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Autore: Biboh_Biebs    18/11/2015    1 recensioni
"Jordan Jonson, Calum Hood, Luke Hemmings, Ashton Irwin e Michael Clifford sono i componenti dei Five Second of Summer, la band perfetta"
"Cazzate, questo programma dice solo cazzate" prese il telecomando e spense la tivù facendo sbuffare Jordan.
"Michael, perché lo hai fatto?" chiese la ragazza che era tra le braccia di Calum, dato che quel divano era davvero troppo piccolo per cinque persone.
"La band sarebbe perfetta se tu non ci fossi, Jordan" sputò Michael in modo acido, come sempre quando parlava con lei e di lei.
"Oh, certo Michael! Magari sei tu che con questa band non centro nulla"
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"Saresti dovuto essere sincero con me, no odiarmi per nasconderlo. Io... non credo di voler continuare con tutto questo, ti odio troppo per avermelo nascosto. Non mi importerà se tu mi ami, mi hai sempre fatta sentire fuori luogo, ma sopratutto non accettata in questa band. Chi lo sa, magari un giorno verrò anche io da te nel pieno della notte, ti bacerò e faremo l'amore per ore, ma poi sarò io ad andarmene, e sarò io a giustificare le mie azioni con l'alcool. Ma un giorno, un giorno che non è oggi"
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Luke Hemmings, Michael Clifford
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo primo

Dedicato a Carmela

 

 

 

 

 

"Quando ho visto Michael in salone, a giocare alla play in modo così tranquillo, ho seriamente pensato che ti avesse uccisa, Jordan. Ma ancora più sconvolgente è il fatto che non lo abbia fatto. Avete fatto passi da gigante, complimenti" il ragazzo biondo davanti a lei sputò quelle parole tutto d'un fiato, sconvolto per davvero. E si appuntò mentalmente di dover chiedere a Calum cosa le avesse promesso per stare lontano da Michael. 
Jordan guardò Luke annoiata, un po infastidita dal fatto che tutti credevano che lei non potesse non litigare con Michael. 
"Quando dovrò andare allo studio?" sviò l'argomento perché non le andava proprio di parlarne.
"Domani alle tre, e non appena finirai abbiamo un volo per l'Inghilterra" le spiegò Luke uscendo dalla stanza di lei con un sorriso malizioso sulle labbra che Jordan non riuscì a studiare. 
Solo, si alzò e scese in salone, dove Michael era intento a giocate a FIFA, e qual miglior occasione di disturbarlo? Gli andò dietro e, con slancio, lo abbracciò facendogli cadere ciò che aveva in mano.
"Ma che ti prende?" urlò sfuriato Michael, che un gesto simile non se lo aspettava. Jordan continuava a tenere le braccia intorno al collo di Michael, che più furbo di lei, la fece scivolare sul divano, ritrovandosela dietro. Jordan tolse le braccia quando vide che il ragazzo si era arrabbiato non poco, e gli sorrise sperando si arrabbiasse ancora di più. 
Con una spinta fece cadere Michael dal divano e si stese sul divano le le mani dietro il capo, pronta a sentire una sfuriata di Michael. 
Quest'ultimo sospirò solo, si alzò ed iniziò a fissarla. Aprì la bocca per dire qualcosa, ma si zittì per andare via, lasciando anche la console accesa. Jordan rimase scettica, e anche Calum, con Ashton dietro, che avevano osservato tutta la scena, che erano appena arrivati. 
"Cosa gli succede" chiese Jordan a se stessa. "E io che ne so".
Sobbalzò a sentire la voce di Ashton, che non si era accorta che i due erano rientrati. 
"Vado a parlargli" sorprese Jordan i due ragazzi.
Mentre era diretta verso la camera di Michael, che era certa che fosse lì il ragazzo, Calum le afferrò il braccio. "Non credo tu sia adatta, se è giù" le disse. 
Jordan si sentì offesa. Certo, lei e Michael litigano spesso ma per lei quello non significava che non doveva aiutare il suo compagno di band. 
Si scrollò dalla mano di Calum ed iniziò a salire i gradini delle scale più sicura che mai. 
Loro due non avevano mai parlato in modo serio, forse una o due volte, ma si erano odiati fin da primo momento. Senza bussare Jordan entrò, e non vedendo il ragazzo si diresse verso il bagno in camera che aveva, non prima di aver chiuso la porta alle sue spalle per poi entrare in bagno.
Quello che si trovò davanti la sconvolse non poco, ma non lo fece vedere. Michael non si coprì, non diede importanza al fatto che fosse completamente nudo. 
"Che vuoi?" chiese sfacciato. "Parlarti" rispose Jordan soffermandosi su una goccia di acqua che scivolava sul petto di Michael, ma poi alzò il viso su quello di lui perché non voleva che pensasse che aprezzasse. 
"Aspettami in camera, arrivo" la spinse verso la stanza per poi scusarsi e vestirsi. 
Trovò la ragazza stesa sul proprio letto con occhi chiusi.
"Credevo fosse più piccolo" la sentì dire, e sorrise in modo malizioso, perché anche se non se ne era accorto, lo avesse guardato lì. 
Jordan si alzò dal letto e gli andò di fronte. 
Una sua mano finì suo suo petto, la fisso prima di fissare i suoi occhi. "Cosa c'è che non va, Michael?" sussurrò. Michael non le voleva realmente rispondere, non a lei. Prese il suo polso con faccia disgustosa e tolse la mano dal suo petto. "Và via" grignò.
Jordan aggrottò le sopracciglia non intenzionata a voler realmente andare via. "Cosa succede?" chiese nuovamente con un tono di voce che la sorprese, perché voleva essere dolce, ma non così tanto. 
"Ti ho detto di andar via Jordan. Se mai mi succedesse qualcosa non saresti tu la persona con il quale mi confiderò" le sputò cattivo. 
"Mi sto solo comportando da... compagna di band" rispose, anche se in realtà avrebbe voluto dirgli che si stava preoccupando come da amica, perché un po di bene lo riservava comunque per lui.
"Appunto, ti senti sforzata nel farlo, non ti interessa veramente" il ragazzo fece due passi indietro e la squadrò con la stessa aria che aveva precedentemente, facendo salire così un dubbio a Jordan. 
"Ho fatto qualcosa che non va?" infatti chiese. Vide le labbra di Michael avvicinarsi quasi a fior di pelle alle sue, tanto sentir il suo caldo fiato quando prese parola. 
"Sei nata" rispose cattivo, tant'è che Jordan non pensava che Michael potesse arrivare a tale punto. 
Fu quasi automatico alzare la mano e, con tutte le sue forze, schiantarla contro il viso di lui in un gesto che, lo ammise, lo sconvolse. "Ho sempre pensato fossi una cattiva persona" e con quella frase lo liquidò, lasciandolo solo, con una guancia rossa e lo sguardo nel vuoto.
Per tutto il giorno i due ragazzi si evitarono, facendo preoccupare il resto della band, perché era loro solito litigare sempre.
L'aria era improvvisamente cambiata, e questo faceva sentire un po tutti a disagio, che seduti a tavola non riuscivano a spiccare parola. Ma Calum capì subito che qualcosa non andava, e decise bene di accendere la tivù che si trovava in cucina. 
Gli occhi di tutti andarono a finire sul quella scatola, dove una signora stava annunciando che a seguire avrebbero parlato proprio di loro, dei 5 Seconds of Summer. 
Ashton propose di sentire quel che avevano da dire seduti sul divano. Decisero che avrebbero sparecchuato dopo, o meglio, che lo avrebbe fatto qualcuno al loro posto, e si sedettero sul divano. Michael, colui che teneva il telecomando, alzò il volume non appena iniziarono a parlare di loro. 
"Jordan Jonson, Calum Hood, Luke Hemmings, Ashton Irwin e Michael Clifford sono i componenti dei Five Second of Summer, la band perfetta"
"Cazzate, questo programma dice solo cazzate" prese il telecomando e spense la tivù facendo sbuffare Jordan, che voleva davvero ascoltare quel che avevano da dire. 
"Michael, perché lo hai fatto?" chiese infatti la ragazza, che era tra le braccia di Calum, dato che quel divano era davvero troppo piccolo per cinque persone. 
"La band sarebbe perfetta se tu non ci fossi, Jordan" sputò Michael in modo acido, come sempre quando parlava con lei e di lei. 
"Oh, certo Michael! Magari sei tu che non questa band non centro nulla" il suo tono di voce uscì dannatamente cattivo, tanto che Michael si sentì offeso e non ci penso una prima volta prima di alzarsi indignato e rifugiarsi nella sua camera. 
Jordan capì presto l'errore commesso, e con la stessa velocità di Michael, andò davanti camera sua e vi entrò.

Nel frattempo al piano di sotto gli altri tre iniziarono a parlare di Socer, che nessuno aveva il coraggio di parlare su quel che era successo, neanche Calum. 

 

 

 

 

 

 

Sono ben gradite recensioni, negative o positive che siano. 

Salve a tutte ragazze, eccomi qui con una nuova, l'ennesima, storia. Ci tengo

a farvi sapere che questa storia è breve, che non supererà i 25 capitoli, e sicuramente di meno.

Spero che vi piaccia l'idea, personalmente non l'ho mai letta da nessuna parte, quindi credo

che sia abbastanza originale. Con questo vi lascio e ci si sente al secondo capitolo. 

Me!

  
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