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Autore: Ghrian    18/11/2015    1 recensioni
Selina è una fata proveniente da Avalon che lavora come investigatrice privata tra gli umani.
Mentre è in ufficio, le arriva una lettera da uno dei più grandi maghi esistenti, che le chiede di raggiungerlo per risolvere un caso molto particolare.
Tra ritrovamenti di vecchi amici e nemici, Selina ha per le mani un caso che potrebbe costarle molto di più della vita.
Genere: Commedia, Fantasy, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Silente, I Malandrini, Minerva McGranitt, Nuovo personaggio, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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-Allora, Sel, sei pronta?- ridacchio Scàth, mentre ci dirigevamo in una parte della foresta a me totalmente sconosciuta.

Lo fulminai, scatenando una risata ancora più forte -Dove stiamo andando?- chiesi guardandomi in giro, curiosa.

-In un posto un pò appartato. Non volevamo dare fastidio alle altre creature.- rispose aumentando il passo.

-Avete fatto bene.-

Poco tempo dopo arrivammo in una radura sulle sponde del lago, una sorta di cappa protetta dalla foresta, con erba verde e la riva sempre sassosa ma molto diversa dalla solita.

Era proprio un posto nuovo.


Davanti a me, vicino alla riva, erano sedute tre persone quasi irriconoscibili che guardavano il lago parlottando fitto fra loro.

Guardai Scàth, che cercava di trattenere le risate posando i palmi delle sue lunghe mani sulla bocca mentre io lo guardavo sconvolta. Voglio dire, non li vedevo da ben quattro anni, mi aspettavo un'accoglienza del tutto diversa!

Che brutti antipatici.

-Tá tú i ndáiríre an-deas .Ní beannú duit níos mó do ceannasaí ?- (Siete davvero molto simpatici. Non si saluta più il vostro comandante?) gridai, indignata dalle nulle attenzioni che mi avevano rivolto quelle sottospecie di soldati.

Una testa nera si voltò nella mia direzione e dopo aver sgranato gli occhi già grandi naturalmente, diede una gomitata alla sua vicina, alzandosi in piedi frettolosamente.

Dopo essersi spazzolata i pantaloni marroni, volò letteralmente nelle mie braccia, singhiozzando e stritolandomi in un abbraccio che sembrava un tentativo di soffocarmi piuttosto che una dimostrazione d'affetto.

Io ricambiai accarezzando leggermente la zattera di capelli che mi ritrovavo praticamente in bocca e mugugnavo dei "tranquilla" cercando di ricordarmi come far arrivare aria ai miei poveri polmoni costretti.

Beh, dopo che anche la seconda mi saltò in braccio, respirare fu impossibile.

Caddi rovinosamente per terra, con le mie due amiche avviluppate addosso senza possibilità di scappare.

Chiesi aiuto a Scàth che dopo avermi preso in giro senza pietà strofinandosi per bene le mani, mi liberò dai due non proprio pesi piuma che mi ritrovavo schiacciati sullo stomaco, permettendomi di ricominciare ad ossigenare il cervello.

Mi tirai a sedere, respirando affannosamente e le guardai meglio: Sol, la zattera nera, aveva tagliato i suoi bellissimi capelli, riducendoli in un caschetto disordinato.

Indossava ancora la divisa da soldato, anche se era sgualcita e in alcuni punti rattoppata. Gli occhi turchesi erano pieni di lacrime e dalle sue labbra rosa uscivano suoni disconnessi mentre cercava di sfuggire dalla presa di Scàth e risaltarmi in braccio.

Gaelach invece sembrava messa meglio, aveva i capelli rossi raccolti in una treccia scomposta da cui uscivano dei riccioli ribelli. Anche lei aveva la sua divisa da soldato ma era più ordinata di Sol.

Mi fissava con i suoi occhi castani e vedevo che tentava di trattenere le lacrime, anche se a fatica.

Sorrisi verso quelle due ragazze che mi facevano sentire speciale. Quello che però ne ricavai non fu sorrisi di risposta ma lacrime, lamenti e singhiozzi.

Mi voltai verso Scàth, con un espressione interrogativa e lui dopo aver sorriso di fronte la mia inettitudine mi disse, quasi scusandosi -Sel, prima che tu ci inviassi un messaggio...ecco, noi pensavamo fossi morta.-

Spalancai gli occhi. Ecco questo non me lo aspettavo.




-Come morta?- mi scandalizzai, sbarrando gli occhi. Scherzava, ne ero certa.

-Beh, questa è una parte della storia. Intanto che io cerco di far riprendere Sol e Gaelach, vai a parlare con il Re.- mi ordinò, accucciandosi per poi circondare Sol con un braccio tentando di confortarla.

Oberon mi attendeva in piedi sulla riva del lago, girato di spalle, con la lunga veste che svolazzava grazie ad un venticello giocoso che alzava da terra lo strascico.

Sospirai decisa a non mostrarmi troppo sentimentale, in fondo ci ero riuscita con le ragazze no?

Mi avvicinai verso la figura e mi sistemai accanto a lui, guardando il lago senza dagli neanche un'occhiata.

-Sel , tháinig tú ar deireadh .- ( Sel, sei venuta finalmente.) disse severo e con un tono che non ammetteva repliche. Io continuavo imperterrita a guardare le increspature dell'acqua del lago.

-Sea, ní oth liom a bheith in ann teacht ar dtús .- (Si, mi dispiace non essere riuscita a venir prima.) mormorai piano.

-Sé stat éadrócaireach gan a chur in iúl dúinn roimh.- ( Sei stata crudele a non avvisarci prima.)

-Ní raibh a fhios agam .- ( Non lo sapevo.) Ed ero mortalmente seria.

In quel periodo la mia vita andava a pezzi e sapere che loro erano al sicuro mi bastava. Non avevo pensato che al contrario, loro non avessero saputo nulla.

La mia fuga non era passata inosservata.

-Le haghaidh Lys , Sel , ach de réir mar is féidir leat smaoineamh ar ? Shíl muid go raibh tú marbh i gceann de na cealla , a bheith le feiceáil ar an solas na gréine gan . Shíl muid go raibh bás gach dóchas a bhfuil tú .- (Per Lys, Sel, ma come ti viene in mente? Pensavamo fossi morta in una di quelle celle, senza aver più visto la luce del sole. Pensavamo che ogni nostra speranza fosse morta insieme a te.) Urlò fuori di se, prendendomi per le spalle e scuotendomi leggermente con gli occhi viola che mandavano scintille.

-Shíl mé go raibh a fhios agat . Ní raibh mo éalú choimeád rúnda .- (Pensavo aveste saputo. La mia fuga non è stata tenuta segreta.) mi giustificai. Ed era vero, loro erano gli unici a non aver saputo che ero viva.

Lui mi lasciò le spalle, sconvolto da quello scatto di rabbia e si passò una mano sul viso, cercando di cancellare la sua preoccupazione e la rabbia repressa.

-Oberon...- sussurai, posandogli una mano sul braccio poco muscoloso rispetto a quelli a cui ero abituata e sentendo la morbidezza della veste, intatta rispetto alle divise degli altri.

-Bhí muid ag go léir scriosta . Us a thuilleadh a leithéid de rud .- ( eravamo distrutti. Non farci più una cosa del genere.) mi sgridò, guardandomi mentre si spostava la chioma bianca sulle spalle. Bianchi, si anche se aveva solo 300 anni. Ed era il suo colore naturale.

-Ag do orduithe , mo rí .- ( Ai vostri ordini, mio re) esclamai con un sorriso sornione.

Lui mi guardò attonito, poi gettò la testa all'indietro e rise cristallino dicendomi -Chaill mé leat.- (mi sei mancata.)

-Tú ró . ( Anche tu.) risposi abbracciandolo di slancio.

-Muid ar ais ón eile , ní mór dúinn a lán rudaí chun labhairt faoi .- (torniamo dagli altri, abbiamo molte cose di cui parlare.) sussurrò tra i miei capelli, accarezzandomi lentamente la schiena come per confortarmi.

Mi scostai e sorridendoci a vicenda, ci incamminammo verso Sol e Gaelach che stavano litigando con qualcuno appena arrivato.

Scorsi una testa viola che cercava di nascondersi dietro la schiena di Scàth che a sua volta ci chiamava a gran voce

disperato.

Risi sguaiatamente e una volta raggiunti dissi -Bhuel , bhí sé in am a fuair mé ann freisin .Le haghaidh Lys , Sol , a ligean dó breathe . Feicfidh tú a mharú dó níos déanaí .- (Beh, era ora che arrivassi anche tu. Per Lys, Sol, lascialo respirare. Potrai ucciderlo dopo.)

Sogghignai malefica in direzione di Jens che si era sporto dal suo scudo e mi guardava spaventato. Sol d'altro canto mi guardò aprendo le labbra in un enorme sorriso, esclamando -Ag do orduithe , Cheannasaí .- ( Agli ordini, comandante.)

Alzai gli occhi al cielo e ci sedemmo tutti sull'erba, formando un cerchio pronti per raccontare le loro sventure, visto che le mie ormai le conoscevano grazie a Scàth.

Jens ci raccontò di come aveva rilevato il negozio, ammaliando un umano e trasformandolo in un armamentario per fate, ma solo per le fuggitive. Non si lasciò sfuggire di come lo aiutai a scappare finendo dritta nelle grinfie di Mork e Tatiana.

Oberon mi guardò sgomento e poi mi sorrise dolce. Probabilmente non pensava avrei aiutato un fuggitivo, per non rischiare di finire mangiata dai pesci o come concime per le piante. Ma per chi mi aveva preso?

Ricambiai lo sguardo dura e delusa, pensavo mi conoscesse meglio.

Lui mi rispose ribattendo -Bhí mé aon amhras ar do chroí maith , ach ní raibh mé ag smaoineamh tú esponessi i bhfad. Mhisneach tú go leor , Sel .- (Non avevo dubbi sul tuo animo buono, ma non credevo ti esponessi così tanto. Hai rischiato molto, Sel.)

-Ní mór dúinn an chumhacht chéanna , Oberon . Tá do daoine freisin mianach. Fós tá defender , a cheap tú ba mhaith liom a d'fhág go bás san áit infamous ?- (Abbiamo lo stesso potere, Oberon. Il tuo popolo è anche il mio. Sono pur sempre un difensore, pensavi che li avrei lasciati morire in quel posto infame?)

Lui chinò la testa in segno di resa, mentre Scàth e Jens mi guardavano allibiti e felici. Non erano abituati a sentirmi rivolgere in modo così informale al nostro Re.

Nelle questioni importanti né i soldati semplici né gli ufficiali avevano voce in capitolo.

Scrollai le spalle e feci segno a Gaelach di prendere la parola e raccontarmi come erano sopravvissuti ai soldati di Tatiana.

La rossa prese la parola e mi raccontò di come la maggior parte dell'esercito si fosse ribellata dopo che mi avevano catturata e di come furono tutti brutalmente uccisi.

La restante parte si unì all'Usurpatrice per non rischiare una fine medesima, cosa che già sapevo. Traditori. L'indomani mi sarei divertita.

Erano fuggiti dai cancelli laterali, che portavano nel mondo mortale, in Francia. Vissero tra le foreste, spostandosi in continuazione per non rischiare di essere trovati.

Avevamo quattro cancelli: uno in Irlanda, uno in Inghilterra, uno in Francia e uno in Giappone. Non per niente ero fuggita in Italia, era abbastanza lontana da tutti i cancelli e soprattutto era lontana da Mork. Il solo pensiero mi faceva venire brividi di freddo.

Da lì riuscirono a non farsi scoprire, finchè non arrivò il mio messaggio.

-Bhuel , buachaillí . Amárach a théann tú abhaile agus geallaim beidh orainn spraoi go leor .- (Beh, ragazzi. Domani si torna a casa e prometto che ci divertiremo non poco.) dissi solenne, ma facendomi scappare un piccolo ghigno malvagio.

-Cad é?- ( cosa?) disse Gaelach, scioccata.

-Tá tú dÚsachtach.- ( tu sei pazza.) replicò Sol, strabuzzando gli occhi ma sorridendo leggermente. Pian piano si stava abituando alla mia presenza senza scoppiare a piangere.

-An raibh tú aon amhras ?- ( avevi qualche dubbio?) domandai beffarda, stendendo la gambe sul tappeto morbido che formava l'erba leggermente alta.

Tutti mi guardarono male a parte Scàth che era già preparato. Dopodichè altrettanti ghigni malefici si formarono sulle labbra di ognuno, solo Oberon cercò di trattenersi. Aveva la reputazione di sovrano buono e gentile, ma io no. Oh, no proprio per niente.

Non potevano ucciderci ne mutilarci e non potevano buttarci fuori. Avevamo ancora il potere e il paese rispondeva solo a noi. Non si sarebbero azzardati a dire e a fare nulla, perchè potevo sempre incolparli per omicidio premeditato e ucciderli seduta stante.

Ah, la vendetta. Dolce, dolce vendetta.












NOTA: Salve a tuttiiii!
Finalmente sono riuscita a pubblicare, ultimamente internet mi faceva brutti, bruttissimi scherzi. Beh, l'importante è che sia riuscita a pubblicare un nuovo capitolo.

Aaaaallora, che cosa pensate di questo piccolo ritrovo? 
Vi piacciono Oberon, Sol e Gaelach? Dai,dai lasciatemi qualche commento, sono troppo curiosa.

Anche questo capitolo non è niente di che, molto semplice ma serve per presentare questi tre personaggi all'apparenza poco importanti (dato che sono saltati fuori dal nulla) ma in realtà fondamentali.

Bene,bene,bene come al solito ci tengo a ringraziarvi tutti, ho da poco notato (ovvero ben cinque minuti fa, eheh) che sono aumentati i lettori e chi ha messo tra le seguite la storia!!
Grazieee e spero davvero che vi stia piacendo! 
Ringrazio sempre anche solo chi passa a dare un'occhiata, sempre ben accetta!

Alla prossima, allora!


   
 
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