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Autore: LovelySun96    16/11/2015    2 recensioni
E se Hermione, nata in una famiglia Purosangue, fosse la migliore amica di Draco Malfoy? E' da questa domanda che parte la mia storia.
Genere: Avventura, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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1° Capitolo  
Un secondo dopo, la famiglia si ritrovò in un vicolo vicino alla stazione di London King’s Cross. Hermione, che non era ancora abituata alla smaterealizzazione, si sentì subito male. Così male da sembrare che tutto girasse intorno a lei.

-Hermione, stai bene? – le chiese la madre, appena la vide. Anche Daniel si preoccupò nel vedere la sua piccolina bianca come un lenzuolo.

-Si, mi gira solo un po’ la testa, ma tra poco mi riprendo- li rassicurò Herm. 
​-Hermione, tu non stai bene. Guarda c’è una panchina, siediti lì-disse il padre, mascherando la sua preoccupazione. Herm si sedette.

-Jean, manda un patronus a Malfoy-

-Si- affermò la moglie. Subito prese la bacchetta e con uno scatto la mosse. Da essa ne usci un fascio di luce, che prese la forma di un’orsa*. 
Herm non capì cosa la madre disse dopo, ma l’orsa inizio a correre lontano da loro.
Passarono pochissimi minuti che vicino alla famiglia si smaterealizzarono altre tre persone, i signori Malfoy e il loro unico figlio.
Quest’ultimo, appena vide Hermione, emise una faccia preoccupata e corse subito a sedersi vicino a lei, da buon amico. Si, Draco e Hermione erano migliori amici da tantissimo tempo, praticamente da quando erano nati. Le loro madri si erano conosciuti quando andavano ad Hogwarts, entrambe in casa Serpeverde, ed erano diventate subito amiche. Narcissa, d’altronde, era pure la madrina di Herm.

Draco, per Hermione, era il suo confidente migliore, lui era colui che l’aiutava sempre, la consolava, la incoraggiava. Lui era il fratello che lei non aveva mai avuto, anche se Draco voleva essere qualcosa di più di un fratello.

Draco, però, non voleva farglielo capire, perché aveva paura che il loro rapporto bellissimo di amicizia finisse. Forse glielo avrebbe detto in futuro, quando erano al quinto o al sesto anno. Per ora era meglio così, si convinceva Draco.

-Daniel, mi hai mandato un patronus, che cosa è successo di così importante? - parlo il padre di Draco, il signor Lucius Malfoy.

-Ti ho andato a chiamare per chiederti se le tue abilità di pozionista funzionano ancora. Qui, mia figlia non sta al pieno delle sue forze-

-Cosa è successo? – interruppe Narcissa, con tono preoccupato per la figlioccia.

-Effetti della smaterealizzazione- disse Daniel, mentre Jean, dopo aver dato un bacio sulla fronte alla figlia, si avvicinò al marito.

-Padre- disse Herm, alzandosi di scatto, seguita da Draco, che le metteva una mano dietro la schiena, per aiutarla – Sto meglio. Non vi preoccupate. –

-Granger, date retta a vostra figlia- affermò Lucius, guardando il volto della fanciulla, ritornato al colore naturale- Guardategli il viso. Comunque non ci sono rimedi pozionistici contro gli effetti della smaterealizzazione-

Dopo che finì di parlare, si avvicino al figlio e alla moglie.

-Hermione, sicura di stare bene? – chiese Daniel alla figlia, ricevendo solo un “si” con la testa dalla piccola. Capendo, le labbra del padre si mossero a formare un leggero sorriso, per sparire poco dopo. Erano pochissime le volte che il signor Granger sorrideva, ma la maggior parte di esse erano per la sua piccola Hermione.

-Con questo, direi che è meglio andare, se no i due ragazzi perderanno il treno – interruppe Narcissa.

Dopo questa affermazione, tutti si misero in cammino, tranne gli elfi, che si erano, nel mentre, già smaterealizzati sul treno, per poter posare i bauli e le gabbie degli animali dei due ragazzi. 

-Babbani dappertutto!! Che schifo!!- disse disgustato Draco, entrando alla stazione, che, però, ricevette lo sguardo arrabbiato di Hermione.

 Hermione non sopportava questo odio verso coloro che, secondo suo padre, Draco, Lucius e altri, erano diversi da loro, quelli che chiamavano Babbani, Mezzosangue e nati-babbani.

Secondo lei, non c’era nessuna differenza tra lei e gli “altri”, ma, purtroppo, questo non era il pensiero di alcuni Purosangue. Lucius, che, mentre, aveva fatto caso all’occhiata della giovane al proprio figlio, afferrò Daniel per una spalla.

-Granger, controlla tua figlia- Disse, con tono arrabbiato, Lucius.

-Hermione Granger, devo ribadirti quello che ho detto oggi? ** – urlò Daniel, mentre stavano camminando verso il binario 9 e3/4.

- Ma, padre…- si difese Herm, senza però riuscire a finire la frase.

-ZITTA! –

-Si, padre- disse la piccola con gli occhi pieni di lacrime.

Draco, a quella vista, gli passo un fazzoletto di stoffa, senza farsi vedere dal genitori. Hermione lo accettò, ringraziando sottovoce il ragazzo.

 

Arrivando davanti ai due binari, 9 e 10, Hermione si avvicinò a Draco, prendendogli il braccio.

A quel tocco inaspettato, il giovane avvampò e si girò per capire chi era, ritrovandosi a pochi centimetri dalla faccia della giovane.

Le sue guance si fecero lentamente più rosse. Draco, per il troppo imbarazzo, si allontanò quel poco che bastava per non farsi smascherare.

-Hermione, non spuntare così vicino- disse Draco, mettendosi una mano sulla faccia, ormai rossa.

-Draco, ma ora che dovremmo fare? Passare attraverso il muro? – domandò un po’ dubbiosa Herm.

-Tu stai a guardare- disse Draco ghignando.

 Hermione sapeva che quando spuntava quel ghigno nella faccia dell’amico, non succedeva nulla di buono. Infatti, Draco le prese la mano e la trascinò, correndo, verso il muro.

La giovane si chiuse gli occhi per proteggersi dall’imminente impatto, ma questo non avvenne, anzi quando Herm riaprì gli occhi si ritrovò davanti una scena bellissima.

Una locomotiva a vapore scarlatta, ferma lungo il binario gremito di gente, si ergeva davanti a lei. Un cartello in testa al treno diceva Hogwarts Express.

L’unica parola che Hermione riuscì a dire fu “Wow”, seguita dalle risa dell’amico vicino, a cui teneva ancora stretta la mano. Dopo di loro, anche i 4 genitori oltrepassarono la barriera.

-Herm, io vado avanti a cercare Tiger e Goyle, ci vediamo dentro- parlò Draco, lasciando la mano di Hermione. Draco sparì tra la folla, dopo aver salutato la madre e il padre definitivamente. La ragazza, mentre, si diresse verso i genitori per salutarli e salire poi nel treno.

 

-Madre, mi mancherete tanto- grido Herm abbracciando forte Jean.

-Anche tu, piccola mia- dopo di che baciò sulla testa della figlia e sganciò l’abbraccio.

Hermione, poi, si volse il padre, con cui non aveva parlato più, dopo la precedente sfuriata.

-Arrivederci, padre-

-Arrivederci- ricambio il genitore freddamente.

Dopo di che, Hermione si allontano per poi mischiarsi tra la gente. Salì sul treno, salutando per l’ultima volta, con la mano i genitori.

Il treno partì poco dopo, sparendo poi nell’orizzonte.

*"Mamma Orsa", affettuosa con i propri figli e pronta a difenderli a tutti i costi.
**Riprende Prologo
Momento Autrice :)
Ciao a tutti!  Scusate se non ho scritto nel primo capitolo.... Questa è la mia prima storia e spero che vi piaccia. Grazie e a presto pubblicherò il prossimo capitolo!  

  
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