Mhaegen
Le mancava, il Re. Le sue mani forti, la risata grassa – tutto era calore e vita con lui.
All'inizio lo aveva accettato perché era il signore dei Sette Regni: era suo dovere farlo, e così pure sorridere nel mentre.
Ma presto lo aveva amato dal più profondo del cuore.
Perché era tanto buono e gentile – le faceva piccoli doni, carezzava i suoi capelli e il viso, le ripeteva che era bellissima.
«Diglielo pure, se ti compiace» fece al Primo Cavaliere. «Che sappia che ha una bellissima creatura. E digli pure che non sono stata con nessun altro. Te lo giuro, mio signore, sugli Dèi antichi e nuovi. Non voglio né gioielli né oro, solo lui.»
La neonata stretta fra le braccia, il loro frutto d'amore, è delicata e rosea, come una pesca profumata.
Anche se non fosse la figlia di suo padre, per lei resterebbe comunque una piccola principessa dai folti capelli neri.