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Autore: Sara_2001    05/11/2015    0 recensioni
Anabel Price detta Bel, occhi azzurri come l’oceano, capelli color nocciola, un fisico perfetto. Lei è sempre stata una ragazza solare ma una scoperta del padre le ruba quel sorriso che brilla sempre sulla sua faccia, tutti gli voltano le spalle, nessuno più la capisce, né la madre né i fratelli solo lui riesce a farla sorridere anche quando lei non ne ha voglia, solo lui riesce a consolarla con un abbraccio, lui, Tom Parker: occhi verdi, capelli neri e un fisico da paura è il playboy della scuola, anche lui ha un passato difficile alle spalle e insieme ad Anabel riesce a superarlo e finalmente a essere felice. Ma sarà così facile? oppure ci saranno ancora tanti ostacoli da superare? E soprattutto ce la faranno a superarli?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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~~Guardo il soffitto sorridendo mentre mi arrotolo una ciocca di capelli intorno all’indice sinistro. Mi sento felice, tanto felice. Ho una pace interiore mai provata in vita mia; è tutto successo in un giorno: sono tornata a casa, mi sono messa insieme a Tom e ho rivisto l mia migliore amica – che si è presentata a casa mia appena l’ho chiamata e mi ha quasi strangolata, quando le ho detto che io Tom non siamo più solo amici ha cominciato a saltare per tutta la stanza – sono semplice, e devo dire finalmente, felice.
Mi siedo sul letto e mi allungo fino a raggiungere il libro di Tom, prendo un pennarello rosso e sfoglio le pagine piene di tutte le frasi che ci dicevamo io e lui per telefono fino a raggiungerne una bianca. Disegno un grosso cuore e dentro ci scrivo
                                  “Bel+Tom
                                            5-12-2015”
Quando la porta della mia stanza si apre, di colpo chiudo il libro facendogli fare un grosso rumore. Alzo lo sguardo incrociando quello incuriosito di mia madre.
<< Stai forse nascondendo qualcosa? >> , Mi chiede.
<< No, perché dovrei? >> .
<< Sai … È da parecchio che ti vedo con quel libro tra le mani … mi devi forse dire qualcosa? >> , deglutisco guardando altrove. Non le voglio dire che sto cominciando ad uscire con Tom, forse perché prima che io e lui ci avvicinammo tutti sapevano la sua fama, e quando dico tutti dico TUTTI  e anche se qualche tempo fa lei scherzava dicendo che poteva nascere qualcosa tra di noi so benissimo che è l’ultima cosa che vorrebbe.  E ora non voglio farmi rovinare questo momento da NESSUNO.
<< No … Allora come mai sei qui? >> , Domando cambiando argomento.
<< Bel, sono in casa mia, devo per caso chiederti il permesso per venire in camera tua? >> .
<< Non sto dicendo questo >> , sospira. Ma è possibile che ultimamente le da tutto fastidio? Non è mai contenta!
<< Domani a pranzo viene tuo padre, Luke e il figlio di Luke. Comportati bene. Buonanotte. >> , Stava per uscire ma la fermo accigliata per le parole che ha detto.
<< Aspetta mamma … Luke ha un figlio? >> .
<< Si, a quanto pare anche lui ha abbandonato una famiglia … non è fantastico? >> . Il tono sarcastico che usa mi fa intuire che dall’amore verso mio padre è passata all’odio, ma cerca di rimanerci in buoni rapporti per noi. Alcune volte mi sento in colpa. Se io e i miei fratelli non esistessimo sarebbero facile molte cose.
<< Mamma … Tu amavi molto papà? >> , Sospira.
<< Anabel, il fatto è che nonostante tutto il male che ci ha fato io non ce la faccio proprio ad odiarlo, l’amore è così: un attimo prima stai in cielo e un attimo dopo ti schianti a terra facendoti un male atroce … prima o poi rimani sempre fregata. >> , rimasi scioccata dalle sue ultime parole, sono le stesse che ha usato Tom e quando me le ricordai il mondo mi cadde addosso. Perché mai vuole stare con me se non crede nell’amore? Non dico che io lo amo, però si sa che chi non crede in questo sentimento così forte non ci prova neanche in una relazione. Un senso di angoscia mi invase facendo passare il mio buon umore. << Ma non aver paura di amare tesoro, perché è bellissimo, okay? >> Continua lei, mi limito ad annuire avendo paura del mio tono di voce. << Buonanotte. >>.
<< ‘Notte. >> Sussurro.
 Esce dalla stanza e mi lascio cadere di peso sul letto. Non mi sento più felice come prima. Il continuo vibrare del mio cellulare in carica sul comodino mi distoglie dai miei pensieri. Allungo un braccio e lo prendo tra le mani, quando vedo “Tom” lampeggiare ero indecisa se rispondergli o meno ma poi mi resi conto che non farlo è da stupidi. Devo cercare di non farmi toccare troppo dalle parole di mia madre, ma  credo che l’anno già fatto.
Rispondo – per fortuna – in tempo.
<< Ehy! >> .
<< Stavo per riattaccare, come mai ci hai messo così tanto? >> .
<< Scusa, mi ero andata a lavare i denti. >>  , Mento.
<< Non preoccuparti >> .
<< Che mi devi dire? >> , chiedo andando dritta al punto.
<< Cos’hai? >> , Mi domanda a sua volta. Deglutisco.
<< Niente … >> .
<< Bel, ti conosco. >> , Dice in tono di rimprovero.
<< Ecco, prima stavo parlando con mia madre sulla storia di mio padre e siamo andate a finire per parlare dell’amore e mi sono ricordata quando mi dissi che non avevi nessun intenzione di avere una storia seria, e mi chiedo allora perché tu ci voglia provare ad averla con me?! >> , dall’altro lato del telefono sento lui che sospira e dopo pochi attimi risponde.
<< Te l’ho detto Bel, non lo so cosa mi sta succedendo con te, ma provo dei sentimenti forti, non so cosa siano ma non voglio starti lontano … Credo di non essere stato molto chiaro ma ti voglio al mio fianco. >> , Sorrido. Tutte le insicurezze che avevo fin in quel momento si dissolsero in fretta, proprio come erano venute, ultimamente sono un po’ lunatica.
<< Allora Price, domani alle 15:30 sei libera? >> . Dovrei dire di no visto il bel pranzetto che mi spetta ma non ce la faccio. Tanto già so che dopo il dolce cominceranno a parlare di argomenti dove io non vengo nominata neanche per sbaglio quindi non serve molto la mia presenza.
<< Si! >> , Esclamo.
<< Perfetto, allora ci vediamo domani. >> .
<< Certo, ma non mi dici dove andiamo? >> .
<< No, lo scoprirai domani … ‘Notte Minnie. >> , Sorrido di nuovo.
<< ‘Notte occhi verdi. >> Riaggancio e poi mi metto a dormire mentre sorridevo.
La mattina seguente mi sveglio con il profumo di pasta al forno, carne e dolci. Apro gli occhi e la porta della mia camera è socchiusa, questo spiega perché il profumo di cibo è arrivato sino alle mie narici. Mi alzo di malavoglia e la vado a chiudere. Per scacciare l’odore apro la finestra e poi mi siedo sul letto. Lancio uno sguardo alla sveglia e segna le undici meno cinque. Avrò dormito così tanto per la stanchezza del viaggio.
Mi avvicino alla valigia –che devo disfare al più presto – e ne estraggo un grazioso vestitino bluette che in vita ha una cintura nera. Prendo delle calze nere abbastanza pestanti per  non sentire freddo. Vado in bagno per farmi una doccia e poi ritorno in camera a vestirmi e truccarmi. Dopo aver calzato degli stivaletti scendo.
<< Alla buonora! >> , Esclama mia madre.
<< Scusa mamma, ma avevo sonno e sono rimasta a dormire. >> , mi giustifico.
<< Va bene, come mai ti sei vestita così … >> , Fa una piccola pausa per trovare le parole giuste. << … carina? >> , dice poi.
Scrollo le spalle. << Dopo devo uscire. >> .
<< E con chi? >> . Il Santo campanello mi salvò e io non trovai scusa migliore se non di andare ad aprire. Quando lo faccio mi ritrovo mio padre e Luke in compagnia di un ragazzo coi capelli castani e occhi nocciola. È più alto di me e deve avere la mia stessa età. Tutto sommato è carino, ma mai quanto Tom …. Oddio devo ritornare in me il prima possibile.
<< Ciao … Ehm entrate. >> Dico facendomi da parte. Per quale motivo mi sto comportando da perfetta idiota? Fortunatamente in mio soccorso viene mia madre che ha il dono di far sentire sempre tutti a suo agio nonostante la situazione è imbarazzante, molto imbarazzante.
<< Accomodiamoci in sala. >> Propone mia madre cominciandosi ad incamminare, e noi la seguiamo.
<< Non preoccuparti, so come ci si sente, è tutto molto imbarazzante. >> Mi volto verso destra per vedere chi mi ha sussurrato ciò e incontro gli occhi del ragazzo il quale sono all’oscuro del  suo nome, ma ha l’aria di essere molto simpatico.
<< Già, in questo momento rimpiango più che mai l’assenza di mio fratello. >> . Quando finisco di sussurrare questa frase eravamo appena entrati in sala. Dopo le presentazioni –dove ho scoperto che il figlio di Luke si chiama Drew – ci sediamo tutti sul divano in attesta che il pranzo sia pronto.
 Durante il pasto susseguii una fila di chiacchiere che io non avevo proprio voglia di stare a sentire, quando arrivammo al contorno il mio stomaco non poteva più ricevere cibo e così cominciai a giocare distrattamente con la forchetta nel piatto . Da quando mia madre cucina così tanto?
Sobbalzo dalla sedia quando sento pronunciare il mio nome <> . Domando spaesata.
<< Stavo dicendo a John che dopo devi uscire, Bel. >> . Afferma mia madre .
<< Ah. >> .
<< Con chi esci? >> . Carissimo papà perché non pensi a mangiare quell’insalata che hai nel piatto invece di dirmi con chi esco?
<< uhm … con un amico. >> . Mi sento in imbarazzo, dopotutto chi è che non lo sarebbe quando hai tutti gli occhi puntati su di te? Fortunatamente dopo poco si cambia argomento, ma il tempo sembra comunque che non passa mai. Quando finalmente la lancetta dei minuti dell’orologio segna le tre e mezza sorrido. Cautamente mi alzo << Ehm, scusate ma io devo andare. >> . Saluto velocemente tutti e poi corro in camera mia per prendere un cappotto nero  e successivamente corro di sotto mentre lo indosso e apro la porta. Mi metto seduta sui gradini davanti casa per aspettare Tom, che arriva dopo pochi minuti.
<< Ehy! Hai fretta? >> , Dice ridendo.
<< Si, oggi è venuto mio padre e company e … >> , Non mi fa finire la frase che prende la mia mano e mi costringe ad alzarmi, avvolge le sue braccia intorno al mio busto e appoggia il suo mento sulla mia testa.
<< Come stai? >> . Mi chiede.
<< In che senso come sto? >> .
<< Tutta questa situazione di tuo padre che … sta con un altro, tua madre che prima si vuole trasferire in Canada e poi torna … su tutto … come stai? Suppongo che sia abbastanza difficile come situazione. >> .
Sospiro. << Be’ si lo è, ma non posso farci nulla, lo devo solo accettare. >> . Strinsi di più la presa su di lui, per risposta mi lascia un bacio sul capo. In quel momento mi sembra di essere in paradiso, certo ancora non mi sono abituata a tutto ciò però lo farò molto presto.
Scioglie l’abbraccio.
<< Andiamo. >> . prende la mia mano  e mi conduce sino alla sua moto, perfettamente tirata a lucido, mi ci posso perfino specchiare se volessi.
<< Dove andiamo? >> , Domando mentre lui posa il casco sulla mia testa e lo allaccia.
<< Mi hai fatto la stessa domanda ieri sera, e io cosa ti ho risposto? >> .
<< Va bene, lo scoprirò dopo. >> , Dico arrendendomi e alzando gli occhi al cielo.
<< Brava ragazza. >> Ridacchia e poi sale sulla moto. Mi tende la sua mano per aiutarmi a salire e dopo averla afferrata la lascio solo quando sento che non posso cadere. << Mi raccomando tieniti forte. >> . Di certo non me lo feci ripetere due volte. Durante il viaggio ridevamo per qualsiasi cosa, anche se era una sciocchezza. È tutto così perfetto. Io sono sotto l’incantesimo del suo profumo, non posso dire con certezza di cosa sa, è tutto un po’ misto: si sente l’odore di deodorante, tabacco, sa semplicemente di lui.
Quando arriviamo era trascorsa una mezz’oretta. Il luogo mi sembra famigliare, e lo è ancora di più quando sento il lontananza le onde sbattere contro gli scogli, mi ha portata in spiaggia, dove ci siamo scambiati il nostro primo bacio. Sorrido appena metto piede sul suolo dove è ricoperto un po’ di sabbia. Mi slaccio il casco e glielo do.
<< Ma non hai paura che li possano rubare? >> , Chiedo quando vedo che li poggia sulla sella.
<< Nah, in questo periodo nessuno viene qui! >> .
<< Okay. >> . Intreccia le sue dita alle mie e poi cominciamo a dirigersi verso la spiaggia. Quel contatto, è un semplice gesto, ma ha scatenato in me comunque mille emozioni. << Chi l’avrebbe mai detto che Tom Parker fosse così romantico?! >> , Esclamo. Abbassa lo sguardo visibilmente in imbarazzo e io non posso far altre se non sorridere. Sa benissimo a cosa mi riferisco, soltanto non vuole ammettere che ha compiuto un gesto romantico, molto romantico.
<< Be’ c’è sempre una prima volta per tutto … e anche una seconda, una terza, una quarta … >> , Si avvicina sempre di più fino a far toccare i nostri nasi. Sorrido sapendo cosa vuole fare.
<< Baciami! >> , Sussurro quando posa le sue mani sui miei fianchi.
<< Baciami tu. >> . Non me lo faccio ripetere due volte che gli prendo il viso tra le mani e faccio combaciare perfettamente le nostre labbra. Con un solo braccio mi cinge la vita mentre l’altra mano la fa scivolare sulla mia schiena in modo di avvicinarmi di più a lui. Io, invece gli avvolgo il collo con una braccio mentre con la mano destra inizio a giocherellare con una ciocca dei suoi capelli. Essi sono come la seta, morbidissimi, quasi glieli invidio. Mentre noi approfondiamo il bacio sento un fuoco accendersi dentro me, sento di avere un disperato bisogno di lui e delle sue labbra, se non fosse per l’aria rimarrei così anche tutta la vita. Mi sento viva ed è una bellissima sensazione, sono contenta che proprio lui mi sta facendo scoprire tutte queste sensazioni fantastiche.
Le nostre a labbra si separano lentamente, quasi non volessero più staccarsi e in effetti io non volevo.
Mi guarda negli occhi e mi sorride. << Sei bellissima. >> . Dice spostandomi una ciocca di capelli – che  mi va continuamente sul viso per via del vento – dietro l’orecchio.
<< Posso farti una domanda? >> , Chiedo.
<< Certo. >> .
<< Perché di tante ragazze ti sei incaponito proprio con me? >> . Scrolla le spalle.
<< Così … tu perché di tanti ragazzi – tra cui il tipo canadese – ti sei incaponita proprio con me?? >> . Sbuffo sentendo nominare di nuovo quel ragazzo.
<< 1. Non nominare mai più quel tizio; 2. Non deviare la domanda. >> .
<< Va bene, allora, prometti che non riderai? >> , Annuisco.
<< Lo prometto! >> , Dico poi.
<< Be’ credo che quello che mi ha colpito di te è proprio perché tu non mi hai mai cercato, e sinceramente mi incuriosivi e allora mi sono avvicinato a te e ho smesso di osservarti da lontano. >> .
<< Scusa, ho avuto una specie di stolker? >> , Chiesi sul punto di ridere.
<< No, osservatore. >> . Non ce la feci più e scoppiai in una fragorosa risata. Lui mi rivolge uno sguardo truce. Lo so che avevo promesso che non avrei riso ma non ci sono riuscita a trattenermi, tutta via lo trovo un gesto carino.
<< Oh no, non ci pensare nemmeno! >> , Esclamo ritornando seria quando vedo che si avvicina alla riva, troppo vicino per i miei gusti.  Quando vedo che si sta chinando verso l’acqua incomincio a correre per sfuggirgli, mi volto un secondo per vedere se ha ancora intensione di bagnarmi, ma sta correndo dietro a me per riuscire a prendermi.
Quando sento un braccio sulla mia vita e un respiro caldo sul mio collo sorrido. Come due idioti continuiamo a correre e inciampiamo nei nostri stessi piedi e così cadiamo a terra ridendo come non mai. << Ahi! >> , Esclamo fingendo di essermi fatta male.
<< Ti sei fatta male? >> , Mi chiede lui. Nella sua voce posso sentire una punta di preoccupazione.
<< No, stavo scherzando. >> , Confesso riprendendo a ridere.
<< Ma sei scema? Mi hai fatto prendere un colpo. >> .
Mi giro ancora incastrata tra le sue braccia. << Scusa. >> . Gli stampo un bacio sulle labbra e poi mi accoccolo sul suo petto, in questa posizione sento chiaramente il suo battito accelerato. Sorrido per l’ennesima volta e dico: << Vorrei rimanere così per sempre. >> .
<< Anche con la sabbia tra i capelli? >> , Chiede divertito.
<< L’importante è che sono con te! >> .
La sua presa su di me aumenta, come se ha paura che io possa scappare, ma questa è proprio l’ultima delle mie intenzioni.  Rimaniamo in questa posizione  per pochi attimi, oppure minuti, forse anche per delle ore intere, non lo so perché quando sto con lui il tempo si ferma e l’unica cosa che conta siamo solo noi.

Angolo Autrice:
Ciao a tutte, chiedo perdono per questo ritardo mostruoso ma la scuola ( e le mie sisters) mi prende molto tempo e anche se il capitolo è corto ci impiego tre sere per farlo. Comunque spero che vi piaccia, se è così lasciate un like e un commetto. Notte e alla prossima.
-Sara
ps: Scusate eventuali errori.

   
 
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