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Autore: Hayhey    08/11/2015    6 recensioni
James Sirius Potter era estraneo alle ragazze. Al contrario dei suoi cugini –che se ne andavano in giro raccontando grandi avventure con ragazze bellissime, storie che riteneva comunque abbastanza inventate- non aveva mai avuto una ragazza e il suo pensiero non si era mai soffermato più di tanto su una di esse. Per lui non erano altro che persone destinate a diventare mamme e a far da mangiare come sua nonna Molly, o pazze come le sue cugine –soprattutto Rose e Roxanne, conosciute anche come ‘Duo Scavezzacollo’- che facevano degli scherzi fantastici.
James Sirius/OC - Rose/Scorpius
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Sirius Potter, Nuovo personaggio, Rose Weasley, Roxanne Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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2. In cui si presentano meglio alcuni personaggi
 
Rose e Roxanne avevano conosciuto meglio Sophie durante il terzo anno, quando avevano cominciato il corso di Rune Antiche e da quel momento, unite dalla loro diversità, erano diventate amiche strette e avevano avuto la fortuna di avere ogni anno almeno una lezione insieme.
Sophie, appena arrivata in quella scuola, in quel mondo a lei estraneo, si era trovata chiaramente disorientata, ma quelle due pazze che aveva incontrato l’avevano accettata senza problemi e da quel momento si era sentita come se avesse sempre fatto parte di quel mondo nascosto dall’occhio babbano. I suoi genitori l’avevano presa molto tranquillamente, ovviamente erano sconvolti inizialmente, ma poi si erano abituati ed erano fieri di avere una figlia speciale. Era stato invece un duro colpo per il fratello più piccolo di tre anni di Sophie che, capendo che non l’avrebbe vista per la maggior parte dell’anno si era rattristito e per una decina di giorni dopo la lettera non le aveva parlato; per questo ogni volta che tornava a casa nella sua cittadina irlandese, tornava con una montagna di dolci magici e regali per lui, che era sempre il primo a correrle incontro al suo arrivo.
Ma non tutta la sua vita era stata rosea come tutti si aspettavano da una ragazza sempre calma e sorridente come lei. Quando aveva dieci anni sua nonna, la sua confidente e colei che le aveva trasmesso tutti i valori che conosceva, era mancata e in quel momento aveva visto il mondo crollarle davanti agli occhi. Dopo un paio di giorni si era ricordata delle parole che una volta le aveva detto, ‘quando una persona sale in cielo, mia cara Sophie, vuol dire che il suo lavoro qua sulla Terra è finito e può andare in un posto dove può osservare e aiutare chi ha ancora tanto da fare’, così si era fatta forza e aveva fatto il possibile per aiutare il fratello a superare il lutto senza dimenticare, e i genitori in quello che poteva fare. Era cresciuta in fretta e per la sua maturità il Cappello Parlante l’aveva smistata nella casa dei leali, che non era la più debole come molti credevano, ma la più forte sotto molti punti di vista. Tassorosso era la casa di chi stava in disparte per dare spazio a chi ne era meritevole. Era fiera di esserlo e appena poteva portava la sciarpa gialla e nera che adorava.
La sua materia preferita non era Erbologia come molti Tassi preferivano, ma Incantesimi perché era quella dove poteva stare di più con quelle pazze delle Scavezzacollo. Quando le aveva conosciute era venuta a sapere della famiglia enorme che si ritrovavano in mezzo castello, ma quelli con cui parlava di più, eccetto loro due, erano Albus, anche lui del sesto anno e Serpeverde, Louis, Corvonero sempre del sesto e da quel giorno aveva l’impressione che avrebbe parlato di più anche con un certo riccio Grifondoro del settimo anno. E in effetti era proprio lì, di nuovo a osservare il cielo, questa volta con un bel tramonto.
“Ehilà James,” lo salutò, “anche oggi qua?”
Il riccio si girò e le fece un sorriso di benvenuto, annuendo in risposta.
“Oggi che mi dici?”
“Niente di che, osservavo semplicemente il tramonto e mi chiedevo perché molta gente lo ritenga romantico.”
Sophie era leggermente stupita, ma aveva l’impressione che avrebbe dovuto abituarsi perché le stava già simpatico, era diverso dagli altri ragazzi che aveva conosciuto e questo la incuriosiva sempre di più.
“Sai di solito sono le ragazze che amano queste cose, diciamo che crea l’atmosfera giusta.”
James la guardò pensoso e un po’ confuso.
“Perché? Che atmosfera?”
“Scusami, ma non hai mai avuto una ragazza che ti chiedesse di essere romantico?”
“Beh, non ho proprio avuto una ragazza. Diciamo che non mi interessano più di tanto, le vedo solo come possibili mamme-cuoche-cugine scherzose.”
“E secondo te come dovrebbero diventare mamme? Da sole?” rise Sophie.
James la guardò un po’ triste perché gli sembrava di essere preso in giro e questo era qualcosa che gli era già capitato ma che, detto da lei, non sapeva perché, lo deprimeva di più.
“Perché ridi di me?” chiese senza tanti preamboli.
La Tassa a quel punto non sapeva cosa dire, non aveva mai incontrato nessuno così, che ti dicesse le cose in faccia –a parte le sue amiche.
“S-scusa James, non pensavo dicessi sul serio… Mi sembri uno che ha già avuto una ragazza perché, a dirla tutta, non è che sei brutto, ecco.” Rispose imbarazzata.
“Perché non mi insegni com’è il vostro ‘mondo’? Così imparo qualcosa e le mie cugine smettono di dirmi che dovrei trovarmi una ragazza!” si riprese subito il Grifondoro, entusiasta della sua idea perfetta -a suo parere. Sophie ebbe appena il tempo di annuire incerta prima che il riccio l’abbracciasse forte, prendendola nuovamente alla sprovvista.
 
Rose non voleva che Roxanne lo sapesse, per il patto che si erano fatte una volta, Giuriamo solennemente di non avere un ragazzo senza il consenso dell’altra. E non l’aveva di certo il suo consenso, perché Scorpius Malfoy era il bersaglio preferito di Roxanne e nonostante le sgridate di Al –quei due erano migliori amici-, adorava far fare brutte figure a quello che in molti ritenevano un povero Corvonero sfigatello. Insomma, non era mica colpa sua se gli piaceva studiare e se aveva quegli occhiali un po’ strani. Quell’anno però li aveva cambiati e questo aveva un po’ rivoluzionato la situazione. Non era certo lei a far finire in infermeria tutte quelle poverelle che ci provavano con lui.
In ogni caso, il suo modo di avvicinarsi a lui non era dei migliori perché ogni volta che ci provava –esclusivamente senza Roxie nelle vicinanze- faceva la figura di Barnaba il Babbeo che cercava di insegnare la danza classica ai Goblin. Come quella volta che lo aveva salutato con una pacca sulla schiena e gli aveva fatto sputare tutto quello che aveva in bocca –insomma, adesso volete pure che controlli quando mangia? Come se non lo sapesse già!- e tutto il tavolo aveva riso di lui, complimentandosi con lei per lo scherzo riuscito.
Non voleva tutto ciò, ed era determinata a farsi perdonare, per questo gli aveva preso una pianta –assolutamente non rubandola dalle serre- come regalo di redenzione, ma non poteva certo sapere che era allergico alla polvere di Spruzzolo¹!
Niente, lei ci provava, ma ancora non era riuscita a conoscere bene quel biondino che rideva apertamente solo con suo cugino. E questo era il motivo per cui stava andando da lui in quel preciso momento, determinata a ricattare quanti Serpeverde possibili per ottenere la parola d’ordine.
 
 
 
[1]: appena inventata da me. Boccioli giallo senape che emettono una polverina profumata allo zafferano, la maggior parte dei maghi ne sono allergici (tipo la nostra allergia al polline).



-My corner^^-
Eccomi col nuovo capitoletto fresco di scrittura! Primo, grazie a chi ha recesito e aggiunto a seguiti/preferiti, vi amo <3 Secondo, penso aggiornerò più o meno ogni due settimane perchè ho davvero un sacco di impegni! Dimenticavo l'altra volta che questa storia è dedicata alla bellissima 
JustAHeartBeat!
Con tanti muffins,
hayhey :3

ps. spero che le dimensioni siano quelle dell'altra volta perchè non me le ricordo XD




 
   
 
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