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Autore: Antonio Militari    11/11/2015    1 recensioni
Un ragazzo normalissimo, che frequenta una scuola normalissima con amici normalissimi, tranne per il fatto che lui, a differenza degli altri, sa usare "quella cosa". Tutto procede quindi al meglio, almeno fino a che non compare un altro ragazzo, che sembra conoscere bene "quella cosa". Inizia così il percorso di Alex per migliorare il proprio potere, al fine di sconfiggere una minaccia mortale... o almeno così sembra.
Genere: Avventura, Mistero, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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1
Il potere di rigenerare le cellule per guarire, scoprì Alex, è legato al potere dello spazio-tempo. E se quello di Ciccia era abbastanza lento, quello che caratterizzava la Temporalità e la Paradossalità era molto più veloce. In pochi giorni erano sparite addirittura le cicatrici, e Alex dovette disegnarle, letteralmente, per evitare sorprese con i compagni di classe. Comunque le cose andavano molto bene. Ormai si incontrava quotidianamente con Silvio e, approfittando del fatto che, per motivi di sicurezza, non si poteva contrastare alle modifiche di qualcun altro se non in combattimento, si scambiavano dispetti degni di bambini delle elementari, ma che davano tante soddisfazioni al bullo di turno.
Negli allenamenti con Silvio aveva iniziato ad usare il potere per sperimentare nuove tecniche di combattimento, riuscendo a far resistere le proprie creazioni anche per interi minuti, nonostante il forte potere del passivo. Con Martin i rapporti erano tornati normali, dato che il capitano darkettone non riusciva a tenere il muso per troppo tempo, specialmente con Alex.
La vita era tornata alla normalità, per quanto possibile, e Alex era totalmente contento di ciò. Non gli piacevano troppo i cambiamenti, e li accettava solo dopo che anche questi erano diventati normali. Riguardando indietro pensò a quando usava la Paradossalità per qualsiasi cosa gli venisse in mente. In effetti, molte delle leggi geometriche esistevano perché lui le aveva volute. Ripensò a quando, estenuato dopo che un esercizio non gli veniva dopo quattro o cinque volte, aveva deciso per la prima volta che il pi greco fosse un numero irrazionale. Era stata la volta che aveva scoperto di possedere ciò che chiamava, con riverenza, quella cosa.
Il suo potere era più forte del normale. Era difficile che qualcuno potesse cambiare una legge matematica con tutte le conseguenze senza che nessuno ricordasse le regole passate, o senza che si generasse qualche assurdo paradosso: l'unica cosa che era cambiata, pensò Alex sorridendo, è che tutti ora si scervellano sul problema della quadratura del cerchio, quel problema che lo aveva tenuto impegnato alle elementari e che ora era definitivamente impossibile.

2
Stava cercando di mantenere uno scudo di fulmini contro il potere di Roberto quando nella sala entrò qualcuno, mandando all'aria la sua concentrazione e di conseguenza tutte le saette che dovevano proteggerlo. Si voltò verso la fonte del rumore rimanendo immediatamente abbagliato.
Dalla porta stava entrando la creatura più bella che ci fosse: era avvolta dalla tuta aderente della Patetica, che evidenziava un corpo a cui un'attrice di Hollywood avrebbe fatto un baffo, dato che si trattava di roba totalmente naturale. Aveva delle gambe perfettamente affusolate, che finivano in un sedere rotondo e pronunciato al punto giusto, con i fianchi sottili che ondeggiavano ad ogni passo; sopra, un seno prominente, ma non esagerato, il collo liscio e alto, un capo perfetto dai lunghi capelli castani. Il volto poi, era quello di una statua greca.
Dietro la ragazza, Martin entrò nella stanza, vestito anche lui con la tuta, che si caratterizzava per il differente colore nero. Quando la ragazza si avvinò, Alex fece molta fatica a tenere la bocca chiusa e a trattenere la saliva. Fu Martin a fare le dovute presentazioni.
“Michelle, questo è Alex, il ragazzo di cui ti ho parlato; Alex, questa è Michelle, ti aiuterà nell'allenamento” Cosa? Ci dovrei combattere contro?
“Piacere, sono il tenente Michelle, spero di esserti utile in qualche maniera”
Tenente? Alex non poté fare a meno di immaginarsela nel ruolo di dominatrice. Scacciò via quel pensiero poco gentile e gli porse una mano sudata “Sono sicuro che potrò imparare molte cose da lei”
Lei sorrise stringendogli la mano, evidentemente immaginando le reazioni che stava suscitando in lui. Martin osservò l'orologio per un momento “Ok ragazzi, io vi devo lasciare. Roberto, tu vieni con me, hai fatto un ottimo lavoro, ma adesso ci sono altri servizi che ti attendono”
 
3
Alex si chiuse in bagno con il fiatone. Michelle era una Temporale passiva, che quindi poteva prevedere le tecniche di Alex, rendendo vani tutti i suoi attacchi, ma questo in fondo non aveva importanza. Il problema era che Michelle era smaliziata e cattiva, sfruttando ogni occasione per mostrare le proprie curve o strusciarsi sul corpo del giovane. Dopo pochi minuti non era più riuscito a nascondere l'erezione nella stretta tuta.
Aveva resistito fino alla fine della lezione, ed era stata quella la vera lotta tra Alex e Michelle: se avesse chiesto di andare in bagno durante l'allenamento, lo scopo sarebbe stato palese. Alex era troppo orgoglioso per darla vinta ad una ragazza come lei. Soddisfatto, rimise tutto a posto e uscì dal bagno, tornando nella sua stanza. Si sdraiò sul letto osservando il soffitto.
Roberto, nonostante le sue gentilezze, non gli era mai piaciuto come persona, e lo aveva sempre giudicato viscido e finto. Michelle, invece, non aveva niente di finto: era viscida, si, anche crudele e profittatrice, ma non si vergognava di mostrarlo, il che eccitava Alex ancora di più. Avrebbe dovuto ingaggiare quel combattimento psicologico ogni volta che l'avrebbe dovuta incontrare?
Alex si massaggiò a disagio pensando alla difficoltà della cosa.

4
Dopo qualche giorno fu ufficiale: Martin si fidava di lui, e aveva visto importanti miglioramenti. Era stata creata, infatti, la nuova squadra sul campo. Alex osservò il foglio, contento: Martin figurava come caposquadra temporaneo, per poter guidare i novelli combattenti fino a quando non si fossero abituati all'azione pratica; Alex era al secondo posto, e figurava come Attivo d'ordinanza, ossia l'unico attivo che componeva ogni squadra; Anche Michelle era stata inserita, come esperta di combattimento, mentre l'ultimo posto era occupato, sorprendentemente, da Fabio, detto Roberto, come Passivo esperto, cioè colui che avrebbe dovuto annullare il potere attivo degli avversari.
La squadra era effettivamente bilanciata: Per Alex il pericolo maggiore erano i passivi della Temporalità, che Martin e Michelle potevano tranquillamente tenere a bada. Con Roberto poi, risultava avvantaggiato anche contro i Paradossali attivi. La qualità dei membri poi, assicurava una forza incredibile.
L'unica cosa che gli fece storcere un poco la bocca era la presenza di Michelle. Da quando la conosceva i testicoli, per quanto la cosa fosse brutta da rivelare, gli facevano male continuamente, aveva smesso di dormire bene, dato che i sogni su di lei si susseguivano vorticosamente, e gli allenamenti si traducevano in una lotta incessante contro i continui impulsi. Certo non poteva parlarne con Martin, ma stava cercando una scusa per cambiare maestro, e ora... Se la ritrovava anche come compagna di squadra.
Si appoggiò al muro, felice e sconsolato al tempo stesso. In quel momento passò Martin, e Alex lo salutò con un cenno del capo. Poi ad Alex tornò in mente la rivista che aveva trovato nel cassetto del capitano. Di che mi vergogno? In fondo è un ragazzo anche lui.
La discussione che si tenne nell'ufficio di Martin fu tipo la cosa più imbarazzante che Alex si trovò ad affrontare. Entrambi rossi in viso, cercando di non guardarsi negli occhi, parlarono di quanto Michelle fosse indispensabile alla squadra, nonostante le difficoltà che questo comportava. Alex si vide costretto a descrivere alcune scene che avrebbe preferito tenere nascoste e Martin si prese l'impegno di parlare con la diretta interessata, per cercare di mettere un freno a certe cose. Alex sperò con tutto il cuore che non stesse mentendo, ma accettò la decisione, uscendo dall'ufficio.

5
Girato il corridoio, Alex si trovò di fronte proprio a Michelle, che con mosse da vera gatta lo spinse al muro per poi schiacciargli il petto con il proprio seno “Ciao Alex, come va la vita?”
Alex, pieno di vergogna, sentì il corpo reagire immediatamente “Bene, Michelle, te?”
“Hai visto la bacheca?” e il ginocchio si insinuò languido tra le gambe, accarezzandolo dolcemente.
“Si, gli ho dato un'occhiata, stiamo in squadra insieme” Dopo tutti quei giorni di lavoro Alex era diventato ipersensibile, e stava lottando per trattenersi.
“Dal momento che stiamo insieme devo farti una piccola confessione: sono innamorata di te”
Alex strinse i denti e la respinse più dolcemente che poteva, per evitare il disastro “Michelle scusami, ma anche io devo parlare chiaro, mi dispiace ma devo farlo: con questo tuo comportamento mi stai uccidendo. Questo è imbarazzante ma... Io non riesco più a dormire, non riesco più a concentrarmi, io... mi fa male tutto!” aggiunse in tono patetico.
Michelle sorrise “sono contento che pensi a me continuamente, ma devo metterti in guardia: questo è il mio modo di fare. Mi sono innamorata di te proprio per la tua ingenuità e per la tua impossibilità d metterti una maschera di indifferenza. Credo proprio che questi giorni insieme saranno molto, molto divertenti” si allontano ondeggiando sinuosamente, aumentando il dolore che Alex sentiva aumentare nel basso ventre.

Angolo dell'autore: Ed eccoci ad un nuovo capitolo con un nuovo personaggio, e qualche crisi adolescenziale... Che ne pensate della storia? come al solito, vi invito a farmelo sapere attraverso una piccola recensione qui sotto. Grazie...
   
 
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