La
mattina dopo Liam era già in spiaggia, e così anche le altre mattine, tanto che
ad un certo punto Amy aveva iniziato a pensare che potesse esserci davvero
qualcosa sotto. Era troppo puntuale lui per non dare l’impressione di essere
particolarmente interessato e anche se non era propriamente il suo tipo- era
bello sì, ma non aveva fatto scoccare nessuna scintilla- Amy si era detta che
se si fosse presentata l’occasione ci avrebbe provato. Mai dire mai nella vita.
Liam
era sempre gentile, le chiedeva come stava, salutava Lola per minuti interi, a
volte le aveva offerto un caffè- che lei la prima volta aveva bevuto per mera
gentilezza, confessandogli subito dopo che non le piaceva tantissimo- e le
parlava del più e del meno, senza lasciare mai che la conversazione languisse e
si spegnesse.
Dopo
due settimane di passeggiate mattutine aveva preso anche a salutarla con due
baci sulle guance, e nella testa di Amy era passato da sconosciuto a
conoscente, tanto che durante il giorno si ritrovava a pensare di volergli
scrivere un messaggio, così tanto per fare conversazione. Continuava a non
essere propriamente il suo tipo, però doveva ammettere che tutte quelle
attenzioni le piacevano e le mancavano- erano secoli che non aveva un
fidanzato.
Poi
un giorno, uno dei tanti, si accorse che qualcosa brillava alla mano di Liam.
Stavano
parlando dei propri lavori, di lei che faceva il medico in un ospedale e stava
cercando di farsi dare l’autorizzazione a rimpolpare la propria equipe e di lui
che faceva il fisioterapista ma era stato da poco licenziato, quando si era
accorta che le mani di Liam erano diverse.
Incuriosita
gli sollevò l’arto incriminato per notare con chiarezza che all’anulare della
mano sinistra Liam portava un anello di fidanzamento- e poteva scommetterci la
testa che lo era- che la fece sentire in imbarazzo come non mai.
Non
che avesse fantasticato su un loro futuro insieme, ma una parte di sé si era
convinta che Liam le stesse facendo il filo.
“Che
c’è?” chiese lui, non capendo.
Amy
si schiarì la voce, imbarazzatissima, ed evitò con tutte le forze il suo
sguardo.
“Sei
fidanzato!” starnazzò, cercando di non diventare rossa.
Liam
si guardò la mano sorpreso, come se fosse la prima volta che vedeva
quell’anello e poi le sorrise, annuendo.
“Si,
sono fidanzato da parecchio, perché?”
Perché
pensavo ci stessi provando con me, avrebbe voluto dire lei, ma si trattenne e
cercò di trovare una scusa.
“La
tua ragazza non è gelosa che ci vediamo tutte le mattine, mi offri le cose
ecc?”
“No,
lo sa che la mattina ci vediamo, non deve preoccuparsi” la rassicurò lui,
sorridendole.
Quindi
infondo Liam era solo un ragazzo gentile, non uno che ci stava provando. Una
parte di Amy ci rimase parecchio male perché convinta di aver finalmente
ricevuto la botta di culo che aspettava, ma un'altra tirò un sospiro di
sollievo.
“Beh
allora come non detto” ridacchiò lei, ancora in imbarazzo.
Possibile
che si era fatta un film dal niente? Stupida Amy!
“Spero
non ti crei problemi il fatto che sono fidanzato” continuò lui, preoccupato di
vederla tutt’ad un tratto taciturna.
“C-Certo
che no, figurati!” balbettò lei, ridendo ancora come una scema.
Era
meglio se se ne tornava a casa e sfogava l’imbarazzo prendendo a pugni un
cuscino.
“Tra
l’altro non sapevo come dirtelo, ma visto che è uscito l’argomento: la mia
ragazza vorrebbe conoscerti, non è un tipo geloso, ma è pur sempre una femmina
e tu sai meglio di me che un pizzico di gelosia lo avete nel dna, così mi ha
detto se una sera vuoi venire a cena da noi, che so lun-“
“Convivete?”
chiese Amy, stralunata.
“Si,
ormai saranno due anni” rispose Liam, tranquillamente.
Doppiamente
stupida Amy!
“V-Volentieri”
rispose “Ma non so dove abitate e non ho il tuo numero e lunedì sono occupata
perciò non si può fare e-“
Liam
la fermò ridendo e poggiandole una mano sulla spalla.
“Tranquilla
appena puoi e te la senti, la organizziamo” la rassicurò “Ora scappo, ci
vediamo domani” le aveva stampato un bacio sulla guancia ed era corso a
riprendere i cani, rimettendo il guinzaglio a Loki e costringendolo a seguirlo contro
la sua volontà.
Lola,
rimasta sola, salì sulla panchina e si sedette affianco ad Amy, ancora
stravolta.
“Lola
mia, che stupida padrona hai” disse, più rivolta a se stessa che al cane.
“Ricordi quando
qualche settimana fa ti avevo detto che forse avevo trovato un possibile fidanzato
grazie alle passeggiate con i cani?” scrisse a Charlotte, mentre rientrava.
“Si, e allora?”
“E’ fidanzato”
“Non ti sa il caso
di invitarmi a mangiare da qualche parte così mi spieghi cosa stai combinando?”
Amy convenne che aveva bisogno di un suo consiglio.
Note: eccoci con il primo capitolo! E' corto, è vero, ma promettiamo che i prossimi capitoli saranno più lunghi ;)
Amy ha appena scoperto che Liam non è disponibile e come
penso avremmo fatto tutte si è data della stupida per essersi
fatta un film mentale del genere (e quanti altri se ne farà, ma
non vogliamo dirvi troppo)
Presto, inoltre, faremo la conoscenza di Charlotte, che per ora compare solo in alcuni messaggi, e ne vedremo delle belle!
Sperando che il capitolo vi sia piaciuto speriamo di vedervi al prossimo, e magari di leggere qualche parere <3
Baci