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Autore: Harley Clara    13/11/2015    1 recensioni
Shino è una ragazza che molti descriverebbero come "strana". Le sue passioni, i suoi sogni e l'intero contesto in cui vive sono diversi da quelli standard. Ho provato a cimentarmi in una storia dark-gotic con personaggi particolari che dovranno fare i conti con una vita un po' diversa dal solito.
Genere: Avventura, Horror, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sfortunatamente la nonna riesce a salvare Egwun. Mi prendo una bella ramanzina (la nonna mi rimprovera più che altro di non essermi preoccupata di imbavagliarlo) poi mi spediscono a letto. Mi infilo sotto alle coperte quasi vestita, tanta è la frustrazione e l’umiliazione. Prendo la pila e la punto verso l’angolo del soffitto sopra al mio letto. C’è una famiglia di ragni lì, mi piace guardarli per prendere sonno. Con la luce puntata addosso, le ombre proiettate sull’angolo, sembrano danzare. Improvvisamente mi ricordo che i ragni sono gli animali preferiti di Egwun, così spengo la luce infastidita. Domani andrò a cercare un gatto che se li pappi!

Il mattino dopo, finita la colazione, tengo fede alla mia promessa, e mi avvio verso il cimitero, alla ricerca di quel bel gattone nero tutto spelacchiato, che vedo spesso in giro.

- siamo mattiniere oggi?- mi chiede Eric venendomi incontro. Gli rispondo con un grugnito.

-sei per caso di malumore?-

- che perspicace…-

- fai pure dell’ironia…fammi indovinare, ieri non è andata bene la serata in famiglia?-

- non è andata bene per niente!- esclamo e poi mi sfogo con Eric, raccontandogli tutto ciò che è successo. Alla fine lui mi guarda perplesso:

- deve essere stato davvero brutto per te, insomma non sei riuscita ad uccidere tuo cugino…-

- smettila di scherzare! Non è quello che mi ha irritata, è il fatto che mi abbiano sgridata…-

- beh in effetti quella trappola era priva di stile…voglio dire chiodi appuntiti, trappole in ferro…sono roba passata!- scherza lui.

- se non fossi già morto, ti ucciderei io ora.- lo minaccio fulminandolo con lo sguardo. – non mi hanno sgridata per la banalità con cui ho cercato di uccidere Egwun, volevano un pretesto per mandarmi via e parlare indisturbati! Prima che Gerald mi scoprisse stavo origliando una strana conversazione…-

- si, me lo hai detto…ma, vedi, onestamente la cosa non mi sorprende… la tua famiglia è…come posso dirlo… è un po’ anomala, dovresti aspettarti scene del genere. Chissà che segreti custodiscono e a quali misteri hanno preso parte nel corso della storia. Non fate mica parte di una setta segreta?-

- non è proprio una setta…- preciso io.

- beh qualsiasi cosa sia, di sicuro è segreta, e voi ne fate parte. Magari parlavano del tuo futuro ruolo lì dentro!-

- si, è probabile…- inizio a pensare e mi vengono in mente le idee più svariate. Sorrido un po’ lusingata, ma mi rendo subito conto che sto vagando troppo con la fantasia e mi costringo a tornare con i piedi per terra.

- devo fare delle ricerche…- annuncio poco dopo.

- sembra una buona idea. Ma non devi farti scoprire…- mi sostiene Eric con ingenuità.

-esatto…- lo assecondo accennando un sorriso.- servirebbe qualcuno sveglio, silenzioso, attento, invisibile…-

Lui si accorge del mio sguardo ammiccante e comincia a scuotere la testa:- no, non spierò la tua famiglia, mi fa troppa paura! Te lo puoi scordare!-

- ti prego Agony!-

L’orologio vicino al cimitero suona le otto in punto e come sempre uno stormo di corvi si alza da terra, poco dopo mi raggiunge Piri-piri che si posa sulla mia spalla.

- ti seguirà lui. È un corvo molto fedele! –

- fantastico, devo spiare la tua famiglia da brividi in compagnia di un corvo. –

- grazie mille! Ti raggiungo quando torno da scuola!- lo saluto entusiasta e mi dirigo velocemente verso casa.

La scuola per me è un posto molto infelice. È pieno di persone strane che fanno chiasso, vestono colorato, parlano in un linguaggio tutto loro a me incomprensibile e mi additano dall’inizio alla fine della durata delle lezioni. Passo la maggior parte del mio tempo lontana da tutti guardando fuori dalla finestra, a volte Piri-Piri mi segue fino a scuola e si accoccola su un ramo per farmi compagnia. Altre volte mi perdo in contemplazione dell’albero spoglio e morto da anni che sta nel giardino della scuola, dove il fantasma dell’ex preside della scuola ama passare il suo tempo. Come si può immaginare si è impiccato lì, infatti trascorre le ore con in mano una corda a cui disfa e rifà il nodo per il cappio. Da quanto ho letto non era molto intelligente nemmeno da vivo.

Ascolto distrattamente il professore spiegare storia, mentre guardo fuori dalla finestra contemplando i significati della parola “spirare”. Un lampo nero mi passa davanti agli occhi, si va a posare sull’albero vicino al fantasma dell’ex preside. Riconosco subito Piri-Piri e sbarro gli occhi. Eric deve aver scoperto qualcosa di importante. Mezz’ora dopo sono fuori da scuola, non è la prima volta che lo faccio, basta falsificare un paio di firme, e si sa nessun professore ha voglia di controllare se sono vere. Risalgo la strada che porta a casa mia accompagnata da Piri-Piri che mi vola attorno. Raggiungo di corsa il cimitero ed Elvira mi viene incontro trapassando le lapidi e le croci in marmo.

- sai dov’è Eric?- le chiedo con il fiatone.

- nell’ufficio di tua nonna, guarda.- mi risponde indicando con un braccio bianco e trasparente casa mia. seguo con lo sguardo il suo dito ed intravedo la figura cerea di Eric sospeso a mezz’aria con la faccia che trapassa per metà il vetro della finestra dello studio della nonna. Quell’ufficio, una volta appartenente al nonno, è tra le poche camere della casa che si affaccia sul cimitero, si trova al secondo piano, quindi la vista di Eric sospeso ad una simile altezza farebbe insospettire qualcuno, per fortuna sono l’unica che può vederlo.

- Agony!!- urlo, senza paura che la nonna possa sentirmi. Eric si gira all’istante e non appena mi vede il suo viso si oscura ancora di più. poco dopo mi raggiunge.

- allora cosa hai scoperto?- lo tartasso di domande a cui lui sembra non voler rispondere. – Forza, Agony, sputa il rospo!-

-girati.- risponde lui. Eseguo gli ordini e vedo un auto nera simile ad un carro funebre, risalire la viuzza che porta all’entrata di casa mia. Do un’altra occhiata alla macchina, non ci sono dubbi, quella è l’auto dei miei zii. Ancora un po’ confusa percorro la strada verso casa, seguita da Eric e da Elvira, troppo curiosa per starsene in disparte.

-Shino, cara, già di ritorno da scuola?- mi accoglie la voce di zia Bloody. È appena scesa dall’auto e porta un grande cappello nero, un paio di occhiali da sole e tiene in mano un ventaglio di piume di…sono piume di corvo quelle?! Vecchia strega! Ci tengo a precisare che è ottobre e non c’è nemmeno un raggio di sole. Inoltre mia zia non è un vampiro, è solo mentalmente instabile. Le rispondo con un sorriso accondiscendete e le chiedo il motivo di quella visita.

-come, tua nonna non ti ha detto nulla?- esclama fingendosi sorpresa. Poco dopo ci raggiunge la nonna, con i capelli impeccabili e un’espressione altera.

-Bloody, aveva giusto intenzione di dirle tutto ora.- dice posando lo sguardo su di me.

- dirmi cosa?- mi intrometto.

- ma forse non ce né bisogno, voglio dire c’è già Egwun ad occuparsi della cosa.-

- quale cosa?- insisto.

- io credo che Egwun non sia sufficiente e lo sai bene anche tu…- afferma la nonna

- sufficiente per cosa?- continuo io. Di sicuro sembrerò un tantino ripetitiva, ma qui mi stanno ignorando alla grande!

- non dire simili sciocchezze! Egwun ha ricevuto una preparazione, a differenza di Shino.-

Cerco invano di mettere fine ai battibecchi tra mia zia e mia nonna, sono divorata dalla curiosità e sento la pazienza abbandonarmi. Proprio quando penso che mi lascerò andare ad una sclerata arriva a salvarmi Gerald, che con modi servili e tono gentile serve due Martini con ghiaccio ed olive alle due donne; improvvisamente torna la pace.

- qualcuno vuole spiegarmi cosa sta succedendo?- chiedo io cercando di assumere una posa contrariata. – se non me lo dite voi, lo dirà Eric, che ha spiato la nonna fino a poco fa.- aggiungo indicando lo spazio vuoto accanto a me, in realtà occupato dal mio migliore amico. Eric spalanca gli occhi ed alza le mani in segno di resa.

- ti prego no, tua nonna mi farà tornare in vita solo per uccidermi!- mormora lui. La nonna sorseggia il suo Martini per nulla preoccupata, mentre la zia continua a chiedere chi sia “questo Eric”.

- ebbene, Shino…- comincia la madre di mia madre.- la scorse notte è venuto a mancare Senio Lucas Andromedo Ilenio Cristopher II.-

- sono più persone o è un nome unico?- chiedo innocentemente.

- non scherzare Shino!- mi redarguisce la zia con tono severo. – Senio Lucas Andromedo Ilenio Cristopher II è il capo della Loggia dei Protettori delle Anime.-

- ah…e così è questo il nome della famosa setta di cui facciamo parte da generazioni e generazioni?-

Mia zia si gira fulminea verso la nonna:- lo vedi?! Shino è ancora una bambina! Non può occuparsi di queste cose, non le comprende!-

- lascia, che le spieghi.- prosegue la nonna lanciandomi un’occhiata di ammonimento, capisco che devo smetterla di scherzare e mi preparo ad ascoltare.- Senio Lucas And…oh insomma, il nostro capo è morto in un momento critico per la Loggia, si stava occupando di un caso molto importante e che rischia di…diciamo solo che è importante. Noi pensiamo che sia stato ucciso, si tratta quindi di omicidio. Naturalmente non possiamo chiamare la polizia, ma abbiamo bisogno di sapere chi è il colpevole. Secondo noi è qualcuno che fa parte della Loggia, quindi questo ci porta ad avere un traditore ed è assolutamente fondamentale sapere chi sia. ora veniamo al vero problema, per risolvere il mistero dobbiamo parlare con il nostro capo, ma non possiamo usare i nostri poteri per farlo apparire temporaneamente, poiché ci sono una serie di complicazioni in atto…l’unica alternativa è andare nel Regno degli Inferi.-

Annuisco fingendo di non capire, perché voglio che lo dicano chiaro e tondo. Con la coda dell’occhio vedo la faccia mortificata di Eric ed Elvira sbiancare sempre di più.

- ma non tutti possono andare in quel mondo…- continua la nonna. – ci sono persone che hanno particolari inclinazioni, che…-

-Shino.- la zia Bloody interrompe la nonna con gesto della mano spazientito, si toglie gli occhiali e fissandomi negli occhi dice:- tua nonna vuole mandarti nel mondo dei morti.-

Elvira dietro di me sviene.  

  
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