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Autore: Gamora96    08/11/2015    4 recensioni
Mia ed Alec sono due ragazzi molto diversi fra loro, con una sola cosa in comune. Entrambi hanno una smisurata passione per le vecchie leggende, soprattutto quelle sui cavalieri, che rischiavano le loro vite per salvare coloro che amavano! Mia vorrebbe un giorno diventare un cavaliere e creare una leggenda tutta sua, ma alle donne non è permesso entrare nell'esercito ...
Dal testo: "Chi ha deciso che questa è un'arma?"
Aaron prese posto di fronte a lei e scrollò le spalle "È in grado di uccidere, perciò è un'arma"
"Ma non è l'unica cosa che può fare. Posso usare la lama per intagliare, o per difendere una persona. Potrei anche fonderla, per creare qualcos'altro. Siamo noi a decidere cosa farne di uno strumento, perciò siamo noi l'unica vera arma"
È la prima volta che provo a scrivere una storia a capitoli. Sono una dilettante perciò spero di ricevere tanti consigli per migliorare, e spero di non essere troppo male XD
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Aberlon era una città piuttosto tranquilla, uno di quei posti in cui era raro che accadesse qualcosa. Sorgeva su una piccola collina ed era circondata da alte mura che in passato erano servite a difendere i cittadini dagli attacchi dei loro nemici. La maggior parte delle abitazioni era in legno e, all'esterno, c'erano enormi banchi adibiti al commercio. Aberlon era famosa per la moltitudine di piante che crescevano nella foresta che circondava le mura, con le quali i cittadini creavano impacchi curativi molto efficaci. Da un po' di tempo però, gli abitanti della città avevano smesso di avventurarsi nella foresta e si erano rifugiati in casa. Si diceva infatti, che la grotta fuori dalla città fosse stata recentemente occupata da una creatura spaventosa. Alcuni ritenevano che fosse un semplice orso, o comunque un animale molto grosso, altri credevano si trattasse di una creatura oscura e pericolosa, mai vista prima. L'unica che non aveva paura di queste strane voci era Talula, una bambina di sei anni, che era solita fare lunghe passeggiate nella foresta senza badare ai possibili nemici in agguato dietro ad ogni angolo. Aveva dei capelli di un rosso intenso e fiammeggiante e un carattere allegro e solare. Non passava mai molto tempo in città, perchè non c'era mai nulla di nuovo da vedere, ma quel giorno le cose cambiarono. Alcuni soldati erano stati inviati ad Aberlon per ordine del Re nella speranza di scacciare la creatura che stava tormentando i suoi abitanti. Talula non aveva mai visto dei soldati, se li era solo immaginati leggendo alcune storie. Nella sua fantasia, erano uomini forti e slanciati, con indosso grandi armature luccicanti. Rimase molto delusa quando vide che in realtà non avevano nulla di speciale. Erano dei comuni ragazzi, ancora piuttosto giovani, con indosso delle divise blu a collo alto. In vita avevano una cintura in cuio, alla quale era stata fissata una fondina per le loro spade. Anche queste non avevano nulla di speciale. Non brillavano come ci si poteva aspettare. Talula li osservò uno ad uno, trovandoli piuttosto noiosi, poi uno di loro attirò la sua attenzione. Era una ragazza!! Non credeva che le donne potessero entrare nell'esercito perciò rimase molto sorpresa quando la vide. Aveva uno sguardo forte e fiero ed era molto bella. Alta e snella, con riccioli scuri che le arrivavano alle spalle ed occhi castani. Camminava a testa alta, con passo leggero e sicuro. Talula si irrigidì quando la vide voltarsi verso di lei e sorridere. Aveva un sorriso molto luminoso. Chinò appena la testa, rivolgendole un piccolo inchino. Talula rimase senza fiato. Quella donna era speciale.

Aaron entrò nella tenda di Mia senza parlare. La ragazza quasi non si accorse della sua presenza. Era seduta a terra, su un letto di fortuna, e aveva tra le mani un grosso libro dalla copertina scura.
"Ormai non leggi altro" disse per attirare la sua attenzione
Mia alzò appena lo sguardo solo per tornare poi a leggere "È molto interessante"
Ormai erano parecchi mesi che non alzava la testa da quelle pagine. Il libro in questione era un libro di magia, che aveva trovato per caso in una vecchia libreria dell'Accademia. I cavalieri non avevano mai avuto un grosso interesse per le arti magiche. Erano uomini d'armi, non era portati per quel genere di pratiche, che richiedevano una grande concentrazione. Mia invece, sembrava molto portata, e ancora una volta Aaron si era stupito del suo talento. Il modo in cui la ragazza ci si dedicava, però, aveva qualcosa di strano. Sembrava davvero molto importante per lei "Hai imparato qualcosa di nuovo?"
"È tutta una questione di equilibrio e comprensione della natura. La maggior parte degli incantesimi sono legati a elementi naturali ben precisi e richiedono una buona dose di energie e concentrazione. Se si capisce questo, si può fare qualsiasi cosa"
"Anche uccidere una persona?"
Mia lo guardò finalmente negli occhi, sorpresa da quella sua affermazione "La magia non è fatta per uccidere o ferire, e se ci pensi, questo è un principio che si applica un po' a tutto" poggiò il libro a terra e raccolse la sua spada "Chi ha deciso che questa è un'arma?"
Aaron prese posto di fronte a lei e scrollò le spalle "È in grado di uccidere, perciò è un'arma"
"Ma non è l'unica cosa che può fare. Posso usare la lama per intagliare, o per difendere una persona. Potrei anche fonderla, per creare qualcos'altro. Siamo noi a decidere cosa farne di uno strumento, perciò siamo noi l'unica vera arma. Per la magia è la stessa cosa. Non è finalizzata per fungere da arma, ma ci sono persone che la usano come tale e sfruttano il suo potere per fare del male. Non esistono magia bianca o magia nera. Il cuore è l'unico elemento in grado di influenzarne gli effetti" Aaron sorrise e Mia arrossì imbarazzata "Perchè mi guardi così?"
"Pensavo ... che sei davvero unica. Hai un modo di vedere le cose diverso da tutti gli altri, e questo mi rende un po' geloso"
Mia rise "L'allievo ha superato il maestro" chiuse il libro di magia e si alzò, pronta ad uscire "Spero che ci sia davvero qualcosa di strano in questo villaggio, perchè sono stufa di ricevere gli incarichi più banali" era stato Kador a spedirla ad Aberlon, insieme ad una piccola squadra di giovani reclute. L'uomo era convinto che la creatura di cui gli abitanti parlassero tanto non fosse altro che un orso molto grosso, e non aveva sprecato i suoi soldati migliori per un compito tanto banale. Mia ovviamente era la migliore della sua classe, ma Kador non lo avrebbe mai ammesso. Quando Aaron si era offerto volontario per accompagnarla, poi, erano rimasti tutti scioccati. Un grande soldato come lui che si univa volontariamente ad una missione tanto noiosa!
"In qualunque caso non sarà male passare un po' di tempo lontano dall'Accademia. Ormai era da tempo che non partecipavo ad una missione"
"Tranquillo" fece Mia divertita "Ti proteggerò io. Ormai niente mi spaventa"


Angolo dell'autore!!
E così sono passati ben tre anni da quando Alec e Mia sono entrati in Accademia e ormai Mia è diventata una donna. Kador le assegna sempre missioni molto semplici, ma chissà che questa volta non incappi in qualcosa di grosso ;)
Purtroppo con l'inizio dell'Università ho molto meno tempo per scrivere perciò potrebbe volerci tempo tra l'uscita di un capitolo e l'altro, ma cercherò di non farvi aspettare troppo :3
   
 
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