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Autore: uffauffauffa    30/10/2015    4 recensioni
La saga della Meyer narrata da Leah Clearwater
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leah Clearweater, Un po' tutti
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Più libri/film
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Ciao questo è l'ultimo capitolo e temo di aver esagerato. Mi hanno ispirato due bellissime e tristissime fanfiction (ma anche altre) lette sul sito: Fragile di Fissie e A freak, the girlie-wolf di Elettra989. Credo che le autrici hanno centrato bene il dramma di LEAH e l'ambiente in cui vive. Per la scena del trucco e parrucco invece mi ha ispirata una del film Breaking Dawn: quella dove Alice restaura Bella dopo una notte tormentata. Ma LEAH non è Bella. In ultimo volevo che il finale fosse in netto contrasto con quello della saga e più idoneo al personaggio. Scusate ma lei ha una sfiga dietro l'altra e fatico a credere alla Meyer quando dice sul suo sito (se non ricordo male si trova lì) che ora LEAH è abbastanza soddisfatta della sua vita... ne ha subite troppe. Forse si accontenta. Certo quando vedo però l'immensa felicità degli altri personaggi e lei che si deve accontentare...

Spero di aver analizzato bene il personaggio e il testo.

 

Breaking Dawn (capitolo 20)

Nota stonata

 

È passato un anno e mezzo dal nostro scontro-incontro con i Volturi. Da allora non si sono più fatti vedere. Solo qualche sporadica visita dei testimoni dei Cullen. Ma io sono sempre allerta e per questo vengo presa in giro dal branco di Jacob. Il suo branco è proprio il caso di dirlo. Seth, Quil ed Embry fanno comunella tra loro e ubbidiscono poco ai miei ordini. Trovano le mie direttive ridicole e noiose così io mi ritrovo a fare la ronda spesso e volentieri da sola. Dovrei sposare la solitudine. Da quasi sette anni è la compagna più fedele che ho. L'unica che non mi tradirà mai.

Alcuni rumori di sotto mi distraggono. Mia madre deve essere appena tornata. La casa oramai è quasi vuota. Ha deciso di trasferirsi a Forks con tutti noi. Charlie non può allontanarsi troppo dalla sua città visto che è l'Ispettore capo della polizia di quest'ultima. E così siamo noi ad andarcene, a lasciare la casa paterna. Ma non rimarrà vuota a lungo. La madre di Emily sta facendo pressione perché Sue venda a un prezzo di favore la casa ai futuri coniugi: 'Finché non troveranno qualcosa di meglio'. Qualcosa di meglio? Papà ha costruito questa casa con molto amore.

 

Nelle vicinanze della riserva ci sarà un doppio matrimonio quello di mia madre e quello di Emily e Sam. Secondo il dottor Cullen non si dovrebbe trasformare più nessun Quileute. Ci saranno tutti quelli di La Push. Sono tutti entusiasti soprattutto Alice Cullen visto che è lei ad organizzare tutto. Quella stupida vampira ha storto il naso quando le hanno comunicato che volevano sposarsi con gli abiti tradizionali Quileute, ma almeno ha avuto la decenza di non convincerle del contrario. In fin dei conti ha fatto tutto quello che ha voluto con il resto. Avrei preferito che nessuno di loro si intromettesse, ma era pressoché impossibile. Sue sposa il padre di Bella ed Emily e la figlia dell'ispettore Swan sono amiche per la pelle.

I Cullen hanno persino regalato una Luna di Miele. Tutti e quattro passeranno due settimane sull'isola di Esme. Isabella quando ha saputo che mia madre dopo il matrimonio non ha fatto nessun viaggio è rimasta sbalordita. Era a casa nostra quel giorno insieme a Edward per dare la bella notizia a mia madre. Ci sono rimasta male. Papà non aveva i mezzi, non ha mai avuto i mezzi per portarla in Luna di Miele. E nonostante tutto ha sempre provveduto affinché non ci mancasse niente. Non avevamo molto, ma eravamo felici lo stesso. Ero andata in cucina. Edward mi aveva seguito. Era arrabbiato con me per come avevo giudicato sua moglie. Per lui Bella è una dea, un angelo disceso in terra, la perfezione assoluta... e ha cercato di difenderla in ogni modo: 'lei non è così... non voleva offendere tuo padre...'. Può darsi, ma l'unica cosa che vedevo e sentivo in quel momento era solo un paragone tra suo padre e il mio, e ho detto a quello stupido leggi pensieri di tenere a freno la lingua della sua degna compagna. Quel succhiasangue ha stretto i pugni. Mi avrebbe fatto fuori volentieri. Epurando il mondo dalla mia orribile presenza. Alla fine si mi ha semplicemente detto che sono una serpe e un'egoista visto che Bella è stata determinante nello scontro con i Volturi... che gli dispiaceva per mia madre e mio fratello... e che gli faceva pena anche mio padre. Secondo lui mi ha amata troppo e non l'ho mai meritato. Le ultime parole non le ha pronunciate subito. Ha aspettato qualche secondo, forse per ferirmi a sua volta. Chi la fa l'aspetti Leah! In quel momento tra le mani avevo un coltello e ho stretto a tal punto la lama da farmi sanguinare il palmo. Ma non sentivo dolore, ho meglio lo sentivo, ma questo mi ha aiutata a rimanere lucida e ferma. E con mia grande gioia rendeva meno tranquillo lui. Edward è uscito di corsa portandosi via la sua perfetta anima gemella. Una ragazza mediocre e superba quanto lui.

Da allora ho visto molto poco la figlia dell'Ispettore Swan e anche mia madre. Non le ho mai detto nulla, ma probabilmente sa tutto ed è molto arrabbiata con me.

 

Nonostante tutti i preparativi per il doppio matrimonio e le ronde sono riuscita a riprendere gli studi e a passare con il massimo dei voti. Generale era molto soddisfatto.

Ho fatto tutto di nascosto. Solo mia madre sapeva che avevo ripreso a studiare, ma non volevo che lo sapessero mio fratello e gli altri. Mi avrebbero derisa, soprattutto Edward. Credo che mi veda come una ragazza ignorante, di sicuro non con le doti di sua moglie. In poco tempo Bella ha imparato a suonare il pianoforte...

Alla mamma, invece, ho tenuto nascosto il resto. È talmente indaffarata con i preparativi e il trasloco che non mi ha chiesto nulla sulla scuola. Il diploma superiore sarà il mio regalo di nozze per lei. Isabella Swan avrà da ridire: 'che razza di regalo è quello!!'

Quando entro in cucina trovo mia madre. Appena mi vede sorride dolcemente.

 

“Ciao tesoro”.

“Ciao mamma”.

 

Forse non sa niente di quel giorno.

La osservo attentamente. È felice. Non la vedevo così raggiante da molto tempo. Charlie ha una buona influenza su di lei. Sono contenta di vederla finalmente serena. Ma non riesco a non pensare che avrei voluto ancora mio padre vivo e vegeto al suo fianco. Credo che mia madre senta questa cosa, ma non me ne fa una colpa. Abbiamo ripreso a parlare. Una volta mi ha detto che è sicura che papà sia felice di vederci insieme al suo migliore amico. 'Tuo padre era un uomo molto sensibile e generoso. È stato e sarà sempre nel mio cuore. Mi ha resa molto felice e mi ha fatto due splendidi doni: te e tuo fratello'.

Le voglio bene e se Charlie è quello di cui lei ha bisogno, allora va bene. Anche se questo mi farà diventare una quasi sorella per Isabella. Bleah!

 

Nonostante tutto ci sono ancora delle cose che le nascondo. Certi argomenti sono difficili da trattare. Lei lo ha intuito, ma non mi forza in nessun modo. Desidera così tanto che ritorniamo a essere unite come una volta e lo desidero anche io.

 

“Grazie tesoro”.

“Per cosa?”

“Ti stai occupando di tutto... la casa, Seth e ti prendi cura anche di me. So che non è semplice visto tutti gli impegni che hai”.

 

Si avvicina e mi accarezza la guancia. Ha un espressione dolcissima sul volto. Poi sorride allegra.

 

“Oggi ho visto gli abiti delle damigelle. Alice Cullen ha molto gusto. Sono bellissimi di una bella sfumatura corallo. Sarai stupenda con quel vestito”.

 

Sarò ridicola invece.

 

“Embry sarà il tuo cavaliere per quel giorno”.

“Embry?”

“Si, è stato lui ad offrirsi”.

 

Non riesco a credere a quello che sento. Call si è offerto. Osservo attentamente mia madre, so quando mente. Non riesce a guardarmi negli occhi. Ma non lo fa. Forse è stata sua madre. Lei e la madre di Sam sono le uniche a non dire cattiverie sul mio conto nella riserva. Oppure è stato Seth ha supplicare quel ragazzo: 'Ti prego non farmi andare con mia sorella... cai, cai...” Sorrido appena pensando a mio fratello mentre cerca di fare compassione.

 

“Sono esausta tesoro. Avrei preferito qualcosa di meno impegnativo e più semplice”.

 

L'aiuto mentre appoggia qualcosa di pesante sul tavolo. Spero non sia un'altra trovata della nana da giardino di casa Cullen. Semplicità? Non esiste quella parola nel vocabolario di Alice.

 

“È l'abito da sposa della madre di Emily. Il suo era troppo largo per sua figlia. Ha chiesto di fare uno scambio. Il mio abito in cambio del suo. Anche se è solo un prestito non le ho ancora dato una risposta. Voglio avere il tuo parere bambina mia. L'abito passerà a te quando verrà il momento”.

 

Mia madre è ingenua se pensa che ci sarà qualcuno per me. E la madre di Emily invece è molto furba. Sa perfettamente che il vestito non tornerà indietro. Una volta quella donna mi voleva bene ed era felice per l'amicizia che c'era tra sua figlia e me. Ma il dolore cambia le persone e dopo aver visto il viso e parte del corpo di sua figlia tumefatto è cambiata radicalmente. Ha paura che possa portare via Sam a Emily. Non sa nulla dell'imprinting e non sa nulla di me. Anche se ritornare con Sam è il mio desiderio più grande, oltre a riavere mio padre, non potrei mai fare un torto simile a mia cugina. Non dopo quello che le è capitato. Le voglio troppo bene nonostante molti pensano il contrario.

 

“Se è solo un prestito mamma!”

 

Si avvicina e mi stampa un bacio sulla guancia. È costretta a mettersi in punta di piedi. Con l'attivazione del gene mutante sono diventata molto alta. La ragazza più alta della riserva. I ragazzi di La Push mi guardano con sospetto. Chissà che cosa penseranno, forse che non sono una ragazza. Anche quelli del branco pensavano la stessa cosa: 'Che orrore cos'è diventata? … si è trasformata perché nel suo corpo c'è qualcosa di sbagliato? Si è trasformata perché lei non è abbastanza femminile?' Nonostante non senta più quei pensieri so che nulla è cambiato. Mi considerano la nota stonata del popolo Quileute. E anche io mi sento così. All'inizio credevo di essere diventata un mostro. La verità è che lo sono dalla nascita. Trattengo a stento le lacrime. Mia madre non deve vedermi piangere. Mi impongo sempre di non versare lacrime, ma alla fine cedo. Soprattutto ora che si avvicina la data delle nozze.

Mi allontano in fretta da lei con la scusa che devo pattugliare il territorio, ma mia madre non se la beve più questa scusa.

 

“Andrà tutto bene tesoro, vedrai”.

 

Vorrei tanto credere a mia madre, ma qualcosa dentro sa che non sarà mai più così. Avrei dovuto ascoltare quella voce dall'inizio: 'Non avrai mai un lieto fine... la tua natura te lo ha già fatto capire'.

Arrivo fino al limitare del bosco. Più in là mi è proibito, è zona di caccia e non fa più parte del territorio della mia gente. La mia gente. Non credo di poter detenere questo titolo.

Vorrei ululare e tirare fuori tutto quello che ho dentro: la rabbia, il dolore, l'amarezza... ma non posso. Qualcuno mi sentirebbe. È già abbastanza frustrante vedere negli occhi del branco e di Jacob la compassione e la pena che provano per me. Soprattutto Jake da quando ha capito che la notte sogno ancora Sam. Il periodo in cui stavamo insieme, quando mi abbracciava e mi guardava con amore. A ogni risveglio sorrido sempre, per poi ritornare alla realtà. Jacob scuote sempre la testa ogni volta rimproverandomi in maniera silenziosa perché non riesco a voltare pagina, a lasciarmi tutto alle spalle come ha fatto lui. E ogni volta mi arrabbio dato che lui ha avuto l'imprinting. Alla fine è stato molto fortunato.

Quando vedo Black insieme a Renesmee sembra quasi impossibile che si sia innamorato prima della madre. Anche io più e più volte mi sono chiesta se Sam mi ha davvero amata; se non era invece fittizio l'amore che provava per me. 'La risposta Leah la sai già. L'hai sempre saputa ma la negavi anche a te stessa'. Scrollo la testa e metto la zampa sopra una spina.

Anche se lei è una mezza-vampira sono contenta per quello stupido. Era talmente disperato per Isabella che temevo avrebbe fatto un gesto inconsulto come suicidarsi. Suicidio. C'erano giorni in cui anche io sarei voluta sparire... letteralmente. Oppure non essere mai nata. Ho ancora quei pensieri. 'Menti, non sei capace di toglierti la vita per qualcuno. Non ami abbastanza Leah, sei una brutta persona. Anche Edward te lo ha ripetuto più di una volta: serpe velenosa'.

Ricomincio a correre cercando di far zittire quella maledetta voce. Ritorno a casa a sera inoltrata. Quando arrivo trovo Seth e la mamma intenti a cenare. Lui ha già finito. Lei invece non ha ancora cominciato. Mi ha aspettato. Le chiedo scusa e mi siedo a tavola con loro. Mio fratello sbuffa un po'. Vuole andare in salotto a vedere la tele. Per fortuna è ancora un ragazzino. Ma questa però è anche una delle cose che mi preoccupano di più. Nonostante lo scontro con i vampiri neonati e dopo l'incontro con i Volturi, lui si sente ancora di più un super-eroe. Crede che sia forte trasformarsi in un lupo. È felice di non essere un semplice adolescente. Ho paura che un giorno il suo modo di pensare possa portarlo a conseguenze più tragiche.

Sospiro leggermente e questo lo fa sbuffare di più. Mangio il più in fretta possibile, più del solito per non costringerlo a stare seduto a tavola più del dovuto. Voglio molto bene a mio fratello e mi dispiace vedere che lui non mi vuole più bene, non come una volta. È molto più legato ai Cullen e a Jacob, oltre che al branco. Io però non ho fatto molto per coltivare quello che sento per lui. Quindi è inutile e ridicolo il mio rammarico.

Mi alzo per sparecchiare e pulire.

 

“Vai di là insieme a tuo fratello tesoro, ci penso io qua”.

“Tu sei stanca mamma”.

“Lascia almeno che ti aiuti”.

“Non ho bisogno di aiuto”.

 

Si avvicina e mi accarezza la mano.

 

“Davvero, non mi pesa. E poi così parliamo un po'. Da quando sono iniziati i preparativi per le dop... per il mio matrimonio ho poco tempo libero”.

 

Povera mamma cerca sempre di non ferirmi.

 

“Come vanno le cose”.

“Vanno bene”.

“Leah ti prego dimmi la verità”.

“Passerà mamma”.

“Leah, sai che ora puoi parlare con me, di tutto”.

“Sono sempre e solo le solite cose”.

“Non dire così bambina mia. Quello che senti non è una cosa senza importanza”.

 

Mi abbraccia e io ricambio, finché non arriva Seth a chiedere un panino.

 

“Di nuovo, hai di nuovo fatto piangere la mamma. Ma non ti vergogni. Tra poco si sposerà e tu rovini tutto. Come sempre”.

 

“Seth tesoro non è come credi...”

 

Seth esce come una furia di casa inseguito da nostra madre, ma lui si trasforma. Forse va dai Cullen e da Jacob per chiedermi di ripudiarmi in maniera definitiva. Ricordo bene quando andai da Jake a elemosinare un posto nel suo branco. Non erano felici, ma mi avevano accettato lo stesso. Io ero contenta, perché altrimenti non avrei avuto un posto dove andare. Ma ora è diverso. Anche se ho paura di lasciare tutti e tutto devo farlo.

 

“Non ti preoccupare tesoro, appena torna parlo con lui”.

 

Si avvicina e mi stampa un bacio sulla guancia.

 

“Si risolverà tutto vedrai. Non sei più sola tesoro mio. Charlie e io ti aiuteremo”.

“Charlie? Meglio non spaventarlo ulteriormente. Per lui non è stato facile accettare i cambiamenti di sua figlia”.

“Lo so, ma lui ti vuole molto bene. Ti conosce da quando eri una bambina. Tu lo chiamavi zio Charlie. Ricordo che lo abbracciavi sempre, soprattutto quando lo vedevi amareggiato. Intuivi subito quando una persona stava male e lo senti ancora. Proprio come tuo padre. Hai ereditato la sua sensibilità”.

 

Per un attimo ripenso alla mia infanzia. Ero felice, eravamo tutti felici. Solo il padre di Isabella non era molto sereno. Gli mancavano la figlia e la moglie. Per questo papà lo invitava spesso. Gli piaceva stare in nostra compagnia, perché si rasserenava un po'. Come mio padre sperava che anche Bella e io diventassimo migliori amiche. Ma siamo troppo diverse. Io non sono più quella di una volta, una ragazza serena e più simile a Emily. Nonostante i loro caratteri diversi sia Bella, che mia cugina, sono diventate molto amiche. 'Migliori amiche, sei stata messa da parte Leah, di nuovo'. Stringo le mani e rompo un bicchiere.

 

“Tesoro stai sanguinando lascia che...”

“Va tutto bene mamma, è solo un taglietto”.

“Leah devi toglierti le schegge di vetro, lascia...”

“Faccio da sola”.

 

L'ultima frase la pronuncio in maniera brusca, quasi sgarbata. Non voglio che si preoccupi così tanto per me, non deve. Non lo merito. 'Brava Leah cominci a capire'.

Colpisco una delle pareti della mia camera e formo una bella crepa. Guardo il lavoro che ho fatto e sorrido appena. Adesso la madre di Emily chiederà un ulteriore sconto. Sfioro appena il danno che ho procurato alla casa e chiedo scusa a mio padre per il poco rispetto che ho verso il suo lavoro. Mi corico e prego di non sognare nuovamente Sam.

 

******

 

Domani ci saranno le nozze. Sono tutti in trepidazione per il lieto evento. Solo io non riesco a essere totalmente felice. Domani Sam apparterrà completamente a Emily. Nessuno osi dividere quello che Dio unisce. Seth e mamma dormono ancora sarà meglio che prepari la colazione. Oggi ci sono le ultime cose da portare nella nuova casa. Da domani questo posto non ci apparterrà più. So che la madre di mia cugina vuole sistemare diverse cose qua dentro. Non deve rimanere nulla della famiglia precedente, ma soprattutto ogni cosa che mi riguarda deve sparire. È buffo lei sta facendo diversi programmi, ma mia madre ancora non le ha dato una risposta.

Sento Seth russare. È tornato verso le 23:00 su esplicita richiesta di mia madre. Mamma ha telefonato a tutti, ma bastava che chiamasse subito i Cullen. Jacob ora è sempre lì. Quil lo invidia per questo. Invidia anche Paul e Sam. Loro possono stare accanto quanto vogliono alle loro ragazze.

Mio fratello non era felice, voleva passare la notte là, ma mamma gli ha intimato di tornare. Il marito di Bella deve esserci rimasto di merda soprattutto dopo quello che mia madre ha detto al leggi pensieri: 'So che puoi leggere nella mente altrui Edward, ma questo non vuol dire che conosci mia figlia. Sai solo una piccola parte di una storia molto più grande'. Mi ha fatto piacere sentire la sua arringa difensiva nei miei confronti. Mi sono sentita di nuovo importante per lei. Spero solo che questo non rovini la sua relazione con Charlie. Di sicuro a Bella non farà piacere. 'Rovini sempre tutto Leah. Lo sanno tutti anche tuo fratello'. Maledetta voce.

Entro in cucina per preparare la colazione, ma cerco di fare meno rumore possibile per non svegliarli.

Loro si alzano verso le 9:00 ancora insonnoliti. Mia madre mi saluta con un bacio sulla guancia. Seth invece non mi guarda nemmeno. Tiene la testa bassa. Ma più che arrabbiato sembra mortificato. Quando la rialza ha un'espressione da cane bastonato. Arrossisce appena e mi chiede scusa. Mangia molto lentamente, qualsiasi cosa mamma gli ha detto deve averlo scombussolato. Non riesco a vederlo così giù di morale. Non è da lui.

 

“Fratellino, stai bene?”

“S..si”.

“Sei sicuro. Sei rosso come un peperone”.

“Non è vero!”

 

Mi alzo e mi avvicino a lui. Gli stampo un bel bacio sulla guancia.

 

“Sei bollente fratellino, hai un bel febbrone”.

 

Lui mi guarda stranito e poi scoppia a ridere.

 

“Sei proprio scema la sai”.

“Sei scemo anche te, è un difetto di famiglia”.

 

Questa volta e mamma a scoppiare a ridere.

 

“Si ma tra noi due, io sono quello più sano di mente sorellona”.

 

Gli accarezzo appena la testa. Lo adoro. Da quando è nato.

 

“Allora lupetto che programmi hai per oggi?”

“Devo provare per la centesima volta l'abito da cerimonia”.

 

Sbuffa, non è molto felice di indossare il completo che Alice Cullen ha scelto per lui.

 

“Con quel coso addosso sembro un manichino”.

“Non sei felice. Per un giorno sarai come uno dei tuoi amici vampiri”.

 

Seth arrossisce appena. Sa che non amo i succhiasangue, ma questa volta non ricevo nessun rimproverò. Si limita a dire timidamente che non sono così male.

 

“Sei stato rapito dagli alieni?”

“No, scema”.

 

Mamma ride divertita dei nostri piccoli battibecchi.

 

“Tesoro anche tu dovresti provare il tuo abito da damigella e Alice è molto preoccupata. Sei venuta poche volte alle prove per la dopp... per il matrimonio”.

“Sai che meno li vedo e meglio è, anche per loro”.

“Vero!”

 

Seth cambia subito espressione quando si rende conto di quello che ha appena detto.

 

“Scusa, non volevo offenderti. Io..., mi dispiace”.

“Lupetto cominci a preoccuparmi”.

 

Sorride, finisce l'ultimo boccone ed esce di corsa da casa.

 

******

 

Lui arriva verso le 11:00. Non mi aspettavo una sua visita. Nemmeno mia madre che lo guarda con sorpresa e preoccupazione. Lei era rimasta con me quel giorno. Aveva avvisato i Cullen che voleva rimanere a casa, visto che quello sarebbe stato l'ultimo giorno. So che è gli dispiace di lasciare tutto quello che papà a costruito. Ancora non ha deciso sul da farsi, ma alla fine cederà alle richieste della madre di Emily. E non solo alle sue. Billy ha detto a mia madre che è un peccato se la casa rimaneva vuota e che se Seth in futuro voleva di nuovo abitare nella casa paterna, era sicuro che Emily e Sam non avrebbero avuto problemi a restituirgliela. Non so se non mi ha nominata apposta o proprio non mi calcola. Nemmeno come figlia di Harry.

Forse è per questo che Sam è venuto qua. So che partirà subito dopo per l'isola di Esme, ma al ritorno ne lui ne lei possono vivere alla tana. Devono formare la loro famiglia. Mi si stringe lo stomaco pensando ai loro futuri bambini. Emily ha sempre desiderato una famiglia numerosa e anche Sam. Ricordo ancora quando lo rividi dopo la sua scomparsa. Era imbarazzato, preoccupato, ma sicuro di voler continuare la relazione nonostante tutti gli dicevano che non doveva più vedermi. Voleva sposarmi e avere molti bambini. Nessuno di noi immaginava allora che in realtà era solo tutta un'illusione.

Fatico a trattenere le lacrime. Mia madre se ne accorge e mi stringe la mano per darmi forza.

 

“Sam di cosa hai bisogno?”

“Devo parlare con sua figlia”.

 

Il tono di Sam è fermo, ma non riesce a guardarmi per molto. Abbassa la testa, mortificato. Vorrei che la smettesse di guardarmi con pena, compassione. Sono stanca di essere vista solo in quel modo. E non ne posso più di sentire i soliti commenti: 'Non è giusto che stiano male per colpa tua Leah. Loro non lo hanno fatto apposta. Non avevano scelta. Non ti sforzi minimamente Leah per non pensarci. Noi lo facciamo'. È vero loro non lo fanno. Nessun pensiero cattivo tranne quelli per me. Ma quelli stupidi non hanno nemmeno nulla da nascondere. E poi ne parlano come se fosse una cosa semplice, ma non lo è. Auguro a tutti loro di non soffrire mai per amore, perché la disperazione ti distrugge lentamente, divorandoti piano piano e facendoti male, molto male. Ora invidio Jacob. Lui ha smesso di soffrire, per sempre. A volte provo disgusto per me stessa desiderando l'imprinting con chiunque. Forse Jake ha ragione. Ho strane tendenze visto il sogno che ho fatto con Isabella Swan. Forse questo è uno dei motivi per cui non sono diventata il soggetto del mio ex.

Stringo di più la mano di mia madre fino a a farle male.

 

“Scusa”.

“Va tutto bene tesoro. Vai pure in camera tua”.

“È venuto a parlare con me mamma e conoscendolo so che non ti dirà niente”.

 

Sam non è mai stato uno che parla volentieri delle sue cose. Persino le più banali. Anche se dopo la mutazione non è più riuscito a nascondere niente. Nemmeno il suo disagio nei miei confronti e tutto l'amore che provava per lei.

Lo invito in camera mia, ma lui sembra titubante. Dopo qualche secondo accetta. Rimane a fissarla per un po'. Non la più vista da quando mi ha lasciata. Non è rimasto più niente della vecchia Leah. Non solo per via del trasloco.

 

“Puoi dire alla madre di Emily che non ci sono problemi per la casa. Parlerò io con mia madre e mio fratello”.

 

Apro la porta della camera per farlo uscire, ma lui mi si avvicina e la richiude.

 

“Non è questo il motivo che mi ha spinto a venire qua. Sono venuto per chiederti scusa. Dovevo farlo molto tempo fa”.

“Tu ed Emily non mi dovete niente. Non è stata colpa vostra”.

 

Cerco di mantenere un tono distaccato, ma non riesco a guardarlo negli occhi. Ho paura di scoppiare a piangere. Non deve vedermi in lacrime. E poi non servirebbe neanche. Non mi consolerebbe come una volta. Non prova più niente di me. Sono solo una perfetta estranea. È questo alla fine che le persone diventano con l'imprinting? Estranei, flebili e insulsi ricordi?

 

“È vero, nessuno poteva prevedere quanto sarebbe accaduto. Pero abbiamo sbagliato a volere il tuo perdono, senza dare qualcosa in cambio. Soprattutto io lo pretendevo. E continuo ancora a volerlo”.

“Vi ho già perdonato”.

“Solo in parte Leah, ma non sono qui per costringerti. Sono solo venuto a farti le mie scuse e a ringraziarti, perché nonostante tutto il dolore che ti abbiamo dato sei andata lo stesso incontro a Emily decidendo di farle da damigella. A dire il vero sono molte le colpe che ho”.

 

Si avvicina ulteriormente e mio mi scosto appena continuando a non guardarlo negli occhi.

 

“Non mi sono mai sforzato di non farti stare male, di non farti sentire i miei pensieri su di lei. E non ho mai preso una posizione netta con gli altri quando ti rimproveravano perché non ti lasciavi tutto alle spalle. Mi limitavo solo a dire una o due parole. Sono stato ipocrita perdonando Jacob quando aveva rivelato il segreto a Bella e facendola venire tranquillamente alla tana”.

“Jake non ha rivelato nulla, ha semplicemente raccontato qualcosa delle nostre leggende senza sapere che fossero vere”.

“All'inizio. Ma dopo abbiamo capito che quel ragazzo dopo la sua trasformazione aveva cercato in qualche modo di rivelare qualcosa alla figlia dell'ispettore Swan. E abbiamo sorvolato sul mancato rispetto della legge sulla riservatezza solo perché era un nostro amico e perché amava Bella...”

 

Si ferma un attimo. Quando ricomincia a parlare però non riprende il discorso interrotto.

 

“Sono stato anche un vigliacco dandoti la colpa del mio imprinting con Emily rinfacciandoti la tua sterilità. Lo capito solo in seguito quando la voce è giunta anche alle orecchie della mia Emily...”

 

Si ferma di nuovo. Finiamola con questa farsa Sam. Smettila di fare quello che si preoccupa.

 

“Ma tu non avevi nessuna colpa e hai fatto bene ad andare via dal mio branco. Stavi male e hai cercato una via di fuga. E io invece come uno stupido mi sono sentito tradito ed ero geloso che preferissi stare con Jacob invece che con me. Volevo che tornassi”.

 

L'ultima frase la pronuncia tutta d'un fiato e con fatica come se qualcosa lo trattenesse.

 

“Non capivo che era l'unico modo per te di soffrire il meno possibile. Fatico ancora ad accettare la tua scelta. Non vederti è stata dura, anche quando ti ho lasciata per Emily. Non so nemmeno io il perché. Ho chiesto consiglio anche agli anziani, ma non sapevano cosa rispondere. Secondo Billy Black era solo rabbia per il modo in cui hai abbandonato il branco, senza il coraggio di affrontare le...”

 

Il padre di Jake. So cosa pensa di me. Che sono una stupida ragazza capricciosa e frignona. Una gallina capace solo di starnazzare. Mi ritiene debole, indegna del dono degli antenati. Dono. Questa è solo una maledizione per me, ma solo l'unica a pensarla così. Anche gli anziani hanno cambiato idea dopo la trasformazione dei loro figli e nipoti. Oppure si sono adeguati alla mentalità dei membri più giovani. Per gli ultimi che si sono uniti al branco è una cosa super. Anche mio fratello la pensa così. Cambierà idea quando avrà l'imprinting. Allora proprio come Quilt, l'unica cosa davvero importante sarà solo la persona scelta dal destino.

 

“Mi dispiace molto Leah per averti fatto soffrire così tanto, per non essere stato abbastanza forte da...”

 

Nemmeno questa frase riesce a completare. Sospira e si avvicina. Questa volta non mi scosto.

 

“Scusa ancora Leah, per tutto”.

 

Mi fa una leggera carezza e prende il mio viso con dolcezza mentre avvicina il suo volto al mio, ma poi si ferma. È rigido come il marmo anche se trema.

 

“Io..., io non le posso fare questo. È meglio che vada ora. Perdonami se puoi Leah, anche per questo”.

 

Esce e io rimango lì come inebetita. Senza la minima espressione. Lo sento uscire e subito dopo i passi di mia madre che raggiungono la mia camera. Bussa leggermente, ma non le rispondo.

 

“Leah tesoro, posso entrare?”

 

Continuo ad osservare la porta non l'ho chiusa a chiave. Forse dovrei farlo. Per fortuna si allontana perché non ho la forza di muovermi. Mi sento come prosciugata.

Dopo qualche secondo mamma torna indietro ed entra. Mi trova accovacciata accanto al letto. Non sono neanche riuscita ad andare nel mio solito angolo.

 

“Tesoro va tutto bene?”

 

Si china e comincia ad accarezzarmi. Quando finalmente la guardo negli occhi vedo tutta la sua preoccupazione.

 

“Non dovevo farlo entrare”.

“Non è colpa tua mamma...”

“Tesoro che cosa ha detto Sam per ridurti così?”

“Nulla di importante. Ora scusami, sono molto stanza mi corico un po'”.

“Tesoro hai preso qualcosa? Le mie pillole per dormire”.

 

La vedo mentre cerca quasi freneticamente il contenitore.

 

“Non ho preso nulla mamma, sono solo stanca”.

 

Mi abbraccia forte e non smette di accarezzarmi sperando di vedere anche solo una minima reazione da parte mia.

 

******

 

Seth rientra verso l'ora di cena. Lo sento discutere con la mamma e poi si precipita in camera mia.

 

“Sorellona... sorellona dormi?”

“Si Seth”.

“Che scema che sei. Mamma ha preparato la cena: polpette con il sugo, il nostro piatto preferito. C'è anche il pane appena tostato e...”

“Non ho fame Seth, mangia pure la mia parte”.

“Tu non hai fame, ma il tuo stomaco sì. Senti come brontola”.

“È il tuo Seth che brontola per due”.

 

Si mette a cavalcioni sopra di me proprio come faceva da piccolo quando voleva giocare e io facevo finta di dormire.

 

“Eh dai Leah! Non vale la pena stare male per quello”.

“Quello una volta ti piaceva”.

“Il mio preferito è sempre stato Jake”.

“Vai pure Seth”.

“Credo che rimarrò qua. Le prove sono state pesanti e soprattutto noiose. Talmente noiose che non ho fatto altro che sbadigliare. Alice si è spazientita”.

 

Smette di parlare per qualche secondo nella speranza di sentirmi ridacchiare per la reazione della nana da giardino di casa Cullen. Alla fine decide di saltare la cena e si infila sotto il lenzuolo. Sembra passato un secolo da quando lo faceva. Succedeva ogni volta che faceva un brutto sogno e nostra madre era assente per via del suo lavoro. Si accoccolava sempre tra le mie braccia. Ora è lui a farlo con me.

 

“Grazie lupetto”.

 

- Corro, corro a perdifiato. Ma, non lo sento, non sento il mio respiro. Solo l'aria che scuote i miei capelli. No, nemmeno quella. Non sento niente. Sono rapida, molto rapida, nonostante non mi sia trasformata in lupo. In un attimo arrivo alla tana. Mi fermo, ma non ho il fiatone. Dalla mia bocca non esce nulla, nemmeno il mio respiro. E all'improvviso mi rendo conto che non respiro e non sento nemmeno il mio cuore battere. Sono forse morta? Com'è possibile se osservo e sento tutto? No, non può essere eppure qualcosa è cambiato. Non ho mai avuto udito e vista così sviluppati in forma umana, anche dopo la mia mutazione. Solo in forma di lupo i miei sensi sono a questo livello. E all'improvviso li sento, sento le risate delle ragazze lupo e del branco. Esco dalla foresta, mentre il sole comincia a farsi strada tra la coltre di nuvole. La luce che arriva a terra è debole, ma abbastanza forte da far illuminare la mia pelle come fosse coperta da un manto formato da cristalli. Come la loro epidermide e capisco cosa sono diventata. Si girano tutti a guardarmi mentre io, schifata comincio a indietreggiare. Non so cosa dire vedendo il loro sguardo di sgomento. Cambino solo quando guardano le loro ragazze, spaventate dal mio cambiamento. Ora non sono più Leah la ragazza lupo. No ora sono solo il nemico da uccidere, quello per cui sono stati creati. Sam è il primo a trasformarsi pronto ad attaccare. Mi odia, ne sono sicura. Lo vedo da come mi osserva in forma di lupo: con rabbia e disgusto, come si fa quando ci si trova di fronte a un mostro. Non so come mi sia potuta tramutare, ma quello sguardo, il suo sguardo. Non lo dimenticherò mai. L'ho tradito, ho tradito tutti i mutaforma, vivi e morti. Sam corre verso di me, spalanca le fauci e mira dritto alla giugulare. -

 

Mi sveglio di soprassalto e mordo labbra e lingua fino a farle sanguinare, nel tentativo di sedare il più possibile le mi grida. Seth per fortuna non si è accorto di nulla. Dorme ancora. Lo guardo con tenerezza. Inclina appena gli angoli della bocca. Accenna sempre un sorriso quando sogna qualcosa di piacevole. Il mio piccolo Seth. Mi alzo lentamente per non destarlo e vado in bagno. Ho il volto rigato dalle lacrime, occhi e bocca sono gonfi e rossi. Mi duole anche la lingua. Sciacquo il viso per togliere ogni traccia di sangue. Mia madre e mio fratello non devono vedermi in questo stato.

Sento alcuni rumori provenire dalla cucina. Metto l'accappatoio di Seth. È abbastanza grande da coprirmi per bene anche la testa. Ed è nero. Se si sporca di sangue nessuno lo noterà subito.

Quando entro nella stanza trovo mia madre in compagnia di Charlie. Non appena mi vede si alza e si avvicina.

 

“Leah! Tesoro stai bene, hai bisogno di qualcosa?”

“No, mamma. Per quale motivo Charlie e qui e a quest'ora?”

“È stata tua madre a chiamarmi. È molto preoccupata per te. E lo sono anch'io”.

“Tesoro ho pensato che forse è meglio se rimandiamo le nozze, almeno le nostre e che non partecipassi a quelle di Sam ed Emily.”

 

Rimango in silenzio per qualche secondo.

 

“È già tutto pronto per entrambi i matrimoni”.

“Sono sicura che i Cullen capiranno”.

“Tutto questo non piacerà a nessuno”.

“Leah tu non stai bene e per noi non è un problema”.

“Io sto bene mamma e non c'è motivo per non celebrare le vostre nozze domani”.

“Leah tua madre mi ha accennato qualcosa. A me va bene”.

 

Osservo un attimo mia madre. È preoccupata. Non è una sciocca, sa benissimo che ho indossato l'accappatoio di mio fratello per nascondere qualcosa.

 

“Ma non va bene a me, e non andrà bene nemmeno per sua figlia”.

“Parlerò io con mia figlia. È una ragazza molto comprensiva...”

“Leah bambina mia nessuno ti rinfaccerà niente”.

 

Oh si certo mamma. Darò un altro motivo per farmi odiare ancora di più. Leah Clearwater la ragazza che rovina la vita di tutti. Esco dalla cucina senza nemmeno rispondere e salutare. Mio fratello dorme ancora. Charlie invece è ancora in cucina che cerca di tranquillizzare mia madre. Sento appena le loro voci.

 

“Va tutto bene Sue. Troveremo il modo di aiutare Leah”.

 

Finalmente va via. So di essere stata sgarbata con lui e mi dispiace. Ma non sapevo come comportarmi. Spero solo che il mio comportamento non rovini la relazione tra mamma e il padre di Bella.

 

“Leah? Tesoro posso entrare?”

“Mamma è tardi. Devi riposare per domani”.

“Tesoro”.

“Tu ti sposerai mamma”.

“Bambina mia non fare così. Vogliamo solo il tuo bene”.

“Allora tu e Charlie non dovete rimandare le nozze”.

“Va bene, non lo faremo, ma salteremo il viaggio di nozze”.

“Sei testarda mamma”.

“Come te amore mio. Cerca di dormire ora”.

 

******

 

Il gran giorno è arrivato. Sono la prima ad alzarmi, verso le 5:00. Quando entro in bagno mi guardo allo specchio. La bocca è gonfia e violacea, come gli occhi. Mi sciacquo il viso con acqua fredda, ma peggioro solo la situazione diventando leggermente paonazza. Persino i capelli sembrano più ispidi del solito. Perfetto Leah, sembri uno spaventapasseri. Mi dirigo in cucina e preparo un'abbondante colazione. Sono molto stanca. Dopo la visita dell'Ispettore Swan non ho chiuso occhio. Speriamo bene...

 

******

 

“Ciao papà”.

 

Mi diedo vicino alla sua lapide. Appena le due cerimonie si sono concluse, me ne sono andata di soppiatto. Sono ritornata nella casa dei Cullen e ho ripreso i miei vestiti. Per fortuna Alice non li ha messi nell'inceneritore visto come li guardava. Non credo che quella vampira ha mai indossato pantaloni e magliette sdrucite. Poveretta alla fine è riuscita a darmi un aspetto appena sufficiente per partecipare al matrimonio.

 

È andato tutto bene papà. Le nozze della mamma si sono svolte senza nemmeno un intoppo. Anche quelle di Sam ed Emily. Sai quando il Sacerdote ha detto 'Parli ora o taccia per sempre', alcune persone si sono voltate a guardarmi. Pensavano tutti che avrei detto qualcosa, ma non l'ho fatto... non è stato piacevole avere tutti i loro occhi puntati addosso. Io guardavo un punto specifico, non certo loro. Ma anche se non li vedevo, sapevo che mi stavano osservando. E sentivo i loro bisbigli. Sembrava il sibilare di tanti serpenti.

Non sono riuscita a guardare la cerimonia, non ce la facevo a vedere i loro sguardi pieni di gioia e devozione, perché finalmente si appartenevano. È stata dura papà, soprattutto verso la fine quando si sono baciati. È scoppiato un boato generale, e mi sono sentita morire. Sono così stupida papà. Stupida e stanca.

Anche il cielo ha dato la sua benedizione. Doveva essere una brutta giornata, quanto meno uggiosa, ma non è stato così. Non ho mai visto un Sole così luminoso. Gli antenati dovevano essere molto felici e orgogliosi. Lo sei stato anche tu papà?

Sai dopo aver rifatto quello stano sogno ho incominciato a chiedermi due cose: che cosa sarebbe successo se diventavo una succhiasangue anziché una mutaforma e se invece ero destinata a diventare proprio quello, ma la mutazione da lupo è semplicemente arrivata prima. Qualunque cosa dovevo diventare sarei sempre stata la nota stonata della riserva... un incidente di percorso nella storia dei Quileute.

Come vedi ho preso il tuo zaino. Quello che usavi quando andavamo tutti quanti in campeggio. È più capiente del mio. Ho deciso di andarmene. Non so ancora che cosa farò. Se sarò fortunata riuscirò a frequentare una Università statale. Adesso non riesco più a pensare al mio futuro. Sperò che tu non mi consideri una vigliacca, ma non posso più rimanere. Vedere la vita coniugale di Sam ed Emily, i loro figli... Lui voleva una famiglia numerosa, e anche lei. Proprio come me. Purtroppo i sogni non sempre si avverano, ma è davvero brutto quando tutto quello che desideri, anche se non chiedi la Luna, esplode come una bolla di sapone.

Ho lasciato un bigliettino attaccato all'abito da damigella. Non ho avuto il coraggio di salutare nessuno, nemmeno la mamma e Seth. Loro non meritavano che li lasciassi così, ma non voglio che si preoccupino più per me. E soprattutto non devono soffrire a causa mia, dei miei malumori, delle mie gelosie... All'inizio soffriranno, ma ora mamma ha Charlie e mio fratello, e poi ci sono Bella, Renesmee, Emily e i nipotini che lei le darà. Sapeva già che volevo partire e mi aveva chiesto di non allontanarmi troppo, ma è meglio che lo faccia. Vedrebbe solo la mia infelicità crescere e non voglio che ogni nostro incontro sia scandito dal dover stare attenti a ogni singola parola per cercare di ferirmi il meno possibile. Voglio che sia serena.

Papà puoi stare tranquillo anche per Seth. Oltre ad avere la mamma e il tuo migliore amico vicino, ha anche i ragazzi di entrambi i branchi, il suo alfa e i Cullen. A lui i vampiri piacciono molto. Alla fine diventerà un sordo dolore. Spero solo che succeda il prima possibile.

Ti chiedo scusa papà per non essere stata all'altezza delle tue aspettative. E ti prego di perdonarmi per quello che ti ho fatto.

 

Mi avvicino alla lapide e bacio la foto di mio padre.

 

“Addio”.

 

“Leah Clearwater?”

“Gen... professore, che cosa fa qui?”

“Vengo sempre al cimitero ragazza. Mi piace la compagnia dei morti. Non rompono”.

“Non è rimasto alla festa?”

“Quale festa?”

“Quella per le nozze di mia madre e di Sam”.

“Per carità, non ho nemmeno partecipato allo sposalizio. Già da lontano si capiva che aveva l'aspetto di un'enorme bomboniera. Mi meraviglio che gli anziani fossero d'accordo con quella roba da bianchi. Le cose cambiano dico, ma a volte cambiano in peggio”.

 

Si siede vicino.

 

“Sai Clearwater, conoscevo tuo padre. Non eravamo amici, ma lui mi piaceva molto. Aveva un bellissimo carattere. Tu me lo ricordi molto, non solo fisicamente”.

 

Osservo attentamente il professore di musica. Non abbiamo mai parlato molto, non all'infuori della scuola e delle sue lezioni.

 

“Professore posso farle una domanda?”

“Anche due o tre”.

“Lei è un Quileute?”

“Da generazioni. Perché non lo sembro?”

“No, tutt'altro. Solo che noi studenti ci chiedevamo spesso se lo era. Ha una famiglia?”

“I miei sono morti da un pezzo. Non mi sono mai sposato e non ho figli”.

“Nessun rimpianto?”

“No”.

 

Vorrei avere la sua forza, e il suo carattere.

 

“Sai Clearwater, la prima volta che ti ho visto eri nata da poco. Molto prima della cerimonia di presentazione dei nuovi nati. Era entrato in un bar e ti mostrava a tutti con orgoglio. Diceva che eri luminosa, che avevi un alone di luce tutto intorno, ed eri speciale”.

 

Povero papà, quanto ti sei sbagliato sul mio conto.

 

“Ho visto fuori dal cimitero un Pickup rosso. È il suo? Sembra quello che aveva Billy Black”.

“È il suo. Sapevo che lo aveva comprato il tizio di Forks per sua figlia. Quella ragazza ha cambiato auto e quella meraviglia stava per essere rottamata. Che razza di ignoranti. Le macchine di oggi non hanno personalità, ma direi che vanno bene per i bianchi”.

 

Mi scappa una leggera risata. Generale è un uomo tutto d'un pezzo. Farebbe tremare tutti, anche i Cullen. Metteva già in soggezione gli studenti della scuola e so che quando uno del branco lo intravedeva cambiava subito strada.

 

“Non ti ho ancora ringraziato Clearwater”.

“Per cosa?”

“Hai aiutato Maya a scuola e grazie a te anche lei è stata promossa”.

Maya. Era presente anche lei al matrimonio. Voleva conoscere i ragazzi lupo. Non sa niente delle leggende, ma con la fortuna che ho, quella viperetta diventerà il soggetto di qualcuno di loro.

 

“È passata solo con la sufficienza”.

“E pensa te se non l'aiutavi”.

“Devo andare professore, si sta facendo tardi”.

“Sai già dove andare?”

“Come sa che...”

“Queste cose si intuiscono ragazza mia”.

“No. Non lo so ancora”.

“Allora avrai bisogno di un aiuto extra. Prendi questo ciondolo. Dicono sia un amuleto. Ti aiuterà a trovare la tua strada. E prendi anche le chiavi del Pickup”.

“Accetto il ciondolo, ma non l'auto”.

“Prendi le chiavi. Il Pickup ora e mio e posso farne quello che voglio e se non ricordo male tuo padre voleva comprarlo per te”.

 

Abbasso appena la testa.

 

“Grazie”.

“Non abbassare la testa Clearwater. Non farlo mai”.

 

Si avvicina e mi abbraccia sussurrandomi:

 

“Buona fortuna Leah Clearwater”.

 

 

Grazie per aver letto, seguito, recensito e quant'altro la storia. Spero vi sia piaciuta anche se è molto melodrammatica. Non credevo che sarei riuscita a terminarla. Il finale l'ho cambiato più e più volte perché era sempre troppo melodrammatico, pesante...

  
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