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Autore: ShiNear    13/11/2015    0 recensioni
Il mondo sembra lo stesso, dalla fine di Ashura. Ma l'arrivo di un nuovo ragazzo alla Shibusen, metterà in bilico vecchie e nuove alleanze, mentre vecchi e nuovi nemici tramano per riportare indietro il Signore dei Kishin. Il mondo è in pericolo e contano tutti sui maestri d'armi e le loro armi. Come si salverà la DWMA, in una battaglia fra entità... divine?
Genere: Azione, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blair, Medusa, Nuovo Personaggio, Tsugumi Harudori, Un po' tutti | Coppie: Black*Star/Tsubaki, Soul/Maka
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Soul Eater 2: I colori di un'Anima'
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33. 2. BATTAGLIA AL CASTELLO GORGON. I SEGRETI DELLA MORTE NELLA FOLLIA?

 
Due cose gli vennero in mente, allo Stregone delle Tenebre, mentre entravano nella stanza illuminata da un abat jour verde, tutti in catene per lo più: “bastardo” e “ladruncolo”.
Sapeva che aveva male alla testa e le note di musica classica erano sparate a tutto volume per la stanza, addobbata con macabri trofei appesi su giornali su cui erano segnati messaggi cifrati, spade antiche e foto pugnalate di Black*Star. E meno male che Tartufo aveva detto che il capo aveva mal di testa! Ma la cosa peggiore era che quel pezzo di musica classica era uno dei suoi preferiti; quel dannato Zodiaco voleva metterlo in situazione psicologica di svantaggio e miseria.
Arrivati davanti alla scrivania, al centro dell’ampio salone, una figura leggeva il giornale appoggiato con i gomiti sul tavolo, dirimpetto agli arrivati.
Tartufo si avvicinò, superando con uno spintone Kid e dicendo:- Sommo Zodiaco, purtroppo Pist...-
- Ho sentito. Suo padre faceva il macellaio, e suo padre prima di lui. Ogni macellaio sa che la cotenna del maiale è la zona meno ricercata. Nel suo caso, Pistacchio avrebbe dovuto coprire anche quella zona; un buon assassino deve saper badare a se stesso.- Il discorso del leader era tagliente come una lama bollente nel burro e tutti i membri, Tartufo escluso, erano visibilmente certi che il messaggio fosse stato inviato a loro.
Zodiaco proseguì, voltando l’ultima pagina:- E Mira? Avrei voluto parlarle, Dolcetto. D’altronde, è colpa mia se è diventata una cavia della Strega degli Scorpioni.-
Lei sogghignò, imperturbabile, come una scolaretta felice dell’insufficienza:- Credo proprio che abbiamo rimediato all’errore. Ma è stata colpa, gli altri non c’entrano nulla!-
Candito esclamò:- Tu chi sei? Che fine hai fatto fare a Dolcetto?-
Mentre tutti i suoi compari ridevano, Zodiaco esclamò con un sospiro:- Ti sta sfottendo alla grande, Candito! Ci caschi sempre, ultimamente.-
Maka, ignorando i lividi e la trattenuta di Menta, fece un passo avanti e disse:- Zodiaco, per favore, cerchiamo di ragionare per il meglio, non aggraviamo le cose!-
Lui chiuse il giornale con un colpo secco, fissandola, e Manuel poté ammirarlo nel suo carismatico splendore di leader: capelli castani di media lunghezza, muscoli scolpiti sotto la maglietta beige, spalle scoperte e segnate da una croce e un cerchio, strane lame appese alla cintura, lame dalla forma molto strana, ma gli occhi! Manuel non aveva mai visto occhi così! Erano di un viola così chiaro da sembrare rosa, con un non so che d’ipnotico che gli fece girare ancora di più la testa.
Sussurrò, quasi colpito:- “Non aggraviamo le cose”, dici? Non sapevo che il coraggio fosse sinonimo di arroganza, Maka Albarn. Potevo uccidervi in qualsiasi momento, oggi. Conoscevo ogni vostra mossa, anche ipotetica. Se vi foste spinti a chiedere al bar anziché chiedere ai fantasmi, avreste scoperto che esiste una tipografia, dove lavorava Limone, ma quell’imbecille è morto e sarebbe stato poco utile, effettivamente. “Aggravare le cose”... dovresti SUPPLICARMI di non ucciderti, Maka!-
Lei rimase a testa alta, mentre Zodiaco si rivolgeva cupamente con un sorriso a Manuel:- Finalmente conosco questo famigerato Desper! Ho saputo che hai dato filo da torcere anche a Dolcetto. Non sono stupito, ovvio, ma è incredibile come le leggende metropolitane siano così simili alla realtà!-
Lo stregone si limitò a sorridere in risposta:- Come sapevi che questa composizione è tra le mie preferite, piuttosto?-
- Viaggiare su Internet può essere compromettente, Desper, specie se qualcuno lo spia. Comunque, sono sorpreso ti piaccia un pezzo così “raro” della composizione tedesca. Karl Maria von Weber.-
Manuel terminò, sorridendo a trentadue denti (non voleva lasciargli la soddisfazione di farsi vedere a disagio):- “Il Franco Cacciatore”, una delle prime composizioni del Romanticismo.-
Zodiaco annuì, girando intorno a lui, Dolcetto e Odessei con calcolata lentezza:- Questo momento adesso trasmesso è il mio preferito. Kaspar deride la stupidità di Samiel, il demone con cui ha stretto un patto vincolante per permettergli di essere invincibile a sparare.-
Manuel ascoltò le ultime note cantate dal tenore, poi terminò per lui:- Ma non sa che il prezzo pagato è troppo alto per un umano. E il demone Samiel lo trascina con lui nelle viscere degli inferi.-
Si fissarono negli occhi, finché Odessei finse di asciugarsi gli occhi, dicendo:- Ragazzi, se non avessi individuato i doppisensi che vi siete scambiati, avreste raccontato un bellissima favola!-
Zodiaco lo interuppe con uno schiaffo ben servito, facendo gioire una piccola parte di Manuel, dentro di lui, mentre il leader dell’Organizzazione urlava:- Non sopporto i traditori di ogni tolda, umani e non. Se voglio sentirti parlare, sarà solo perché lo voglio IO. Chiaro?-
Lui digrignò i denti, fissò gli altri sguardi ostili e disse:- Chiarissimo.-
Manuel mugugnò:- Voltagabbana...-
Il ragazzo BREW gli assestò a sua volta un manrovescio, facendolo crollare supino, mentre Menta gli puntava un’arma alla gola e lui si sgolava:- Idiota! Sareste morti tutti! Ho cercato di mantenervi in vita!-
Zodiaco disse ai suoi, con un sospiro annoiato:- Lasciatelo! Tanto, davanti a Medea, lui è del tutto innocuo.-
Dolcetto tirò su con malagrazia Desper, mentre Zodiaco diceva:- Ecco un’altra cosa che avete preso da Black*Star; siete troppo frettolosi e in vena di parlare. Piuttosto che migliorare un difetto, avete preso tutto da lui!-
Manuel era sul punto di urlare, ma si limitò a sbottare a denti stretti:- Vuoi che te lo dica? Bene! Conosci perfettamente ogni via d’assassinio alla perfezione e la rendi immacolata, a differenza di Black*Star. Nascondersi nell’oscurità e in silenzio? Chi, meglio di un’organizzazione che non esiste può riuscire nell’intento? Riesci meglio di chiunque altro anche a individuare i punti deboli dell’avversario, come con me. Uccidere prima di farsi scoprire? Il tempo impiegato sarà diverso, ma finora ci sei riuscito! La vera domanda che il tuo ego vorrebbe farmi è: sono meglio o no di Black*Star?-
Il silenzio divenne palpabile, finché Zodiaco disse con tranquillità letale come veleno, girandosi verso la scrivania ricoperta di foto accoltellate:- Quello non è un paragone, Desper, è un caso perso. Dovresti averlo capito quando la Bestia di Medea è uscita dal suo controllo. Nelle mani sbagliate, quel ragazzo diventa ingestibile. Se ingestibile, pericoloso.-
- Sei tu... ad essere ingestibile.-
Zodiaco si girò di scatto verso il capo chino di Sid, legato ad Anya e Patty, che cercarono inutilmente di scuotere la testa per dissuaderlo, quando lui proseguì:- Lui è sempre venuto a lezione, anche se in ritardo. Lui ha imparato le lezioni, anche se pure quelle in ritardo. Ha sempre ubbedito a Shinigami e al suo ideale di pace e ordine. Tu... hai partecipato ad ogni lezione, hai imparato tutto in fretta... e poi hai dimenticato tutto! Ti sei lasciato prendere dalla vendetta e hai cercato di scatenare una guerra! E adesso stai condannando miliardi di innocenti a morte! Perché, in nome del cielo, perché?!-
Zodiaco scosse la testa in tono conciliante:- Sid Barret, l’Ivanohe dei principi dell’Ordine. Non devi temere per quelle povere anime senza pastore. Quando avrò finito, vivremo insieme in un mondo dove tutti mi adoreranno come il loro salvatore. Sì, io li salverò dal loro mondo di idiozia e di Ordine nel quale Shinigami li ha gettati e mi adoreranno come un DIO!-
Sid sussurrò, in modo che lo sentisse:- Se è questo che pensi... allora ho cresciuto davvero una nullità!-
- Ma la pianti! Black*Star fa gli stessi discorsi, senza però essere messo in ridicolo o insultato in questi modi!-
Tsugumi urlò, incapace di trattenersi:- Animale! Black*Star vuole superare gli dei, non raggiungerli. E per riuscirci, non ha ucciso la sua partner!-
Zenzero, incapace di controllarsi, si avvicinò per mollarle un pugno:- Impertinente idiota...-
Il pugno che l’assassino ricevette da Tartufo fu così forte da farlo crollare al pavimento , quasi privo di sensi.
Zenzero si rialzò imprecando:- Miserabile...-
- Ha fatto bene! Medea ha specificato che il suo signore desidera Desper, Albarn, Harudori e Shinigami junior vivi e incolumi. Il prossimo che ne pesta uno solo dovrà fare i conti con me!- Zodiaco era ancora calmo nel dire queste cose, ma la sua voce trasudava eccitazione, quasi divertimento all’idea di uccidere!
Poi, disse annoiato ad Harudori:- Clarisse era inutile, all’epoca. Era in sintonia con me e il mio carattere incostante, certo, ma era un’arma inutile al mio scopo. Una CESOIA! Tu dimmi, come potevo diventare un assassino rispettabile con attrezzi da giardino! E non fare quella faccia, Gattina. Anche se per nobili cause, anche voi uccidete senza processo le anime traviate. Non sono più assassino moralmente di quanto non lo siate voi!!!-
Detto questo, infilò le mani nella cintura, estraendo le armi. Viste in controluce, Manuel le riconobbe quasi all’istante...
- Ma quelli sono dei Lu Jao Dao!-
Il ragazzo teneva le piccole lame affilate dall’impugnatura centrale, ricoperta da stoffa, mentre le due lame a mezzaluna s’intercalavano al centro, per poi percorrere all’esterno come due artigli scintillanti di nero.
Lui annuì:- Esatto Desper. Mi sono trovato a mio agio con armi considerate così piccole, e poco credute per il loro potere letale. Dopo la morte del Kishin, mi sarei aspettato una caccia serrata, da parte di Shinigami o di Kid, ma a quanto pare ero un pesce piccolo, per loro. Bene, vediamo se ora Shinigami cambierà idea, quando ridurrò il mondo in cenere.-
Il Professor Sid disse, cupo:- Zodiaco... non è troppo tardi per redimersi.-
L’assassino si piegò poggiando le mani sulle ginocchia, arrivando all’altezza del suo volto:- Ma davvero? Non è troppo tardi? Shinigami, dopo tanti anni è diventato misericordioso come lei? Ero un bambino quando la mia famiglia, di cui anche Nim faceva parte, venne sterminata dal Clan della Stella, si ricorda? Non mi ricordo molto il primo giorno in cui si svelò al mondo, ma ero sicuro che quando, avete risparmiato il ragazzo, sarebbe diventato un po’ più mite. Ma io l’ho visto, Sensei, l’ho visto lo sguardo della Follia! Era pronto a uccidere per il gusto di farlo, non per la giustizia! E voi lo avete lasciato fare davanti a ME.-
Sid, forse, avrebbe voluto aggiungere qualcosa, ma la mano di Zodiaco calò in un istante sul suo collo.
Mentre la testa di Sid rotolava a terra, Tsugumi dovette trattenersi dallo stimolo di vomitare, mentre Anya, incurante delle catene, urlava furibonda:- Se questo è il tuo senso di giustizia, sei TU il folle! Mostro, ti odio!-
Lui rise placido, mentre ripuliva la lama con un fazzoletto:- L’odio è più che naturale qui, non trovate? E comunque l’ho solo restituito alla cara Mira.-
Lucy era livida, ma sussurrò furibonda:- “Nell’ora dello spavento, rammenta e non scordare: il vero nemico, nascosto, il cuore ti verrà a strappare!”-
Zodiaco si voltò verso di lei, con uno scatto secco:- Conosco quelle parole. Ma l’ora dello spavento è lontana anni luce, adesso; non credi?-
Manuel non disse niente, ma le sue vene divennero scure per il sangue nero trattenuto dal potere di quelle manette.
Una campanella triste come la morte risuonò per il castello, e Zodiaco commentò:- Il tempo delle parole è finito, almeno per me. Medea vuole vedervi, prima di consegnarvi a Karkadoom.-
 
La sala del trono era quanto di più pomposo Manuel avesse mai visto e si chiese se davvero Black*Star non avesse qualche rapporto di parentela con la Strega dell’Odio.
Persino i suoi compagni, tenuti fermi dai tizi dello Zodiaco (Menta reggeva Maka legata a Lucy e Watson, Zenzero il gruppo di Kid, Liz e Tsugumi, Candito teneva a bada Anya, Marie e Patty, stravolte, Vaniglia strattonava Stein, Soul e Sherlock, infine Dolcetto osservava impaziente Odessei mentre strattonava Manuel), non poterono non trattenere un gemito di stupore.
La sala risplendeva alla luce di un sinistro lampadario. Il pavimento, evidentemente di colori barocchi e contorti, rappresentava scene di battaglia nella storia in eterno movimento; un colonnato di carattere ionico percorreva i lati dell’edificio e una cupola di vetro metteva lo sguardo sul cielo stellato della città milanese, casualmente sotto la costellazione dello scorpione; alle pareti erano appese armi, armi che Manuel conosceva solo per metà o non le conosceva affatto, tutte rivestite del materiale nero già visto nelle armi di Candito e Zodiaco.
Al centro, sopra una gradinata di marmo verde acqua, un trono di metallo nero come l’inchiostro, sul quale era seduta una signora con il mantello verde adagiato sulle spalle, dalle quali svettavano spuntoni di metallo simili a corna; le sue lunghe dita coperte da strani guanti sembravano artigli di falco. Il volto era bello e crudele, beffardo e spazientito e i suoi occhi, privi di pupilla, risplendevano di una sinistra luce verde. Nel fissarli, Manuel avvertì l’odio accumulato in quei due lunghi anni risalirgli per le vene come magma: la Follia dell’Odio, in quella stanza, sembrava fatta apposta per far perdere lucidità alle menti umane; dovette fare un grosso sforzo su se stesso per non urlare il loro piano ai quattro venti.
La Strega, parlando piano e con eleganza, enunciò:-
Dunque, finalmente ci rivediamo, Desper. Con qualche piccola scorta di serie B, noto.-
Manuel era sicuro che stesse rivolgendo lo sguardo su Odessei, ma non volle voltarsi per accertarsene.
Medea, alzandosi lievemente, fissò Zodiaco e disse:-
Vedo che i membri della tua squadra sono alquanto ritardatari, mio giovane allievo.-
Zodiaco, messosi in ginocchio come i suoi seguaci, alzò lo sguardo e disse:- Sono desolato, mia Lady, ma Tartufo ha preferito andare fuori a controllare la zona.-
-
Ciò nonostante, questo non spiega l’assenza di Pistacchio, non trovi?-
Manuel decise di prendere la parola e disse:- Per quello temo sia colpa mia. Stavano picchiando Maka e sa quanto detesti la violenza sui minori...-
Maka urlò in protesta:- Ho diciassette anni!-
- Appunto, e io che ho detto?-
Medea sorrise divertita e disse:-
Il meglio del meglio ucciso da un tizio incatenato e indebolito? Stento a credere che sia stato un caso, vero, cara Dolcetto?-
L’assassina si limitò a sorridere dicendo:- Spero non dispiaccia alla mia signora di averla privata della vista di Mira Neigus. Mi stava sulle palle, e l’ho spostata sulla piazza!-
-
Ho visto, cara. E ho visto anche la mancanza di contegno di Zodiaco di fronte a Barret.-
Lui fece spallucce:- Non era nella lista degli invitati, mia signora.-
Maka si fece avanti per tirargli un calcio, trattenuta da Menta, urlando:- Stronzo che non sei altro...-
Manuel capì che era il caso di impedire che qualcuno nella sala scoppiasse e dicesse tutto e, nonostante il mal di testa, chiese:- A tal proposito, Medea, avrei una domanda.-
- Devi dire “mia signora” o “Medea-sama”, altrimenti...-
Medea alzò una mano spazientita, rimettendosi a sedere:-
Piantala, Ice Cream. Tra me e il ragazzo non c’è bisogno di certe formalità, non dopo che abbiamo fatto il peggio del peggio a Chrona. Piuttosto, Desper, sei sicuro di voler proseguire la domanda? Se procederai, ho paura che il mal di testa peggiorerà e non di poco. Sono tante cose piene di contenuto, e sapere troppo non è un vantaggio.-
Manuel fece un lungo sospiro, poi disse:- So che Shinigami non ci ha detto tutto e so che nemmeno Tsugumi e Anya vogliono dirmi tutto. Sapere troppo rischia di far crollare nella Follia, follia che solo un dio come Shinigami o un Kishin possono controllare; ma a questo punto, se non sapere significa restare un passo indietro, il rischio vale la candela. Quindi sì, voglio sapere.-
Medea annuì:-
Molto bene, vedo che l’esperienza di Chrona ti ha fatto crescere anche in razionalità. Dovremmo dare quest’esperienza anche agli umani infantili... anche se adesso non potranno assaporarla visto che tra... due, tre ore moriranno tutti.-
Sherlock Holmes, a quel punto, si fece avanti ridendo:- Mia signora, ho qualche dubbio in merito.-
I membri dell’Associazione Zodiaco borbottarono qualcosa di incomprensibile, ma Medea li mise a tacere con uno sguardo, incitando il detective con un cenno:-
Continua, prego.-
- A dire il vero, è stato troppo semplice. Quando sull’aereo Black*Star mi ha fatto leggere il giornale russo, ho notato un piccolo particolare. Alcuni nomi citati dal giornale di alcuni rappresentati dagli Stati Uniti alle Nazioni Uniti, sono stati sotto l’osservazione e giurisdizione della Shibusen; erano presenti oggi, ho letto, ma mi è bastata una telefonata per scoprire che erano andati in vacanza lontano da lì una settimana prima. Quindi, ci siamo chiesti: “A che pro creare questa messinscena?” A meno che...-
Medea ripeté, incitando a una risposta:-
A meno che...-
Manuel terminò per loro:- A meno che non stiate dando la caccia a qualcuno.-
Dolcetto si voltò soddisfatta verso Ice Cream, intimandogli:- Ehi, Orso Yogi, dopo mi devi dieci dollari!-
Lui grugnì, lanciandole un’occhiataccia:- Fottiti, Dolcetto!-
Medea disse placida, sforzandosi visibilmente per non ridere:-
Ma che bravi. Davvero, davvero bravi. Ma siete sicuri di voler sapere di lui? Non si fa scrupoli a uccidere chi gli sta antipatico, e credetemi, c’è solo una persona che odia più di Shinigami.-
Manuel inarcò un sopracciglio, ironico:- E chi ci sarà mai di così pericoloso, a cui dare la caccia con il pretesto di distruzione dell’umanità?-
Medea sorrise, cominciando a raccontare:-
D’accordo, ma vi prego, anzi, vi ordino di non interrompermi durante la narrazione; potreste scoprirmi alquanto irascibile per queste cose.
Quando noi divinità siamo stati creati, avevamo tutti un’affiliazione con un partner, se così si può dire. Ashura aveva Vajra, quello che avete conosciuto come Massa Nera, che all’epoca era conosciuto come Tsuyo, era maestro d’Excalibur, Eibon aveva Tengan, e poi Shinigami, così potente da tenerci in riga anche senza armi; ma era giovane e arrogante, e quando affrontò Karkadoom con tutta la sua violenza, rimase profondamente sfigurato e senza Eibon sarebbe anche morto. Si vide costretto a chiedere agli umani, gli esseri inferiori a cui presto si sarebbe affezionato ancora più che ai suoi fratelli. E tra gli umani trovò uno, un giudice il cui pensiero poteva essere giudicato solo in un modo: o estremamente pazzo, o estremamente elevato. Lui optò per quell’ultimo, perché quell’umano era stato il primo a scendere nel profondo anche con lui.
Lo elevò a una divinità, rendendolo una Falce della Morte. La prima e l’ultima elavata a una divinità, temo; il suo potere era spaventoso, e con il suo aiuto riuscimmo a ricacciare indietro il re del male, incuranti che avrebbe donato un frammento della sua personalità a me, Calipso e Circe. Thanatos (questo è il suo nome), non appena lo scoprì, cercò di dirlo a Shinigami, trovandosi per la prima volta in disaccordo: il primo voleva ucciderci, il secondo voleva trovare un altro modo.
Più tardi, con l’arrivo del caro Odessei, gli bastò sussurrare un paio di parole  all’orecchio e, iniziata la guerra contro il primo Kishin, Ashura, ottocento anni or sono, lo convinse a stare dalla parte “più conveniente”: quella di nessuno. Thanatos divenne una via di mezzo, né Folle né sano, in un bilico pericoloso, che gli permetteva di comprendere cosa fosse e di agire coscientemente e follemente allo stesso tempo. Il “medico malato”, era detto, perché elargiva giuste morti nel modo più ingiusto e folle che potesse esistere.
Dopo duecento anni di fuga da Shinigami, la Prima Falce trovò un vero “amico”. Era la reincarnazione del nostro signore, il quale allora era un semplice voivoda di una nazione indisciplinata, inconsapevole. I due divennero subito amici e confidenti, al punto di mettere alle strette con un pugno di uomini l’Impero Ottomano. Fu allora che Shinigami, trovatili per puro caso, li rinchiuse entrambi in un posto molto particolare: le Colonne d’Ercole.
-
Kid sussultò e Medea sorrise maligna:-
Esatto, piccolo Shinigami! Tornando indietro a recuperare Chrona e il BREW hai solo fatto il gioco di Karkadoom, rompendo involontariamente la parete dello spazio e del tempo e liberando entrambi. La loro rinascita, per quanto provvidenziale, non è stata gradita da Thanatos, che dopo solo seicento anni (un po’ duro di comprendonio, dico io) aveva capito di essere divenuto un burattino di Karkadoom e se l’è data a gambe; sia il mio signore che Shinigami stanno cercando di trovarlo, in questo momento. Tua madre aveva ragione, Shini è troppo impaziente, di fronte alla pressione...-
Manuel si era fermato a madre, spalancando gli occhi e urlando:- Mia madre?-
Ice Cream si avvicinò per tirargli un calcio, ma Zodiaco gli lanciò un’occhiataccia geldia che lo rispedì al suo posto.
Medea parve passarci sopra e sorrise con finta ingenuità:-
Oh, che sbadata, Desper, ho saltato un pezzo. Devi sapere che oltre agli otto già citati, c’eravamo noi sei, le streghe di “supporto”, in pratica. Io, signora dei venti, Calipso sul mare, Circe per il fuoco, Aisu per i ghiacciai, Mabaa, che era chiamata Ginga all’epoca ed era signora dello spazio... effettivamente, questo pure non ve l’ho detto, vero?-
Manuel non disse niente, ma si diede mentalmente dello stupido: non esistevano streghe così potenti, nemmeno Medusa; avrebbe dovuto almeno sospettare che Mabaa fosse una divinità.
Medea proseguì:-
E poi, c’era tua madre, la ragazza mezza matta, Jikan, signora del Tempo e del fulmine; sì, Desper, del Tempo, quella che Tsugumi ha incontrato e che le ha proibito di riferirtelo, l’unica che può farti passare il mal di testa. Non fare quella faccia, non è morta: credi davvero che Nim possa uccidere una dea? Quando si accorsero che NOI eravamo passate, mille anni fa, dalla parte del “nemico”, avrebbero potuto punirci in modo esemplare, ma tua madre optò per un’altra idea: imprigionarci! L’unica dea che non ho mai sopportato, mi ha salvato la vita! Mabaa era contraria e voleva vederci morte tanto quanto Thanatos, ma Shinigami aveva deciso. L’ultima cosa che vedemmo era Mabaa, con alcune divinità minori, tra cui mia nipote Gorgon, la dea dei Serpenti, dichiarare guerra a Shinigami e al suo concetto di Ordine, in contemporanea. Intanto mi godevo la vista di Ashura che dubitava e di Aisu furiosa.
Capisci perché tua madre non vuole farsi trovare e si è mescolata agli uomini? Crede di essere la causa della morte di tanti miliardi di innocenti e dell’imprigionamento del suo amante, Tsuyo, nel Libro di Eibon, ingannato da Arachne e Noah al tempo della rivolta; era convinto che fosse una minaccia come noi. Jikan, o Catherine Desper, come preferisci, con il valido aiuto di Odessei e le sue macchinazioni per il miglior offerente, ha causato una guerra tra fratelli; si sente una fratricida.
-
Manuel sentiva la testa pesargli come un mattone: troppe, troppe, TROPPE cose! Sua madre era una rivoluzionaria, fratricida, era VIVA, lui poteva tornare indietro nel tempo, lui... o grandissimo Shinigami, non poteva essere vero, era figlio di una divinità! Per metà, pure lui era un cacchio di Shinigami, o Kami, o quel vattellapesca che era!
S’impose la calma, e chiese:- E come pensate di attirare qui Thanatos? Non ci vorrà molto prima che scopra la trappola.-
Medea si accarezzò il vestito, dicendo:-
Ci giri intorno, Desper, ma so a che pensi. Non è come, è il perché che t’interessa. Sappi che, nelle mani sbagliate, Thanatos è molto pericoloso. Le normali Falci della Morte, ok, sono state create per affrontare Streghe e per resistere ai Kishin, ma Thanatos è un umano elevato a divinità. Lui ha un potere al di là dell’immaginazione: può uccidere gli dei. Anche se a Karkadoom non serve, non gli occorre nemmeno averlo contro. E visto che il solo modo per tenerlo buono è dargli lo stimolo di una sfida, che lui adora, preferisce averlo come alleato; per questo gli daremo un Kishin per impugnarlo.-
Soul sghignazzò:- E dove lo trovate un Kishin? Nim ha le mani occupate, mentre Ashura è ancora sulla Luna.-
Medea sospirò, mettendo le mani con le dita incrociate sulla fronte:-
Zodiaco, avresti la cortesia di aspettare fuori, di grazia? L’argomento potrebbe urtarti in modo non lieve.-
Lui disse, mettendosi in ginocchio davanti a lei:- Mia signora, non posso lasciarla.-
Lei annuì, prima di pronunciare le fatidiche parole:-
C’è una differenza tra anima e follia. La follia resiste, non muore nello Stige. Esiste una persona, divenuto un Kishin da pochissimo, che venne ucciso dal Samurai Mifune, che a quanto pare è morto da poco; il nome di quel Kishin-neonato... era White Star. E Nim sta lavorando per riportarlo tra noi.-
Manuel sbiancò visibilmente e si voltò ad affrontare le facce degli altri: solo quella di Stein era sbiancata, mentre Zodiaco, appoggiandosi al pavimento per non cadere, aveva cominciato a balbettare cose incomprensibili.
Lo stregone non si perse d’animo:- Ma... nessuno può riportare indietro i morti.-
Medea si abbandonò a una risata di nervosismo liberatorio, facendo piegare la testa all’indietro:-
No, no, no! Non ci credo! Tu... credi si possano risuscitare? Kirikou, Mira, Sid? Credi davvero che si possa risorgere da morte? Ascoltami attentamente, povero moccioso: non esiste una vita senza una morte.
Esistono scappatoie che allungano la tua esistenza di poco, un secolo forse.
Esistono i fantasmi per una vacua esistenza ultraterrena.
Esistono le anime in transizione, come Sid, che non sono scappate dal corpo perché non colpite nel punto giusto, dove il karma si concentra.
Esistono possibilità di creare Cyborg con quello che rimane di Follia e organismo come Justin e i Clown.
Esistono anche i Kishin o la permanenza della Follia senza corpo, come nel caso di White*Star.
Esistono infine gli addii, come Shinigami, che era andato nel Limbo sicuro di aver passato il testimone al figlio.
Tutto questo, però, né per incantesimi, scienza, Follia, Ordine, vudù o quello che vuoi permetteranno mai una resurrezione. Non esiste un ritorno, ci sarà sempre una fine.
-
- Fine? Fine?! FINE?!!! Lei deve bloccare tutto! Io ho accettato di lavorare per Karkadoom, ma non avrei mai pensato che avrei dovuto lavorare per uno che vuole riportare tra noi l’uomo che ha ucciso la mia famiglia a sangue freddo! Lei deve fermare tutto, mia signora, o giuro che potrete fare anche a meno di me! Io sono Zodiaco!-
Nel parlare, il ragazzo si era trovato a fissare, non comprendendo di essersi scavato la fossa sfidando la Strega dell’Odio, che ad ogni frase aveva assottigliato lo sguardo ad una fessura.
Stava per aprire la bocca, quando una potente esplosione fece tremare il castello.
Zodiaco esclamò:- Che succede? Chi ci sta attaccando? Che sta facendo Tartufo?!-
Manuel rise lievemente:- Sembri spaventato, Zodiaco. Più di quanto tu non lo sia mai stato. Forse, è questa “l’ora dello spavento”?-
L’assassino, passando dallo spavento alla rabbia, urlò, afferrandolo per il collo:- Parla, o ti affetto come una banana!-
Lui indicò il polso incatenato con lo sguardo, dicendo:- Se mi liberi le manette, te lo dico subito.-
Zodiaco, rise nervoso:- Ho un’idea migliore!-
E afferrato la manetta del polso, con un solo gesto gli scorticò la pelle fino a metà avambraccio, strappandogli un urlo. Sotto la cute tesa e rosa pallido, brillava una strana sostanza verde, grossa come una nocciolina, alla luce del lampadario.
Manuel, nonostante il dolore, riuscì a spiegare con un sorriso:- Lo ha creato il Dottor Stein. Ce l’abbiamo tutti nel polso.-
- Ma cos’è?!-
Holmes rispose dietro di lui:- Una trasmittente biologica, che reagisce a un’ora dall’inserimento di sedativi.-
Zodiaco cominciò ad arretrare verso il trono, dicendo:- Nonononono! NO! State mentendo!-
Manuel annuì con un sogghigno:- Esatto, Zodiaco. In questo lasso di tempo, Kim ha avuto la possibilità di creare uno dei suoi lunghi portali, e insieme a Black*Star e Hiro ci avrà già raggiunto. Non siamo noi ad essere finiti in trappola; in trappola ci siete voi.-
Holmes fece un debole cenno del capo, con una faccia da furbo di tre cotte:- In parole poverissime, Zodiaco, questo è Scacco Matto.-
Zodiaco si voltò verso Medea, spaventato:- Mia Lady, siamo sotto attacco della Shibusen!-
Lei fece spallucce:-
Io lo sapevo dall’inizio.-
Ci fu un immenso coro di:- Eh?!-
Manuel alzò lo sguardo verso Medea, dicendo:- Immagino che tu non volessi vincere senza assistere a un combattimento, vero?-
Lei si mise comoda sullo scranno:-
Deludetemi, Shibusen, e morirete per lo Zodiaco. Vincete e avrete un’avversaria di rispetto: me! E vi ucciderò per bene, fidatevi!-
Nel momento in cui vetri si sfondarono, lei gridava:-
Che la guerra abbia inizio! Che sopravviva chi può!-
 

Angolo autore: Ri Ta-dah!
Allora, se troppe cose sono state dette, vi prego di perdonarmi, ma non potrei far meglio di così. E non volevo lasciarvi in sospeso con troppe domande e premura di sapere cosa sta succedendo. La prossima volta, avrete la battaglia (si spera) più figa che possa scrivere.
Un saluto a Teony-Sensei, che ci era mancata, e BBola, mia fan più recente, e tutti quelli che, pur non recensendo, seguono le mie ff.
Ricordo che, per chi volesse seguirmi, oltre alla mia e-mail (
etb137@gmail.com) ho aperto un canale su Telegram. Per chi non sapesse cos’è, è un’applicazione per telefono gratis, simile a Whatsapp, con la differenza che puoi fare anche i canali pubblici. Se volete seguirmi anche lì, dovete cercarmi sotto https://telegram.me/ShiNear21
, dove quasi sicuramente mi trovate tutti i giorni!
A tutti Joma joma dabarasa.
   
 
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