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Autore: Arya Rossa    30/10/2015    6 recensioni
okay, è un'idea abbastanza assurda, ma non scrivevo su Game of thrones da un pezzo e mi mancava, così ho deciso di scrivere questa... cosa: mi sono chiesta, se i personaggi di GoT si ritrovassero nella scuola di magia e stregoneria di Hogwarts?
è tutto ambientato dopo la prima guerra magica ma prima di Harry e ci sono quasi tutti i personaggi di game of thrones ed anche alcuni della storia originale, più un po' di Jon/Ygritte e di Arya/Gendry (le mie OTP) per rendere tutto più... 'alla me'
Genere: Comico, Fantasy, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Arya Stark, Gendry Waters, Jon Snow, Un po' tutti, Ygritte
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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Dopo tutto ciò che era successo in quei pochi mesi iniziali di scuola gli altri passarono con una velocità disarmante.  Gennaio volò via, per febbraio fu lo stesso e in men che non si dica gli studenti si ritrovarono a metà marzo.
Ogni giorno che passava per Jon si avvicinavano i M.A.G.O e, considerando che lui era un corvonero, era praticamente un obbligo ottenere il massimo in ogni materia, poco importava quanto dovesse studiare (anche se in realtà già sapeva fare praticamente ogni cosa…).
Passava la maggior parte del suo tempo in biblioteca, in modo che i suoi fratelli non gli dessero fastidio… ma comunque, fortunatamente o sfortunatamente, non era mai veramente da solo: Ygritte era nella stessa situazione.
Il problema vero stava nel fatto che studiare con la propria ragazza non si poteva davvero definire studiare! Inoltre diciamocelo, se hai diciassette anni e sei con una ragazza baciata dal fuoco… trasfigurazione diventa a dir poco l’ultimo dei tuoi problemi.
Jon era giusto sul punto di allungarsi sul banco per baciare (di nuovo) la ragazza lì seduta quando lei alzò il libro… il mattone, tra di loro. Faceva sempre così: ti tentava e poi ti lasciava a bocca asciutta. “Non ci contare Snow. Non sai assolutamente niente e quindi è meglio se inizi a studiare seriamente”
“Dubito che all’esame chiederanno perché non si dovrebbe mai trasfigurare un oggetto in un’animale vivente ma al massimo il contrario: è roba del quarto anno”
“Tu intanto rispondi e magari dopo potrò anche ricompensarti” gli sorrise maliziosa, di nuovo. Questa volta però Jon non si fece fregare. Prima rispose alla domanda e poi si spostò vicino a lei per iniziare a fare ciò che non si dovrebbe in una biblioteca.
Neppure un attimo dopo sentirono un flash ed entrambi strinsero di denti ed aprirono gli occhi. “Daenerys!” sbottarono insieme.
Lei sorrise e riguardò la foto che si muoveva. “Siete così carini! Non potevo non catturare questo momento! Aspetta che la faccia vedere ad Arya”
Ygritte sbuffò. “Sono settimane che giri intorno a noi, perché non vai dalla tua amichetta?”
“Beh… ultimamente è sempre con Gendry. Jon, dovresti mettere un po’ di distanza tra di loro, non riesco più a stare con lei! E comunque aspetto una persona”
Jon strinse ancora di più i denti. “Già, devo parlare con la mia sorellina. Chi stai aspettando?”
“Daario Naaris, altra scuola. Lunga storia… comunque non credo che dovreste pomiciare in libreria sapete? Nella foto sembra che vi stiate…”
“Guarda che studiavamo”
“E si vede!”
“Guarda che ho un esame domani!” commentò Jon a metà tra il divertito e l’incazzato
Daenerys assunse un’aria perfettamente innocente. “Linguistica?”
Ygritte le lanciò addosso un libro che per fortuna la signora che controllava la biblioteca non vide. Daenerys a quanto pare recepì il messaggio e si allontanò ridendo.
 
Nel frattempo anche Bran stava ripassando incantesimi, però era in giardino a differenza dei fratelli; così da poter capire ciò che leggeva ed allo stesso tempo godersi un po’ d’aria fresca di inizio primavera. Visto che marzo era arrivato aveva smesso di mettersi maglioni pesanti, sciarpe e guanti per indossare cose un po’ più leggere e, di conseguenza, era una bella sensazione starsene seduti sotto un faggio… a distanza dal platano picchiatore.
E visto che nessuno aveva avuto la sua stessa idea poteva anche godersi un po’ di solitudine e, al massimo, il suono degli uccelli che volavano sopra di lui.
Verso le due circa sentì qualcuno sedersi accanto a lui e si sorprese non poco nel vedere Meera visto quanto l’aveva ignorata in quei giorni. “Che ci fai qui?” le chiese con una tranquillità che sorprese anche lui.
“Non ti ho visto a pranzo e mi sono preoccupata, tutto qui”
“E come sapevi dov’ero?”
Meera tentava di incrociare il suo sguardo: Bran sentiva i suoi occhi perforargli la schiena, ma si concentrò sugli appunti di incantesimi che gli aveva passato un compagno di corso. “Beh, non è difficile capirlo! Mi spiace ma sei piuttosto prevedibile”
“E tuo fratello dove l’hai lasciato? Siete sempre incollati”
“Beh, lui ha un po’ di problemi di salute che ogni tanto ha degli attacchi ed io devo aiutarlo; ma ora è con il preside, non so perché, e quindi non c’è problema. Mi spieghi perché ci stai evitando? credevo in una cosa passeggera ma invece non ci parli da settimane!”
Bran girò all’improvviso il volto per poterla fissare. “Scherzi, vero? Ho capito che non sei corvonero ma dovresti averlo capito ormai…”
“Beh, diciamo che in effetti l’avevo intuito. Senti, mi dispiace; dispiace sia a me che a mio fratello ma non volevamo fare niente di male, davvero”
“Mi avete quasi ammazzato!” Un paio di ragazzi che camminavano si giravano sentendolo urlare, ma Bran li ignorò.
“Oppure abbiamo salvato tanta altra gente! Bran, mi spiace veramente, ma non volevamo ferire nessuno e comunque ti abbiamo prima insegnato a trasformarti in corvo e quindi era scontato che saresti sopravvissuto”
Bran rimase in silenzio qualche istante e poi riuscì a far apparire un leggero sorriso. “Sta di fatto che non avevate il mio permesso e non mi hai neppure chiesto scusa. Inoltre solamente una volta mi sono trasformato in corvo!”
Meera gli diede una gomitata. “Ci vediamo più tardi nella sala comune”
Si rialzò sapendo di aver risolto la situazione, ma il ragazzo riuscì a trovare un po’ di coraggio grifondoro (ed un po’ di stupidità anche visto che lui l’aveva quasi condannato a morte) e le parlò ancora: “Hei, Meera”
Lei si rigirò. “Che c’è?”
“Nel prossimo finesettimana ci vieni con me ad Hogsmeade?” Aspetta che? L’aveva davvero detto con così tanta facilità? Beh, tanto meglio…
Meera si morse il labbro inferiore per trattenere un sorriso. “Non abbiamo l’età per andarci…”
“A questo penserò io, non preoccuparti”
“In questo caso certo, va bene” stavolta sorrise veramente.
Bran si ritrovò a pensare che per undici anni aveva voluto andare ad Hogwarts, ma quell’estate probabilmente avrebbe sentito l’attesa molto di più.
 
Arya era nella sua camera da letto, stesa sul letto, anche lei a (nessuno è obbligato a crederci) fare i compiti di storia della magia. Più che altro imprecava contro quello stupido insegnante, ma pian piano riusciva ad aggiungere parole sulla pergamena per il tema sulla quarta lotta tra nani e gmoni (i nani gli hanno fato il culo).
Beh… in effetti la piccola Stark stava anche pregando perché qualcuno entrasse all’improvviso dandole una scusa per smetterla di ‘studiare’, ed a quanto pare qualcuno tra i sette dei le voleva bene perché alla fine sentì qualcuno aprire la porta e lei, senza neppure sapere chi fosse, afferrò pergamena e piuma e le gettò giù dal letto. “Sì?”
“Arya, mi serve la mappa del malandrino. Ci sono tutti i passaggi segreti vero?”
“Sì, certo. A che ti serve Bran?”
Lui si mise a perquisire la stanza con lo sguardo, rispondendole solo per educazione. “Lunga storia, ma ora puoi darmi la mappa? Vorrei usarla subito così da perdere tempo per non pensare”
“A cosa non devi pensare?”
“Lunga storia, ripeto, ma mi serve per arrivare ad Hogsmeade, se te ne parlo però ci penso quindi… oh, eccola qui. Grazie mille, comunque c’è Gendry nella tua sala comune, è lui che mi ha detto come entrare e quindi credo che dovresti scendere, ciao”
Arya alzò le spalle vedendolo sparire senza aver ricevuto le dovute spiegazioni, ma almeno aveva ottenuto una scusa per perdere un po’ di tempo. Fece velocemente le scale e vide subito il ragazzo.
Non sembrava molto a suo agio in mezzo a tutti quei serpeverde ma poco importava. “Hei, mi cercavi?”
Lui sorrise e si avvicinò. “Te ne sei di nuovo dimenticata?”
“Di che cosa?”
Gendry alzò gli occhi al cielo, ma Arya non si sentì in colpa: non era nella sua natura. Il ragazzo si avvicinò ancora di più ed abbassò il tono della voce. “Ho eseguito il nostro piano, questo vuol dire che le minibombe stanno per esplodere nella sala grande…”
“Giusto! Il che vuol dire che la maggior parte degli alunni, noi no ma forse Sansa sì, si ritroveranno in men che non si dica senza nasi o con troppe orecchie se le hai piazzate nelle dosi giuste…”
“Mi credi un principiante? Comunque direi che possiamo senza problemi andarcene alla Stamberga Strillante. Sai, non credevo che saresti riuscita fare tutto questo solo per annullare le lezioni pomeridiane e concedermi un pomeriggio in tua compagnia”
“Adesso è colpa mia se quest’anno hai i G.U.F.O. ed io non ho qualcuno con cui passare il tempo? è puro egoismo, sappilo”
Lui si mise a ridere. “Comunque io ho avvisato Dany e Bran, a Jon ci hai pensato tu, vero?”
“Certo”
“Secondo i miei calcoli la sala dovrebbe ‘esplodere’ tra circa dieci minuti. Visto che sospetteranno subito di noi è meglio scappare subito”
“Sì, mi sa che hai ragione”
A quel punto Gendry si esibì in un ridicolo inchino e le porse il braccio. “Andiamo milady?”
Arya si trattenne dal ridere e fece una riverenza per cui Sansa l’avrebbe amata. “Ma certo milord” afferrò il suo braccio, ma lui capendo che lo stava prendendo in giro tentò di farle il solletico.
Arya scappò via ed in un attimo si ritrovarono entrambi a correre in giro per il castello come se fosse la cosa più naturale del mondo tra gli sguardi straniti di tutti coloro che incontravano.
 
Nonostante tutto, l’anno sembrava essere stato davvero il migliore di tutti quanti.
 
*Angolo me*
Da notare che ho scritto che era l’anno migliore di tutti ma per Bran è il primo… ma vabbè.
Allora, mi scuso per il ritardo. So bene che avevo detto che sarei stata puntuale ma ho avuto dei problemi familiari e la voglia di scrivere, nonostante mancasse solamente un capitolo, era passata del tutto.
Passando a qualcosa di buono! allora, con questo la storia p finita. Prometto che non stresserò più per tanto… taaanto tempo con GoT, anche perché ho finito gli argomenti e prima o poi i fan di Sansa mi uccideranno quindi…
Lei non l’ho messa nell’epilogo, lo so. Chi mi segue sa che cosa provo per lei quindi ho preferito parlare solamente dei personaggi principali.
Beh, oltre questo davvero non so cosa dire. Come al solito ringrazio tutti coloro che mi hanno seguito, i lettori silenziosi naturalmente che sono tantissimi, ma soprattutto quelli che lasciavano un commento ed ancora più in particolare Alyss01 e Guilmon98, la cui opinione per me è diventata a dir poco fondamentale.
Cos’altro posso dire?
A presto spero!
Arya Rossa
  
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