[Partecipa alla Winter is Coming Week del 31 agosto-6 settembre sul gruppo We Are Out For Prompt.]
DAY 5 - ROM COM
Lucius/Arthur: Una serata fra uomini.
Lucius aveva perso una scommessa e la penitenza non gli piaceva per niente; ma era un uomo di parola, lui, quindi accettò di farsi trascinare da Arthur tra le strade della Londra babbana per scoprire come questi passassero le loro serate fra uomini.
«Birra, noccioline e calcio? Merlino, che squallido cliché!»
«Ma se non ti perdi una partita del campionato di Quidditch! Andiamo, non fare il principino schizzinoso e cerca di divertirti!»
«Arthur, sono seduto su uno scomodo sgabello di legno in un pub pieno di babbani, come diavolo pensi che potrei divertirmi?»
Lucius combatteva contro la tentazione di sentirsi offeso: il rosso avrebbe dovuto essere colui che lo conosceva meglio di tutti, come poteva essere così insensibile.
«Non lo penso, infatti» rispose Arthur. «Devi sapere che una delle cose che generalmente meno mi piace dei babbani è la loro ottusa abitudine a dividere tutto in rigide categorie.»
Lucius non capiva, ma non voleva dargli la soddisfazione di chiedere spiegazioni.
«Guardati attorno...»
Fece vagare lo sguardo per la sala affollata: c'erano solo uomini nel locale e pochissimi sembravano interessati alla partita. C'era qualcosa di strano. Quando tornò a girarsi verso il compagno, questi si fece trovare a pochi centimetri dal suo viso, con un sorriso malizioso sulle labbra e un'ombra furba nello sguardo.
«Pub gay» svelò l'arcano. «Ai babbani piace così, anche se da mago non capisco proprio perché... ma in questo caso potrebbe volgere a nostro vantaggio...»
Dicendolo gli prese una mano e se la portò alle labbra, baciando prima il dorso e poi il palmo.
«Adesso ragioniamo» gli concesse il biondo, sorridendo complice a sua volta.
DAY 5 - ROM COM
Lucius/Arthur: Una serata fra uomini.
Lucius aveva perso una scommessa e la penitenza non gli piaceva per niente; ma era un uomo di parola, lui, quindi accettò di farsi trascinare da Arthur tra le strade della Londra babbana per scoprire come questi passassero le loro serate fra uomini.
«Birra, noccioline e calcio? Merlino, che squallido cliché!»
«Ma se non ti perdi una partita del campionato di Quidditch! Andiamo, non fare il principino schizzinoso e cerca di divertirti!»
«Arthur, sono seduto su uno scomodo sgabello di legno in un pub pieno di babbani, come diavolo pensi che potrei divertirmi?»
Lucius combatteva contro la tentazione di sentirsi offeso: il rosso avrebbe dovuto essere colui che lo conosceva meglio di tutti, come poteva essere così insensibile.
«Non lo penso, infatti» rispose Arthur. «Devi sapere che una delle cose che generalmente meno mi piace dei babbani è la loro ottusa abitudine a dividere tutto in rigide categorie.»
Lucius non capiva, ma non voleva dargli la soddisfazione di chiedere spiegazioni.
«Guardati attorno...»
Fece vagare lo sguardo per la sala affollata: c'erano solo uomini nel locale e pochissimi sembravano interessati alla partita. C'era qualcosa di strano. Quando tornò a girarsi verso il compagno, questi si fece trovare a pochi centimetri dal suo viso, con un sorriso malizioso sulle labbra e un'ombra furba nello sguardo.
«Pub gay» svelò l'arcano. «Ai babbani piace così, anche se da mago non capisco proprio perché... ma in questo caso potrebbe volgere a nostro vantaggio...»
Dicendolo gli prese una mano e se la portò alle labbra, baciando prima il dorso e poi il palmo.
«Adesso ragioniamo» gli concesse il biondo, sorridendo complice a sua volta.