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Autore: Antonio Militari    16/11/2015    1 recensioni
Un ragazzo normalissimo, che frequenta una scuola normalissima con amici normalissimi, tranne per il fatto che lui, a differenza degli altri, sa usare "quella cosa". Tutto procede quindi al meglio, almeno fino a che non compare un altro ragazzo, che sembra conoscere bene "quella cosa". Inizia così il percorso di Alex per migliorare il proprio potere, al fine di sconfiggere una minaccia mortale... o almeno così sembra.
Genere: Avventura, Mistero, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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1
Martin si mise in posizione di combattimento, guardandosi attorno. La porta dell'ufficio si era rivelata un portale selettivo: solo lui era passato, mentre Alex entrava normalmente nel locale. Le persone fuori avrebbero dovuto accorgersene, ma Alex non lo avrebbe notato. Davanti a se, nel capannone abbandonato che avevano appena lasciato, un uomo lo guardava. Il potere di Martin lo identificò come Ciccia, ma il viso era uguale a quello del capitano.
“Chi sei?”
“Sono te”
“Non dire stronzate”
L'altro rise “Fra poco lo sarò, almeno per qualcuno”
“Il vostro obiettivo è Alex?”
“Si, il soggetto
Marcetti ci ha tradito. Pensò istintivamente Martin.
“Che volete fare?”
“Perché non gli hai detto la verità?”
“Riguardo a cosa?”
“Ciccia”
Martin lo guardò, senza capire
“Perché non gli hai detto la verità riguardo al tuo scopo di vita”
Martin si sentì fremere di spavento “Che cosa avete intenzione di fare”
“Dirgli la verità”
Martin abbassò la guardia, iniziando ad urlare “Ma siete deficienti? Avete idea di cosa scatenerebbe se sapesse? Alex è pericoloso...” Si fermò, colpito da un deja vù.
“Alex è pericoloso, uccidere” Completò l'uomo, iniziando a camminare per la stanza “Parole tue, scritte da te su un piccolo foglio di carta”
“Come fai tu...”
“Sono un esperimento. Non sono mai nato. Sono un cadavere riportato alla vita artificialmente. Ero un Temporale, mi è stata infusa Ciccia insieme alla vita. Quindi”
“Possiedi un potere ibrido...” Martin non sapeva se restare affascinato in quanto scienziato o terrorizzato in quanto militare.
“Un potere ibrido, bene. Ma dimmi, pensi che a Ciccia serva un potere ibrido?”
Martin ci pensò un momento: Ciccia era la fusione della paradossalità e della temporalità, effettivamente non poteva esistere un potere che potesse unirsi a Ciccia “Sei sveglio...” Ci arrivò subito dopo. L'altro ammiccò.
“Non è possibile” Martin sentì le gambe farsi molle.
“Effettivamente la mia area di modifica è alquanto ristretta, ma io ho una sola missione”
Martin lo guardò interrogativo mentre l'altro continuò “Uccidere Alex”
“Stai scherzando spero” Martin non aveva più la forza di urlare.
“Alex è pericoloso! Lo hai detto anche tu!”
“Alex è solo un ragazzo. Imparerà a controllarsi”
“Alex non può controllare il suo potere. Alex finirà con distruggere il mondo. Deve sparire, e con lui tutti i paradossali e i temporali!”
“Questa è follia”
“Lui ci ha generati! Lui ci ha dato uno scopo! Uno scopo che non ha senso! Uno scopo pensato appositamente per lui!”
Questa volta Martin tornò ad alzare la voce “Alex non ci ha dato nessuno scopo! Siamo noi a decidere!”
“Menti! Menti a te stesso! Guarda in faccia la realtà! Tutta la tua vita gira intorno ad Alex! Tutto ciò che hai fatto lo hai fatto in relazione a lui!”
“No!” Esclamò con forza “No! Il mio lavoro è per lui, lo ammetto, ma il lavoro non è la mia vita”
“Ora basta. Non voglio più ascoltarti. Ho una missione da compiere”
“Bastardo” sussurrò Martin, contro l'aria vuota del capannone.

2
“Non era Martin quello!” Urlò Michelle in preda al panico.
“Stai tranquilla, il soggetto saprà cavarsela” Marcetti cercava di calmarla, trattenendola.
“Smettila di chiamarlo soggetto, è un ragazzo!” il mio ragazzo.
“Se entri lì dentro sparirai come è sparito Martin. Chissà dove apparirai”
Michelle lo guardò con rabbia “Vaffanculo” e attraversò la porta.

3
“Non ti muovere, non parlare e non gli succederà niente. Capito?” Avevano bisogno di tempo per aprire un portale capace di separare il corpo della donna dall'anima, e non potevano farlo se lei continuava ad opporre resistenza. La madre del soggetto guardò il marito, steso a terra, con il sangue che sgorgava dal capo e un coltello puntato alla gola. Pensò a tutte le litigate che facevano ogni giorno, pensò a tutti i difetti dell'uomo li steso e pensò al fatto che non lo sopportava più. Perché doveva rinunciare alla legittima difesa per un uomo come quello?
“D'accordo, non mi muoverò, ma giuratemi che non farete nulla all'uomo che amo” Disse con un coraggio tale da sorprendere se stessa.

4
L'uomo guardò il ragazzo al centro della stanza. “Sei sicuro di quello che mi stai dicendo?” Nel buio, non si distingueva il volto di nessuno dei due, e la cosa era voluta, per mantenere il rispettivo anonimato, almeno ufficialmente, dato che in realtà, ognuno aveva fatto ricerche sull'altro.
“Sicuro. È ormai giunto il momento, quindi sorgerà di nuovo”
Nell'ombra, una bocca sorrise, soddisfatta “dovremo preparare il rituale, allora”

Angolo dell'autore: Ecco un altro capitolo, e ci avviciniamo pericolosamente alla fine. Da ora in poi non potrò più pubblicare ogni giorno, altrimenti rischio di raggiungere il punto che sto modificando e diventano guai. Ma non vi preoccupate, penso di poter pubblicare, proprio proprio come massimo, ogni settimana. Grazie per chi è riuscito a leggere fino a questo punto!!
   
 
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