Ciao
a tutti sono tornata! (Volano svariati tipi di ortaggi…)
Ok,
lo so… quasi un mese che non aggiorno… e voi vi chiederete che scusa mai inventerò
stavolta?... Non ci sono scuse… ma ho spento per un po’ il motore! Ora cerchèrò
di aggiornare più spesso visto che i capitoli (escluso il quarto) sono pronti
da un pezzo!
Quindi:
Bona
lettura, e grazie a chi ancora, ha la pazienza di seguirmi *O*!
Capitolo
III° : LASCIAMI VINCERE!
Al
mattino, quando Itachi aprì gli occhi, Luna era ancora dolcemente posata sul
suo petto, come quando si erano addormentati, unica differenza della sera prima
però, era che le mani di Itachi, in
principio, o da quel che lui si ricordava, le aveva tenute a terra, adesso
invece, avvolgevano la bambina.
Rimase
a bocca aperta, come per dire qualcosa, ma a chi poi?
Kisame
dormiva e anche Luna.
Forse
più a se stesso, che a qualcun altro.
Certo,
una giustificazione per spiegarsi, come lui, Itachi Uchiha, assassino spietato,
stesse abbracciando una bambina. Lui!
Itachi
non si dava pace, si sentiva così turbato, tanto da non capire nemmeno più
perché si trovava in quella grotta, e non fosse in un confortante letto.
Domande mai poste in vita sua.
Guardò
Luna ancora fra le braccia di Morfeo, o meglio fra le sue braccia.
Era
così carina, addormentata tranquillamente. Lo stringeva così calorosamente.
Il
moro deglutì, era meglio eliminare quell’abbraccio inconscio, prima che Kisame,
lo vedesse, perchè naturalmente, dopo Kisame sarebbe venuto a saperlo tutta
l’Akatsuki. Pensare che quei Mukenin comincino a spettegolare sul fatto che
Itachi Uchiha abbia salvato una bambina, e che l’ ha fatta dormire in braccio,
e l’aveva abbracciata, lo faceva stare male.
No,
non doveva succedere anche questo!
Sciolse
l’abbraccio, ma questo non era sufficiente, doveva levarsi quella bambina di
dosso.
Cercò
un modo per prenderla in braccio.
Cosa
alquanto difficile, perché Luna con una mano stringeva la maglia del ragazzo,
ormai in crisi, mentre l’altra era poggiata sulle labbra, Itachi arrivò a
pensare che quella bambina si mettesse il pollice in bocca.
Terribile.
La
guardò, sembrava un barattolo di miele con quei capelli tutti arruffati, e un
po’ ondulati, a differenza della sera prima che sembravano liscissimi.
Una
volta trovato il sistema migliore, l’Uchiha si apprestò ad infilare le mani
sotto le braccia della piccola, ma non appena la sfiorò, lei mugugnò qualcosa.
-Hmmm…
no-no… i-io …n-non ci vad-o dal… dot…tore… -Itachi la guardò perplesso, ma poi
sentì che anche Kisame si stava per svegliare, così imperterrito la prese nel
tentativo di spostarla sul sacco a pelo.
Luna,
però, appena si sentì sollevare, aprì gli occhi di scatto, probabilmente spaventata.
-Ah!
Eh!?-Mugugnò con la voce ancora impastata dal sonno.
-Oh…
scusa non volevo svegliarti…-Mormorò lui.
Luna
lo guardò negli occhi neri e scosse il capo. Itachi la posò sul sacco a pelo,
dove lei si sedé.
-Ma
che ore sono?-Chiese strofinandosi gli occhi.
-Le
otto… è molto tardi!-Lei non commentò alla risposta del ragazzo, ma sbadigliò,
per poi guardare fuori dalla grotta.
-Che
bel sole…-Affermò sorridendo. Itachi si limitò ad annuire,
poi si alzò.
-Kisame!-Chiamò il moro, ma niente Kisame si limitò ad
emettere qualche brusio rigirandosi nel sacco a pelo.
-Kisame! Kisame cavolo sveglia!-Proseguì il moro sbuffando.
Kisame era una cosa impossibile.
E lui che si era preoccupato che lo vedesse.
-KISAME!-
Ma poi finalmente, dopo l’urlo deciso di Itachi, il Mukenin
si decise a svegliarsi, brontolando ovviamente. Maledetto Kisame.
Il trio, ormai in viaggio da tre ore, erano stati costretti a
rallentare a causa della andatura della bambina, che ormai cominciava ad essere
fiacca fin troppo per il passo dei Mukenin.
-Luna, non ce la fai più?-Chiese infine l’Uchiha accortosi
della situazione. La bambina si limitò a fissarlo, da quello sguardo Itachi
capì tutto.
-Ti porto io… meglio non fermarci adesso…-Affermò il ragazzo
che detto fatto si caricò la bambina, imbarazzata, sulle spalle.
-Hmm… Itachi…. Io ce la facevo…n-non… c’era bisogno… che
tu!-Il moro la interruppe.
-Shh! Così facciamo anche prima… Kisame muoviamoci…-Disse
Itachi al compagno, sorridente.
-Oh era anche ora!!!-Detto questo l’uomo-squalo scattò in
avanti veloce come un fulmine.
-Reggiti!-Disse Itachi, Luna si perplesse a
quell’affermazione ed ebbe solo il tempo di aggrapparsi alle spalle del ragazzo
che quest’ultimo si mosse velocissimo.
-OH MAMMA!-Strillò la bambina avvinghiandosi come meglio poteva
al moro, tanto che andavano veloci che la piccola cercava di nascondersi contro
la spalla del Mukenin.
-Hai paura?-Domandò Itachi con tono divertito.
-N-NOO!-
-Non sembrerebbe!-Affermò Itachi ridacchiando.
-È-è s-solo… c-che… non ci… sono abituata!-Spiegò lei
deglutendo più volte.
-Ah… ma non ti preoccupare… io ti tengo, stai tranquilla che
non ti perdo! Ho portato persone molto più pesanti di te!-
-Davvero?-Domandò lei sporgendosi verso il volto del ninja,
che guardava dinanzi a lui.
-Certo… solo in caso di emergenza però… non sono la
portantina di nessuno io…-La piccola ridacchiò.
-Che strano che sei però!-Esclamò Luna stringendosi con più
forza alle spalle dell’Uchiha.
Viaggiarono per tutta la mattina, e verso mezzo giorno si
fermarono nei pressi di un grande campo di grano.
-Che bel posto…-Disse Luna appena fu scesa delle spalle del
moro, e avvicinandosi alla sporgenza del dislivello su cui si erano fermati.
-Voglio fare una corsa “a piedi scalzi!”-Esclamò cominciando
a togliersi le scarpette.
-Luna aspetta…-Niente da fare la bambina aveva già imboccato
la piccola discesa di terra, addentrandosi così nell’immenso campo di grano.
Il moro la vide correre con le braccia verso il cielo, finche
ad un certo punto, svanì. Itachi strabuzzò gli occhi, chiedendosi dove fosse finita.
Il Mukenin decise di andare a controllare, mentre Kisame si
stravaccava all’ombra.
Itachi, trovò la bambina a faccia a terra stesa, sui fili di
grano piegati dal corpicino, con le braccia stese in avanti.
-…M-ma…?-Borbottò lui confuso.
-Ciao Itachi… stavo correndo e sono caduta nella pietra… ma
non mi sono fatta male… no-no!-
-Ah… ok… e perché stai lì a faccia a terra allora?-Chiese il
ragazzo.
-Hmmm… perché mi scocciavo di alzarmi!-Esclamò ridacchiando
lei.
-Nz! Su, su alzati!-Disse scuotendo il capo il ragazzo,
tuttavia Luna ridacchiò ancora.
-Ha un buon profumo il grano lo sai?-
-Si?... Lo avevo notato…ma tu ci sei coricata sopra, pensa se
qualcuno si coricasse su di te schiacciandoti!-Affermò Itachi chinandosi e
prendendo la bambina per i il ventre e tirandola su, mettendola in piedi.
-Andiamo dai!-
-Facciamo a chi arriva prima!?-Itachi sorrise a quella
proposta.
-Una gara? Tu contro di me?... allora ti confido un
segreto…-Itachi si chinò di nuovo per sussurrare qualcosa nell’orecchio della
piccola.
-Sai… io non sono mai stato battuto… -Disse ghignando
l’Uchiha, la bambina si voltò di scatto trovandosi ad un centimetro dal viso
del ragazzo, si guardarono negli occhi.
-Tu sei un ninja fortissimo… si, corri velocissimo, nemmeno l’uomo
blu che è tanto grosso cammina al tuo fianco…-Disse piano lei, prendendogli il
volto fra le mani, poi sorrise, mentre Itachi rimaneva paralizzato.
-Mi fai vincere?-Domandò lei sorridendo.
Itachi la guardò perplesso.
Un dolce vento rilassante cullò i loro capelli, mentre i loro occhi si
specchiavano in modo inteso.
Itachi sorrise, un sorriso che non si disegnava davvero da
molto sul suo viso.
-D’accordo… ma deve restare un segreto!-
-Hmm… se resta un
segreto che gusto c’è!... va bene lo stesso però!!... PRONTI VIAAAA!-Luna
iniziò a correre.
-Ehi però non correre che cadi di nuovo!-Detto fatto, la
bambina cadde, ma si rialzò subito, mentre Itachi l’aveva raggiunta.
-Ho vinto io!-Disse facendo la linguaccia e sorridendo
saltellando.
-Certo! Certo!! Adesso mangiamo qualcosa però…-Disse il ragazzo
moro, facendo rimanere la bambina estasiata delle parole appena udite.
-Mangiamo?-Itachi ridacchiò.
-Si, perché tu non hai fame?-La bambina annuì estasiata
avvicinandosi di nuovo ad Itachi.
I tre si appartarono sotto un albero grande albero dalle
foglie verdi che emanava un profumo incantevole.
Itachi cacciò dalla borsa una scatola di medie dimensioni,
poi ne estrasse un altro, simile avvolto in un fazzoletto blu.
-Tieni Kisame!-Disse Itachi porgendo al compagno il secondo
recipiente, e dopo aprì quello che aveva cacciato per primo. Nella scatola,
c’erano tre onigiri, e qualche contorno.
-Spero che ti piacciano gli Onigiri, perché non c’è
altro!-Esclamò un po’ freddo Itachi.
Luna sorrise ampiamente.
-Ne vado pazza!-Itachi rimase stupito, mai che quella bambina
facesse qualcosa che lo portasse ad essere quel Itachi freddo ed impassibile di
“sempre” anche con lei.
Porse così uno degli Onigiri anche alla piccola, che
ringraziò, tutto sotto lo sguardo di un Kisame sempre più perplesso e
sconvolto.
Mangiarono in silenzio, anche se Itachi continuava a far
muovere il suo cervello come un treno in piena corsa, che però percorreva
sempre lo stesso binario, “lei”.
Dopo aver ripreso il viaggi, intorno le quattro del pomeriggio,
erano giunti nelle vicinanze di un piccolo borgo poco abitato, il cielo si era oscurato
con dei grandi nuvoloni carichi di pioggia.
-Kisame… ci fermiamo in albergo per stanotte…-Disse Itachi
cominciando a rallentare.
-Come? Ci fermiamo di nuovo?-Domandò l’uomo pesce perplesso.
-Si Kisame… meglio mettersi al riparo… sta per arrivare un
temporale… troviamo una locanda decente e passeremo la notte lì… domani mattina
ripartiremo… infondo non abbiamo fretta…-Disse sicuro l’Uchiha, convincendo
anche Kisame, che però era sempre sospettoso, e continuava a lanciare occhiate
a Luna raggomitolata sulle spalle del compagno.
I tre si fermarono, dopo un accurata selezione, davanti ad un
discreta locanda.
-Luna scendi!-Disse Itachi. La bambina annuì semplicemente, e
guardò a terra.
-Mamma mia… però sei alto… kaboom!-Esclamò lei buttandosi a
terra, e cadendo col didietro a terra.
-Ma che hai fatto?-Disse il ragazzo voltandosi sorpreso.
-Questa è scema…-Borbottò Kisame. Luna sorrise.
-Ho fatto kaboom! Ihih…-Disse la bambina ridendo e alzandosi.
-Vieni, entriamo… sta per venir a piovere… meglio se ci
fermiamo qui per stanotte…-Luna annuì semplicemente e si limitò a seguire
Itachi e Kisame nell’albergo.
Una volta dentro, si avvicinarono alla recepition, dove c’era
una donna di mezza età dai capelli castani legati in un chignon a palla con una
pinza a spiedo che lo trapassava, era vestita con una camicia bianca, il resto
era coperto dalla scrivania.
-Buona sera signori…-Disse in modo calmo, quasi come se non
si fosse accorta del rango dei due.
-Vorremmo tre camere singole, possibilmente al primo piano e
vicine…Solo per stanotte…-Disse Itachi.
-Tre?... –La donna sembrò affacciarsi per guardare Luna, poi
guardò in modo dubbioso l’Uchiha, che spostò lo sguardo sulla bambina.
-Hmm…-
-Itachi… tre stanze? Chi dorme con me? Da sola? NoNo!-Spiegò
la piccola sventolando l’indice a destra e sinistra in segno di no.
-Ah…-Itachi tornò a fissare la donna dietro la scrivania, poi
guardò Kisame.
-Facciamo una singola e una doppia…-La donna si chino a
leggere su un foglio.
-La singola è al primo piano… ma la doppia no, si trova al
terzo piano… c’è una matrimoniale però al piano terra, ed è di fronte alla
singola… come preferite voi…-
-tsk...-Itachi sbuffò.
-D’accordo… prendiamo la matrimoniale…-
-Ecco a voi signori… le camere sono dotate di un bagno con
vasca…I bambini al disotto degli otto anni non pagano, lei ne ha?-
-Sei e mezzo… sette a Novembre!!-Precisò Luna a braccia
incrociate.
-Ok… inoltre nel prezzo è compreso il biglietto per le terme
che si trovano al piano terra… se accettate di usufruirne…-Itachi fissò Kisame,
che apparve quasi riluttante. Stava per rispondere quando una certa bambina lo
bloccò.
-Itachii facciamo il bagno!!? Ti plego ti prego tanto non si
paga di più!-Itachi la fissò quasi a bocca aperta. E menomale che non le
piaceva la scuola, ma era una che notava tutto ed era sveglia.
-D’accordo, allora solo due biglietti…-Disse l’Uchiha, mentre
a sua insaputa Kisame lo guardava sconvolto e quasi gli veniva un colpo.
-I bambini sotto gli otto anni non pagano neppure le terme…
possono entrare però solo accompagnati da un genitore o parente…-Disse la donna
sorridendo e porgendo un biglietto ad Itachi, più che sbigottito.
Ma che gli diceva la testa? Pure alle terme la portava ora?
Dico, ma stava impazzendo?! Lui non andava da una vita alle
terme!
I tre si divisero, Kisame se ne andò nella sua stanza mentre
Itachi e Luna andarono in quella di
fronte , e una volta dentro la squadrarono allungo. Alla loro destra c’era un
letto matrimoniale, con ai lati due comodini con una lampada riposta sopra.
Di fronte c’era una piccola scrivania, e al lato destro un
armadio appoggiato al muro e poco più in là una finestra con i vetri già
bagnati dalle gocce della pioggia.
Dinanzi all’armadio e alla desta del letto, c’era una porta,
Itachi l’apri trovando il bagno, era una stanzetta di media grandezza, dotato
di una tazza, un bidè, un lavamano ed una vasca piccola.
-Hmm… alla faccia della vasca…-Borbottò.
-Itachi?-Lo chiamò la bambina.
-Eh?-
-Ma tu… dove dol-r-mi?-Chiese fissando il letto.
-Eh? Ehi guarda che c’è solo questo letto… dovrai
accontentarti… non vorrai che dorma a terra…-Lei mise il broncio.
-Ma no! Dicevo… “Destla” o “Sinistla”!?-Itachi la guardò
mettendosi una mano sulla fronte.
-Ma come parli! DestRa o SinistRa… con
-Lo so! Dessstra… sinissstra!-
-Va bhe… adesso l’hai detto bene… comunque tu hai qualche
problemino con
-Io non sono stupida!-
-Non ho detto questo…-Lei lo guardò allungando il muso e
assottigliando gli occhi.
-Ah no!?...............................allora dove dormi?-
-Destra! Cosi tu sei vicina al bagno se ci devi andare nella
notte!-
-Va beene!....... Itachi ma che ore sono?-L’Uchiha sospirò. I
bambini erano così, non stavano mai zitti, specialmente una volta che
incominciavano a parlare, si disse.
-Le cinque e mezzo…-
-Andiamo a fare il bagno nelle terme!?-Itachi la guardò.
-Fra poco…-
-Perché?-Domandò lei mentre Itachi cominciava a levarsi la
cappa dell’Akatsuki, la gettava sulla sedia e si sedeva sul letto.
-Perché adesso dobbiamo riposare…-
-Ma io non sono stanca!-Esclamò lei salendo a gattoni sul
letto per avvicinarsi.
-Ma io si…-Disse togliendosi le scarpe e stendendosi.
-Hmmmhmhhmm…-Cominciò a mugolare lei.
-Lunaa!-La riprese lui.
-Uffii…uffi…
uffi…………………Itachi…
Ma… Kisame cos’è?-Itachi
strabuzzò gli occhi, e fece un sorriso divertito.
Kisame cos’era? Bella domanda.
-Hmm… non lo so di preciso… ma credo che sia un uomo con
alcune caratteristiche da pesce…-Spiegò ridacchiando, e pensando a Kisame, che
se lo avesse sentito, chissà come si sarebbe arrabbiato.
-Ehmm… cosa sono le Ca-cara… telistiche??-
-le caratteRistiche… sono le cose che come dire… ci
differenziano… ad esempio, i capelli, i miei sono neri, mentre i tuoi sono arancioni,
o altri biondi, oppure gli occhi, neri, azzurri ecc…-
-Hmmm… non so se ho capito… vele lo stesso per le persone
grasse o troppo magre?-
-Certo, sono cose che lo distinguono, magari come un naso
storto, o gli occhi piccoli…-
-O gli occhi come i tuoi lo “Straminchian”!-Itachi la guardò
a bocca aperta, poi scoppiò a ridere. Tanto che perdeva il fiato.
-Eh? Perché ridi? Ehi perché ridiiiiiiiiii!??????????!-Itachi
si rotolò sul letto con le mani avvolte sul ventre.
Allora Luna indispettita gli si buttò addosso per fermarlo.
-Itachi! ItachiItachiItachiItachiiii!-I due iniziarono a
rotolare a destra e sinistra.
-Uh! Ehi ehi… il mio occhio si chiama Sharingan! S-H-A-R-I-N-G-A-N!!!-
-SHALINGAN! E IO
CHE HO DETTO! STALINGHAN!
SHA-MIN-GHI-AN!-
-EEEH! Se domani! Sharingan!-
-Uffa lo so dire Sharinghian! Basta Ita’!-Itachi ridacchiò di
nuovo.
-Itachi? Kisame è blu, è una sua
“calatteristica”?-Itachi era sul punto
di ripetergli la parola detta mele, ma ci rinunciò, competere con una bambina
di sette anni non era certo dignitoso.
-Si…-Rispose rassegnato.
-Ma quando andiamo a fare il bagno???-Itachi si girò di
spalle sbuffando.
-Tra un po’…te lo prometto…-Luna sembrò convincersi, e si
stese affianco al ragazzo, stette in silenzio per cinque minuti in cui Itachi
riuscì a rilassarsi.
-Itachi?... tra poco è passato?-
-Quasi…-
-Itachi?-
-Hmm?-
-Ma tu…sai nuotare?-
-Si!-
-Ah… io no…-
-Imparerai…-
-Hmmm….!-Mugugnò lei. Altri cinque minuti di silenzio, Luna
osservava la pioggia battere sui vetri della finestra e scendere giù scivolando
fino al bordo, stando tutta via col broncio.
-D’accordo andiamo…-Annunciò Itachi, la bambina subito
manifesto il suo entusiasmo cominciando a saltellare qua e là.
Poi i due uscirono dalla stanza, e Luna prese la mano del
ragazzo facendole ciondolare allegramente. Itachi decise di lasciarla fare, era
piacevole stringere piano quella manina piccola e morbida.
Deglutì piano, da una parte tutto quello era carino,
divertente, dolce, ma dall’altra, il giovane si sentiva perplesso, incerto,
addirittura spaventato e orrendo perché non si riconosceva.
Lui non si stava comportando più come si era prefisso di
apparire.
E la causa era lei, una bambina.
Che avesse davvero un debole per i bambini, infondo Luna era
così simile a suo fratello, ma forse non era questo a metterlo in crisi.
C’era qualcosa di più. Qualcosa dal profondo!
Ma diavolo, doveva smetterla! Itachi Uchiha non poteva
permettersi un nuovo punto debole.
Adesso si sarebbe concentrato e sarebbe tornato quello di
sempre.
L’Uchiha spietato. Si ce l’avrebbe fatta.
….Però, prima, si poteva anche concedere un bel bagno
rilassante alle terme!
Fine III Capitolo.
Ciao! Allora se siete arrivati fin qui, vuol dire che il
capitolo l’avete letto! Che gioia!
Bene, mi fa piacere che la storia vi piaccia, anche perché
fin ora non è successo niente di particolare!
Che dire, Itachi (poveretto) non capisce più niente, da una
parte vorrebbe essere gentile e con Luna, dall’altra non vuole esporsi troppo,
Kisame, è sempre più sconvolto e il povero Uchiha teme che la sua reputazione
di Mukenin sia compromessa. Un bel dilemma.
Nel prossimo capitolo, però ne combinerà una grossa:
Non bisognerebbe mai lasciare una bambina di sei anni, sola,
davanti ad una piscina, sapendo che lei non
sa nuotare… specialmente per… una donna!
Errore o inganno?
Bé comunque, scoprirà quanto per lui vale la vita di Luna..
E scoprirà sulla sua pelle, che le bambine sono peggio delle
suocere?
*+*+*+*
recensioni ^.^ *+*+*+*
stuck93:Ciao! Grazie per aver recensito e
per avermi messo nei preferiti! Anche a me Itachi fa tenerezza così dolce, ma
ce lo vedo alle prese con una bambina! Nel caso di sasuke… Fra maschi è diverso! In quanto al pedofilo… XD poveretto, è confuso! Luna, lei è una
tenerona mezza pazza, una bambina in tutti i sensi, a sei anni Sasuke era già
un piccolo genio, lei manco sa parlare! Itachi non se lo aspettava proprio! Si
è appiccicosa, vedrai nel prossimo! XD Baci Grazie.
Sasori_Danna: Ciao, Grazie, sono contenta che ti piaccia! Bé se ora vedi Itachi
paterno… preparati a vederlo ancora peggio xD!! Baci baci ciao!
Luchia97: Ciau Vicina!
Sono contenta che te la ridi leggendo questa fanfic! Proprio tu che l’hai vista
sul nascere, che hai sopportato le mie idee per mesi! Hihi! Baci baci!
Graxiieeee!
Yuki
no Hime: Amoreeeeeeee ciao! Non ti preoccupare del ritardo, ti
capisco benissimo, io sono peggio di te!
Sono contenta che ti piaccia, mi rendi felicissima *O*!!!! Eh si… quel
doppio senso…Hihih! Povero Itachiiino!
Bé tesò, sono felicissima, al settimo cielo che la fanfic ti piaccia!
Ora aspetto i tuoi capitoli! Aggiorna presto anche tu! Ps: Ma che fine hai
faaattooo, sono preoccupataaa T_T! Amò fammi sapere!!! Baci ti voglio bene!
Oyuki90: Ehi… e tu? Tu
che ci fai qui!? Scheerzo! Ecco qui la mia mangaka preferita!! Grazie per tutti
i favolosi complimenti che mi fai! Sei un tesoro, ma so che lo sai, non c’è
bisogno che te lo dico! T_T (emozione)…
Sono contenta sempre che non ti sei ancora scocciata di me e delle mie
fanfic! Hihihi! Spero ti piacciano! Ma tu del resto sai già tutto! Un bacio, e
vai tranquilla, mi darò da fare su “sai già” ^_-!!! Baci TVTBT al periodico!