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Autore: historymusic    04/11/2015    1 recensioni
un giorno come sempre la pioggia cadeva incessantemente sull'asfalto bagnato di Tokyo rendendolo sempre più luminoso ad ogni goccia che cadeva giù.
La storia di cui vi parlerò inizia proprio cosi con la pioggia che dolcemente bagnava i capelli del ragazzo moro che sarà il nostro protagonista.
Genere: Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Cap 13:

Passò un mese e Goku poté finalmente lasciare l'ospedale anche se i loro amici non erano proprio contenti cioè erano felici che il loro amico stava meglio ma iniziarono a preoccuparsi sul fatto che il loro amichetto fosse di nuovo in pericolo con il padre e se anche Goku non lo faceva vedere aveva paura ma non poteva ammetterlo davanti ai suoi amici.

Arrivò Nat: Goku iniziò a chiamarlo poi entrò nella sua stanza.

G:ciao Nat,cosa ci fai qui?? chiese mezzo addormentato

N:non ti ricordi che ti avevo detto che ti venivo a prendere per portarti a casa.

G:lo guardò,e disse a si,scusami mi ero dimenticato perché sai è da tanto che non esco e ho un po' di paura in realtà mentiva ma non poteva dire la sua vera paura perché poi pensò che forse non sarebbe successo niente oppure se succede qualcosa se lo meritava per aver fatto preoccupare le persone quindi sorrise e disse sono pronto.

N:guardò suo fratello poi prese la borsa e firmò delle carte poi disse andiamo.

Usciti dall'ospedale:

G: guardò per l'ultima volta l'edificio in cui era stato per parecchio tempo ma che aveva fatto scoprire anche nuove emozioni (che lui scoprirà più avanti) e nuove verità su Sanzo e pensandoci forse gli dispiaceva lasciare quel posto perché li non era solo e quasi tutte le notti il suo sole lo veniva a trovare fino all'alba e questo lo rendeva estremamente felice anche se gli altri non lo sapevano, era un piccolo segreto tra Sanzo e lui.


Nat: vide suo fratello pensieroso e pensando che era preoccupato per il ritorno a casa gli disse sai Goku puoi stare tranquillo perché Papà non è a casa e quindi puoi rilassarti.

G: si riprese e dai suoi pensieri e sorrise e disse grazie.

Arrivarono a casa:

Goku prese la sua borsa e salutò Nataku che doveva andare al Club di calcio che aveva iniziato da poco e che quindi non poteva saltare l'elezione che duravano circa 2 ore mezza ed erano il lunedì - mercoledì e venerdì.

G:disse stai tranquillo, sto bene e poi papà non c'è quindi va tutto bene.

N:allora salutò il suo fratellino e gli disse che sarebbe tornato dopo il club.

G:entrò in casa tutto tranquillo e iniziò a risentire l'odore che da circa un mese non aveva più sentito.

Appena iniziò a rilassarsi sentì un'ombra avvicinarsi a lui e non riusci neanche a girarsi che fu subito colpito,e cadde sul pavimento gelido del salotto, si risvegliò dalla botta che aveva preso e sentì la voce sempre più vicina a lui e sempre più grossa e sempre più tenebrosa e alla fine capì che il suo incubo era di nuovo iniziato e come sempre stava di nuovo per subire.

Padre: Era ora che tornavi, cosa credevi di fare per mancare circa un mese da casa non importa se eri in ospedale ho dovuto trattenermi ora tu vieni con me in quella stanza.

G: ormai rassegnato, ubbidi senza dire niente e si diresse nella cantina sotto la cucina ormai quella stanza era la stanza dei giochi e dell'impurezza che mostrava davanti a quell'uomo.

P:iniziò: prima di tutto spogliati e poi legati con queste corde le mani e i piedi e rimani fermo.

G:annui

il padre guardò il ragazzo poi cominciò a picchiarlo con una cinghia e il sangue che colava dal corpo del ragazzo lo eccitava sempre di più e alla fine vedendo il corpo dolorante del ragazzo decise di farselo suo.

Passarono alcune ore e Goku andò a farsi una doccia e mentre era sotto l'acqua iniziò a pensare a Sanzo a come si erano ritrovati nell'ospedale e di come fossero cambiati entrambi (senza capire i loro sentimenti).

Tornò a casa Nat vide suo fratello di nuovo con dei lividi e capì subito quello che era successo e anche se a malincuore doveva salvare Goku e quindi dirgli la verità ma doveva pensare come entrare nell'argomento.

Alla fine a Nat gli saltò un'idea prese il vaso che si trovava nel salotto e lo buttò per terra rompendolo in mille pezzi poi iniziò a urlare Goku cosa hai fatto e perché l'hai fatto??

G:no,non sono stato io ma mentre stava per parlare arrivò di nuovo quell'ombra e iniziò di nuovo a picchiarmi.

Ma Nat: saltò su e disse Basta Papà, Goku deve sapere la verità.

G:li guardò di quale verità stanno parlando??

N: Ecco Goku la realtà che tu non sei mio fratello G:eh.. N:saltò ancora su io e Himari ti abbiamo trovato in un vicolo sotto la pioggia in uno stato di shock e visto che ci facevi pena ti abbiamo preso (anche se in realtà Nat non voleva dire quelle cose ma non poteva mettere i sentimenti in mezzo doveva salvare il suo fratellino e quindi doveva essere più duro possibile) G:lo guardò no poteva credere a quello che stava sentendo con le sue orecchie ma poi il padre disse: è colpa tua se lei non c'è più vattene e non tornare mai più.

G:non disse niente,l'unica cosa che pensò era quella di fuggire il più lontano possibile e che fosse stato tutto un incubo,mentre correva pensò al sole e si ricordò di Sanzo.

   
 
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