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Autore: SabineeShirai    29/10/2015    1 recensioni
Tutto ha inizio dopo la fine della guerra. Sasuke abbandona il villaggio, Naruto lo insegue un'altra volta e Sakura… Sakura questa volta non versa nemmeno una lacrima.
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie, Contesto generale/vago
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Sasuke rimase sia a pranzo che a cena, parlarono del piu e del meno. 
Sasuke si guardava intorno per sapere qualcosa in più sulla rosa. Si avvicinò alle foto posate sul camino in pietra. Ce ne erano di lei, lei con la figlia, lei con la figlia con Naruto e Hinata. E poi ce ne era una con un ragazzo dai capelli neri e occhi verdi, quello doveva essere Shirai, se ne accorse perché somigliava alla bambina.
Sentì un rumore e si voltò, aveva portato il caffè e sapeva che dopo quello sarebbe dovuto andare.
Sabine era già a letto e Sakura si sentiva a disagio, si sedette sulla poltrona dove di solito si metteva per leggere un libro.
Sasuke bevve il suo caffè nero, anche se lei aveva fatto un tentativo con lo zucchero e lui aveva sbuffato animatamente perché era troppo dolce. Certe cose non erano cambiate, gli piaceva i pomodori infatti li aveva preparati per pranzo e per cena. Ora però doveva farlo andare via senza che si offendesse.
Iniziò a sbadigliare e Sasuke le disse:
"Sei stanca,giuro non me ne ero accorto! Il tempo con te sembra volare..." disse alzandosi.
"Posso resistere ancora, ma non pensi che i tuoi si stiano chiedendo dove sei?" domandò.
"Posso farti una domanda?" le chiese invece.
"E io sono libera di non rispondere?".
"Sì. Ecco voglio sapere che tipo di rapporto c'è tra te e Itachi?"infondo era quello il motivo per cui quella mattina si era diretto lì.
"Siamo solo dei conoscenti, tutto qui!" decise di rispondere.
"Va bene." lo vide indeciso "Sai non voglio tornare a casa, mi sento a disagio lì..." disse con un volto che esprimeva tanta, troppa tristezza.
"Se vuoi puoi restare!" disse di getto.
Ci fu un silenzio Sasuke che valutava la proposta e Sakura che sperava che non la accettasse.
"Va bene! Solo per questa notte. Ti ringrazio..." disse lui.
Sakura andò nella sua stanza e prese un cuscino,lenzuola e coperte. Andò nella camera degli ospiti, la casa era così grande che Sakura aveva potuto ricavare due stanze per gli ospiti.
"Ecco la camera è pronta!" disse tornando in salotto.
Trovò Sasuke che dormiva sul divano, si avvicinò piano e gli appoggiò una mano sulla spalla e piano sussurrò.
"Sasuke alzati per favore." ma niente non rispondeva.
Continuò ma scuoterlo fino a quando lui le afferrò il braccio e se la trascinò sul divano con sè.
"Sasuke per favore!" esclamò,non riusciva a parlare aveva il cuore in gola e i sensi in allerta.
"Ti pregò restiamo così!" disse lui.
Sakura si sistemò meglio sul divano, era abbastanza comodo per due.
"Sakura..." sussurrò lui.
Sakura lo sentì tirare un profondo respiro e capì che si era addormentato con il sul nome sulle labbra.


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Durante la notte Sasuke si mosse e con il corpo si strofinò contro quello di Sakura,la ragazza aprì gli occhi che incontrarono con quelli neri di lui.
Sasuke abbassò la testa e le sfiorò le labbra, con la mano percorse, per quello che poteva, il profilo della rosa dal collo fino all'addome,risalì verso il seno della ragazza che sospirava, si stava eccitando e molto pure.
Sasuke con un'abilità si avvicinò a lei ancora di più per farle sentire la sua eccitazione.
Sakura respirò il suo respiro, ma quando Sasuke si staccò da lei per iniziare a spogliarsi qualcosa la fermò.
"Non posso!" sussurrò.
"Non puoi fermarmi sempre ci vogliamo entrambi, perché mi devi sempre fermare?" disse.
"Mi spiace! Io non posso Shirai..." ma non era lui questa volta. Non si sentiva pronta per stare con lui.
"Sempre e solo Shirai. Lo vuoi capire che è morto?" disse duro.
Gli occhi di Sakura si riempirono di lacrime e si alzò dal divano.
"Aspetta non volevo dire questo." disse lui seguendola.
"Lasciami in pace! Vattene via come hai sempre fatto. Sai stavo meglio quando tu eri dalla parte dei cattivi..." disse per poi pentirsene immediatamente.
"Spiegami questa cosa!" disse freddo e duro.
"No." disse.
"Sì invece lo farai! Eravamo tranquilli ad un passo dal fare l'amore e tu dici che non puoi. Mi spieghi?" domandò innervosito.
"Tu non sai cosa sia l'amore! Tu il grande Sasuke Uchiha il vendicatore che odia tutto e tutti. Non sa un bel niente sui sentimenti e sull'amore!" gli rinfacciò lei. Anni di dolore venne fuori in un attimo.
"Insegnami ad amare, insegnami ad amarti!" disse lui.
Sakura rimase scioccata,lui che le diceva insegnami ad amare, non voleva neanche pensare all'"insegnami ad amarti."
"Allora!" esclamò.
"Io..." prese tempo. Ma che tempo poteva prendere se lui le diceva insegnami.
"Sappi che imparo infretta,insegnami ad amare." le ridisse.
"Aspetta perché io e non qualcun'altra?" domandò dopo aver sbloccato il suo cervello.
"Perché è per te che provo qualcosa,non so cosa ma è qui." disse stringendosi il petto in corrispondenza del cuore.
"Sai Sasuke devi dimenticare ciò che inizi a provare, io non posso amare."
"Sciocchezze tu insegni a me e io aiuteró te a ritornare ad amare." disse sicuro.
"Aspetta non correre, io non ci riuscirò mai a tornare ad amare."
"Oh sì invece." disse avvicinandola e dandole un leggero bacio sulle labbra.
Sakura ridiventò rossa come un peperone.
"Vedi? È così facile farti arrossire!" disse sfiorandole una gota.
"Vedremo!" disse unendo le loro labbra in un bacio.
Era stata lei a farlo questa volta e ne era felice. Forse erano sulla buona strada per ritornare ad amare.

(@@@)

La quiete della mattina venne interrotta da un bussare insistente alla porta. Dopo la nottata passata tra la passione quasi scoppiata e il litigio scoppiato erano andati a dormire ognuno nella propria camera.
Aveva passato la notte lì.
Ad aprire la porta fu Sasuke,ma chi si trovò davanti era quel biondo baka e un ragazzo dai capelli corvini e dalla pelle più bianca della sua. Li guardò freddo, ma si accorse che il ragazzo dalla pelle cadaverica che reggeva il biondo ferito per la spalla.
"Non restare lì in palato Naruto è stato ferito." disse freddo Sai.
Si scansò e Sai depositò Naruto sul divano.
Sakura che era scesa in salotto dopo aver sentito la voce di Sai era corsa da Naruto.
"Che è successo?" domandò a Sai spaventata.
"Sakura ci hanno attaccati poco fa ai confini di Konoha. E lo portato qui direttamente." rispose Sai.
"Hai fatto bene ci penso io ora. Sasuke nel bagno del corridoio, nell'armadietto ci sono garze porta tutto quello che trovi. Sai tu reggilo per le spalle." disse dando gli ordini.
Sasuke salì in bagno e Sai me approfittò per dire a Sakura: "Cosa ci fa qui lui?" domandò.
" L'ho ospitato per la notte. " rispose.
"Perché?" domandò lui.
"Sono affari miei!" rispose.
"Quindi fammi capire rifiuti noi..." disse indicando se stesso e Naruto.
"Ho fatto bene Naruto ama Hinata e tu potresti stare con chiunque!" rispose.
"Lasciamo perdere Naruto. Perché non vuoi stare con me?" domandò.
"Sentì Sai sei un amico così come lo è Naruto,Kiba,Lee e Sasuke." disse ma arrossí quando la figura di Sasuke gli si presentò nella testa.
"Vedi che arrosisci al solo pensiero di starmi accanto?" domandò.
Era totalmente fuori strada, lei gli voleva bene, ma oltre quello non sarebbe mai andata.
"Invece di sparare cavolate, perché non vai a- aspetta come si dice ah si! A fare rapporto all'Hokage? Sakura arrossisce solo quando ci sono io. Non lo vedi?" disse entrando Sasuke e dando a Sakura tutto l'occorrente per medicare Naruto e sfiorando le poi la gota facendo incatenare i loro sguardi.
Sai borbottò qualcosa e se ne andò sbattendo la porta d'ingresso.
"Grazie!" disse la rosa. 
Iniziò a medicare e curare Naruto che grazie anche alla volpe guarisce molto velocemente.
Dopo di che inizio a svegliarlo, Sasuke era rimasto in silenzio per tutto il tempo.
Quando Naruto aprì i suoi occhioni azzurri la prima persona che vide fu Sakura che gli sorrise.
E poi voltò lo sguardo verso Sasuke e un sorriso gli spuntò sulle labbra.
Lo guardarono non riuscendo a capire il perché del sorriso da furbetto che aveva Naruto.
Ma Sakura lo interpretò come un sorriso da sveglio di chi vedeva i suoi amici al suo capezzale.
   
 
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