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Autore: blu992    03/11/2015    6 recensioni
Ogni volta che c'è un plenilunio il branco si ritrova alla casa sul lago di Lydia.
Anche questa volta sarà così, ma qualcosa sconvolgerà il soggiorno dei ragazzi.
Di uno in particolare, a causa del morso di una fata. Per la leggenda é una benedizione, ma sarà davvero così?
[sterek]
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Scott McCall, Stiles Stilinski, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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SMS da Scott a Stiles
- Ehi, oggi ci alleniamo. Ci vediamo nella radura alle 17.
SMS da Stiles a Scott
- E perché dovrei venire?
SMS da Scott a Stiles
- Ho deciso che da oggi ti allenerai. Hai bisogno di nozioni base di autodifesa. Verrà anche Lydia.
 
SMS da Scott a Derek
- Allenamento oggi in radura. Alle 17.
 
Il piano di Lydia era semplice. Avrebbero costretto Stiles e Derek a stare a stretto contatto per più di cinque minuti. Secondo la ragazza la censura che si auto imponeva il lupo non avrebbe resistito a lungo, soprattutto sotto lo sforzo degli allenamenti, e per questo Stiles avrebbe “ascoltato” tutto ciò che l’altro gli nascondeva. Scott, però, aveva pensato già ad un Piano B: se lo stress da allenamento avesse fallito, ci avrebbe pensato lui a chiudere entrambi in una stanza e farli parlare.
 
Mancavano cinque minuti alle cinque e Stiles era quasi arrivato alla radura. Aveva passato il primo pomeriggio a guardare video su internet di corsi di autodifesa, ma da solo era riuscito a fare ben poco.
Parcheggiò la jeep sul ciglio della strada e si incamminò tra gli alberi. Era quasi arrivato all’ampia radura quando un insetto gli si infilò in un occhio e per lo spavento cadde con le ginocchia sul terreno ghiaioso, strappandosi il vecchio pantalone della tuta.
Imbranato. Imbranato. Ma che…Sangue.
“GRAZIE EH! Invece di insultarmi vieni qui e aiutami! Dove sei?! Cavolo che male!”
Mi senti già? Sto arrivando…
“Certo che ti sento!”
“Idiota, ero più lontano del solito”
“La smetti con i complimenti? Ti ho sentito come le altre volte”
A quella distanza non avresti dovuto…
“Che significa che non avrei dovuto?”
“Nulla. Fammi vedere cosa ti sei fatto? Ma non guardi dove metti i piedi?”
“Non è niente. Spiegami cosa volevi dire”
“Non volevo dire niente. Alza questa gamba”
“Non ho nulla. Ehi, lasciami!”
“Bene. Ti aspetto dagli altri. Arrangiati”
Stupido ragazzino insopportabile
“TI HO SENTITO!”
 

Zoppicando per il bruciore alla ginocchia, Stiles raggiunse gli altri. Erano già tutti lì. Derek era appoggiato ad un albero alla fine del sentiero, Lydia discuteva di qualcosa con Allyson, Liam e Isaac erano già quasi trasformati.
“Ehi Stiles, finalmente! Ma che ti è successo? Ti sentivo urlare da qui”
“Scott! Non è successo nulla. Non è che avete un kit di pronto soccorso per poveri umani?”
“Ehm…Non ci ho pensato, ci sono solo delle bende. Però Allyson ha portato le attrezzature. Metti le ginocchiere, poi vieni qui che vi spiego cosa faremo”
 
Scott si mise al centro di un cerchio formato dal branco. Aveva già in mente come disporre i vari membri.
“Isaac e Liam si alleneranno con me, avete ancora bisogno di lavorare sul vostro autocontrollo. Partiremo da un corpo a corpo”
“Ok, capo”
“Allyson aiuterà Lydia. Ho pensato che essendo entrambe ragazze fosse più semplice coordinarsi. Insegnerai a Lydia le basi dell’autodifesa per un combattimento corpo a corpo. Dopo potrete passare all’uso di qualche arma”
“Credi che io non sappia difendermi da un aggressore? Passiamo direttamente alle armi”
“Un aggressore umano sì, ma un essere sovrannaturale no. Sarà Allyson a valutare la tua preparazione”
“Va bene. Vado a togliere i tacchi”
NO
“Si, grande lupo, sono d’accordo. NO. Scott non posso allenarmi con lui!”
“Invece sì. Ti allenerai un’ora con Derek, poi Allyson insegnerà come usare le armi anche a te”
“Non puoi allenarlo tu? È tuo amico. È così distratto che potrebbe uccidersi da solo”
“Il mio è un ordine”
 

Le coppie, e il trio, si disposero ad una discreta distanza gli uni dagli altri ed iniziarono l’allenamento. Lydia metteva in pratica tutto ciò che aveva già imparato, Scott osservava gli altri due giovani membri del branco mentre si giravano intorno studiando un attacco; Stiles e Derek non avevano ancora cominciato.
“Fammi un solo graffio e ti uccido!”
“Come se potessi riuscirci. Mettiti qui, fermo. Partiamo dalle basi”
“Voglio imparare come riuscire a romperti il naso”
“Anche se non ti romperesti le dita nell’impresa, guarirei in tre minuti. Allora, partiamo dal caso in cui vieni attaccato frontalmente. Devi sapere che le zone da colpire sono quelle sensibili. Viso, soprattutto occhi e naso, pomo d’Adamo, genitali, stinchi”
“Ricevuto”
“Se io ti venissi vicino e ti importunassi tu potresti metterti così, con una mano intorno alla mia vita, mentre con l’altra potresti colpirmi il naso. Vedi? Ho il palmo aperto e il movimento va dal basso verso l’alto, come se volessi staccarti il naso. Con l’altro braccio invece ti sto sostenendo per tenerti fermo, in modo che il colpo vada a segno e che sia forte”
Troppo forte..
“Cosa è forte?”
“Prova tu. Puoi anche fare forte, ma magari non tanto”
“Non voglio farti del male. Allora…Braccio intorno alla vita…”
Ma che cavolo Scott
“Cosa c’entra Scott?”
“Smettila di rispondere a me. Fa ciò che devi”
“…ok. Braccio sinistro così, per tenerti. E colpo forte alla base del naso, così. E ti si conficca nel cervello!”
Idiota
“Se non vuoi che ti risponda, smettila di offendermi”
“Seconda mossa. Se ti attaccassero alle spalle, afferrandoti per la vita, così…Tu dovresti girarti veloce, mantenendo però il mio braccio intorno a te in modo che io non scappi, e contemporaneamente alzare il gomito e colpirmi il viso”
“Non ho capito”
“Vieni qui, mettiti dietro di me e circondami con le braccia”
 
“EHI! HO DETTO ALLENATEVI. NON ABBRACCIATEVI!”
 
Il colore che assunse il viso di Stiles dopo aver ascoltato le parole di Scott era paragonabile solo ad un pomodoro maturo.

Imbarazzo
“Sì, il mio amico è imbarazzante! Non il fatto che davvero sembrava ci stessimo abbracciando. Continuiamo! Ti abbraccio da dietro, così…Cioè ti attacco da dietro…”
“Io col braccio sinistro mantengo le tue braccia attorno alla mia vita…”
“Così non riesco più a muovermi…”
Imbarazzo. Calore. Battito accelerato
“Smettila di pensare. Procedi!”
“Scusa. E mentre ti tengo fermo mi giro velocemente, diciamo fino a mettermi di profilo, alzando contemporaneamente il gomito destro e colpendoti, così”
“Facile! Fammi provare!...Mi attacchi, ti blocco, mi giro e…Oh cavolo! Dio, che dolore!”
“Te l’avevo detto che ti saresti fatto male”
“Ma allora non serve a nulla! Se mi attacca un lupo, mi farò solo male!!
“Non se mi avessi colpito sul naso. È più semplice romperlo, quindi avresti distratto l’avversario per il tempo necessario per scappare”

Non potresti mai combattere realmente

“Perché?”
“Perché sei umano”
E non sopravvivresti
“Giusto…”
“Perché sei triste?”
“E tu perché senti che sono triste?”

Ma che cavolo…

 
Scott, che continuava ad allenarsi, era rimasto per tutto il tempo concentrato sulla conversazione tra Stiles e Derek. Ora si era fermato, congratulandosi mentalmente con il suo amico d’infanzia per l’ultima domanda. Ora Derek era messo alle strette, doveva parlare. Questo, se la conversazione non fosse stata improvvisamente interrotta dalla sua fidanzata che chiedeva a Stiles di unirsi a Lydia per la lezione sull’uso delle armi. L’Alpha in quel momento adorò un po’ meno del solito la sua dolce metà.

Derek si spostò, così, verso il gruppo dei ragazzi, per aiutare Isaac che era in difficoltà contro Liam e Scott.

Allyson cominciò la sua spiegazione partendo dalla descrizione dei vari tipi di pugnali.

“Questo qui è un Coltello MantisMF1. È in acciaio, molto leggero, e come vedete, abbastanza piccolo. Questi invece sono coltelli da lancio, ovviamente più difficili da usare”
“Come quelli del circo!”
“Si, Stiles, solo che sono più letali. Lydia, vieni facciamogli vedere le mosse base di difesa e di attacco. Poi li proverete tra di voi”
Le due ragazze si posizionarono una di fronte all’altra cominciando la dimostrazione, facendo attenzione a non colpirsi. Il ragazzo osservò bene le mosse di difesa, voleva provare prima con quelle.
“Ok, tocca a voi”
Allyson, però, non aveva tenuto in considerazione l’essere goffo di Stiles e il poco coordinamento occhio mano del ragazzo. Dopo due mosse infatti, l’umano si ritrovò con un lungo taglio sull’avambraccio sinistro.
Dall’altro lato della radura si elevò un solo grido.

“STILES!”
“Derek, ma cos…”

Il lupo si scrollò Liam dalle spalle come fosse una piuma e raggiunse il luogo in cui Allyson cercava di fermare il sangue di Stiles.

Sangue. Dolore. Paura. Quel dannato odore

“Stupido, idiota, imbranato! Fammi vedere cosa ti sei fatto!”
“Ehi! Non è nulla, lascia il braccio. Che ti prende?”
“Mi prende che sei un idiota. Come hai potuto pensare di poter prendere in mano un coltello?”

Devo andare via. Non resisto. Stupido, stupido…

“Non mi sono fatto nulla. Guarirà, Derek!”
“Ha ragione, Derek. È solo un graffio”
“Allyson passami quelle bande, potete continuare a fare ciò che stavate facendo”

E a quell’ordine tutti rivolsero lo sguardo verso Scott, che decise di lasciare che si occupasse Derek della ferita dell’amico, i fondo era davvero poco più che un graffio. E magari sarebbe stata l’occasione giusta per spingere il lupo a parlare.
 
“Non hai nessun diritto di scacciare gli altri. Le metto da solo le bende!”

Ansia.

“Sì, sei tu che mi metti ansia. Ingigantisci le cose, è un graffio, dannazione”
“Taci”
“Non mi fai paura”
“Taci”
“No”
“Stiles, per piacere”

Stupore

“Perché non posso parlare?”
“La tua voce è fastidiosa”

No

“I tuoi pensieri non la pensano così”

Devo andare via

“Non vai da nessuna parte”
“Stai zitto e fatti medicare”
“Non medicherai nulla fino a quando non mi dirai cosa succede”

Sangue. Odore

“Esatto, continuerò a perdere sangue. Qual è l’altro odore?”
“Tu”

Legame

“Riesci ad articolare un discorso?”

Odioso ragazzino. Perché proprio tu…

“Derek, ti prego. Non pensi che la cosa riguardi anche me?”
“Il tuo odore, Stiles. È il tuo odore quello che sento, ma non è come quello delle altre persone. Sai bene che noi lupi riusciamo a riconoscere le persona anche solo dal loro odore. Con te, però, è diverso. Quello che proviene da te è più forte, mi invade le narici, il sangue. Lo sento nello stomaco. È come una droga, come se dopo averlo sentito la prima volta non riuscissi più a farne a meno”
“Ed è una cosa brutta?”
“Una catastrofe. Non riusciamo a stare nella stessa stanza per più di dieci minuti e ora mi ritrovo a non voler allontanarmi da te per nemmeno cinque secondi”

Troppo, decisamente troppe informazioni…

“Voglio sapere tutto. Non censurare più nulla. Lo sai che non mi spavento facilmente”
“Non ti spaventa il fatto che non riesco a stare lontano da te? Che il tuo odore sia diventato ossigeno per me? Non sei spaventato dal fatto che da un giorno all’altro un lupo mannaro voglia starti accanto in ogni momento? Non ti spaventa che quel lupo sia proprio io? Non hai paura di questa storia delle fate e della lettura del pensiero?”
“Non ho mai avuto paura di te, Derek. Nemmeno quando mi minacci mi fai paura. E la storia delle fate? Troveremo una soluzione, ce l’abbiamo sempre fatta”
“Questa volta è diverso. Non c’è un enigma da risolvere o il cattivo di turno da uccidere”

Tutto così difficile…MA sarebbe tutto così facile…

“Credo tu mi stia nascondendo la parte più brutta. Hai pensato due volte a qualcosa a cui non volevi proprio pensare”
“Non posso”
“Parlami del Legame”
“Non ti riguarda”
“Preferisci che mi metta a fare delle ricerche e che mi cacci nei guai?”
“No…”

Non lo sopporterei

“Forza Derek Hale. Stupiscimi”

“Fin da quando siamo piccoli, a noi nati lupi, viene raccontata una storia. Si narra che il primo lupo mannaro sia stato creato direttamente da Dio per proteggere gli umani. Ragurt, questo era il suo nome, visse una vita serena, girava il mondo e sconfiggeva le creature del male. Era immortale. Aveva sempre un contatto diretto con Dio il quale lo aiutava a spostarsi ovunque ci fosse bisogno di un suo intervento. Un giorno però, Ragurt, si imbatté in una famiglia di umani, una semplice famiglia felice. Di solito agiva nell’ombra, non aveva mai avuto contatti con nessuno, ma osservare quelle persone scatenò qualcosa in lui. Si sentiva solo, un vagabondo senza legami. Ne parlò con il Signore che, misericordioso, gli concesse un’alternativa. Avrebbe posto sulla terra qualcuno che avrebbe potuto essere la sua compagna di vita, ma ad una condizione: non gli avrebbe indicato il luogo dove quella persona si trovava. Se la voglia del lupo di trovare la sua anima gemella fosse stata abbastanza forse, l’avrebbe trovata. Un giorno di primavera, a Londra, Ragurt sentì un odore. Gli entrò dalle narici e si diffuse fin dentro le vene. Cominciò a seguirne la scia e all’improvviso si ritrovò di fronte una donna. Lei si spaventò, perché il lupo, non avendo mai avuto relazioni con umani, le si avvicinò in modo brusco. Fu così che Dio disse al suo servitore che ora avrebbe solo dovuto conquistare la donna e, dato che era stato lui a volerla, se lei non avesse voluto la sua compagnia, lui avrebbe perso ogni suo potere. Ragurt fece di tutto per conquistarla, non riusciva a starle lontano, gli bastava anche solo vederla. Dopo mesi, i due si innamorarono…”
“E vissero per sempre felici e contenti”
“Più o meno si. Fino ai diciotto anni, noi lupi, vediamo questa storia come una semplice favola, come quelle per la buonanotte. Al ostro diciottesimo compleanno ci viene rivelata la verità, i più fortunati troveranno il compagno della vita…”
“Il Legame”
“Esatto”
“E tu sei stato uno dei fortunati”
“Anche a mia mamma successe, ovviamente”
“E io sono…”

La mia fortunata sfortuna…
“La tua fortunata sfortuna…”

“Mi dispiace Stiles. Cercherò di starti lontano”
“ Quindi la parte della perdita dei poteri è falsa?”
“…”
“Derek”

Devo andare via

“Fermo!”
“Non c’è soluzione!”
“Invece sì”
“Cioè?”
“Sono passati quindici minuti e ancora non ci siamo uccisi a vicenda. Abbiamo del potenziale. Magari non saremo mai compagni per la vita, ma possiamo essere amici”

Sicurezza

“Certo che sono sicuro. Voglio aiutarti, Derek. Permettimelo”

Non ci riesco…
“non riesci a fare cosa?”
“Non sono capace di dirti di no. Ogni parte di me vuole accettare la tua proposta. Ma so che è sbagliato, non è la vita che vuoi vivere”
“Un amico in più mi farà solo bene”

Amico

“ Mh mh, amico. La mia vita non cambierà poi tanto. Ti vedrò solo più spesso”

Cannella. Ho paura

“Sì, quella è una caramella che ho in tasca. Derek Hale che ha paura? Il Derek Hale che mi minaccia di tagliarmi la gola con i denti? Non farti pregare, non fare il rammollito”
“E la lettura del pensiero?
“Vedrai che la fata dispettosa capirà che è riuscita nel suo intento. Lasciati aiutare da me”
“Va bene. Amici.”
"E ora medicami il braccio lupone acido, che brucia terribilmente"




Saaalve! Chiedo scusa per lìenorme quantità di tempo che ho impiegato per aggiornare, ma sono stata un po' impegnata. 
Vi è piaciuto il capitolo?

Baci, Blu.
   
 
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