Anime & Manga > Inazuma Eleven
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Autore: micchan91    10/11/2015    4 recensioni
< Comunicato ufficiale. Tutti gli ufficiali che non sono rimasti feriti nell'attentato di questa mattina si rechino al più presto al quartier generale per ulteriori ordini > dal megafono mezzo rotto la voce incrinata del capitano risuona per tutto il campo. Un ragazzo dai capelli rosa, ormai rovinati dal fango e dalla polvere, si alza stancamente da terra e si avvia verso il luogo che gli è stato indicato. Mentre cammina lentamente si tocca l'occhio ferito coperto da una benda e sospira sconsolato, quella dannata guerra gli ha portato via le persone che amava e adesso gli ha portato via anche un occhio.
Genere: Angst, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kariya Masaki, Kirino Ranmaru, Shindou Takuto, Un po' tutti, Xavier/Hiroto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tsurugi è disteso a pancia all'aria sulla brandina vicino al suo compagno, ha voluto lasciare un posto a chi ne aveva più bisogno di lui. Tenma non si è ancora svegliato e lui gli accarezza piano la testa cercando di imporsi di mantenere un contegno e di non lasciarsi andare alla stanchezza fisica e mentale. Passano i minuti e Tsurugi si poggia il braccio sugli occhi premendolo forte per impedire alle lacrime di uscire, poi sente una voce a lui fin troppo familiare e scatta a sedere gemendo di dolore.

< Kyosuke...> suo fratello lo osserva con le lacrime agli occhi e Tsurugi si alza velocemente per andare ad abbracciarlo.

< Yuuichi! > urla stringendolo forte, il suo povero fratello non ha fatto in tempo a riprendersi dall'operazione che è stato mandato in guerra, fortunatamente non nelle prime file e in plotoni che non hanno quasi mai visto il campo di battaglia, ma vederlo lì per Tsurugi è un grande sollievo.

< Sei sano e salvo > gli sussurra e Yuuichi gli sorride.

< Anche tu > sussurra in risposta, poi si volta verso Tenma.

< Come sta? > chiede.

< Bene, hanno detto che si riprenderà > risponde stancamente Kyosuke osservando il suo fidanzato dormire sulla brandina. I due fratelli si siedono accanto al corpo del castano chiaccherando piano cercando conforto l'uno negli occhi dell'altro.

< Kyosuke....Yuuichi...> il lieve sussurro di Tenma li fa sobbalzare per la sorpresa, non si aspettavano si riprendesse così in fretta.

< Tenma, come ti senti? > gli chiede dolcemente Kyosuke e Tenma gli sorride.

< A pezzi, ma vederti mi fa stare molto meglio. E anche vedere te Yuuichi > dice con la sua solita dolcezza e il suo ragazzo lo abbraccia piano per paura di fargli male.

< Ti amo > gli sussurra all'orecchio dandogli poi un lieve bacio sulle labbra.

< Anche io > gli risponde per poi cadere nuovamente in un sonno ristoratore, anche i due fratelli si lasciano andare alla stanchezza poco dopo e si sdraiano l'uno accanto all'altro sulla piccola brandina.

 

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< Mido? > gli occhi neri di Midorikawa si aprono di scatto e s inchiodano in quelli oro del suo figlioccio.

< Masaki, come ti senti? > gli chiede tirandosi faticosamente a sedere per notare Hiroto sdraiato accanto alla brandina.

< Mi fa male tutto > gli risponde Kariya e Midorikawa gli accarezza la testa dolcemente.

< Passerà, adesso è tutto finito > gli sussurra, ma Kariya scuote la testa.

< Non supererò mai i sensi di colpa per ciò che ho fatto > gli dice e Ryuuji lo abbraccia di slancio.

< E' stata la guerra Masaki > sussurra, ma il ragazzo scuote la testa.

< Ho ucciso i miei compagni...io..io ho sparato a Kirino > e nel momento in cui lo dice è come se realizzasse cosa ha fatto davvero, subito si preme le mani sulla bocca sentendo salire la nausea e spalanca gli occhi che si riepiono di lacrime.

< Ho sparato a Kirino > ripete scoppiando a piangere e Midorikawa non può fare altro che stringerlo forte a se, sa che non ci sono parole per confortarlo, che solo il tempo forse lenirà le sue ferite. Restano così, padre e figlio, ascoltando solo i singhiozzi dell'azzurro, sovrastati dalle grida che provengono dall'esterno della tenda, segno che ancora c'è molto da fare lì fuori. Hiroto viene svegliato da quei singhiozzi e cerca una risposta nello sguardo di Midorikawa, ma non fa domande ad alta voce, limitandosi a sedersi sulla brandina e ad accarezzare la schiena di Kariya. E' solo dopo molto tempo che l'azzurro riesce a calmarsi e dopo aver preso un lungo respiro e tirato su con il naso alza lo sguardo sui suoi due tutori, che gli sorridono dolcemente.

< Devo trovare Shindou > dice serio e quelli annuiscono, così Hiroto lo aiuta ad alzarsi e insieme si mettono alla ricerca del castano.

Lo trovano dopo quasi un'ora, si è spostato accanto a Tenma e a Tsurugi per cercare un po' di conforto, non riesce ancora a credere che il suo migliore amico sia morto. Quando il gruppo vede Kariya lo fissano ed è Tenma l'unico a sorridere.

< Kariya! Allora sei vivo! > gli urla, ma l'azzurro sta fissando Shindou e non risponde. Lentamente si stacca da Hiroto e avanza instabile fino al letto. I suoi occhi sono inchiodati in quelli di Shindou, che sembra quasi già sapere cosa sta per dirgli.

< Ho sparato io a Kirino > soffia alla fine lasciando anche Tenma senza parole. Shindou lo osserva intensamente per diversi secondi, quasi come non avesse sentito, poi si alza lentamente, con tranquillità, e gli si mette davanti.

Il pugno arriva rapido e preciso e fa cadere Kariya a terra a quasi un metro di distanza da Shindou, che però non gli si getta sopra come tutti pensavano, ma resta immobile a fissarlo con le guance bagnate di lacrime.

< Lui amava te! > esclama poi, come se il pugno gliel'avesse dato per quel motivo e non perchè gli aveva sparato.

< Prima che questa guerra rovinasse tutto, si stava innamorando di te > aggiunge e Kariya non può far altro che spalancare gli occhi per poi chiuderli, lasciando che le lacrime riprendano a scorrere copiose. I due restano immobili, l'uno a terra, l'altro in piedi, a piangere silenziosamente per la stessa persona, provando forse lo stesso intenso amore per una persona che non c'è più. Nessuno si muove, nessuno fiata, anche i rumori esterni sembrano essersi fermati. Si sentono solo i singhiozzi di Kariya, rannicchiato su se stesso, roso dai sensi di colpa. E' Shindou il primo a muoversi, precendendo Midorikawa, cammina verso Kariya e si china davanti a lui. L'azzurro si prepara ad essere picchiato nuovamente, ma il castano inaspettatamente lo abbraccia forte, così forte da far sembrare che ne valga la sua vita. Resta ancora in silenzio, tenendo stretto a se il corpo del compagno, che dal suo canto riprende a piangere, ripetendo solo < Mi dispiace > come una cantilena.

 

....

 

 

Il tempo scorre veloce, dopo una guerra non si fa in tempo a chiudere gli occhi che quando li rapri è tutto cambiato, il paesaggio non è più lo stesso...le persone non sono più le stesse. Ora Inazuma Cho sembra un'altra città, abitata da altra gente. I bambini corrono felici per le strade senza la paura dei bombardamenti, le donne stendono i panni fuori e vanno a fare la spesa, si sentono solo risate in giro. Il buon umore ha contagiato tutti, la voglia di vivere adesso c'è e si sente.

C'è un posto però che non è mai raggiunto dalle risate delle persone, isolato com'è dalla città. La collina su cui è posto in questo periodo dell'anno è ricoperta di fuori e se si guarda verso la città poco distante c'è un bel campo da calcio, spesso pieno di bambini. Qui però le persone ci vanno e piangono, piangono per i loro cari, piangono per chi non ha potuto respirare quest'aria di gioia che rende il cuore leggero, piangono per chi non potrà mai dire "io c'ero". Non ci sono bei monumenti o lapidi bianche che risplendono al sole, c'è una sola croce, posta lì sopra, a simbleggiare tutti quelli che non ci sono più, che vegliano da lì sopra i loro cari. Una mano ancora fasciata per le ferite la sfiora e posa dei fiori ai suoi piedi. C'è così tanto silenzio che il rumore del vento sembra quasi sussurrargli qualcosa e sorride, sorride ai suoi compagni dispersi, a quei compagni che lui non è riuscito a riportare a casa con se. Sa benissimo che dovrebbe incamminarsi, che lo aspettano a casa e che sono mesi che non torna, ha avvertito solo sua madre con una breve telefonata.

< Sono vivo > ecco cosa ha sussurrato alla donna da dietro una cornetta. Ricorda solo i suoi pianti di gioia e le proprie lacrime che scendevano lentamente sulle guance. Non ha avvertito nessun altro, non ce la faceva...forse non sapeva nemmeno se era davvero vivo o era morto e quello era tutto un sogno.

Si sfiora la cicatrice che gli percorre l'occhio chiuso e alza lo sguardo verso il sole, godendosi quella calma e quel tepore che non sentiva da troppo. E' stato in ospedale a lungo, perdendo i contatti con tutti gli altri siccome è stato portato lontano per essere curato, ma in quel periodo non è riuscito a stare mai calmo. I morti continuavano a tormentarlo insieme ai sensi di colpa e al dolore cronico alle ferite, ma adesso era tempo di reagire e di tornare alla sua vita. Si alza stancamente facendo leva sulle braccia e da un ultimo sguardo alla croce.

< Ciao, amici miei > sussurra dolcemente per poi dargli la schiena e incamminarsi verso la città. Si stringe leggermente nella giacchetta militare e cammina con gli occhi bassi, fino ad arrivare davanti alla sua casa. Anche quella è diversa, colore diverso, finestre diverse, porta diversa...Sospira piano e bussa, attendendo a pochi passi dal legno tirato a lucido. Quando la porta si spalanca il suo unico occhio è puntato ancora sullo zerbino con su scritto "welcome" ed è la stretta forte di sua madre a confermargli che quella è davvero la sua casa.

Per i successivi minuti non fa che rispondere alle domande di sua madre, facendosi osservare da lei e sorridendole rassicurante mentre nota la sua magrezza e l'aria stanca.

< Dai, entra > gli dice alla fine la donna facendogli largo in casa e Kirino ci mette qualche secondo prima di entrare, respirando quell'aria familiare...è finalmente a casa.

 

 

 

Angolino dell'autrice

Io volevo farlo morire Kirino...con un finale del tipo Shindou sulla sua lapide a chiaccherare con lui e qualcosa tipo "eroe nazionale"...però...il mio Ran...il mio cucciolotto...non ce la faccio a farlo morire (non stavolta almeno XD ) Quindi ci sarà almeno un altro capitolo conclusivo!

Spero che vi sia piaciuto, fatemi sapere che ne pensate :)

Baci <3

 

 

  
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