15/11/2015
2 recensioniLa musica risuonava tra le case di Kuraigana, mentre i mercanti facevano a gara per attirare la clientela, le bancarelle che si perdevano a vista d'occhio.
Sorridendo radiosa, Perona fece un giro su se stessa, assorbendo l'atmosfera di festa che aleggiava intorno a lei.
Finalmente, la fiera del cotone era giunta anche lì.
Aveva sempre sperato di potervi assistere senza doversi accontentare dei racconti neanche troppo dettagliati di suo padre e suo fratello, che ci andavano per fare pubblicità alle proprie spade, le migliori del paese.
Ma Kuraigana, con le sue recinzioni e le rigide regole imposte da Van Ooger era sempre stata troppo piccola per ospitare la fiera.
Almeno finché la verità non era venuta a galla.
Finché non si era scoperto che la Bestia era proprio lui, Van Ooger. Che il lupo in realtà li difendeva a costo della vita. E che Van Ooger, come suo padre prima di lui, aveva seminato per anni terrore e bugie al solo scopo di mantenere segreta la propria identità, isolando il villaggio per paura che qualcuno di esterno scoprisse la verità, ignaro del fatto che qualcuno da dentro la conosceva già molto bene.
Perché nemmeno per un attimo Koreka aveva dubitato del proprio cuore, quando aveva scoperto la verità su Crocus. E anche Perona, sebbene avesse vacillato, aveva presto ritrovato la strada che l'aveva portata a fare la cosa giusta.
E non solo l'amore di Perona per Ace ma anche quello di Zoro e Mihawk per la propria sorella e figlia aveva giocato a favore della verità e della giustizia. Ora Van Ooger era morto, la minaccia sventata.
Ora le recinzioni erano state abbattute e la fiera del cotone era finalmente giunta fino a lì. Ora Perona era felice e non solo per le bancarelle colorate, il sole caldo, la musica allegra e il profumo dei tortini di zucca.
Perona era soprattutto felice per quegli occhi scuri che la osservavano con desiderio in mezzo alla folla.
Era felice all'idea che di lì a un paio di settimane ci si sarebbe potuta perdere tutte le mattine e tutte le sere, senza stancarsene mai.
Il matrimonio di Sabo e Koala era stato un evento a dir poco meraviglioso ma nulla in confronto alla notizia che Mihawk aveva dato finalmente il suo consenso perché Perona potesse sposare il ragazzo che amava. Perché con vergogna e fatica il villaggio al completo aveva dovuto ammettere i propri errori di fronte all'innegabile e incontestabile verità che per tutti quegli anni Ace, l'orfano, il buono a nulla, il mangiapane a tradimento, per anni aveva rischiato la vita per difenderli, per difendere tutti loro.
Ma in fondo Ace non era capace di portare rancore. In fondo, la sola persona della cui opinione veramente gli era mai importato aveva sempre creduto in lui, fino all'ultimo.
La verità era che tutto sarebbe andato bene, finché Ace avrebbe potuto specchiarsi nel sorriso che ora increspava le labbra di Perona. Ruppe gli indugi, avvicinandosi a lei, scartando tra la folla, posando senza più esitazione le mani sui fianchi della sua futura moglie.
-Vuoi ballare?- chiese con gli occhi che brillavano, mentre Perona si schiacciava contro di lui, incurante delle occhiate omicide del padre che li fissava in un angolo, a braccia incrociate accanto a un altrettanto impassibile Dragon.
Perona si sporse verso la piazza dove buona parte degli abitanti del villaggio si stava scatenando a ritmo di musica e sorrise ancora di più nel vedere Sabo e Koala in mezzo alla folla danzante, sorridenti come non mai.
-No- scosse la testa la rosa, ridendo cristallina -Non voglio andare a ballare- soffiò con gli occhi che brillavano -Voglio andare nel bosco- proseguì maliziosa provocando un'ondata di calore nel moro, che sgranò appena gli occhi prima di sorridere un po' storto.
-Sicura?!-
-Mm-mh!- annuì -Voglio stare da sola con te-
Ace si guardò intorno furtivo, prima di prenderla per mano e spostarsi attraverso la fiera, accelerando sempre di più.
Perché niente aveva importanza, il sole o la pioggia, la fiera o le recinzioni.
Ci sarebbero stati ancora i giorni del lupo e sarebbero stati giorni in cui il bosco e la grotta sarebbero stati la loro casa e non era un problema per loro cominciare subito a considerarla tale.
No nulla aveva importanza per il falegname e la guaritrice, tranne che essere finalmente liberi di amarsi alla luce del sole e nella penombra della grotta, con il mantello nero di Perona a fargli da materasso e il calore di Ace e del loro amore, consumato sulla pelle nuda e sudata, a scaldarli.
Angolo di Piper:
Eccomi ragazzi! Non mi sono dimenticata di questa storia!!!
Dunque, purtroppo è giunta al termine e io ne approfitto per ringraziare tutti voi che avete letto e in particolare Sara, LysL, Kurama e Scarlett per le recensioni!
Grazie davvero del supporto di cuore, sapete quanto conta per me, soprattutto tu LysL, riguardo questa FF in particolare! Sono felice che tu abbia sentito il parallelo con Cappuccetto Rosso Sangue!
Quindi niente, alla prossima avventura e un bacio!
Piper.
Sorridendo radiosa, Perona fece un giro su se stessa, assorbendo l'atmosfera di festa che aleggiava intorno a lei.
Finalmente, la fiera del cotone era giunta anche lì.
Aveva sempre sperato di potervi assistere senza doversi accontentare dei racconti neanche troppo dettagliati di suo padre e suo fratello, che ci andavano per fare pubblicità alle proprie spade, le migliori del paese.
Ma Kuraigana, con le sue recinzioni e le rigide regole imposte da Van Ooger era sempre stata troppo piccola per ospitare la fiera.
Almeno finché la verità non era venuta a galla.
Finché non si era scoperto che la Bestia era proprio lui, Van Ooger. Che il lupo in realtà li difendeva a costo della vita. E che Van Ooger, come suo padre prima di lui, aveva seminato per anni terrore e bugie al solo scopo di mantenere segreta la propria identità, isolando il villaggio per paura che qualcuno di esterno scoprisse la verità, ignaro del fatto che qualcuno da dentro la conosceva già molto bene.
Perché nemmeno per un attimo Koreka aveva dubitato del proprio cuore, quando aveva scoperto la verità su Crocus. E anche Perona, sebbene avesse vacillato, aveva presto ritrovato la strada che l'aveva portata a fare la cosa giusta.
E non solo l'amore di Perona per Ace ma anche quello di Zoro e Mihawk per la propria sorella e figlia aveva giocato a favore della verità e della giustizia. Ora Van Ooger era morto, la minaccia sventata.
Ora le recinzioni erano state abbattute e la fiera del cotone era finalmente giunta fino a lì. Ora Perona era felice e non solo per le bancarelle colorate, il sole caldo, la musica allegra e il profumo dei tortini di zucca.
Perona era soprattutto felice per quegli occhi scuri che la osservavano con desiderio in mezzo alla folla.
Era felice all'idea che di lì a un paio di settimane ci si sarebbe potuta perdere tutte le mattine e tutte le sere, senza stancarsene mai.
Il matrimonio di Sabo e Koala era stato un evento a dir poco meraviglioso ma nulla in confronto alla notizia che Mihawk aveva dato finalmente il suo consenso perché Perona potesse sposare il ragazzo che amava. Perché con vergogna e fatica il villaggio al completo aveva dovuto ammettere i propri errori di fronte all'innegabile e incontestabile verità che per tutti quegli anni Ace, l'orfano, il buono a nulla, il mangiapane a tradimento, per anni aveva rischiato la vita per difenderli, per difendere tutti loro.
Ma in fondo Ace non era capace di portare rancore. In fondo, la sola persona della cui opinione veramente gli era mai importato aveva sempre creduto in lui, fino all'ultimo.
La verità era che tutto sarebbe andato bene, finché Ace avrebbe potuto specchiarsi nel sorriso che ora increspava le labbra di Perona. Ruppe gli indugi, avvicinandosi a lei, scartando tra la folla, posando senza più esitazione le mani sui fianchi della sua futura moglie.
-Vuoi ballare?- chiese con gli occhi che brillavano, mentre Perona si schiacciava contro di lui, incurante delle occhiate omicide del padre che li fissava in un angolo, a braccia incrociate accanto a un altrettanto impassibile Dragon.
Perona si sporse verso la piazza dove buona parte degli abitanti del villaggio si stava scatenando a ritmo di musica e sorrise ancora di più nel vedere Sabo e Koala in mezzo alla folla danzante, sorridenti come non mai.
-No- scosse la testa la rosa, ridendo cristallina -Non voglio andare a ballare- soffiò con gli occhi che brillavano -Voglio andare nel bosco- proseguì maliziosa provocando un'ondata di calore nel moro, che sgranò appena gli occhi prima di sorridere un po' storto.
-Sicura?!-
-Mm-mh!- annuì -Voglio stare da sola con te-
Ace si guardò intorno furtivo, prima di prenderla per mano e spostarsi attraverso la fiera, accelerando sempre di più.
Perché niente aveva importanza, il sole o la pioggia, la fiera o le recinzioni.
Ci sarebbero stati ancora i giorni del lupo e sarebbero stati giorni in cui il bosco e la grotta sarebbero stati la loro casa e non era un problema per loro cominciare subito a considerarla tale.
No nulla aveva importanza per il falegname e la guaritrice, tranne che essere finalmente liberi di amarsi alla luce del sole e nella penombra della grotta, con il mantello nero di Perona a fargli da materasso e il calore di Ace e del loro amore, consumato sulla pelle nuda e sudata, a scaldarli.
Angolo di Piper:
Eccomi ragazzi! Non mi sono dimenticata di questa storia!!!
Dunque, purtroppo è giunta al termine e io ne approfitto per ringraziare tutti voi che avete letto e in particolare Sara, LysL, Kurama e Scarlett per le recensioni!
Grazie davvero del supporto di cuore, sapete quanto conta per me, soprattutto tu LysL, riguardo questa FF in particolare! Sono felice che tu abbia sentito il parallelo con Cappuccetto Rosso Sangue!
Quindi niente, alla prossima avventura e un bacio!
Piper.