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Autore: Barbara Baumgarten    09/11/2015    0 recensioni
Breve raccolta di OS nelle quali ho cercato di ripercorrere alcuni momenti importanti per Jacob. Si tratta per lo più di missing moment, ma ci sono anche momenti che siamo stati abituati a vedere attraverso gli occhi di Bella. Ogni OS ha un sentimento che lo caratterizza: Gioia, Paura, Disgusto e Rabbia.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jacob Black | Coppie: Bella/Jacob
Note: Missing Moments, Otherverse, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più libri/film
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Rabbia

 

Piove. Le gocce scendono delicate sulla sua pelle ambrate, lasciando deboli e luminose scie laddove accarezzano, gentili, il suo corpo.

Piange. Le lacrime si mescolano alla pioggia, cosicché anche il cielo sembra partecipare al suo dolore. Un dolore lacerante, pungente, freddo, arrabbiato. Stringe il cartoncino bianco, finemente decorato in rilievo, leggendo e rileggendo quelle poche e fredde parole che bruciano l’anima. Edward Anthony Masen Cullen e Isabella Marie annunciano il loro matrimonio. Isabella Marie… nemmeno sapeva il secondo nome di Bella, della sua Bells. Quante cose non aveva capito, quante ancora ne avrebbe scoperte.

Jacob non sa a cosa aggrapparsi mentre cade nel vuoto dell’abbandono e, in quel momento, tutto il dolore dei mesi precedenti diventa reale, palpabile. Si risveglia da un incubo sapendo che tutto è accaduto realmente.

Rabbia. Il dolore che lacerava fino a qualche istante il suo animo, diventa un tremore furioso. Trema, Jacob, iracondo mentre pensa a cento modi diversi per staccare la testa a quel mostro. Mai nella sua vita aveva avuto un impulso così forte come ora. Mai aveva pensato di perdere Bella per sempre.

Bella… I pensieri corrono veloci, indietro nel tempo, rapidi come un battito di cuore: la passeggiata a La Push, la prima volta che Bella è comparsa nella sua vita, il tempo trascorso a riparare le moto mentre lui, con anima e corpo, cercava di rimettere insieme i cocci che Edward aveva rotto. Edward… Un incubo fatto a persona, un diavolo che divora le carni fino all’anima, un mostro che ha distrutto il cuore di Bella e, infine, anche il suo. Jacob non ha perdonato Edward perché, alla fine, quello stronzo è tornato. Eppure… eppure mancava poco, molto poco e Bella sarebbe stata sua. Per mesi le era stata affianco: avevano riso, si erano compresi a vicenda. Poi, è corsa via, in Italia, non appena l’ombra di quell’essere è ricomparsa nella sua vita. Forse, però, era stata solo una sua convinzione; forse Edward non aveva mai abbandonato Forks. L’assenza di Edward era stata solo l’ennesima cosa alla quale si era aggrappato lui, per infondersi coraggio.

Rabbia. Non aveva capito nulla. Lui era stato nulla. Una parentesi, un momento, un passatempo, un ripiego… una pallida imitazione dell’amore. Era stato preso in giro. Solo ora comprende e comincia ad assumere su di sé il peso della consapevolezza: lui-è-nulla. Lei non lo ha mai amato, non ha provato lo stesso sentimento. Lei era solo in attesa che quell’altro tornasse.

Odio. Perché si è divertita così? Lui, che le ha donato tutto, che le ha donato se stesso. Lui, che c’è sempre stato, che l’ha salvata nel momento di dolore. Lui, che ha provato ad amarla e, in un attimo, ci è riuscito. Ma non bastava, non è mai bastato. Lui ha un cuore che batte, un corpo caldo e questo, per Bella, non è sufficiente. Se non sei morto, lei non ti calcola. Vuole odiarla, Jacob, con tutto se stesso. Vorrebbe sputarle in faccia il suo dolore, percuoterla con il suo cuore spezzato. Ma la ama… anche adesso, che stringe in mano il declamo del proprio fallimento, sente che il suo cuore battere per lei.

Rabbia. Diventare lupo sembra quasi istintivo, talmente tanto che, in un singolo battito di cuore, corre già su quattro zampe. Gli alberi, la libertà, il bosco… cose che di solito lo aiutano a rilassarsi ora gli rimangono indifferenti. Bella, dove sei? Ulula al vento con tutta la rabbia che ha in corpo. Ma lui sa dove si trova: fra le braccia fredde di quel mostro che odora di morte e disperazione.

Si ferma, Jacob, e respira. Cerca di recuperare il fiato, reso corto dalla corsa. Il freddo gli ricorda il bacio. Un bacio dato fra la neve, il giorno della battaglia. Un bacio non rubato, ma nemmeno voluto. Lei non avrebbe mai voluto, allora perché? Per continuare quel gioco perverso? Per tenerlo schiavo? Voleva che facesse da testimone di nozze? Che si complimentasse? Che rimanesse con lei a scaldarla nelle sere fredde? Che gioisse della loro felicità?

Ringhia. Un lugubre brontolio che nasce dal profondo, carico di rabbia e disgusto, di violenza e dolore. Afferra un ramo con le fauci e lo dilania, così come farebbe con la testa di Edward. Ulula. Grida il suo dolore nella valle, sperando che lei lo senta e che si penta di ciò che sta facendo.

Ha perso. Bella sposerà Edward e tutto ciò che loro sono stati, semmai siano stati qualcosa, verrà persa per sempre. Lei diventerà un vampiro. Lei morirà…

Fanculo! Per me sei già morta!

 

 

Allora perché fai così male?

   
 
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