Fanfic su artisti musicali > 5 Seconds of Summer
Segui la storia  |       
Autore: Onedtales    02/11/2015    1 recensioni
Tre mesi di vacanze in giro per il mondo sono il sogno che chiunque vorrebbe vivere e Abi e Kim, dopo la laurea, sono riuscite a realizzarlo. E' tutto perfetto: il clima, le città, la compagnia, ma ben presto anche questa parentesi di puro divertimento è costretta a chiudersi e quale modo migliore di mettere la parola fine se non con una crociera? Specie se sulla stessa nave le due faranno degli incontri interessanti?
Genere: Comico, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Luke Hemmings, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 1 5sos

Per entrare al ristorante c'era una marea di fila; le due stavano per lasciar perdere e andare al buffet quando finalmente il cameriere all'entrata le servì: "Buonasera e benvenute al nostro ristorante; oggi dato che è la prima sera del nostro viaggio nel mediterraneo abbiamo organizzato una serata speciale tutta per voi; siete solo in due?"
Abigail e Kimberly si scambiarono uno guardo complice come a dire "scappiamo finché siamo in tempo" però l'idea di liquidare così quel cameriere che probabilmente avrebbero dovuto rivedere per un'intera settimana le fece passare l'idea di mente. Abi si fece coraggio e fece uscire dalla sua bocca un timido sì.
"Benissimo, allora seguitemi! – riprese a dire tutto pimpante il cameriere – vi spiego brevemente in cosa consisterà questa serata: abbiamo deciso di fare delle grandi tavolate per far in modo che la gente socializzi con le altre persone che stanno facendo questa crociera insieme a loro. Non è fantastico? – le ragazze si limitarono ad annuire un po’ imbarazzate; ma il vero imbarazzo lo provarono quando il cameriere si fermò ad un tavolo pieno di ragazzi e disse – benissimo eccoci arrivati al vostro tavolo; ragazzi queste sono..." disse indicando Kim e spronandola a parlare.
"Kimberly" rispose cercando di rendere naturale quel sorriso forzato che si ritrovava stampato in faccia. Avrebbe preferito sotterrarsi che rimanere un minuto di più lì.
"E.." continuò il cameriere questa volta rivolgendosi a Abigail.
"Abigail" disse muovendo poco convinta la mano. Ma chi gliel'aveva fatto fare a scegliere il ristorante come prima sera? Perché non erano sgattaiolate al buffet quando erano ancora in tempo?
"Ora prendete posto, il menù è sul tavolo. Tra poco arriverà il mio collega per prendere le ordinazioni"
"O-ok" rispose timidamente Kimberly cercando nel mentre di inquadrare quali erano i posti liberi di quella tavolata. Rossa fino alla punta dei capelli, vide che Abigail si era già seduta, così decise – se così si può dire perché era l'unico posto libero rimasto – di sedersi di fronte a lei.
Le ragazze iniziarono a sbirciare cosa c'era sul menù ed Abi era così assorta ad immaginarsi piatti super gustosi da non accorgersi che qualcuno stava picchiettando sul suo braccio destro.
"Ehm...scusami..." esordì alla fine la misteriosa persona.
"Sì?" disse Abigail girandosi nella direzione da cui proveniva la voce. Nel voltarsi, però, non si era preparata psicologicamente allo spettacolo che si ritrovò davanti: un ragazzo che a suo avviso doveva essere l'ottava meraviglia del mondo.
Era seduto accanto a lei quindi non riusciva a capire quanto fosse alto. Ciò che poteva sicuramente costatare era che era bellissimo: i capelli biondi un po’ spettinati tirati all'insù, gli occhi azzurri da far invidia a all'oceano pacifico, il sorriso e i denti perfetti, le spalle da nuotatore...e poi aveva un piercing sul labbro inferiore che coronava tutta l'opera d'arte. "Complimenti ai genitori" pensò Abigail che era così distratta ad ammirare tutta quella bellezza che non si era nemmeno resa conto che proprio lui le stava parlando.
"Eh? Come dici?"
"Ti stavo chiedendo se gentilmente potevi passarmi l'acqua" disse lui cordiale indicando l'oggetto del desiderio.
"Oh s-sì. Ecco" e gliela porse mentre mimava a Kim con la bocca "OH MIO DIO! MA L'HAI VISTO?" ricevendo dalla cugina uno sguardo ammiccante che diceva tutto.
"Grazie"
"Prego – Abigail stava per fa concludere lì la conversazione quando guardò la cugina che la spronava con lo sguardo a continuare – ehm...scusami, tu potresti per favore passarmi la...ehm...la...coca cola?" nominò la prima cosa che le capitò sott'occhio.
"Certo" – le prese la bibita e la poggio vicino a lei – allora? Tu dovresti essere Abigail, giusto?" disse con una smorfia in faccia come a dire "scusami tanto se ho sbagliato".
"Sì, sono io, tu, invece, sei?"
"Io sono Luke. Cioè in realtà mi chiamo Lucas, però mi faccio chiamare Luke perché  fa più fico – disse lui stringendole la mano e strappandole un sorriso – sei qui da sola?"
"Oh, no, no, sono qui con mia cugina – indicò la ragazza di fronte a lei che era leggermente arrossita sulle guance – lei è Kimberly"
"Piacere Kimberly" disse porgendogli la mano un po’ tremante.
"Il piacere è tutto mio, sono Luke"
Per non far morire lì la conversazione Abigail rigirò a Luke la stessa domanda: "Tu sei da solo o sei in compagnia di qualcuno?"
"Io sono con lui" disse indicando il ragazzo che aveva di fronte. Questo aveva i capelli leggermente ricci color castano chiaro quasi biondo con qualche ciocca che gli ricadeva sulla fronte e, quando sorrise alle ragazze, sulle guance si formarono delle simpatiche fossette che trovarono adorabili. A differenza dell'amico, lui aveva gli occhi marrone chiaro ma non per questo meno belli. Una cosa che, invece, aveva in comune con Luke erano le spalle larghe.
Ok. Kim pensò che molto probabilmente era solo un sogno e che tra un po’ la sveglia l'avrebbe svegliata o che magari era solo uno scherzo organizzato dall'equipaggio della nave perché non era possibile che loro due, le sfigate per eccellenza in fatto di ragazzi, quella sera avevano incontrato non uno ma ben due bonazzi!
Abi invece incrociò per un momento lo sguardo divertito del ragazzo che ancora non aveva un nome e l'unica cosa a cui riusciva a pensare era di uscire da quella stanza e buttarsi giù dal ponte della nave. Non riusciva a credere di aver fatto tutte quelle facce ammiccanti alla cugina riferite esplicitamente a Luke in presenza di un suo amico. Fece un respirone per calmare i bollori e per evitare che il cuore le uscisse fuori dalla gabbia toracica e, dopo che la cugina si presentò, lei fece la stessa cosa.
"Piacere di conoscervi, io mi chiamo Ashton"
Ecco, ora sapevano che il posto di ottava meraviglia del mondo era conteso da Luke e Ashton.
"Di dove siete?" chiese Ash che si vedeva lontano un miglio che era molto più spigliato del suo amico.
"Eeeh, veniamo da molto molto lontano" rispose Kim.
"Mmm da Molto Molto Lontano... – fece serio questo – Shrek e Fiona come stanno?"
Inizialmente i tre non capirono, rimasero per qualche secondo accigliati, poi gli si accese la lampadina e preferirono non aver capito. Luke, tutto imbarazzato, si portò una mano in faccia mentre si chiedeva perché ancora usciva con lui: "Scusatelo, ogni tanto se ne esce con battute tristi" disse per cercare di rimediare alla situazione mentre Ashton se la rideva di gusto.
Kim e Abigail stavano per alzarsi dal tavolo e mollarli lì ma quando sentirono la risata di Ash cambiarono immediatamente decisione: si poteva avere una risata più tenera della sua? Allora Kimberly si decise a rispondere: "Guarda Shrek e Fiona ultimamente non li ho sentiti, ti posso dire, se ti interessa, che Ciuchino sta bene"
"Mi fa piacere" disse ancora ridendo.
"Comunque veniamo dall'Australia" continuò Kim.
Gli occhi dei due ragazzi quasi si illuminarono, poi Luke disse: "Davvero? Anche noi!"
"Da dove venite voi? Noi Melbourne"
"Sidney"
"Nooo!! L'estate scorsa sono andata a Sidney, è proprio bella! Chissà, magari ci siamo pure incrociati" disse Abigail tutta esuberante.
"Impossibile" disse Ashton facendo rimanere male la ragazza.
"Perché?"
"Ti avrei ricordata" rispose sorridendole.
A quell'affermazione Kimberly lanciò alla cugina un'occhiata ammiccante al che questa prese veramente in considerazione l'idea di buttarsi dal ponte. Non che non le faceva piacere avere delle avance da un ragazzo carino, anzi; il fatto è che non le piaceva che fosse così spudorato. Si stava vergognando a morte. Per un certo verso non vedeva l'ora che quella serata finisse poi però vedeva quanto erano belli i ragazzi con cui stavano parlando e l'idea le passava di mente. Menomale che a salvare la situazione ci pensò, questa volta, il cameriere che veniva a prendere le ordinazioni.
Tra occhiatine, risate e figuracce la cena si concluse. I quattro, una volta fuori dal locale decisero di unirsi ad alcuni ragazzi della tavolata per fare un giro della nave. Ashton aveva preso il comando del gruppo, parlava e interagiva con tutti come un vero capobranco. Le due ragazze, al contrario, preferivano stare sulle loro; non riuscivano a dare ad un estraneo tutta quella confidenza che invece Ashton mostrava nei confronti del resto della comitiva. Luke, ogni tanto parlava con qualche ragazzo ma poi se ne tornava sempre dalle due ragazze perché le trovava molto più simpatiche e carine.
"Quindi quale sarebbe il tuo compito esattamente?" chiese Luke un po’ dubbioso.
"Io faccio un primo controllo generico all'animale, e se ce ne è bisogno faccio lastre, ecografie e tutte queste cose. In pratica sono come l'infermiere che si occupa degli uomini solo che i miei pazienti sono gli animali" rispose Kim fiera di se e della laurea che aveva scelto di prendere.
"Capisco, è un lavoro molto interessante"
"Tu invece che fai? Studi o lavori?" chiese distratta Abigail mentre cercava di capire di cosa stesse parlando Ashton qualche passo più avanti.
"Io studio economia"
"Oh anche economia deve essere interessante. Quindi hai quasi finito, tra poco dovresti laurearti, o no?" disse Kim che in quel momento era più interessata della cugina a parlare con lui.
"Seeeee magari, ho finito il primo anno e devo fare il secondo"
"Ma ti sei preso qualche anno sabatico?"
"No, appena ho finito il liceo sono andato in università"
"Scusami allora ma devo chiedertelo: quanti anni hai?" chiese questa confusa.
"19"
A Kimberly per poco non prese un colpo: diciannove anni? Lei gliene avrebbe dati quanti ne aveva lei, ventidue, se non di più. E se lui ne aveva diciannove, quanti anni avrebbe potuto avere l'amico Ashton? Non riusciva a capacitarsene! Ma con che latte li avevano cresciuti? E cosa più importante: aveva fatto veramente pensieri poco casti su uno più piccolo di lei di tre anni? Non che fosse vietato dalla legge, in fondo erano tutti e due maggiorenni, però le faceva così strano. E fu così che in un secondo tutti i suoi castelli di sabbia crollarono.
"Penso che sia ora di andare" disse ad un certo punto un ragazzo della comitiva di cui Kim non si ricordava il nome; questo la distolse dai suoi pensieri e così iniziò a salutare la gente che pian piano tornava alle loro cabine. Alla fine erano rimasti in pochi e una ragazza del gruppo propose di andare sul ponte ad ammirare la nave di notte. Accettarono tutti e, visto che avevano già i giacchetti a portata di mano dato che sull'imbarcazione c'era l'aria condizionata sempre accesa, non dovettero neanche andare in camera a prenderli. Se di giorno la nave era meravigliosa, di notte era un vero spettacolo: milioni di luci che venivano riflesse dalle piscine rendevano tutto più luminoso e suggestivo, il parquet del ponte, poi, ti dava quell'idea di sontuosità che solo un hotel di lusso poteva darti. I ragazzi rimasero impressionati da tanta bellezza, Ashton più di tutti perché aveva sempre associato il nome nave ai pescherecci quindi una volta visto tutto quello sfarzo non poté che rimanere a bocca aperta. Si guardò intorno e poi raggiunse Luke: "Cavoli, man, è fantastico qui"
"C'eravate mai stati in crociera?" chiese Kim curiosa.
"No" risposero all'unisono i due ancora in adorazione.
"È veramente bello" disse Abigail togliendosi le scarpe e sedendosi con i piedi a mollo sul bordo della piscina. Gli altri la seguirono e stettero per un po’ così a parlottare del più e del meno finché non iniziarono a sentire freddo; a quel punto alcuni ragazzi se ne andarono direttamente a dormire, Luke, Ashton, Kimberly e Abigail, invece, decisero di andare dentro uno dei pub della nave.
"Mamma mia, fuori si gelava" disse Abigail sedendosi e strofinandosi le mani per far tornare in moto la circolazione.
Erano seduti in un tavolo da quattro, le due ragazze erano sedute di fronte e non mancava occasione in cui si scambiavano sguardi maliziosi. Appena il cameriere se ne andò con le ordinazioni prese, Kimberly esclamò: "Sono veramente bravi quei ragazzi che stanno suonando" riferita ad una band blues che stava allietando il locale con la propria musica.
"La chitarra del tipo sulla destra ha una corda scordata" disse Luke.
"E tu che ne sai?" domandò Abigail felice di aver trovato qualcuno che aveva un orecchio così allenato da aver capito che una corda di una specifica chitarra era scordata.
Luke si grattò la testa imbarazzato e le guance si avvicinarono al colore rosso; Ashton lo vide così impacciato che decise di risponde al posto suo: "Suona la chitarra e canta il signorino. E è pure bravo"
"Seriooo? Devi farci sentire qualcosa!" Kimberly si era fomentata e Luke iniziava a recuperare punti, la sua età sembrava non contare più. Lei aveva una fissa per i chitarristi e questo Abi lo sapeva bene, ecco perché le rivolse un'occhiata maliziosa appena si accorse che la stava guardando, poi disse: "Devi essere tanto impegnato tra lo studio e la musica"
"Abbastanza, riesco a gestire bene le cose, sono abbastanza organizzato. È Ash quello che entra nel panico quando decidiamo di incontrarci per farci una suonata"
"Io non entro nel panico" disse offeso l'amico.
"Anche tu suoni?" Abigail sperava suonasse il basso: se la cugina aveva una cotta per i chitarristi lei ce l'aveva per i bassisti.
"Sì, suono la batteria" rispose questo gonfiando il petto. "Beh, percussionista, meglio di niente" pensò la ragazza.
"Uhm...beh uno strumento utile" fu la risposta di Kim, la quale ricevette subito dopo un'occhiataccia da parte dell'interessato.
"E che fai? Studi e suoni anche tu?" chiese Abigail cercando di cacciare Kim dal guaio in cui si stava per cacciare.
"No, no, io non studio. Non mi è mai piaciuto studiare. Appena ho finito la scuola ho iniziato a fare qualche lavoretto qua e là e adesso faccio l'istruttore di surf"
"Allora dovrai insegnarci ad andare sulla tavola da surf" affermò Abi.
"Ma quindi state prendendo in considerazione l'idea di venire a Sidney" disse Ashton rivolto più a Abigail che a Kimberly. La ragazza arrossì leggermente e poi rispose: "Mah, potremmo farci un pensierino; in fondo era carina Sidney"
"Seh, Sidney; dillo che sono i ragazzi di Sidney quelli che ti hanno colpita. Ma poi hai pure paura del mare dove vuoi andare?" pensò Kim tra se e se trattenendo anche una risata.
Le ordinazioni finalmente arrivarono e chiacchierando si fece l'una di notte. Usciti fuori dal locale Abigail cercò di trattenere il suo ennesimo sbadiglio facendo fare alla sua faccia una smorfia non proprio carina, poi chiese agli altri: "Che facciamo?"
"Io direi di iniziare ad avviarci in camera, domani noi volevamo svegliarci presto per andare a visitare Roma; dai vi accompagniamo nella vostra stanza  – rispose Ashton che subito dopo si avvicinò a Kim e le disse sottovoce – ma cos'ha tua cugina? Sbadiglia in continuazione, si sta annoiando?"
A Kimberly venne quasi da ridere perché lei l'aveva avvertita di non prendere tutte quelle pasticche: "No, se si fosse annoiata sarebbe già scappata via, il fatto è che si è letteralmente drogata di valeriana perché quando deve prendere un mezzo che non è lei stessa a guidare si agita, mettici pure che ha una gran fifa del mare aperto hai fatto trentuno. Già è tanto che è riuscita a resistere fino ad ora" cercò di spiegare.
I due si girarono a guardare Luke e Abigail che parlavano qualche passo dietro di loro e non poterono far altro che scoppiare a ridere quando lei fece una smorfia per reprimere un altro sbadiglio poco opportuno.
Arrivate davanti la stanza le due salutarono i loro nuovi amici e poi, dopo essere entrate in camera, si andarono a struccare.
Non appena furono sotto le coperte del loro lettone matrimoniale Kimberly si girò verso il lato della cugina e fece uno dei suoi sorrisi a trentadue denti che solo se la conoscevi bene sapevi benissimo a cosa voleva andare a parare.
"Che c'è?" fece Abi quasi disturbata da quello sguardo.
"Che ne pensi dei due ragazzi?" disse ammiccando con le sopracciglia.
"Mah, sono carini"
"SONO CARINI? Guarda che mi sono accorta delle facce che hai fatto quando li hai visti – la rimproverò la cugina – comunque mi dispiace proprio che con quel Luke non si possa fare"
"Perché? È già impegnato?"
"No, perché è più piccolo di noi di tre anni"
Abigail soppesò la cosa e poi disse "Embè? Che fa che è più piccolo? Se è bono è bono. E poi di che ti preoccupi te che sei pure fidanzata"
"Era un pensiero, non ci volevo combinare niente" si affrettò a giustificarsi Kimberly.
"Vabbè comunque occhio non vede, cuore non duole. Io fossi in te due bottarelle ce le avrei date"
"ABIGAIL!"
"Che c'è? È vero. E tu sai che a te dico sempre la verità nient'altro che la verità – disse Abi girandosi dall'altra parte, poi prima di spegnere la luce del comodino continuò – e comunque il ricciolino è già prenotato"
Kimberly rimase di sasso, non si aspettava un'affermazione del genere dalla cugina e dandole una spinta sulla schiena le disse quasi ridendo "Ma va va, addormentati che se dici un'altra cacchiata ti prendo e ti butto fuori dalla nave, buonanotte".

note:  Eccoci con il primo capitolo, che ne pensate? I nostri protagonisti si sono appena conosciuti, chissà cosa succederà ora *risata malvagia*  voi avete qualche idea? Siamo curiose di scoprire cosa ne pensiate, se sia una storia carina oppure no. Fatecelo sapere con un commento, sono sempre ben accette anche le critiche costruttive <3


   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > 5 Seconds of Summer / Vai alla pagina dell'autore: Onedtales