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Autore: Arya_95    01/11/2015    4 recensioni
STORIA INTERATTIVA - ISCRIZIONI CHIUSE
Avete mai voluto camminare tra i corridoi di Hogwarts? Leggere i libri nella meravigliosa biblioteca? Mangiare in Sala Grande insieme alla vostra casa? E magari sbaciucchiarvi con uno dei vostri personaggi preferiti?
Ecco la vostra occasione!
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Potter, Famiglia Weasley, Nuovo personaggio | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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26. Conseguenze 

Quando Leslie salutò il fratello, diretto alla propria Sala Comune per ‘parlare’ con James, lei si incamminò verso la Torre Corvonero ma si fermò dietro un angolo, avendo notato Fatima e Lars vicino all’ingresso.
(S)fortunatamente era troppo lontana per poter sentire ciò che i ragazzi dicessero ma le sembrò una conversazione così spontanea da farle supporre che l’amica avesse cambiato opinione riguardo al Serpeverde.
Quando questo si allontanò, Leslie attese un paio di secondi prima di raggiungere l’amica e sorrise vedendo lei sorridere.
-Ehi, com’è andato il pomeriggio?- indagò.
-Direi abbastanza bene, il tuo?- chiese Fatima, preoccupata dal sorriso furbo di Leslie.
-Abbastanza bene? Mi sembravi abbastanza felice poco fa- disse Leslie, seguendo l’amica nel dormitorio del quinto anno, e ignorando completamente la domanda.
-Non si origlia- mormorò Fatima arrossendo.
-Allora??- chiese nuovamente Leslie sedendosi su un letto.
-Mi sono divertita, ok?-
-Racconta! Cos’avete fatto?-
-Abbiamo guardato la partita e poi abbiamo fatto un salto ad Hogsmeade, nulla di che-
-E quindi devo supporre che è stato lui a farti divertire e non quello che avete fatto? E sembra ti abbia fatto divertire parecchio dato che non riesci a smettere di sorridere- disse Leslie ridacchiando.
-Non è vero che non riesco a smettere di sorridere! Cioè sono le tue domande assurde che mi fanno ridere- cercò di salvarsi Fatima, con scarsi risultati.
-Non hai quel tipo di sorriso- sentenziò, attorcigliandosi una ciocca di capelli azzurri intorno ad un dito.
-Spero tu non stia insinuando quello che credo: fino a stamattina lo odiavo, non mi piace Lars-
-Tu lo hai detto, non io-
-Les, non mi piace…insomma è simpatico ma, no.-
-Va bene, va bene. Ti credo- rispose Leslie facendo intendere che non le credeva per nulla ma discutere sarebbe stato inutile.
 
Isaac raggiunse la Sala Comune nel momento in cui Albus stava uscendo, finendoci contro.
-Ehi Isaac, com’è?-
-Ehi, che ci fai qui?-
-Parlavo con mio fratello, questioni di cuo…cose tra fratelli- si corresse Albus non potendo prevedere la reazione di Isaac: certamente non voleva essere colpito.
-Si, devo parlargli anch’io-
-È appena andato in camera, ciao Isaac-
-Ciao Al-
Isaac salì le scale e entrò nella propria camera trovando solo James, seduto sul proprio letto.
-James-
-Isaac, forse non me lo merito ma se tu mi lasciassi spie…-
-Un attimo, ho io delle cose da dire- lo interruppe.
-Ok- acconsentì James preoccupato, la freddezza nello sguardo dell’amico non gli piaceva.
-Sei stato uno stronzo. Primo, le sorelle degli amici non si toccano. Secondo, lo hai fatto alle mie spalle. Appurato questo, ho parlato con Leslie. Mia sorella è la ragazza migliore che chiunque potrebbe mai sognare, intesi? E non me ne fotte un cazzo se tu sei James Potter, se la fai soffrire o non la tratti con il dovuto rispetto la faccia te la spacco per davvero, ok? Perché lei ci tiene davvero e spero che tu non la stia solo prendendo per il culo.-
-Isaac, anch’io tengo molto a lei, davvero. Non vorrei mai farla soffrire- rispose James, in parte sollevato nonostante il tono freddo e distaccato del compagno.
-Lo spero-
-Quindi…?-
-Quindi, se proprio vuoi uscire con mia sorella, hai la mia ‘benedizione’- rispose Isaac lasciandosi scappare un piccolo sorriso che non sfuggì a James, che andò ad abbracciarlo.
-Grazie amico, sarò il cognato perfetto- disse con una risata.
-Non esagerare, Potter- rispose Isaac, ridendo.
 
Adrian e Elisa avevano guardato la partita insieme ai ragazzi del loro anno ma, una volta che lo strazio si era concluso, avevano deciso di fare una passeggiata sulla costa del lago.
Era incredibile che, pur passando insieme la maggior parte del tempo, non fossero mai a corto di argomenti di cui parlare e la facilità con cui passavano da argomenti come l’ultimo libro letto da Elisa ad altri tipo le antiche popolazioni magiche del Perù stupiva, se non loro, chiunque li stesse ad ascoltare.
-…ma perché lì era normale non avere legami- disse Elisa riferendosi ad un’antica popolazione dove non esistevano concetti ‘moderni’ come matrimonio o monogamia.
-Ma è brutta come cosa, no? Insomma, è bello passare la propria vita con qualcuno, sapere che c’è per qualsiasi cosa…-
-Da un certo punto di vista si ma, anche se le relazioni come le intendiamo noi non esistevano, queste tribù erano molto unite tra di loro quindi…-
-Si ma non è la stessa cosa. I nostri compagni mi stanno davvero simpatici ma non vorrei mai passare la vita con tutti loro-
Elisa scoppiò a ridere immaginando gli altri Grifondoro, adulti, vivere tutti sullo stesso tetto.
Se il tetto avesse resistito.
-Tu preferiresti vivere con un’intera comunità senza legami più profondi o avere un solo compagno?-
-Avere un ragazzo, ovvio, però cercavo solo di dire che capisco anche il loro punto di vista e, essendo stati abituati così, loro non ci trovavano nulla di male-
-Si, credo tu abbia ragione-
-Perché mi guardi così? Hai uno sguardo strano-
-Nulla, un pensiero passeggero- disse Adrian distogliendo lo sguardo con un sorrisino.
-E posso saperlo?- chiese Elisa curiosa. Era sempre stata curiosa ma mai riguardo ad una persona, con Adrian era la prima volta che voleva davvero conoscere qualcuno.
Il ragazzo la guardò un momento, arrossendo sulle orecchie, indeciso se rispondere.
-Pensavo che con te potrei anche viverci, insomma non sarebbe così male- disse dopo un momento facendola arrossire.
-Grazie, anche io ho conosciuto persone peggiori- rispose Elisa guardandosi i piedi per cercare di nascondere l’imbarazzo.
Lei e Adrian erano amici, solo amici, ma lui ogni tanto se ne usciva con frasi del genere che, facendole battere forte il cuore, le facevano sperare che tra loro ci fosse qualcosa di nascosto.
Come farlo uscire però?
 
-Ehi Weasley- esclamò Scorpius risalendo le scale dei sotterranei e raggiungendo il Salone d’Ingresso.
-Malfoy, che vuoi?- chiese Rose infastidita mentre faceva cenno alle sue compagne di andare in Sala Grande senza di lei.
-Se non sbaglio io e te abbiamo una scommessa in ballo, no?-
-Malfoy non…-
-Non vorrai mica tirarti indietro, vero? Sarebbe davvero poco coraggioso da parte tua-
-Non ho detto che voglio tirarmi indietro!- esclamò Rose mentre, in effetti, era proprio quello che stava cercando di fare. Ma quando diavolo le era venuta quella brillante idea?
-Perfetto allora, io direi di iniziare domani mattina a colazione, per 48 ore- disse Scorpius con un sorriso che non fece che aumentare la preoccupazione di Rose.
-Malfoy ti ricordo che abbiamo fissato delle regole..-
-Lo so, Weasley, lo so. Le tue stupide regole rendono il gioco meno divertente ma sono un uomo di parola, le rispetterò-
-Perché questo non mi tranquillizza?- chiese Rose più a se stessa che al suo interlocutore.
-Perché, anche se non lo vuoi ammettere, mi conosci molto bene e sai che ti divertirai-
-Mmm, no. Non credo proprio sia quello il motivo, ma tu continua pure ad avere brillanti illuminazioni. Sono estremamente interessata ai processi mentali dei minorati-
-Non sai quanto mi divertirò questi due giorni- le sussurrò Scorpius all’orecchio prima di oltrepassarla e raggiungere il suo tavolo.
 
Ne Nina ne Lorcan avevano più parlato con Lysander o Sarah per cui, quando Lysander si sedette vicino a Nina, gli venne spontaneo chiedere alla Tassorosso come fosse andata il giorno prima.
-Sei una testa di cazzo- rispose lei con un’occhiata avvelenata.
-Cos’ho fatto?-
-Non dovevi intrometterti! È stato estremamente imbarazzante!-
-Ma quindi non è successo nulla?- chiese Lysander deluso.
-Cosa sarebbe dovuto succedere? Ci siamo ritrovati lì, soli, imbarazzati…-
-Per Merlino, dovete darvi una svegliata però!-
-Lysander so che lo fai con le migliori intenzioni ma io non sono una ragazza tutta principe azzurro e cose così. Non sono romantica, anzi. Le cose romantiche mi fanno venire il voltastomaco e non mi piace la sensazione-
-Se non ti piacciono le cose romantiche chiedigli di uscire per smistare i vermicoli di Hagrid, cosa c’è di meno romantico?- chiese Lysander con una risata mentre il fratello, appena entrato in Sala Grande, notava i due ragazzi vicini e decideva casualmente di sedersi il più lontano possibile.
-Lysander io non gli chiederò di uscire. Questa cosa prima o poi mi passerà e tornerò ad essere la solita Nina-
-Se hai preso la tua decisione, non posso far altro che accettarla- disse Lysander mentre il suo cervello cercava un nuovo piano per ‘svegliare’ i due Tassorosso.
 

NOTE:
Ehi. Non so come scusarmi e come ringraziarvi per continuare a seguire una storia che è più irregolare di un ciclo mestruale.
Grazie.
Baci,
Arya
  
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