Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Ricorda la storia  |       
Autore: InfiniteSmoke    01/11/2015    2 recensioni
Quel giorno, vi era uno strano silenzio, che mai qualcuno avrebbe giurato di poter sentire, sulla Sunny. Di solito vi erano sempre gli schiamazzi di Rufy o Usop in sottofondo, ma questa volta no.
Silenzio.
[ZoSan]
Genere: Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Roronoa Zoro, Sanji, Z | Coppie: Sanji/Zoro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
E così, dopo quei due anni passati all’Inferno, tutta la ciurma si era finalmente riunita.
Qualcosa non andava, però.

Quel giorno, vi era uno strano silenzio, che mai qualcuno avrebbe giurato di poter sentire, sulla Sunny. Di solito vi erano sempre gli schiamazzi di Rufy o Usop in sottofondo, ma questa volta no.
Silenzio.
Il cuoco quel giorno si era chiuso in cucina, intento a preparare uno dei suoi deliziosi dolcetti per Nami e Robin, le sue adorate dee, o come amava chiamarle lui.
Stranamente però, per tutta la giornata, aveva ignorato completamente lo spadaccino. Non vi era stata neanche più una lite fra quei due, e questo da ben due giorni.
Di solito i due amavano stuzzicarsi per così combattere, chi con le spade, chi a suon di calci incandescenti, anche se la maggior parte delle volte adoravano scambiarsi insulti, o stupidi nomignoli.
L’odore dei dolci che stavano cuocendo nel forno, e che forse erano sul punto di bruciarsi, risvegliò il biondo, che si affrettò a tirare tutto fuori, posando ciò su di un ripiano. Ebbene sì, si era distratto.
I suoi pensieri si erano diretti proprio allo spadaccino, e non era la prima volta.
Era da un po’ che si domandava il perché di ciò, il perché tutti i suoi pensieri andavano sempre a finire su quell’idiota di un Marimo.
Sbuffò rumorosamente, sapendo di non essere sentito da nessuno. Preparò al meglio i dolci, per poi posarli su di un vassoio. Si armò del suo solito sorriso e raggiunse la navigatrice sulla parte esterna della nave.

<< Nami-san, mia adorata, ecco a te il tuo dolce pomeridiano! >>

Affermò entusiasta il biondino, che lasciò spazio ad un’espressione alquanto…
Ebete, su quel suo volto, solita di quando vedeva una donna. Nami si limitò a sorridere sussurrando, a voce non troppo bassa, un “Grazie”. Le guance del giovane cuoco s’imporporarono di un lieve rosso a ciò, ma non rimase fin troppo tempo con lei, doveva portare il dolce rimasto anche all’adorata archeologa.
Per sua sfortuna però, era a conoscenza che la dolce Nico Robin stava rammendando la veste di quel rozzo di uno spadaccino. Fece una smorfia pensando a ciò, ma la fece sparire subito, appena raggiunse i due.

Intanto, anche Zoro aveva i propri pensieri. Pensava e ripensava alla sera prima. La sera in cui per la prima volta, Sanji aveva balbettato davanti a lui. Perché l’aveva fatto? Cosa gli era accaduto in quei due anni? Sì, la risposta doveva trovarsi proprio in quel lasso di tempo. Scosse appena il capo, tornando alla realtà e rivolgendo lo sguardo all’archeologa.

<< Ohi, hai finito? >>

Domandò, quasi fosse impaziente, cosa che probabilmente era. Dopotutto non era fastidioso, per lui, rimanere a petto nudo, ma era anche noioso aspettare che la giovane finisse di rammendare quella veste.
“Questo squarcio è veramente enorme, mi domando come tu te lo sia fatto…”, proferì la mora.
Ad interrompere entrambi, vi fu proprio Sanji, che rimase impalato nel notare quella scena. Si ricompose quasi del tutto, per poi porgere, sorridente, il vassoio alla giovane donna.

<< Oh, Robin-chan, sarai stanca oramai, perché non ti fermi a mangiare questo delizioso dolce che ho preparato con tanto amore, solo per te? >>

Di rimando, la giovane sorrise, finendo di cucire ciò che le era rimasto. “Ti ringrazio, Sanji.”, rispose lei, afferrando il dolce, dall’aspetto veramente meraviglioso.
Il cuoco non rivolse parola allo spadaccino, questo era vero, però… Per sua sfortuna, il suo sguardo vagò proprio su di lui, proprio su quella cicatrice e… Su tutti quei muscoli, scolpiti con anni di allenamento.
Abbassò subito lo sguardo per poi rialzarsi con la schiena diritta. Robin e Zoro, difatti, erano rimasti tutto il tempo seduti sul pavimento in legno della Sunny, a gambe incrociate.
Che diamine gli era saltato in mente? Perché notare proprio ora quella cicatrice e tutti quei suoi maledettissimi muscoli?

<< Se desideri altro, Robin-chan, non esitare a chiedere…! >>

Aggiunse in seguito il biondo, probabilmente preso dall’agitazione del momento, che cercò di non far notare.
Ma Zoro, beh, lui aveva notato molto bene quella sua occhiata, e sarebbe andato fin in fondo alla faccenda.

 

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: InfiniteSmoke