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Autore: Ledion Kaja    02/11/2015    0 recensioni
Chi o cosa decide come deve proseguire la vita di una persona? E soprattutto, con quale diritto? Un antico potere risvegliato. Umani, elfi, nani, orchi. La pace apparente durata diciotto anni dopo l'ultima grande guerra sta per finire.
'Il tuo destino è rosso come il mio, fratellino.'
E' la prima storia che scrivo qui su EFP, spero che sia di vostro gradimento e aspetto con ansia le recensioni. Grazie a chiunque leggerà ed apprezzerà la storia!
Genere: Avventura, Horror, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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' A quest'ora Ionos dovrebbe già aver preso con se la ragazza e se tutto è andato come concordato si starà dirigendo verso l'accampamento. Mantenendo questo ritmo di marcia dovremmo essere li prima di lui anticipandolo di almeno un paio di giorni.' Disse Phelnis mentre con l'indice indicava un punto sulla mappa appoggiata al suolo.

' Se Ionos non commette qualche errore, cosa che non escluderei conoscendolo. Non mi è mai piaciuto quell'umano, troppo buono per i miei gusti e poi quella sua risata mi è sempre stata sui nervi.' Rispose Artes che se ne stava in piedi con le braccia incrociate di fianco a lui.

'E' stato uno dei primi a seguirmi in questo viaggio, sono sicuro che riucirà a portare a termine l'estrazione della ragazza in tempo, pensiamo a rimetterci in marcia piuttosto che la strada è ancora lunga.' Aggiunse Phelnis mettendo la mappa nel tascone della tunica.

' Andiamo Artes, ordina ai due orchi di preparare bene i cavalli, non ci fermeremo più fino a che non saremo arrivati.' ordinò Phelnis all'elfa.

' Li avverto subito ma sei sicuro che l'umano possa resistere? Da qui fino all'accampamento sono quasi due giorni di marcia, guarisce molto in fretta questo si ma non sono sicura possa farcela, è appena rinato quindi non conosce tutti i suoi poteri e anche se ne avvertisse la presenza non saprebbe come usarli, secondo me dobbiamo mantenere la stessa velocità che abbiamo usato fino ad adesso, siamo comunque in vantaggio rispetto a Ionos, tanto vale prendercela con comoda.' Replicò l'elfa visibilmente contrariata.

'Io non mi preoccuperei per lui se fossi in te, è molto più sveglio di quello che sembra e sono sicuro abbia già cominciato a conoscere le sue nuove abilità, dopotutto ha il mio stesso sangue, vero fratellino?' esclamò girandosi in direzione del fratello.

'Vedo con molto piacere che il tuo udito è migliorato a dismisura, questo è solo uno degli innumerevoli benefici dell'essere come noi, tu non puoi immaginare quante nuove abilità ha in serbo per te la Rinascita, è il momento adatto per ringraziarmi fratellino.' Continuò Phelnis.

Jackies era ad almeno una ventina di metri da loro ed era sbalordito tanto dalla possibilità di riuscire a sentire cosa i due potevano dirsi quanto dal fatto che Phelnis l'avesse capito. Era chiaro che il suo corpo stesse cambiando ma non riusciva a capire se in bene o in male. Se n'era accorto dal momento in cui i suoi occhi avevano cominciato a sanguinare cioè da quando suo fratello aveva ucciso i due falegnami e non avevano più smesso ma non stava male anzi, apparte una forte emicrania ogni tanto, si sentiva maledettamente bene. Aveva notato un miglioramento di tutti e cinque i sensi che diventava sensibilmente maggiore quando l'emicrania aumentava.

'Grazie fratello per avermi pugnalato alle spalle cercando di uccidermi' disse Jackies alzandosi.

'Grazie, davvero' continuò avvicinandosi ai due.

'Suvvia fratellino, ero costretto a farlo, dovevo mostrarti il grande potere che avevi dentro te, non vorrai dirmi che eri felice della tua vita, andiamo, ti meritavi di più di passare le tue giornate a colorare sedie. Questa è la via del sangue fratello mio, ma apprezzerai quello che ti ho donato eccome se lo apprezzerai solo che è troppo presto ancora.' Replicò il fratello con ghigno soddisfatto in volto.

Poi dando le spalle a Jackies si diresse in direzione dei due orchi.

'Ortung! Vertung! Sellate i cavalli che ripartiamo, non ci fermeremo più fino all'accampamento.' Ordinò Phenis e senza aspettare risposta se ne andò in direzione del bosco.'

Jackies accelerò il passo seguendo il fratello passando davanti ad Artes la quale si limitò ad osservarlo.

'Aspetta Phelnis! Devo parlarti!' Tuonò Jackies accelerando ulteriormente il passo.

'Non è ancora il momento fratellino, ti conviene riposare questi ultimi minuti prima della partenza.' Rispose Phelnis continuando a camminare.

'Ti ho detto di aspettare!' disse Jackies che aveva nel frattempo raggiunto il fratello.

' Non mi piace ripetere le cose e vale anche per te che sei mio fratello, adesso tornatene a sedere.' Replicò lui fermandosi di colpo.

In men che non si dica Jackies gli si piazzò davanti abbastanza vicino da poterlo colpire e cosi fece ed il suo colpo andò a segno dritto in faccia ma non di suo fratello piuttosto in quella di Tnosa il quale si era letteralmente materializzato in mezzo ai due. L'elfo era fermo che lo fissava sorridendo, il pugno di Jackies, ancora sulla faccia di lui, non lo aveva minimamente ferito anzi, sembrava provare piacere.

' Credevo di potermi finalmente fidare di te fratellino ma a quanto pare non è così. Dimmi non hai gradito l'enorme regalo che ti ho fatto? Forse non ti piace essere speciale? Preferivi continuare a vivere la vita di merda che stavi facendo? Ti piaceva colorare sedie come un qualunque schiavo per loro? A questo punto comincio a pensare che era quello che ti meritavi, avrei dovuto lasciarti in mezzo agli sterchi dei cavalli a morire di stenti, piccolo bastardo ingrato che non sei altro.' Esclamò Phelnis che intanto si era portato alle sue spalle talmente veloce che Jackies nemmeno se n'era accorto.

' Non sono stato io a chiederti di venire da me. Ero felice di quello che ero, un falegname, proprio come il nonno, una persona normale con una vita normale. Io non sono diventato speciale sono diventato un mostro. ' Replicò Jackies girandosi verso il fratello.

' Se solo non mi servissi fidati che non sarei venuto, se solo tu non avessi quell'enorme potere ti avrei lasciato morire nel buco in cui stavi. Vuoi picchiarmi o addirittura uccidermi? Allora accogli il tuo nuovo potere e sviluppalo, altrimenti non riuscirai nemmeno a sfiorarmi' Aggiunse Phelnis e prima di aver finito rifilò un pugno dritto allo stomaco del fratello per poi prenderlo per i capelli avvicinandosi con il viso a lui.

' La prossima volta che proverai a colpirmi devi essere sicuro di riuscire ad uccidermi perchè se non lo farai tu ucciderò io te, fratellino' Concluse Phelnis tirandogli una ginocchiata in faccia.

Jackies cadde a terra svenuto.

Buio.

 

   
 
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