelli biondi, fosse venuto a cercarmi, anche se ci conoscevamo da qualche ora appena.
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*dalla storia*
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"Il primo che arriva al tronco vince e si fa offrire qualcosa dall’altro, ci stai?” chiese, illudendosi di poter vincere. [...]
“Non ti lascerò vincere!” le ultime parole famose.
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“Sediamoci un attimo e ascoltiamo un po’ di musica” e mi trascinò sul divano facendo partire lo stereo. Era solo la base musicale, e lui iniziò a cantare. [...]
“…Never felt like this before, are we friends or are we more?” nell’udire queste parole sentii un brivido di piacere lungo la schiena. Quella frase descriveva alla perfezione quello che c’era tra di noi.
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"È una sensazione diversa da quella che provo quando bacio le altre ragazze. Mi hai colpito subito, e non so perché. C’è qualcosa di diverso in te”. Lo disse in una maniera tale da farmi sentire davvero diversa, speciale. Nessuno mi aveva mai detto una frase del genere.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Passata l’intera giornata sui libri, mentre Liam si era concesso un giro solitario dopo lo sfogo della sera precedente, mi misi ai fornelli, aspettando il suo ritorno. Non riuscivo a non pensare al giorno prima. In qualche modo qualcosa era andato bene. Avevo smesso per un po’ di pensare a Niall, mentre ero concentrata sulle parole di Liam. Stava soffrendo più di quanto non desse a vedere, e avrei fatto in modo che saremmo usciti insieme da quel tunnel.
“Charlie! Auguri, amica!” chiamai la mia amica per farle gli auguri di compleanno. Avevo aspettato fino all’ora di cena per farlo, perché sapevo che Harry l’avrebbe portata fuori tutto il giorno, e non volevo interrompere niente. Così ne approfittai mentre sospettavo che il riccio fosse sotto la doccia, che si preparava per uscire di nuovo.
“Pensavo te ne fossi dimenticata!” esclamò lei di rimando.
“Come potrei? Dopo una vita che ci conosciamo, non potrei mai dimenticarmene.”
“Sempre la solita scusa, eh? Dai, accetto solo perché so che è un periodo un po’ no per te” scherzò lei.
“E invece oggi sono di buon umore” le dissi, lasciandola stupita.
“E come mai? È successo qualcosa che dovrei sapere?” domandò lei, con quella punta di malizia nella voce.
“No, assolutamente niente, solo il troppo studio che mi dà alla testa.”
“Mmm! Che buon odorino!” esclamò Liam aprendo la porta d’ingresso.
“Ehi, Charlie, ti chiamo domani. È arrivato il padrone di casa, e la cena è pronta. Ti lascio andare a divertirti. Buona serata! Salutami Harry!”
“Va bene, e tu non divertirti troppo ai fornelli! Salutami Liam, digli che dobbiamo organizzare una serata di nuovo tutti insieme!” disse lei di rimando, per poi attaccare.
“Buona sera, splendore. Ti vedo in ottima forma oggi” riprese il mio amico mentre posava alcune buste sul divano, venendo poi ad abbracciarmi da dietro mentre spadellavo qualcosa.
“Alla buon’ora! Stavo per chiamare Scotland Yard, se non ti fossi fatto vivo entro la fine della cena, che, tra parentesi, avrei mangiato anche senza di te” scherzai io.
“Come siamo simpatiche oggi. Qualcuno mi sembra molto felice. Cos’è successo in tutto questo tempo in cui sono stato assente?”
“Niente di particolare, mi sono solo reimmersa nel mondo dello studio, e la letteratura spagnola è estremamente noiosa! Quindi divento iperattiva e estremamente allegra quando torno nel mondo reale, e capisco che niente può essere così palloso come il mondo letterario!” esclamai, girandomi con la padella in mano, rischiando di bruciare un braccio del mio amico, che mi fulminò e si spostò a debita distanza.
“Ho il tempo di mettermi una tuta?” domandò.
“Due minuti, devo solo condire la pasta e poi è pronto.”
“Ah, per stasera ho affittato un DVD!” urlò dal piano superiore. “È nel sacchetto rosso, guardalo.”
“COSA?! Un Horror?! Sai che li detesto!” gridai, piazzandomi davanti alla scala, offesa.
“Ci sono io a proteggerti, non devi temere nulla” disse, mentre mi sorpassava, ancora a torso nudo scendendo dal piano superiore. “Ti prego” aggiunse, con tanto di labbruccio e occhioni supplicanti.
“Vediamo. Deciderò dopo cena” dissi, ma già consapevole che avrei accettato, anche solo per farlo contento.
 
“Vado su a mettere il DVD, finisci di sistemare tu i piatti?” chiese una volta finito il pezzo di crostata che avevo preparato nel pomeriggio.
“Sei disposto a sopportare le mie paranoie, a farti torturare un braccio, e non solo quello, a rimanere sveglio se avrò gli incubi?” lo misi alla prova io.
“Per un film horror, questo e altro!” rispose, e intanto si era già allontanato, seguito da un mio sguardo fintamente sconsolato.
“Eccomi! Mi metto il pigiama e arrivo. Prepara le coperte e i cuscini” ordinai mentre ero di schiena che mi toglievo la maglia per infilarmi la parte superiore della tenuta da notte. “Che film è?”
“L’evocazione” rispose, lanciandomi la custodia in modo da leggere la trama.
“Tu sei pazzo! Io non lo guardo questo!”
“Ma l’hai promesso. Tanto non ho intenzione di toglierlo o di andarlo a vedere sotto. E non penso nemmeno tu voglia andare a dormire sul divano, con la possibilità di essere attaccata da me di sorpresa, quindi...” commentò sarcastico, facendo camminare due dita sul mio braccio.
“Perché riesci a ottenere sempre quello che vuoi?”
“Perché mi adori” rispose, soffocandomi poi in un abbraccio strettissimo.
Non eravamo nemmeno a mezz’ora del film, che io ero già rannicchiata completamente contro di lui, e avevo già piantato qualche urletto, provocando solo le sue risate, oltre a qualche commenti come “Che cagasotto” o “Guarda qua la mia fifona: faresti di tutto pur di stare attaccata a un fusto come me”, ma quest’ultimo gli provocò un bel pizzicotto sulla pancia.
A un certo punto, non so bene come successe, ma mi trovai rannicchiata contro il suo petto, e anche lui si era girato, mettendosi con la testa attaccata alla mia, anche lui con gli occhi chiusi. Quando riaprii i miei, mi accorsi che i nostri nasi si stavano sfiorando. Per qualche istante mi isolai completamente dalle urla provenienti dal televisore a un paio di metri da noi. Sentivo il suo fiato sulla mia bocca, e nessuno dei due sembrava intenzionato a rompere quel contatto visivo che si era creato già da qualche lunghissimo secondo. Poi lui abbassò lo sguardo sulle mie labbra, per poi riportarlo nei miei occhi. Peccato che anche io feci lo stesso movimento, ma solo qualche istante dopo di lui. Ripetemmo questi gesti scoordinati per un paio di volte. Poi, alla terza volta, guardammo entrambi la bocca dell’altro, e chiudemmo gli occhi, lasciando agire la parte non cosciente di noi. Le nostre labbra si unirono, dapprima sfiorandosi, poi cercandosi sempre più nel profondo. Avrei dovuto sentirmi estremamente in colpa per quello che stava succedendo. Lo consideravo un tradimento nei confronti di Niall, eppure mi sembrava tutto così giusto.
Liam portò una sua mano sulla parte bassa della mia spina dorsale, e mi tirò più a sé, nonostante fossimo in una posizione non comodissima. Io ero seduta accanto a lui, con la parte alta del corpo totalmente girata verso di lui, in una posizione un po’ forzata. Appena ci staccammo, senza dirci niente su quello che era appena accaduto, senza nessuna scusa, mi girai meglio, accavallando le mie gambe alle sue. In quel momento, niente ci sembrava sbagliato. Era tutto giusto. Sentivo che nella sua testa stavano passando i miei stessi pensieri, e me ne diede conferma quando ci staccammo, che scoppiammo a ridere senza motivo.
“Liam, noi non stavamo guardando un film?” lo provocai io.
“Davvero adesso sei interessata a qualcosa che fino a un’ora fa non avevi nemmeno intenzione di guardare?” rispose lui, stando al gioco e spegnendo la tv.
“La gente può sempre cambiare idea” sorrisi io, una mano nei suoi capelli.
“E questo ti farò cambiare idea?” disse con tono malizioso, per poi darmi un altro bacio.
“Magari, prova di nuovo, che non ho sentito bene” risposi, aprendomi in un enorme sorriso.
Andammo avanti a baciarci ancora un po’, poi mi trovai seduta a cavalcioni su di lui, mentre le sue mani percorrevano la mia schiena, sotto il tessuto della maglietta, e le mie si si erano infilate sotto la sua, permettendomi di sentire i suoi muscoli ben rinforzati.
Il suo tocco era più forte, meno delicato di quello di Niall, ma non mi dispiaceva. Faceva più pressione, le sue mani spesse si muovevano ovunque lungo la mia schiena, senza però privarmi della protezione dalla maglia, men che meno senza arrivare troppo vicini al gancetto del reggiseno.
“Liam...” dissi in un soffio, ottenendo il suo sguardo. “Sto facendo qualcosa di sbagliato, lo sai?” continuai, ma senza accusarlo di cosa stava succedendo in quel momento, ma solo per dire qualcosa, e vedere la sua reazione.
“Sbagliamo insieme?” disse lui prontamente.
“Sbagliamo fino in fondo?” replicai io immediatamente, quasi senza pensarci. E vidi che aveva capito cosa intendevo.
“Sbagliare con te non sarà così tanto sbagliato” continuò lui, con quell’assurdo gioco di parole che mi piacque così tanto da fiondarmi sulle sue labbra, per far realizzare quello che avevamo appena deciso, senza essercelo detto esplicitamente.
Era quello il modo che avevamo di parlare io e Liam. Non dicevamo mai le cose che volevamo, le facevamo capire e basta. E in quel momento, senza altre parole, avevamo capito tutto quello che c’era da capire. Infatti, senza vie di mezzo, senza passaggi intermedi, ci completammo a vicenda per quello squarcio di notte, in cui mi sentii stranamente soddisfatta e felice. Era tutto diverso, ma per quasi un’ora scollegai il cervello e pensai semplicemente al ragazzo che era sdraiato sopra di me, con i suoi movimenti lenti e decisi al tempo stesso, le sue mani intrecciate alle mie, la sincronia dei nostri respiri, dei nostri baci, dei nostri corpi. Ogni tanto uno ansimava il nome dell’altra, e viceversa, e sapemmo aspettarci, quando fu il momento. Eravamo stanchi, stremati, eppure non smettevamo di sorriderci, di ridere, di essere felici. Per un momento ci eravamo isolati dal mondo, esistevamo solo io e lui, senza capire bene cosa ci legasse, a parte un legame carnale che avevamo già consumato in meno di una notte. Una notte inaspettatamente vivace e bella. Non avrei mai pensato di lasciarmi andare così, dopo qualche semplice bacio. Non con lui, almeno. Ma la parte irrazionale, l’inconscio era riuscito a scavalcare la ragione, e tutto era successo all’improvviso, quasi senza che nessuno dei due se ne rendesse conto.
“Sbagliare con te è lo sbaglio più bello che possa fare” mi sussurrò alla fine, quando ci stavamo per addormentare. Mi ero voltata verso di lui, a baciare nuovamente quelle labbra carnose, con la barba che mi pizzicava ogni volta che mi avvicinavo, come a dire “zona pericolosa, fai molta attenzione ad andare oltre”. Una metafora che forse avrei dovuto cogliere, ma non lo feci. Forse è stato meglio così. Avrei continuato a sbagliare per un po’, fino a quando non ci saremmo stufati. In quel momento non potevo dire di aver trovato l’amore, perché ero cosciente che non fosse così, ma mi piaceva illudermi che avrei potuto voltare pagina, anche se non nel modo in cui mi sarei aspettata.
Il mattino dopo mi svegliai di buon’ora, e misi il primo paio di intimo che trovai, poi una felpa che Liam aveva lasciato sulla sedia la sera prima. Si svegliò anche lui, tirandomi a sé per un bacio, come per essere sicuro che ciò che era successo qualche ora prima fosse tutto vero.
Al piano di sotto, mentre eravamo attaccati ai fornelli, sembravamo una felice coppietta di neo sposini, indaffarati a girare una frittata. Lui aveva la schiena appoggiata a me, le nostre mani che si toccavano. Non ci accorgemmo, però, che il campanello suonava, e a un certo punto sentimmo sbattere la porta di ingresso.
Niall era esattamente a tre metri da noi, che ci staccammo improvvisamente.
“Niall... c-cosa ci fai qui?” chiese Liam, improvvisamente serio.
“Sono venuto a prendermi l’amplificatore che ti avevo imprestato tre settimane fa. Ma vedo che sei impegnato, passo poi un’altra volta” disse lui gelido, fissandomi quasi con disprezzo. I suoi occhi percorsero ogni centimetro del mio corpo, le gambe nude comprese. La felpa di Liam arrivava fino a metà coscia, e Niall parve capire più di quanto dovesse capire.
“Vado subito a prenderlo. Aspetta qui” si intromise il moro, capendo l’eccessiva tensione che si stava creando. E sparì di sopra.
“Non pensavo di trovarti qui” dissi impassibile, tornando ai fornelli.
“Nemmeno io. Hai già trovato un’altra sistemazione, vedo” disse sarcastico.
“Mi ha solo ospitata come farebbe un qualsiasi migliore amico” continuai, fissando i miei occhi in quei pozzi blu che mi erano tanto mancati.
“Immagino l’ospitalità che ti ha riservato” continuò, sempre con quel tono.
“Niall, perché non mi vuoi credere una buona volta? Cosa c’è di sbagliato nell’andare a dormire a casa di un proprio amico?” quasi urlai. Sentii i passi di Liam arrestarsi sulle scale, per poi tornare su, come per lasciarci più tempo.
“Niente. Hai assolutamente ragione. Ci vediamo” e stava quasi per andare via, quando Liam tornò con una cassa in mano.
“Aspetta. Ecco. Oggi abbiamo le prime prove. Ci vediamo dopo, okay?” chiese calmo, anche se la tensione nell’aria si poteva tagliare con un coltello.
“Va bene. Ma non sono ammesse persone non gradite” e nel dirlo si girò verso di me.
Liam provò a dire qualcosa, ma il biondo si mosse e se ne andò, lasciandoci immobili e senza parole, a fissarci.



 
Crediateci o no, ho aggiornato dopo 10 giorni! Yuppiiiii ahaha
Era da una vita che la mia puntualità si aggirava attorno al mese xD E invece sono tornata dopo pochissimo tempo, e con un capitolone degno di nota u.u Piaciuto? Anche se la parte che preferisco è la scena finale, con un Niall abbastanza incazzato (vorrei ben dire!!)
She_Dark, QUESTO è il capitolo che tanto stavi aspettando u.u soddisfatta?
Ricordo che le recensioni sono sempre ben accette (davvero, se mi scrivete due paroline non vi mangio, ve lo giuro!)
Per chi ancora non lo sapesse, un paio di mesi fa ho pubblicato una OS su Niall, la trovate sulla mia pagina... E niente, mi farebbe piacere sapere cosa ne penate anche di quella, ci sono molto affezionata!
Bene, vado a finire il mio costume da Halloween, che sabato si avvicina! A presto xx
  
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