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Autore: Mrs_Nella    17/11/2015    1 recensioni
Ero seduta su quei maledetti gradini. Ero stata una stupida a pensare che tra me e Greg potesse esserci qualcosa. Improvvisamente sentii una presenza al mio fianco e mi voltai. Non potevo credere che proprio lui, con quei suoi occhioni azzurri e capelli biondi, fosse venuto a cercarmi, anche se ci conoscevamo da qualche ora appena.
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*dalla storia*
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"Il primo che arriva al tronco vince e si fa offrire qualcosa dall’altro, ci stai?” chiese, illudendosi di poter vincere. [...]
“Non ti lascerò vincere!” le ultime parole famose.
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“Sediamoci un attimo e ascoltiamo un po’ di musica” e mi trascinò sul divano facendo partire lo stereo. Era solo la base musicale, e lui iniziò a cantare. [...]
“…Never felt like this before, are we friends or are we more?” nell’udire queste parole sentii un brivido di piacere lungo la schiena. Quella frase descriveva alla perfezione quello che c’era tra di noi.
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"È una sensazione diversa da quella che provo quando bacio le altre ragazze. Mi hai colpito subito, e non so perché. C’è qualcosa di diverso in te”. Lo disse in una maniera tale da farmi sentire davvero diversa, speciale. Nessuno mi aveva mai detto una frase del genere.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 “Stefy, preparati che andiamo al luna park” disse Liam entrando improvvisamente in camera, facendomi sobbalzare.
“Sto studiando” risposi con tono distaccato, la mano sinistra che mi sorreggeva la testa mentre scrivevo qualche appunto accanto a un paragrafo.
Liam mi si piazzò davanti e mi chiuse il libro, ottenendo così il mio sguardo.
“Ehi! Ho un esame la prossima settimana, devo finire di studiare” esclamai riprendendomi il libro.
“Studiare troppo fa male, fa diventare pazzi e fa venire la gobba sulla schiena. Se vuoi passare bene l’esame, devi anche riposarti, altrimenti diventi più esaurita di quanto non lo sia già” riprese, togliendomi nuovamente il libro da sotto il naso e alzandolo in alto.
“Ridammelo” continuai, cercando di saltare per riprendermelo, ma lui, furbamente, mi fece indietreggiare fino al muro, dove mi si avvicinò e iniziò a baciarmi.
“Liam...” mugolai, ma capii di non avere altre opzioni se non cambiarmi. Sapevo che, se avessi rifiutato, mi avrebbe importunata per tutta la sera, impedendomi di studiare e facendomi uscire di testa, così accettai di uscire, ma solo dopo aver finito il paragrafo che avevo iniziato.
“Avevi ragione, avevo proprio bisogno di un po’ di aria aperta!” esclamai inspirando a pieni polmoni una volta arrivati a destinazione.
“Vieni con me, facciamo un bel giretto e poi decidiamo dove andare” disse prendendomi per mano e trascinandomi.
“Ehm... Liam?” lui si voltò verso di me con aria interrogativa. Per tutta risposta indicai con un gesto della testa verso le nostre mani intrecciate.
“Oh, scusa... l’abitudine” scherzò lui, per porgermi poi il braccio, a cui mi agganciai.
“Oh, scusami” esclamò lui a un certo punto. Mentre stava guardando in alto era andato a sbattere contro una ragazza, facendole rovesciare la porzione di patatine fritte che aveva in mano, che si girò rispondendogli male, ma poi si accorse chi aveva davanti.
“Liam? Oh mio Dio, non posso crederci” disse lei con un soffio. Era visibilmente emozionata di avere uno dei suoi idoli davanti, ma sembrava una di quelle ragazze che non si mettevano a urlare per quello.
“Scusami, ti ho fatto rovesciare quello che avevi da mangiare... posso offrirti qualcosa?” chiese lui premuroso.
“C-cosa? No, figurati, lascia stare” disse lei incredula, aprendosi poi in un sorriso.
“Insisto. C’è un chiosco qua vicino, non troppo affollato. Tu e il tuo ragazzo potete venire, offro io, davvero” continuò lui, riferendosi al ragazzo che era vicino a lei.
“Lui? In realtà è mio cugino. Grazie, sei davvero molto gentile. Non mi sono presentata, io sono Mary, e lui è David” disse la ragazza tendendoci la mano.
La salutai anche io, e mi staccai da Liam. Ero abituata ad avere delle ragazze intorno per via di chi frequentavo, ma non mi era mai capitato di trovarne una così simpatica e umile, oltre che semplice.
Quando ordinammo, Liam si preoccupò di pagare tutto, prima di iniziare a parlare.
Mary aveva la mia età, e non ci bombardò di domande scontatissime come la maggior parte delle altre fan. Anzi, parlammo come se fossimo delle semplici persone che si sono conosciute a una festa.
“Ma sono vere le voci su voi due?” domandò a un certo punto, mentre stavo fissando il fondo del bicchiere che avevo appena finito. Alzai immediatamente lo sguardo su di lei, poi scambiai un’occhiata con Liam, come a dire “pericolo”, per poi riportarlo su Mary.
“Che voci?” chiese il moro.
“Di voi due, che vi state frequentando” continuò sorridente, come se fosse la cosa più semplice del mondo.
“No, sono tutte montature. Quando i paparazzi non hanno niente da dire, inventano” ribattei prontamente, cercando di sembrare il più naturale possibile. Era da un po’ che non aprivo un giornale di gossip, e a quanto pareva mi ero persa parecchie cose.
“Allora avevo ragione” continuò lei. David si tenne il più lontano possibile da quell’argomento, e fu un gran sollievo.
“Sì, siamo solo molto amici, tutto qui” rinforzò Liam.
“Quindi c’è ancora qualche speranza che torni insieme a Sophia? Eravate una coppia perfetta” disse lei, forse un po’ ingenuamente, perché vidi il mio amico rabbuiarsi di colpo.
“Non penso. Quando... quando certe cose si rompono, quando certi equilibri cambiano, non si può tornare indietro sperando di cancellare degli errori” rispose lentamente, la testa bassa, giocherellando con la cannuccia.
“Mary, certe domande potevi risparmiartele” la rimproverò David.
“Amico, è tutto a posto. Non è un problema, davvero” si sforzò di sorridere Liam, ma capii immediatamente che non era assolutamente tutto a posto.
Rimanemmo insieme per ancora una mezz’oretta, ma notai che Liam era diventato più silenzioso di prima, perso nel suo mondo, e anche io iniziai a riflettere.
“Ragazzi, scusate se vi abbiamo rovinato questa serata tra amici, adesso io Mary ce ne andiamo” disse David.
“Di già? Rimanete ancora un po’, non avete rovinato un bel niente” rispose Liam, come se si sentisse in colpa per essersi isolato.
“No, sul serio. Domani mattina devo andare a lavorare e devo svegliarmi presto, quindi meglio che vada” insistette sorridendo.
“Va bene. Beh, speriamo di rincontrarci allora” continuò il moro. Prima di andare, Liam firmò un autografo e scattò una foto, poi anche io proposi di tornare a casa.
“Liam, stai bene?” domandai una volta nel letto.
“Sì, tranquilla. È tutto a posto. Solo un po’ di stanchezza” disse lui prendendomi più vicina a sé, e stringendomi più forte del solito.
“Liam, non mentire. È tutta la sera che stai così, non può essere solo stanchezza” insistetti.
“È che voglio un bacio. Un tuo bacio” ribatté con un sorrisetto, evidenziando quell’aggettivo, anche se continuava a non convincermi. Mi lasciai baciare, e mi cercai di convincermi che era davvero solo stanchezza, ma dopo qualche coccola leggermente più spinta, mi accorsi che i suoi movimenti erano diversi, più decisi, secchi, come per scacciare un brutto pensiero. Così staccai la mia bocca dalla sua, che cercò di avventarsi di nuovo su di me, ma gli immobilizzai la faccia tra le mie mani.
“Io so cosa c’è che non va. Non è un mio bacio che vuoi. È un suo bacio. Da quando Mary ha parlato di Sophia ti sei spento, non eri più te. Anche adesso. Sei assente, non sei il solito Liam che conosco, che cerca di fare tutto energicamente ma solo per piacere. Sei assente, ha altro per la testa, hai lei per la testa. È inutile che continui a fingere. Questa... questa farsa sta andando avanti da troppo tempo” decretai.
“Stefy, ma cosa dici? Voglio te, sono serio” replicò.
“Liam, non ti sto rimproverando, ti sto solo cercando di far aprire gli occhi” dissi sorridendo e accarezzandogli una guancia. Lui abbassò lo sguardo e prese a giocare con una mia mano.
“Come ho fatto? Come ho fatto a illudermi che non me ne fregasse più niente di lei? Come ho potuto? Mi manca da morire, Stefy, non immagini quanto. Correrei nudo fino da lei, in questo preciso istante, solo per chiederle come sta. Vorrei chiamarla, sentire la sua voce, scusarmi per i miei errori, chiederle di perdonarmi. Ma so che non lo farà” concluse con un sospiro.
“Ehi, è tutto a posto. Tu domani prendi quella macchina e vai fino da lei, per rimediare. Aggiusterai le cose, te lo prometto. Ce la farai, tornerete insieme. Tu la ami ancora” lo consolai.
“No, non la amo... questo è solo un momento di calo mentale, che vedo tutto nero e ripenso a quello che non va. Sono passati quasi tre mesi da quando ci siamo lasciati, ormai non la posso più amare” rispose.
“La mia non era una domanda, è un dato di fatto. Se non la amassi non saresti qui a crogiolarti nei tuoi errori e nella voglia che hai di stare con lei. L’amore non finisce dopo un tempo prestabilito. Potresti andare avanti tutta la vita a continuare ad amarla se almeno non fai un tentativo per riconquistarla. Se poi va male, almeno sai di averci tentato. Non puoi aspettare che lei torni da te da un momento all’altro senza fare niente. Queste cose non si aggiustano aspettando. Bisogna reagire, agire!” esclamai, lasciandolo a bocca aperta.
“E tu con Niall? Perché non corri da lui a dirgli che lo ami ancora?” ribatté lui brusco.
“Questa... questa è una cosa diversa! È stato lui a lasciarmi ma perché ha frainteso tutto!” balbettai.
“Fai lo stesso qualcosa per andare a riprendertelo!”
“Non vedi come si comporta? Mi evita! Peggiorerei solo la situazione, anche se penso che peggio di così non possa andare...”
“Lotta, se lo ami” disse dopo un attimo di silenzio.
“Non girare la frittata come vuoi. Stavamo parlando di te e Soph” risposi evitando di essere presa in contropiede. “Riflettici, Liam. Davvero vuoi lasciarla andare? Non vuoi dimostrare che sei ancora innamorato di lei, che sei cambiato?” aggiunsi poi con dolcezza.
“Hai... hai ragione. Sono stato uno stupido, devo rimediare. Dici che ho ancora qualche possibilità con lei?”
“Tutto dipende da te” conclusi fissandolo fermamente. Lui annuì, deciso e sicuro. “Perfetto. Ora, però, smettiamola di fingere di provare dei sentimenti forti verso l’altro. Domani mattina faccio le valigie e torno in Facoltà, almeno evitiamo altri...”
“No, Stefy. Ti prego, rimani. Almeno fino a quando non parlo con Soph. Ho bisogno che tu mi sia vicina, ho bisogno dei tuoi consigli, del tuo appoggio. Senza te non penso di potercela fare. Giovedì mattina ti riaccompagno a Manchester se vuoi, ma prima vieni con me a Wolverhampton. Per favore” mi interruppe, quasi supplicandomi.
“Va bene. Ma con lei devi parlarci tu. E devi sorprenderla” lo ammonii bonariamente.
“Lo farò. O almeno ci proverò. Grazie, tesoro. Sei la migliore amica che potessi mai desiderare. E... scusa se è successo... beh, se è successo quello che è successo.”
“Eravamo consapevoli tutti e due che non sarebbe potuto durare, avrebbe causato troppi problemi, e avrebbe rovinato il nostro rapporto. Abbiamo fatto una stupidaggine, ma ce ne siamo accorti in tempo” lo rassicurai.
“Stefy?” chiese cautamente dopo un attimo mentre mi abbracciava.
“Mh?”
“Sei ancora innamorata di Niall?”
“Cosa? N-no, dopo tutto quello che è successo...” risposi a occhi bassi, cercando di convincermi di quello che stavo dicendo.
“Sono stato sincero, ora tocca a te dire tutta la verità” mi riprese.
“Ok, sì. Lo amo ancora, nonostante tutto quello che mi ha fatto” ammisi.
“Perfetto” sorrise il moro, accarezzandomi una guancia. Lo guardai con aria interrogativa. “Tu non preoccuparti, basta solo che ti fidi di me” continuò.
Lo fissai confusa per un attimo, aprendomi infine in un sorriso incerto, per poi alzarmi e prendere un cuscino per andare a dormire nella stanza degli ospiti.
“Non vorrai scappare di casa come hai fatto da Harry?” mi rincorse lui, preoccupato.
“No, vado solo nell’altra camera” gli sorrisi, ma lui mi prese di peso per riportarmi sul letto.
“Dormi con me, dobbiamo farci forza a vicenda” disse prima di lasciarmi il nostro ultimo bacio sulle labbra, un bacio che sapeva di amicizia e felicità allo stato puro.


 
Me voilà! Sempre più puntuale ahah
Ci stiamo avviando sempre più alla conclusione della storia (solo più due capitoli e l'epilogo, davvero poco), e piano piano i tasselli stanno andando a loro posto, in un modo o nell'altro.
Non ho molto da dire, nemmeno relativo al capitolo, se non che è molto semplice anche se allo stesso tempo la parte finale è molto significativa per la conclusione della storia. Tra l'altro adoro il rapporto di confidenza che c'è tra Stefy e Liam, quasi quasi li shippo (o no? ahah)
Bene, torno sul libro di chimica T.T
Come sempre vi ringrazio per essere giunti fin qui, e vi chiedo se vi va di lasciarmi una recensioncina.
Un bacio, a presto! x
  
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