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Autore: InfiniteSmoke    02/11/2015    2 recensioni
Quel giorno, vi era uno strano silenzio, che mai qualcuno avrebbe giurato di poter sentire, sulla Sunny. Di solito vi erano sempre gli schiamazzi di Rufy o Usop in sottofondo, ma questa volta no.
Silenzio.
[ZoSan]
Genere: Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Roronoa Zoro, Sanji, Z | Coppie: Sanji/Zoro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A Zoro non importava assolutamente nulla della cucina, quello era stato solo uno stupido pretesto per “attaccare bottone” col cuoco. Fece comparire un altro sorrisetto su quel suo volto, avvicinandosi pericolosamente al biondino. Posò una mano sul fianco di quest’ultimo, in modo molto impulsivo. Non aveva assolutamente pensato alle conseguenze, solamente… non aveva visto in giro gli altri nakama, e così, beh, aveva agito.
Le guance di Sanji, intanto, incominciarono a diventare un po’ più rosee del solito, a quel tocco. Mai lo spadaccino aveva osato posare mano su di lui, non in quel modo. Le labbra di quest’ultimo si avvicinarono nuovamente all’orecchio del biondo, il quale cercò di mantenere la calma, e magari, cercare di non tirargli uno dei suo soliti calci infuocati.

<< Non provare ad ignorarmi, cuoco. Preparami qualcosa. >>

Quello stesso sussurro arrivò conciso e diretto alle orecchie del biondo. Deglutì, per poi rialzare, finalmente lo sguardo su di lui. Ottimo c’era riuscito, alla fine.

<< Non ti stavo ignorando, e poi… ti preparerò qualcosa appena mi lascerai andare. >>

Prese parecchio coraggio prima di proferire quelle parole.
Zoro, intanto, sapeva che Sanji l’aveva ignorato di proposito, ma non aveva ribattuto alle sue ultime parole. Semplicemente, dopo aver aumentato di poco la stretta, l’aveva lasciato andare, mostrandosi parecchio confuso. Cos’aveva provato esattamente, gelosia? Oppure una smania di possesso improvvisa? Neanche lui lo sapeva, e sinceramente, non voleva pensarci su. Gli sarebbe venuto sicuramente un gran mal di testa.
Osservò le spalle del biondo, mentre quest’ultimo s’incamminò verso la cucina. Tirò fuori una sigaretta, in procinto di accendersela, ma no, non lo fece. Sapeva che quello non era il luogo adatto per fumare.
Intanto, però, decise di lasciarla fra le proprie labbra, così da “riempirle”, con qualcosa. Entrò in cucina, e posò il vassoio altrove, per poi incominciare a cucinare.
Zoro, intanto, aveva posato il gomito sul bancone, ed era rimasto ad osservare l’altro. Mai qualcuno avrebbe giurato di vedere quei due silenziosi, e soprattutto in cucina. Di solito avrebbero già incominciato a litigare, ma no, non lo fecero, lasciarono solo il silenzio.
Silenzio che fu spezzato proprio dallo spadaccino, il quale decise di tirare quella che pareva essere proprio una frecciatina.

<< Guarda che quella che stavi fissando era una vecchia ferita. >>

Sanji prese velocemente una bottiglia di sake dal mobile, per poi velocizzarsi nel cucinare. Quella frase l’aveva fatto stranamente imbarazzare, ed agitare, forse fin troppo. Preparò in fretta e furia l’impasto, mettendoci assieme quel sake. Una volta terminato il tutto, senza mai volgere lo sguardo allo spadaccino, lasciò il dolce in forno.

<< Non la stavo fissando e poi… sì, lo sapevo. Sapevo che era una vecchia ferita. >>

Rispose il biondino, alle parole dello spadaccino. Quest’ultimo aveva posato il volto sul palmo di una mano, lasciando il gomito su quel bancone.

<< No, eh? >>

A quelle sue stesse parole, il sorrisetto che aveva avuto precedentemente, divenne ancora più grande. Il cuoco, intanto, sbuffò uno “Tzk.”, per poi riporre la bottiglia di liquore, in uno degli scaffali che vi erano. Successivamente, rimase vicino ad un ripiano che vi era, posandoci le mani su, ed osservando queste ultime. Mai avrebbe rivolto lo sguardo allo spadaccino, sarebbe stato imbarazzante, e fin troppo.
Per sua sfortuna, non notò quest’ultimo muoversi verso di lui, ed alzargli il volto, intento a pulirgli una piccola macchiolina che gli aveva sporcato il volto, quest’ultima era all’altezza di una delle sue guance.
Vi ci posò su un pollice, tentando di pulire ciò, nonostante finì col carezzargli quella guancia.

<< Sei distratto, cuoco. Non ho mai visto impasticciarti come farebbe un bambino. >>

L’unico occhio visibile del biondo, si sgranò, mostrando al meglio l’iride azzurrina.

<< E-eh?
Oh, beh... capita!
E poi, non sei mai stato in cucina, perciò, non mi hai mai visto cucinare, non puoi dire che sia distratto... >>

Aveva balbettato, di nuovo! Oh, se odiava quello stupido Marimo. E poi, aveva provato a trovare una, seppure stupida, scusa plausibile per non far insospettire l’altro, nonostante questo non ci avrebbe mai creduto.



Angolo autrice:
Allora emh, emh… E’ la prima ZoSan che scrivo, e chiedo scusa, umilmente scusa, se i personaggi possano sembrare OOC. Sto cercando in tutti i modi di farli sembrare più originali possibili.
Se siete arrivati fin qui, vi ringrazio! Inoltre, noto molte visualizzazioni, e sono felice di annunciarvi che ben presto posterò anche il quarto capitolo!
Au Revoir! (?)
   
 
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