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Autore: gossip_girl    02/11/2015    10 recensioni
E se Lily avesse lasciato una lettera nascosta in cui spiegava dello scambio ? E se quella lettera fosse indirizzata a Remus ?
E se Remus l'avesse trovata poco prima dell'undicesimo compleanno di Harry ? Come sarebbe stato il primo anno ad Hogwarts per il nostro maghetto ?
Leggete per scoprirlo !
Dalla storia:
"Remus sbiancò leggendo quelle parole e dovette appoggiarsi ad uno dei pochi muri rimasti per non cadere.
Doveva vedere Silente. Subito."
Genere: Avventura, Comico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Potter, I Malandrini, Remus Lupin, Sirius Black
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
Capitoli:
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Sirius entrò in casa tenendo la lettera che il suo figlioccio gli aveva spedito la sera prima.

L’ennesima giornata senza notizie del ratto. Ormai stava perdendo le speranze..

Avanzò al buio cercando un foglio di pergamena e una piuma per rispondere al figlioccio fino a quando non sentì qualcosa rompersi sotto il piede.

Con un colpo di bacchetta accese la luce e imprecò: aveva appena pestato e rotto la sua piuma.

Imprecando contro Salazar e la sua stirpe si diresse in camera di Harry, cercando piuma e pergamena.

Sopra la piccola scrivania non c’era niente così cominciò ad aprire i cassetti frugando al loro interno.

Niente.

Vide una scatola su comodino.

Magari tiene le piume la’ dentro. Pensò Felpato, aprendo la scatola.

Si pentì all’istante di quello che aveva fatto. Il boccino d’oro che aveva regalato ad Harry schizzò a tutta velocità fuori dalla scatola.

“Ma porco Salazar!” imprecò Felpato. “Ci mancava solo questa!”

Passò cinque minuti buoni tentando di acchiappare il boccino che, alla fine, andò a nascondersi sotto al letto.

Sirius si stese a pancia in giù tentando di vedere dove fosse finita quella pallina infernale. 

“Se solo quei fogli non lo nascondessero..” borbottò, infastidito. “Accio fogli!”

I fogli, che poi si rivelarono i biglietti d’auguri di Harry, gli volarono subito tra le mani. In mezzo ad essi c’era un ritaglio ripiegato dalla gazzetta del profeta.

Sirius  lo aprì. Una foto della famiglia Weasley sorridente lo fissava dalla pagina.

C’era qualcosa sulla spalla di Ron. 

Sirius assottigliò gli occhi cercando di mettere meglio a fuoco la spalla del ragazzo.

Il pezzo di giornale gli cadde dalle mani.

Sulla spalla di Ron riposava il suo topo Crosta. E gli mancava un dito.

- Cazzo! - urlò, prima di precipitarsi fuori di casa.

Si smaterializzò ai confini del castello e, in un attimo, era già diventato Felpato.

Ora sapeva dove si nascondeva il ratto. 

Si trovava ad Hogwarts. Con Harry.

 

Remus stava sorseggiando la pozione per la Luna Piena guardando distrattamente la Mappa del Malandrino.

Era orgoglioso di Harry, aveva preso il massimo dei voti nel suo esame.

Conoscendolo sarà sicuramente da Hagrid.. pensò, ricordando che era il giorno dell’esecuzione di Fierobecco. 

Cercò il giardino nella mappa.

Vide i puntini di Harry, Ron ed Hermione uscire dal castello e dirigersi verso la capanna del guardiacaccia.

Remus si impose di riprendere a correggere gli esami degli studenti del primo anno, ancora troppo giovani e inesperti per il percorso ad ostacoli che aveva organizzato per gli altri.

Dopo una decina di minuti, però, il suo sguardo tornò a poggiarsi sulla mappa e il suo cuore mancò un battito.

Harry, Ron ed Hermione stavano tornando al castello. E, affianco a loro, il cartiglio di Peter Minus sembrava luccicare sulla pergamena.

In un attimo afferrò il mantello e, con un’ultima occhiata alla mappa uscì di corsa dall’ufficio.

 

Remus non aveva mai corso così forte in tutta la sua vita.

Doveva raggiungere il Platano Picchiatore, immediatamente.

Fece le scale correndo, incrociando gruppi di studenti che lo guardavano, stupiti.

Prese il portone d’ingresso e uscì, sempre correndo, nel parco.

L’aria fredda lo fece rabbrividire ma non rallentò, il momento della resa dei conti era finalmente arrivato.

Harry ed Hermione, davanti al Platano Picchiatore, tentavano disperatamente di passare sotto i rami, senza successo. 

- Harry! - urlò Remus. Il ragazzo si girò, un’espressione disperata dipinta sul viso.

- Remus, il gramo! Ha preso Ron! Lo ha trascinato attraverso il passaggio! 

Hermione, alle sue spalle, aveva gli occhi rossi di pianto e un vistoso taglio su una guancia.

- Harry vado a riprendere Ron. Voi aspettatemi qui!

Harry scosse la testa.

- Non se ne parla, noi veniamo con te.

- Harry.. 

- E se il cane ti attacca e non riesci a difenderti?! Hai bisogno di aiuto! 

- Harry il cane è innocuo, non mi attaccherà.

- NOI. VENIAMO. CON. TE. - di fronte all’espressione ostinata di Harry Remus non poté far altro che annuire. 

Prese da terra un lungo ramo e, chinatosi, lo premette su un nodo alla base del tronco dell’albero che si immobilizzò all’istante.

I ragazzi lo guardarono stupefatti.

- Come..? 

- Dopo. - disse Remus e i due annuirono, troppo scossi al pensiero di Ron per concentrarsi su altro.

Fecero l’intero percorso correndo fino a quando non sbucarono in una casa immersa nel buio.

- Ma dove siamo? - si chiese Hermione, guardandosi attorno.

- Nella Stamberga Strillante. - le rispose Remus, asciutto.

Guidati da bassi rumori di gemiti salirono al piano superiore e aprirono con un calcio la porta.

Sul pavimento c’era Ron e accanto a lui era inginocchiato Sirius.

- Sirius! - esclamò Harry, vedendo il padrino.

- Hai portato Harry?! - chiese Sirius a Remus.

Remus alzò le spalle.

- Continuava ad insistere e non c’era più tempo.. Dov’è? 

Sirius indicò Ron che sembrava sotto shock.

- Dov’è il cane? - chiese Harry.

- Ron dammi il tuo topo. - disse Sirius, con un tono lievemente da pazzo.

- HO CHIESTO DOV’è IL CANE. - urlò Harry, stanco di essere ignorato.

Ron, pallido, si girò verso l’amico.

 - Harry.. è lui il cane.. è un animagus..

Harry si girò stupefatto verso il padrino.

- Che cosa? Sei un animagus? 

Sirius lo ignorò.

- Ron! Dammi subito il tuo topo!

- Ron. - intervenne Remus. - Sul serio, dai il tuo topo a Sirius.

Crosta, nella tasca di Ron, squittiva terrorizzato. 

- MI VOLETE SPIEGARE COSA STA SUCCEDENDO?! - urlò ad un tratto Harry. - Sono stanco di tutti questi segreti! Voglio la verità! ORA!

- Prima lo uccidiamo, poi potrai sapere la verità! - rispose Sirius, negli occhi uno sguardo folle che Harry non gli aveva mai visto. - Ron dammi quel topo!

- No! Cosa volete da Crosta?! - gridò Ron, portando una mano alla tasca dei pantaloni.

- Quello non è Crosta! - perse la pazienza Sirius. - Quello è Peter Minus! Vieni fuori, vieni fuori, Peter! Vieni fuori, vieni a giocare!

- Peter Minus?! - chiese Harry. - Com’è possibile?! 

- Ron dammi quel topo! 

- No!

- Ora basta! - urlò Remus e tutti si zittirono. - Sirius, se non gli spieghiamo non capiranno.. Lo dobbiamo ad Harry!

- E va’ bene! - sbottò Sirius. - Ma fa’ in fretta, voglio commettere l’omicidio per il quale ho scontato dieci anni ad Azkaban!

- Remus tieni ben stretto Peter mentre parlo.. 

- LUI NON è PETER! LUI è CROSTA!

Hermione, che era rimasta in silenzio fino a quel momento, prese la parola. 

- Sirius, Remus, Minus non può essere un animagus.. Tutti gli animagus sono registrati.. E Minus non è tra quelli!

Remus rise.

- Su questo hai ragione Hermione! Ma quello che il Ministero non sa è che esistevano tre animagus non registrati che giravano nel parco di Hogwarts.

- Se vuoi raccontargli l’intera storia stringi Remus. Ho aspettato dodici anni per commettere questo omicidio.

- Come hai fatto a scoprire che eravamo qui? - chiese Sirius.

- La mappa. - rispose Remus, ovvio.

- La mappa?! - chiese Harry. - Sai come farla funzionare?

- Certo che so come farla funzionare. L’ho disegnata. Io sono Lunastorta.

Harry, Ron ed Hermione lo guardarono, sconvolti.

- Harry.. C’è una cosa che devi sapere su di me.. - Remus si interruppe un attimo e Sirius gli lanciò uno sguardo d’incoraggiamento. - Quando avevo cinque anni mio padre lavorava al Ministero della magia e, un giorno, fece un torto a Fenrir Greyback, il lupo mannaro. Lui, per vendicarsi, una notte di luna piena si appostò vicino a casa nostra e mi morse.. Da quel giorno sono un lupo mannaro.

Un silenzio innaturale cadde nella casa, interrotto solo dagli squittii terrorizzati di Crosta.

Hermione sospirò a voce alta e Remus si girò verso di lei, sorridendo.

- Quando l’hai scoperto Hermione?

La ragazza arrossì. - Da quando Piton ci ha fatto fare la ricerca. 

- Complimenti Hermione, sei la strega più brillante che io abbia mai conosciuto. - disse Remus, ridendo. Poi tornò serio. - Harry.. Posso capire se non vorrai più vivere con me.. Non preoccuparti.. Capirò..

Harry batté un paio di volte le palpebre.

- Remus.. Perché dovrei voler smettere di vivere con te? Vorrei solo sapere perché non me lo hai detto prima.. In fondo è solo un piccolo problema mensile..

Sirius fece uno sbuffo simile ad una risata e Remus sorrise.

- Sei proprio come tuo padre. Lui lo chiamava “piccolo problema peloso”.. Comunque.. Torniamo alla storia.. Contro ogni mia aspettativa fui ammesso ad Hogwarts: Silente fece costruire questa casa per darmi un luogo dove potermi trasformare in sicurezza nelle notti di Luna Piena.. Presto le mie urla nelle notti di Luna Piena fecero credere agli abitanti del villaggio che la casa fosse infestata.. E Silente incoraggiò quelle voci..

Ron, nel frattempo, continuava a tenere stretto un agitatissimo Crosta che continuava a squittire disperato.

- Quei giorni - continuò Remus. - le trasformazioni erano terribili. Non avevo nessuno da mordere quindi graffiavo e ferivo me stesso. Ma ero felice, per la prima volta in vita mia ero felice: avevo trovato tre amici meravigliosi. Sirius Black.. Peter Minus.. E ovviamente tuo padre, James Potter.. I miei tre amici erano davvero curiosi di sapere dove sparissi ogni mese.. Avevo paura che mi avrebbero abbandonato se avessero scoperto la verità su di me.. Gli raccontavo ogni volta storie diverse.. Gli dicevo che mia madre stava male, e che dovevo tornare a casa a vedere come stava.. Vivevo nel terrore che scoprissero la verità.. Ma, proprio come te Hermione, un giorno vennero a scoprire la verità.. E non mi abbandonarono, anzi, fecero di tutto per rendere le mie trasformazioni non solo meno dolorose, ma per farle diventare una grande avventura. Divennero Animagi. Tuo padre e Sirius erano gli studenti più brillanti del loro anno, ma ci misero comunque tre lunghi anni per riuscire nel loro intento.

- Ma come ti aiutarono? - chiese Hermione.

- Mi facevano compagnia. Ogni notte di Luna Piena mi raggiungevano sotto il mantello dell’invisibilità di tuo padre. Peter, che era il più piccolo, strisciava sotto i rami fino a premere il nodo che immobilizzava l’albero. Poi si trasformavano, raggiungendomi. Sotto la loro influenza divenni meno pericoloso. James e Sirius si trasformavano in animali abbastanza grandi da tenere a bada un lupo mannaro. Ero ancora un lupo di aspetto ma la mia mente era quasi più umana.

- Stringi un po’ Remus. - ringhiò Sirius, fissando Crosta. 

- Ci sto arrivando, Sirius.. Ben presto cominciammo a lasciare la Stamberga, vagando per il villaggio e il parco di Hogwarts. Cominciammo così a conoscere il castello più di qualunque altro studente. Decidemmo così di disegnare la mappa e la firmammo con i nostri soprannomi. Sirius è Felpato, Peter è Codaliscia e James era Ramoso.

- Che genere di animale.. - esordì Harry ma Hermione lo interruppe.

- Ma era sempre molto pericoloso! Girare di notte con un lupo mannaro! E se aveste incontrato qualcuno?

- è un pensiero che mi tormenta ancora.. Una volta ci siamo andati molto vicino.. Vedi, Piton era sempre molto curioso di sapere dove andassi ogni notte di luna piena e.. - Remus si interruppe e fissò Sirius che sbuffò. 

- E, una sera, gli rivelai che premendo il nodo alla base del Platano sarebbe riuscito a fermare l’albero potendo così seguirlo nella Stamberga.. James riuscì a salvarlo per miracolo.. Ma riuscì comunque a vedere Remus trasformato.. James non mi rivolse la parola per una settimana..  

- Quindi è per questo che non piaci a Piton, perché credeva fossi coinvolto anche tu nello scherzo..

- Anche.. Ma, come ti abbiamo detto, Sirius e tuo padre odiavano Severus già prima dello scherzo.. 

Harry rimase per un attimo in silenzio, tentando di metabolizzare l’intera faccenda. Poi si girò verso il padrino.

- Come hai fatto a scoprire che Minus era con noi? Remus l’ha visto nella mappa, ma te non potevi saperlo..

Sirius fece scivolare la mano nella tasca del mantello e ne estrasse un ritaglio di giornale che mostrò ai ragazzi.

- La foto della mia famiglia.. - mormorò Ron. 

- Esatto.. L’ho trovata in camera di Harry prima e, appena l’ho vista, sono corso subito qui.. Al tuo topo manca un dito, vero?

- Sì.. Credo se lo sia fatto nelle fogne, con gli altri topi..

- Non proprio.. - disse Sirius. - Il vigliacco se lo tagliò per farsi credere morto, è così che mi incastrò 12 anni fa’..  Harry è giunto il momento che tu sappia che cosa ha fatto..

- Lo so già.. - disse Harry. - Vi abbiamo sentito parlare ai tre manici di scopa prima delle vacanze di Natale..

Sirius annuì. Questo spiegava il misterioso comportamento del figlioccio.

- Ron, dammi il tuo topo. Se mi sto sbagliando non gli succederà niente, promesso. Se invece è effettivamente chi dico che sia non posso darti garanzie..

- Daglielo Ron. - disse Harry.

Titubante, Ron porse il topo che squittiva disperato a Remus che lo prese tenendolo ben stretto. 

- Insieme? - chiese Sirius, guardando Remus.

- Insieme. - confermò Remus. - Al tre. Uno.. Due.. TRE!

Dalle bacchette uscirono due fiotti di scintille blu e bianche e, per un attimo, Crosta rimase bloccato a mezz’aria.

In un attimo il topo era stato sostituito da un ometto basso e sporco. I sottili capelli incolore erano in disordine e in mezzo alla testa spuntava una larga chiazza calva. Aveva l’aspetto raggrinzito di un uomo grasso che aveva perso molto peso in poco tempo. La sua pelle, come il pelo di Crosta, era sporca e malaticcia.

Tremante, si guardava intorno, facendo saettare gli occhietti acquosi alla ricerca di un’uscita.

- Beh, ciao Peter! - disse Remus, in tono affabile, come se gli capitasse tutti i giorni di vedere un topo trasformato in un vecchio compagno di scuola. - è tanto che non ci si vede.

 

ANGOLO DELL’AUTRICE:

Ho le dita doloranti.. Ci ho messo più di cinque ore a scrivere questo capitolo.. Credo che mi cadranno le mani secche.. 

E chi pensava che promettendovi il capitolo entro oggi sarei riuscita ad avere 12 (12!!) recensioni! Non ci posso credere, sul serio! 

Comunque ecco la prima parte del capitolo che non vedevo l’ora di pubblicare e spero di aver soddisfatto le vostre aspettative perché per la prima volta sono soddisfatta di quello che ho scritto!

Ho dovuto fare alcuni cambiamenti ai fini della storia, primo fra tutti il fatto che non ho inserito Piton.. Ho deciso di non inserirlo nella scena perché la sua presenza sarebbe stata alquanto inutile non essendo Sirius un latitante.. In fondo è pur sempre una what-if !

Giuro che la seconda parte arriverà presto! 

Grazie davvero alle 12 persone che hanno recensito il capitolo, vi adoro, veramente! E grazie anche a tutti quelli che seguono la storia silenziosamente.. Senza di voi non so se sarei arrivata a questo punto, forse avrei già abbandonato tutto da un pezzo.. 

Baci,

gossip_girl

P.S. Per chi non l’avesse ancora letta nella mia pagina autore trovate anche la mia raccolta di one-shot Mischief Managed che parla dell’amicizia tra James e Sirius, spero che la leggerete!

   
 
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