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Autore: Immahia94    07/11/2015    1 recensioni
Siamo a Torino un anno dopo la decisione che ha presa in ospedale, ha ottenuto il divorzio da Renzo il quale pur non mando Carmen ha iniziato cuna vita insieme a lei per il bene del piccolo Lorenzo, Livietta vive la sua maternità e il suo matrimonio con George. E Gaetano che fine avrà fatto?? come reagirà al fidanzamento tra Camilla e Michele ma soprattutto come prenderà Camilla il fidanzamento tra Gaetano e la sua collega Silvia Rocca. Buona lettura spero vi piaccia quest è la mia fanfiction e vi chiedo scusa in anticipo se non vi piacerà
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Camilla Baudino, Gaetano Berardi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Camilla dopo aver ricevuto l’invito a cena da parte di Gaetano si dimenticò di tutti i pensieri negativi, di Michele e della sua partenza. Si fece una doccia andò in camera da letto, si preparò, mise un velo di trucco si diete un ultima controllata e poi uscì. Voleva fare una sorpresa a Gaetano, aveva le idee chiare anzi chiarissime, arrivò in centro parcheggio la macchina ed entrò in vari negozi ed acquisto tutto ciò che le occorreva, candele profumate, petali di rose, incenso. Ma voleva stupirlo così entro in un negozio di intimo dove provò vari completini fin quando non indossò un completino bianco di pizzo e seta, si guardò allo specchio e disse
-Ah però mi mantengo abbastanza bene per essere una cinquantenne nonna!!- guardandosi allo specchio e facendo un sorriso - Chi sa come reagirà spero che non si metta a ridere – disse tra se e se continuando a guardarsi allo specchio
-Però complimenti le sta davvero bene! Suo marito è proprio un uomo fortunato –
-Eh già anche se non è per mio marito ma per il mio compagno! – fece un sorriso che le illuminava il volto
-Beh è comunque un uomo fortunato! – sorrise la commessa e con gentilezza disse - Senta se permette le consiglierei questa vestaglia nera di seta così da creare un effetto vedo non vedo. –
-Beh grazie devo dire che è splendida!! La ringrazio per il consiglio –
- Ma si figuri! – con un sorriso smagliante si volta e si allontana
Camilla entra in camerino si cambia e va verso la cassa per pagare
-Sono 100 euro – disse la commessa – carta o contanti?? -
-Carta!!! -  inserì la carta nel POS digitò il codice e attese
-Ecco questa e sua e questo è lo scontrino –
-La ringrazio! – Camilla recuperò la carta e lo scontrino dal bancone
-Grazie a lei! -  Disse la commessa porgendo il sacchetto verso la donna
Camilla prese il sacchetto ed uscì dal negozio. Si fermò ad un bar dove ordinò un vermut e alcuni stuzzichini, cerva di immaginare la faccia di Gaetano quando l’avrebbe vista con quel completino e la sua reazione, sperava di lasciarlo a bocca aperta, non poteva evitare di sorridere nel pensare a lui specialmente quando facevano l’amore, sembrava un adolescente quando a quell’età si dà un significato puro e romantico all’amore e soprattutto si crede che l’amore vinca su tutto e tutti e che duri per sempre. Nel suo caso era successo proprio quello. Anche se non era più adolescente l’amore per Gaetano era cresciuto poco a poco, anche a distanza di dieci anni quell’amore non era morto anzi cresceva sempre più ad ogni incontro ad ogni abbraccio, ad ogni battutina e frecciatina, ad ogni sguardo. Quell’amore che per anni ha cercato di soffocare ha resistito fin quando non è esploso. Di fatto anche l’amore che Gaetano provava per lei aveva resisto su tutto, proprio quell’uomo che si è sempre accontentato di pochi attimi, di fughe, anni di negazioni verso i suoi sentimenti i suoi gesti, di donne che riempivano il suo letto, con un matrimonio ed un figlio non ha permesso che quell’amore si spegnesse ma l’ha curato e protetto per dieci anni fin quando lei non si è sentita pronta. Camilla non poteva far a meno di pensare a tutto quello che le era successo negli ultimi dieci anni, di quell’uomo così meraviglioso che le è stato sempre vicino l’ha sostenuta, la consolava dopo un litigio con Renzo, l’ha rispettata fin quando lei non s’è sentita pronta, ma soprattutto le ha perdonato l’ennesima delusione, dove un altro uomo al posto suo l’avrebbe mandata a quel paese senza pensarci due volte. Si reputò una donna fortunata ad avere Gaetano. Mentre assaporava il suo vermut prese il cellulare dalla borsa sperava in un messaggio o in una chiamata di Gaetano ma nulla silenzio assoluto.
-Sarà impegnato! Non avrà avuto tempo! – disse con sconforto - Vabbé che mi frega lo chiamo al massimo non mi risponde! –
Compose il numero e attese, squillava ma niente e mentre stava per attaccare sente la sua voce
-Hey Camilla! –
- Hey! Ti disturbo?? –
- Professoressa tu non mi disturbi mai! – usò un tono un po’ ambiguo
-Ma quanto ti adoro! –
-E tu non sai quanto io adori te!! Ho una sorpresa per te sta sera cara professoressa –
-Ah siii? –
- Si si! Non vedo l’ora che arrivi sta sera –
-A chi lo dici! Ma sono curiosa dove mi porti sta sera??? –
-Ho prenotato al Sasso ferro! –
-Al Sasso Ferro?? –
-Si si! Ma se non ti va puoi dirmelo –
- Ma certo che mi va! Se sono con te mi va tutto -
-Ne sono contento, non sai cosa ho dovuto inventarmi per prenotare!! –
-Posso solo immaginare!! – le scappo una risata
-Che fai ridi professoressa?? –
-No no è che stavo immaginando quale scusa tu posa aver usato! –
-Non te la dico altrimenti non la finisci più di ridere! – disse con tono ironico
-Va bene lascio vagare la mia fantasia….. mio caro vicequestore –
-Quanto adoro essere chiamato così da te! – e dopo pochi attimi di silenzio disse – mi viene un brivido quando sento pronunciare questa parola dalla tua bocca! –
Camilla arrossì e non poté evitare di mordere il labbro inferiore – Beh allora dovrò chiamarti più spesso Vicequestore –
-Che fai mi provochi professoressa?? –
-Io?? Non lo farei mai sono un angelo – disse con tono ironico e malizioso
-Si proprio un angelo, forse vorrai dire un diavolo vestito da angelo –
-Spiritoso! – rispose facendo credere di essere arrabbiata
-Sei meravigliosa anche quando fai la finta arrabbiata – udì qualcuno bussare alla sua porta – Scusami Camilla ma devo chiudere c’è il questore. A stare amore mio –
-Va bene Amore ci vediamo sta sera!! –
-Ciao amore mio – con rammarico chiuse la chiamata e si dedicò al questore          
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-Avanti! –
Entrò un uomo sulla sessantina, alto capelli brizzolati, un uomo di bella presenza e affascinate per la sua età, con aria distinta ma allo stesso tempo rigida entrò nell‘ufficio di Gaetano e dirigendosi verso la scrivania disse
-Salve dottor Beradi! Mi scuso di essere venuto senza preavviso ma volvevo essere aggiornato personalmente sulle novità del caso della mole
-Salve questore! Non si preoccupi. Si accomodi così le mostro i risultati dell’autopsia –
Il questore fece cenno con la testa e si accomodò
-La vittima si chiama Maria Sacco 25 anni residente a Torino, incensurata non sposata, era un insegnate di danza abitava poco lontano dalla mole Antonelliana–
-Avete scoperto qualcosa su le sue relazioni i suoi contati?? –
-Abbiamo scoperto che la vittima aveva un compagno Armando Masullo 32 anni anche lui incensurato imprenditore i due convivevano insieme –
-Lo avete convocato??-
-Il signor Masullo è a Milano per lavoro, abbiamo controllato e per la sera dell’omicidio aveva un alibi! -
il procuratore congiunge le mani e le porta all’altezza della bocca – bene vada avanti Berardi–
Gaetano fece un cenno con la testa e riprese -La dottoressa Ricci durante l’autopsia ha riscontrato che la vittima è stata violentata e in oltre l’assassino ha sferrato numerose pugnalate per l’esattezza 24 coltellate, ma non sono state la causa del decesso. La causa del decesso è stata un’unica pugnalata dritto al cuore che ha reciso l’aorta causando il soffocamento della vittima e una massiccia emorragia. Secondo la dottoressa Ricci sapeva con certezza dove dovesse colpire infatti secondo lei, c’è qualcosa di strano-
-come qualcosa di strano?? – il questore guarda sempre più perplesso Gaetano
-Si, secondo la dottoressa solo la coltellata al cuore è stata inferta con precisione e decisione, mentre le altre sono state inferte diciamo a casaccio e in modo superficiale, come per depistarci. Ma non è tutto l’autopsia ha riscontrato che la donna era incinta di pochi mesi. –
-Ah!!! Di questo siamo sicuri? –
-Si purtroppo si! –
-Le analisi tossicologiche hanno riscontrato qualcosa? –
- No niente di rilevante!!! –
-Bene la ringrazio Berardi, sta facendo un ottimo lavoro! –
-La ringrazio! –
-Mi tenga aggiornato! –
I due si diedero una stretta di mano e si salutarono, Gaetano ritornò alla sua scrivania mentre il questore uscì dall’ufficio. Gaetano si sedette prese il cellulare e controllò se qualcuno l’avesse cercato, trovò solo un messaggio di Silvia dove gliene diceva di tutti i colori, bloccò il cellulare e lo ripose sulla scrivania. Portò le mani alla testa e sbuffo fino a quel momento non aveva pensato nemmeno ad un minuto a Silvia e a quello che aveva fatto, ma in fondo era consapevole che non sarebbe mai riuscito ad amarla veramente perché nei suoi pensieri e nel suo cuore c’era Camilla. Appena pensò a lei guardò l’orologio e vide l’orario
-OOOH PORCA MISE…. – si alzò di colpo dalla sedia e chiamò Torre – TORRE! – mentre si infilava di corsa il capotto vide l’uomo entrare – Torre dai non avere paura vieni qua! –
-No dottò e chi tiene paura! –
Vece un verso incomprensibile e poi disse – Torre io devo scappare ho un appuntamento con –
-Con la prof dottò? –
-Torre ma chi?? – guardò l’uomo con imbarazzo e stupore
-Dottò vi conosco troppo bene, so dieci anni che vi vedo fare questo! – fece un mezzo sorriso
-Ma fare cosa?? Ma che dici ? –
-No niente dottò non volevo dire niente – alzò le mani come in segno di resa e disse – ma perché mi avete chiamato? –
-Ti ho chiamato perché volevo dirti che io sto andando via –
-Va bene dottò state tranquillo vi chiamerò solo se ci sarà qualche emergenza! –
-Grazie Torre – diede una pacca all’uomo sulla spalla e si diresse verso l’uscita.
Entrò in macchina e si recò a casa.
-Se non mi muovo rischio di fare tardi! -
 
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Chiuse la chiamata e ripose il cellulare in borsa, guardò l’orologio che segnava le 16:30
-Caspita quant’è tardi sarà meglio che torni a casa! –
Lasciò i soldi sul tavolino, recuperò le sue cose e uscì dal bar. Mentre si stava dirigendo verso la sua macchina si fermò di colpo davanti ad una vetrina di un negozio, la sua attenzione fù catturata da un vestito bellissimo color rosa antico con le maniche lunghe trasparenti in pizzo macramè come il resto del vestito, era accollato sul davanti ma dietro aveva una scollatura che lasciava intravedere gran parte della schiena dove veniva interrotta da una fascia nera che cingeva la vita, rimase ammaliata da quel vestito così decise di entrare. Entrò e chiese alla commessa se poteva provare quel vestito rosa antico esposto in vetrina
-Certo glielo prendo subito! Sa è l’ultimo modello rimasto –
-E ci credo è un vestito splendido -
-Ecco qui! Venga mi segua l’accompagno ai camerini –
-La ringrazio! – le fece un sorriso e la seguì
Entrò nel camerino si svesti e indosso quel meraviglioso abito, uscì dal camerino e si guardò allo specchio
-È meraviglioso!! – disse con tono stupito
-Sembra fatto per lei. Non fa difetto da nessuna parte le calza alla perfezione – disse la commessa incredula
-La ringrazio ma credo stia esagerando! –
-No le assicuro che è veramente così, ho venduto centinaia modelli di questo vestino ma mai a nessuna andava così bene  -
-La smetti così mi fa arrossire! –
-Mi scuso se l’ho messa in imbarazzo ma è la pura verità –
-No ma si figuri! Spero che riuscirò a suscitare la stessa reazione anche sta sera! –
-Farà un figurone glielo assicuro! –
-La ringrazio!! – fissò la commessa ancora incredula per quella reazione che per lei era esagerata in fondo si il vestito era meraviglioso ma lei era pur sempre una donna di cinquant’anni. Rientrò in camerino per cambiarsi e poi si recò alla cassa per pagare
-Non le serve altro?? –
-No la ringrazio! – rispose con la testa china verso la borsa mentre prendeva il portafogli
La commessa le fece un sorriso e disse – sarebbero 170 euro ma siccome è l’ultimo modello gli faccio uno sconticino –
-Ah grazie ma non deve! –
-Ma non si preoccupi sono 135 euro –
-La ringrazio! ecco a lei! –
-Inserisca il codice! –
Camilla annuì e fece ciò che le era stato chiesto attese la consegna dello scontrino e del sacchetto contenete il vestito ringrazio pe l’ennesima volta ed uscì andando in direzione della macchina.
-Se non mi muovo rischio di fare tardi –
Mise in moto e andò via. Dopo dieci minuti era sotto casa parcheggiò prese tutti i sacchetti e corse verso l’ascensore
-e ti pareva sto coso è rotto un giorno si e pure l’altro uffa che pizza! – con aria irritata si incammino verso le scale raggiunse il secondo piano e bussò alla porta di Livietta.
DRIIIIN DRIIIIN!
-Eccomi- la ragazza aprì la porta e trovò la madre –Mamma che ci fai qui?? –
-Scusami tesoro ma mi occorrono delle cose!! Posso entrare??? –
-Vieni mamma entra!! Ma cosa sono tutti questi sacchetti?? – con aria sorpresa
-Ho fatto un po’ di compere! –
-Ho notato! – facendo una risata – Ma come mai hai comprato tutte queste cose?? – domandando con un sopracciglio alzato e le mani ai fianchi
-Beh sta sera Gaetano mi ha invitato a cena e visto che non avevo un vestito adatto ne ho comprato uno –
-Ok e il resto?? Vuoi fargli una sorpresa? – aveva un’espressione curiosa
-Beh si ma no questa sera! Comunque sono passata per sapere se potevi prestarmi delle scarpe e una pochette che vadano bene sul vestito! – cercando di deviare il discorso sui suoi propositi romantici per Gaetano
-Certo mamma! – rispose la ragazza con un sorriso
-Allora ti aspetto di sopra?? –
- si mamma va bene. Il tempo di sistemare Camilla, dare disposizioni a George e sono da te! –disse intenta ad aprire la porta
-Va bene grazie tesoro usa le chiavi perché sicuramente sarò sotto la doccia! – Abbraccio la ragazza e uscì
-D’accordo mamma a dopo! –
Sciolto l’abbraccio Camilla salì a casa apri la porta e trovò potty ad accoglierla.
-Ciao amore scusa ti ho lasciato da solo! – disse la donna chinata verso il cagnolino intenta ad accarezzarlo e prendendolo in braccio. – Ora la mamma ti mette la cena e va a prepararsi che deve uscire! – il cagnolino iniziò ad abbagliare e leccarle la mano. Camilla poggiò Potty a terra e prese la sua scodella che riempì di croccantini – ecco la cena è servita! Ora la mamma va prepararsi! – accarezzò nuovamente potty e si reco verso la camera da letto, tolse il vestito dal sacchetto e lo ripose sul letto poi nascose gl’altri sacchetti così che Gaetano li potesse trovare. Si spogliò, ripose i vesti sporchi nella cesta del bucato e si recò in bagno. Fece velocemente una doccia si asciugò e applico la crema idratante su tutto il corpo. Ritornata il camera da letto udì la porta d’ingresso aprirsi
-LIVIETTA SEI TU??? –
-SI MAMMA SONO IO!! –
-VIENI SONO IN CAMERA MIA! –
La ragazza sull’uscio della porta fu accolta da potty che giocoso come sempre la riempì di feste
-Hey potty ciao! – la ragazza lo prese in braccio e iniziò ad accarezzarlo e si recò nella stanza di Camilla che nel fra tempo aveva indossato il vestito, si era anche truccata senza esagerare, aveva indossato un completo di gioielli che anni prima le aveva regalato Renzo le mancavano solo le scarpe. Intenta a guardarsi allo specchio non notò la figlia, la quale appena realizzato che quella donna con quel vestito totalmente diverso da quelli che di solito aveva visto era Camilla, non poté far a meno di rimanere a bocca aperta. Quado Camilla si voltò vide la figlia appoggiata sull’anta della porta con potty in braccio e la bocca aperta rimase un po’ perplessa. Per  alcuni minuti si guardarono negli occhi per poi interrompere il silenzio.
-Mam… mamm…. Mammma sei stuuu…..penda! – con occhi lucidi continuava a fissare la madre
-Sul serio?? – era emozionata e si vedeva
-Si mamma se bellissima farai venire un infarto a Gaetano – si avvicinò alla madre e abbracciandola da dietro disse con aria commossa –Sei bellissima mamma! Sono contenta che tu abbia fatto pace con Gaetano, perché solo con lui riesci a dare il meglio di te! –
Camilla portò la mano per una carezza sulla guancia di Livietta che si era appoggiata nell’incavo tra il collo e la spalla – Grazie tesoro ti voglio bene! – si voltò e fisso la ragazza negli occhi. Le due donne si resero conto che su entrambi i loro visi era scesa una lacrima di commozione.
-Quanto sei cresciuta amore mio, sei diventata non solo bellissima ma anche saggia –
 
-Mamma se continui cosi uno mi farai commuovere secondo ti si rovina il trucco e terzo farai tardi forza indossa le scarpe e vai! – guardò Camilla divertita nel vederla indossare quelle scarpe che agli occhi della madre erano dei trampoli alti 15 metri anziché 10 cm
-Ti avevo detto scarpe comode – disse Camilla con tono leggermente irritato
-Mamma sono tacco 10 e poi credimi sono comodissime – con aria divertita – eeeh  poi sei bellissima e ti stanno anche bene –
Camilla accenno un si e poi senti il citofono suonare
-Questo deve essere Gaetano – sentiva l’ansia aumentare sempre più
-Oddio mamma sembra che sia la prima volta che esci con lui – con aria esasperata – comunque vado io al citofono e dico che stai scendendo ok?? –
-Mm va bene grazie –Camilla si specchio per l’ultima volta e si avviò alla porta
- divertiti mamma e non preoccuparti porto Potty con me così eviterà scene imbarazzanti quado tornerai –
-Cosa? – domandò Camilla con aria stupita
-Mamma hai capito a cosa mi riferisco –
-Si hai ragione comunque ora è meglio andare –
Le due insieme al cagnolino uscirono dall’appartamento. Camilla per evitare brutti imprevisti si tolse le scarpe e scese a piedi nudi, salutò Livietta e Potty e continuo a scendere e si rimise le scarpe prima di uscire nel cortile dove ad attenderla c’era Gaetano.
 
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Non appena la vide rimase impietrito con la bocca spalancata, sentiva ogni muscolo irrigidirsi sempre più, la mente si offuscava sempre più, il cuore gli batteva all’impazzata quasi esplodeva, non poteva credere che quella donna bellissima era la sua Camilla. Non l’aveva mai vista così bella, nella sua mente aveva un unico pensiero quello di portarla a casa e di toglierle quel vestito e farla sua “al diavolo la cena, il Sasso Ferro io la desidero”, sentiva un calore pervadere il suo corpo una scossa elettrica gli attraversava la spina dorsale e senza rendersene conto se la ritrova davanti a lui che aspettava un suo gesto una parola ma era come bloccato, paralizzato. Camilla rimase davanti a lui in attesa di una sua reazione, credeva di aver sbagliato tutto che forse era ridicola con quel vestito con quelle scarpe, si diede dell’idiota. Si fissarono per qualche istante ma Gaetano non diceva nulla “Giuro che se non dice nulla nei prossimi due minuti me ne vado e lo lascio qui”. Quando si rese conto che lei era davanti a lui in attesa di segno riprese possesso della su corpo ma soprattutto della mente riuscì a balbettare qualcosa
-Ca ca ca Camilla sei be… be … bellissima! – aveva un sorriso da ebete, i muscoli della faccia irrigiditi quasi non batteva le palpebre
Camilla sapeva di essere rossa come un pomodoro ma cerco di fare l’indifferente – grazie Gaetano! – si mordeva un labbro aspettava che lui la baciasse
Gaetano la fissò negli occhi e accorciando le distanze se la tirò a se posò le sue mani sui fianchi e la baciò con passione, voleva farle capire tutto ciò che lui pensasse in quel momento. Fu un bacio passionale ma anche dolce che durò per qualche minuto fin quando non si staccarono per respirare, ormai si era rilassato e con voce chiara le disse
-Sei bellissima professoressa! – continuando a stringerla a se
-Anche tu non sei niente male Vicequestore! – giocando con la sua cravatta e guardandolo con uno sguardo malizioso – mi dispiace se ti ho fatto aspettare – si morde il labbro inferiore e lo fissa negli occhi
-Ne è valsa la pena credimi, sei splendida – facendo un sorriso a trentasei denti
-Grazie! Sai pensavo che ti saresti messo a ridere – arrossì leggermente e con gli occhi lucidi
-E perché ?? io non potrei ridere mai di te, nemmeno se ti fossi presentata indossando uno di quei sacchi neri dell’immondizia. Per me sei sempre bellissima – continuava a fissarla negli occhi i quali avevano uno sguardo
-Ti Amo – disse portando le sue mani sul collo di lui e con gli occhi lucidi
-ridimmelo – con lo sguardo serio e malizioso
-Ti amo – gli diede un piccolo bacio e poi un altro ancora, non poté far a meno di fare un sorriso mentre lo baciava sentiva il cuore a mille.
-Professoressa io starei anche tutta la notte a baciarti però abbiamo un tavolo che ci aspetta – si staccò da lei a malincuore e le aprì la porta della macchina – Madame prego –
Aveva gli occhi pieni di gioia e felicità e continuando a sorridere entrò in macchina – Grazie monsieur! –
Gaetano chiuse la porta e si recò dall’altra parte della macchina per accomodarsi al posto del guidatore, un ultimo bacio e partirono. La coppia non si era accorta di essere spiata da Livietta che non poteva essere che contenta e da Renzo che incredulo su quello che aveva visto pensò “Certo che Livietta aveva proprio ragione “.
 
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Mentre erano in macchina Camilla decise di dire tutto a Gaetano così da liberarsi la testa e di godersi a pieno la serata, gli accarezzo il viso lo guardò per qualche minuto e poi
-Gaetano – chiamò l’uomo con tono deciso e un po’ freddo
-Cosa c’è CAMILLA??? Ti sento strana –
- io devo dirti una cosa –
-Dimmi ti ascolto – serrò la mascella e con sguardo fermo continuò a guidare
-Non so come la prenderai! Promettimi che non ti arrabbierai -  con occhi lucidi continuò a fissare l’uomo che ormai era rigido come un pezzo di legno
-te lo prometto!! -  sperava che non si fosse pentita solo al pensiero sentiva un fitta al cuore
-Va bene!! -  qualche istante di silenzio e in un colpo solo buttò fuori tutto –Michele è partito tornerà domenica e non ho potuto parlargli di no. Mi dispiace Gaetano – ormai sentiva che le lacrime non sarebbero tardate ad arrivare
- MA porca miser… - spinse tutta l’aria che aveva trattenuto, sentì il battito regolarsi, i muscoli rilassarsi accostò la macchina e si voltò verso di lei –Mi stavi facendo venire un infarto lo sai?? –
Con gli occhi lucidi e la testa abbassata si limitò ad annuire
-Camilla guardami ti prego – ormai era calmo e sereno la tempesta in lui era sparita le sollevò viso e la fissò in quei suoi occhi da cerbiatta che lo facevano impazzire le fece un sorriso e le diede una carezza – Stavo per sentirmi male, pensavo che ti fossi pentita o che avessi cambiato idea su di noi. Non è colpa tua se Michele è partito oggi, io non pretendo che tu glielo dica subito, prenditi tutto il tempo che vuoi certo non metterci una vita però capisco che questa non sia una situazione facile per te. Stai tranquilla che non sono arrabbiato – gli posò entrambe le mani sul viso e le diede un bacio
Con quel bacio capì che lui era sincero che non provava rabbia e ne delusione, quei sui occhi azzurri erano sereni –Non sai che sollievo mi danno le tue parole! – gli diete un altro bacio dal sapere della passiono e gli sussurrò tra le labbra un flebile –Ti amo –
Gaetano si staccò da lei e rispose –Anche io Ti amo Camilla! – le fiorò la guancia e con un sorriso scese dall’auto, fu seguito a ruota da Camilla. Si presero per mano ed entrarono nel ristorante, sentirono gli occhi che li fissavano o meglio fissavano Camilla. Così Gaetano per far capire che lei era sua, la su DONNA, come in un gesto di possesso, porta la sua mano sul fianco destro e la stringe a se con una presa decisa da far sobbalzare la donna. Seguendo il Maitre si avviarono verso il loro tavolo, sembravano due novelli sposi in luna di miele. La serata prosegui nel migliore dei modi forse grazie al cibo delizioso e al vino buono si ritrovarono a parlare del più e del meno, rivangarono i vecchi tempi e tutto ciò che gli era capitato nell’ultimo anno, si scambiarono sguardi eloquenti e sorrisi che valevano più di mille parole. Le mani che si sfioravano qualche bacio rubato, sembrava che fossero in un mondo tutto loro. Ormai la serata stava terminando e Gaetano aveva deciso che era il momento giusto per dirle di Silvia
-Camilla sta mattina ho lasciato Silvia – sbottò tutto d’un fiato
Camilla li per li rimase sconvolta poi mugugno un –Cosa? - 
-si l’ho lasciata!! È stata la prima cosa giusta dopo mesi, ho sbagliato a farle la proposta di matrimonio ma ero pieno di rabbia verso di te perché mi stavi sfuggendo un'altra volta – bloccò la donna prima che potesse parlare – so che questa non è una giustificazione, ma non so cosa mi sia preso, però quando ho visto Michele chiederti di sposarlo ho capito che non potevo perderti. Anche se non avessimo fatto l’amore le avrei parlato e sicuramente ci saremo lasciati. Camilla non è colpa tua ma mia, perché stavo commettendo lo stesso errore che ho fatto con Eva. –
Camilla era stupita, voleva intervenire ma Gaetano non glielo permetteva così non potè fare altro che ascoltarlo. Ormai era un fiume in piena non riusciva a stopparlo
-Camilla io Ti amo e ti ho sempre amato, quando mi sono messo con Silvia io ti amavo ancora e ne ero consapevole, certo ero consapevole che la stessi usando ma non mi importava più nulla. Solo Tommy era la mia unica ragione di vita – aveva gli occhi chiusi, il respiro irregolare e il battito frenetico cercò di riprendere il discorso ma Camilla gli poso un dito sulle labbra e quasi sussurrando disse
-Shhhhh basta! – lo fisso negli occhi e asciugo quella lacrima che bagnava la guancia di lui – Basta Gaetano! Certo non mi aspettavo che tu facessi questa cosa stesso oggi ma sono contenta. Certo mi dispiace per Silvia che posso solo immaginare il dolore che le hai causato, anche se posso sembrarti egoista e incoerente. Non sai che sollievo saperti tutto per me – lo baciò e poggiò una mano sulla guancia, sapeva che quel semplice gesto sarebbe stato gradito
-Sei meravigliosa professoressa! – ormai si sentiva sollevato e il contatto della sua pelle con la mani di Camilla gli fece percepire un piacere e una tranquillità di cui aveva bisogno – TI AMO CAMILLA!!!-       
Con voce rotta e commossa disse – tI amo anche io Gaetano –
Gli animi dopo la conversazione avuta poco prima si accesero, ormai ogni bacio che si davano diventava sempre più pericoloso, volevano continuare la serata altrove e in un altro modo così decisero di andare via e di tornare a casa così da poter approfondire la questione.
   
 
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