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Autore: Ichigo_91    23/02/2009    7 recensioni
2 ragazzi cosi diversi: lui il classico playboy, freddo, cinico, che pensa sempre e solo a se stesso, lei invece il suo esatto opposto: dolce, gentile, sempre disponibile per gli altri, che si preoccupa prima per gli altri e poi per se stessa, ma che purtroppo si porta nel cuore un dolore troppo grande. Potranno mai 2 persone cosi diverse, rendersi conto nel tempo, che invece sono cosi simili?
Genere: Romantico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Ryo Shirogane/Ryan
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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Cap. 34: Amami per come sono



Ed eccoci all'ultimo capitolo di questa storia. Vi ho tenuti sulle spine niente di meno da maggio.. Era ora di finirla no? xD. Non so proprio come ringraziarvi, davvero, per tutto il tempo che mi avete seguita, anche dopo un ritardo di mesi interi che non aggiornavo.. mi sarei aspettata che mi abbandonaste, e invece, mi avete continuato a seguire, leggendo ciò che la mia mente contorta elaborava.. Grazie,grazie e ancora grazie!!Giuro che non mi sarei mai aspettata un risultato del genere, invece avete travolto le mie aspettative *ç*..Anche perchè, in questa ff ho cercato di trasmettere un messaggio.. Un messaggio che purtroppo, non tutti riescono a percepire, soprattutto in una società come la nostra.. una società dove ti giudicano solo da come ti vesti, ma com'è che si dice "L'abito non fa il monaco", e io ho avuto anche occasione di averne la conferma. Per mia esperienza personale posso dire che sono stata molto stupida da lasciarmi trascinare verso questo pensiero, e questo anche dopo aver conosciuto una persona, una persona che invece mi ha messo davanti al fatto di aprire gli occhi e di imparare a conoscere prima una persona , invece di giudicarla subito solo a primo impatto. E aveva ragione.. e dopo aver capito questa cosa, mi chiedo " Ma se l'ho capita io, perchè non possono capirla anche gli altri?". Purtroppo non è cosi semplice.. sarebbe troppo bello se tutti lo capissero.. Ed proprio questo il messaggio che ho voluto far passare in questa ff..sperando che sia arrivato, almeno un pò.. Bè il discorsetto l'ho fatto, quindi me sa che me ne posso andare xD. Per quanto riguarda coloro che mi hanno chiesto di tornare con un'altra storia, non si dimenticassero che ho altre 2 ff su TMM da dover terminare (Una storia fatta in 3  e SaveMe), poi ce ne sono altre 2 da postare, quindi no problem, ce ne vuole prima che me ne vada dalla sezione^__________________^. Un bacione e grazie, grazie e ancora grazie!!!


Corse il più veloce possibile alla ricerca della sua camera. Li doveva vedere, doveva dire loro che li amava e che voleva sempre stare con loro tutti insieme. Come accidenti aveva fatto a essere cosi stupido? Da non capire mai nulla? Forse perchè quando non si ha nulla, non si ha nulla da perdere. Aveva ancora le lacrime che gli cadevano dagli occhi, dopo che David gli aveva detto quelle parole. Giele aveva detto con tanta verità che gli sembrò di riavere Strawberry davanti che gliele diceva piangendo. Come si fa a essere cosi? Come accidenti si faceva a essere cosi meschini? Lui, rientrava in quella categoria, una categoria dalla quale era uscito..grazie a lei. Lei che quando aprì l'ennesima porta alla loro ricerca, la trovò sul letto piangendo. Sentendo il rumore della porta alzò il viso, tutto arrossato, e scoppiò nuovamente a piangere. Ryan rimase un attimo con il fiatone sulla porta aperta, indeciso su cosa fare. Con un gesto secco chiuse la porta, e lasciò che a guidarlo fosse il suo cuore. Si avvicinò lentamente al letto, sedendosi poi accanto alla ragazza. Le mise una mano sulla testa riccioluta, facendosi più vicino. Sentire i singhiozzi della ragazza lo facevano stare male, doveva fare qualcosa. Al diavolo tutto, e al diavolo ciò che avrebbe fatto. La prese delicatamente per un braccio facendola alzare con il busto, giusto il tempo di baciarla. Strawberry continuava a piangere, ricambiando il bacio. Rmase sbalordita quando sentì Ryan scendere con le labbra verso il suo collo, le spalle, e più giù, fino al suo ventre che mostrava una certa rotondità. Lì si fermò, abbracciandola forte a se senza farla male, e proprio in quel piccolo punto gli dava dei baci accompagnati da delle lacrime. La ragazza era sorpresa.
- Non mi interessa chi sei..-
Strawberry trasalì violentemente, portandosi una mano sulla bocca per non far sentire i singhiozzi che avevano ripreso a uscire. Non doveva farlo, non doveva stare con lei.
- Vattene via.-
Ryan disserì col capo, accarezzando con una mano il ventre della ragazza. Non si sarebbe separato da loro, soprattutto non ora che sapeva che era vivo.
- Perchè mi hai mentito?.-
- Perchè era meglio per tutti.- Rispose brusca la ragazza spostando il corpo del biondo.- Tu non dovevi sapere nulla.. dovevi continuare a credere che fossi.. una poco di buono.-
- Non dirlo mai più. Tu non sei una poco di buono, come puoi pensare una cosa cosi? Come hai solo potuto pensare che io potessi stare bene dopo di aver saputo di aver perso il bambino? Il nostro bambino? Mi sono sentito come se mi avessero portato via una parte di me... mi sentivo morire.. e se non fosse stato per Steve, vederlo straziato dal dolore, io non so cosa avrei fatto.-
La giovane sobbalzò.- Non è vero. Steve non può stare male, soprattutto per me.-
- Si invece. Tu non lo hai visto piangere per te, io si! Strawberry, ascolta, lui ha sbagliato, tutti abbiamo sbagliato, ma abbiamo diritto a un'altra possibilità no?.-
Mentre diceva queste parole, si avvicinò nuovamente, e approfittando del fatto che non lo respingeva, li strinse a sè. Le braccia della ragazza poco dopo gli cinsero la schiena.
- Come avrei potuto dimenticarmi? Dannazione Strawberry io ti amo,senza di te non posso stare-
Finalmente aveva avuto il coraggio di confessarle i suoi sentimenti, dei sentimenti che erano cresciuti piano piano dentro di lui ma che non avevano mai avuto l'occasione di manifestarsi. Quante di quelle volte avrebbe voluto dirglielo, solo che gli sembrava una cosa superflua.. sosteneva che a volte, i sentimenti avevano più effetto se dimostrati, invece di dire delle parole dette all'aria..
- Mi stai mentendo..-
Ryan si spostò per poterla vedere in faccia.- A me non interessa chi sei. Non mi importa se sei un'ereditiera miliardaria. Non mi interessa. Non mi importa se sei una Momomiya. Io ho sempre preso in giro Strawberry Mitamura, è con lei che ho riso, scherzato, creato problemi.. E' con lei che ho fatto l'amore, che ho baciato..è di lei che mi sono innamorato- Le mise una mano nuovamente sul ventre, sorridendo.-. E' con lei che ho fatto un bambino. Con Strawberry Mitamura, no con la Momomiya.- Le pichiettò la fronte.- Mettitelo in testa testona.-
Piangevano tutti e 2, e solo dopo quelle parole la ragazza gli saltò addosso baciandolo con tutta la passione che aveva in corpo. Era stata una stupida, a pensare che.. Come avrebbe fatto senza di lui?
- E poi..- mormorò Ryan non appena potette avere le labbra libere.- A essere onesti tu non sei l'unica ereditiera tra noi.-
- C...cosa?.-
Ryan sorrise.- Hai di fronte a te l'erede della fortuna dei Shirogane. Quindi.. tu non sei l'unica che si portava un segreto addosso. Non eri l'unica che non sopportava che la gente ti giudicasse da un cognome.. io sono il primo.-
La giovane non credeva alle sue orecchie.. le sembrava impossibile..
- Non volevo essere trattata diversamente solo perchè ero una Momomiya.. non sopportavo avere dei favori.. ed è per questo che ho sempre voluto essere una persona semplice.. che accidenti me ne faccio di tutti quei soldi se poi non avevo l'affetto delle persone a me care?.-
Ryan le accarezzò la testa.- Hai l'affetto di tutti noi. Mio, David, dei tuoi genitori,Miriam,  Mina, Paddy e anche di Steve.. lui ti vuole bene  e ha capito il suo sbaglio. Perdonalo ti prego..-
La ragazza alzò lo sguardo, sorridendo e accarezzando una guancia del ragazzo di fronte a lei.. Ripensò velocemente a molte cose.. Steve che l'aiutava, che l'accudiva. ..che era sempre presente.. Steve.. il suo fratellone.. Poteva perdonarlo? Sorrise di nuovo. Aveva capito la risposta.
- Grazie..- Mormorò.
- Perchè mi hai mentito sul bambino?.-
La rossa calò il capo.- Perchè non volevo che tu tornassi da me solo per compassione. Dopo che mi avevi creduta responsabile della morte di tuo figlio, avevao paura che se mai avessi saputo della mia di gravidanza fossi tornato da me solo per obbligo.-
-Non dirlo neppure per scherzo.-
Ryan rimase un attimo in silenzio, per poi sorridere e alzarsi dal letto, sotto lo sguardo curioso della ragazza.
- Strawberry ti prego non dirmi di no..-
-Ryan cosa di...-
La mise a tacere con un gesto.- Non levarmi l'occasione di rimediare.. Voglio avere le tue stesse responsabilità.. Voglio veder nascere questo bambino, vederlo crescere, mettere i primi dentini, muovere i primi passi, dire mamma e papà.. Voglio esserci.. voglio esserci insieme, perchè ora voi siete la mia famiglia..- Le baciò il grembo, accolto dalle braccia della giovane.- Strawberry sposami.-
Lo guardò in faccia.- Stai scherzando?.-
- Non potrei scherzare su una cosa cosi. Ti amo, voglio crescere nostro figlio insieme, voglio che tutti lo sappiano che sei mia.-
Piangendo, gli prese una mano e se la poggiò sul grembo, prima di baciarlo.- Come ho fatto a innamorarmi di uno come te non lo so.-
*****
Tornarono da New York e diedero la lieta notizia alla famiglia, che sussultò di gioia. I preparativi cominciarono e la data prefissa era quella di una settimana prima del matrimonio dei suoi fratelli. Purtroppo Steve non ebbe più l'occasione di parlare con Strawberry, troppo intenta tra corredini, preparativi, fiori e il resto. I suoi genitori non sapevano cosa fare, avevano due matrimoni e 2 nascite da preparare. Non stavano più nella pelle!La sera prima del matrimonio, Strawberry decise di parlare con Steve. Doveva parlargli. Bussò alla porta ma il ragazzo non rispose. Incuiriosita da questa cosa aprì la porta, ma la trovò vuota. Non c'era.. Sospirò, chiudendo la porta con le lacrime che le premevano agli occhi, senza resasi conto che , il ragazzo, si trovava dietro alla porta, e anche lui, come la sorella, piangeva. Il giorno dopo fu il giorno più bello per Strawberry. La mattina presto sua sorella e la madre entrarono in camera, aiutandola a prepararsi, anche perchè con il pancione che cresceva era un pò difficile. Al momento del vestito, Strawberry si accorse che mancava. Si fece subito prendere dal panico più assoluto, alimentato dal fatto che sua madre e Miriam non sapevano che fine aveva fatto il vestito. Se la sera prima lo avevano messo nella camera, ora dove stava? In quel momento la porta bussò, e quando aprirono, trovarono poggiato sul comodino la vicino un pacco. Miriam lo prese, guardandosi attorno senza vedere nessuno. Entrò, poggiando il pacco sul letto. Lo aprirono e Strawberry si mise a piangere, poichè quell'abito lo aveva visto nelle foto del giorno del matrimonio dei suoi genitori.
- Ma questo è..- Mormorò Alexandra, che riconobbe il vestito da sposa di Sakura. Solo una persona poteva averlo conservato tutto quel tempo. Strawberry uscì di corsa dalla stanza, avvicinandosi alla porta di Steve, che stava sul letto con la testa tra le mani. Quando si accorse che era la sorella, rimase immobile, mentre la giovane si avvicinava.
- Che ci fai qui? Dovresti prepararti. Ti sposi tra 2 ore.-
Il suo tono era gelido.. freddo..
- Perchè non sei vestito?.-
Infatti Steve, stava senza vestito. Brutto segno.
- Semplice. Io non vengo. E ora và a prepararti.- Detto ciò, la mandò via, e la rossa, non ebbe la forza di obiettare. Cominciò a piangere, poggiando una mano sulla porta di fronte a lei.
- Voglio che si sei!!.- Urlò, ma la porta non si aprì.
Proprio il giorno del suo matrimonio mancava una persona a lei importante... Una persona che però quando la marcia nuziale partì.. si sentì prendere la mano, ma non era quella di Eric, come doveva essere, bensì la sua.. Strawberry si voltò e lo abbracciò forte.
- Perdonami fratellone..-
- Sono io a chiederti scusa..E ora non piangere senò ti rovini il trucco.-
Ridendo entrarono in chiesa e Strawberry lo vide.. vicino all'altare con gli occhi lucidi... Steve la lasciò nelle sue mani, sorridendo. I loro sguardi non si sciolsero per tutta la funzione, neppure quando pronunciarono il fatidico si, e il loro bacio uni le loro 3 vite.
Tutto era tornato alla normalità. Finalmente Strawberry e Steve fecero pace, ringraziando soprattutto Ryan, che fu lui a convincerlo ad andare al matrimonio..
Ryan.. si erano uccisi, amati, poi di nuovo uccisi.. ma alla fine dimostrarono che si erano innamorati per quello che erano. Ryan aveva esaudito il piccolo desiderio di sua moglie, un desiderio che aveva espresso più volte, con i suoi silenzi e i suoi gesti: Amami per come sono.
  
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