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Autore: Curly_crush    19/11/2015    3 recensioni
Non capita spesso di sentirsi giusti per qualcuno. E a volte, oltretutto, può succedere con la persona e nel momento sbagliati. Harry, Bailey e Zayn dovranno fare i conti con questa realtà non appena se ne accorgeranno.
Attenzione! Questa storia è costruita attorno alla one shot "Mistakes of a night" che trovate nella mia pagina, ne narra gli avvenimenti precedenti e successivi, quindi se volete passare siete le benvenute!
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Right place, wrong time





COMEBACK 

Pensava sarebbe stato più facile rivederlo, Bailey. Era talmente sicura di aver ormai superato la rottura che, quando Harry le era comparso davanti nel backstage e il suo cuore aveva preso a battere ad un ritmo forsennato, non aveva capito più niente. Era come se, d’un tratto, avesse perso la memoria, e sapesse di conoscere i volti che la circondavano in quel momento ma non riuscisse a ricordare con precisione chi fossero. Aveva salutato lui e Louis d’istinto, senza rendersene conto, poi si era sforzata di riprendere il controllo sulla sua mente. Harry le si era avvicinato come faceva mesi prima, come fosse la cosa più naturale al mondo e non avessero mai smesso di vedersi e sentirsi, e l’aveva abbracciata, quasi con distacco, per poi baciarle la guancia. C’era stato un attimo, in cui i loro occhi si erano incontrati, che le aveva tolto il respiro e fatta tornare indietro nel tempo, quando ogni sguardo aveva quell’effetto su di lei, e nessuna occhiata era data per scontata perché poteva significare decine di cose. Così, anche quella volta, non era riuscita a capire in tempo cosa quelle iridi verde volessero esprimere, c’era sempre troppo in quegli occhi e troppo poco tempo per creare una sintonia utile. Harry aveva spostato lo sguardo su Zayn, ricordando a Bailey il resto del gruppo. Dopo quella momentanea confusione, era riuscita a riprendersi, anche se non del tutto, e ad accennare qualche battuta, nonostante lo sguardo di Harry fosse insistentemente fisso su di lei. Quando lei e Zayn avevano finalmente lasciato l’arena si era sentita esausta come mai prima, nemmeno dopo una sessione intensiva di allenamento, e in hotel era crollata, pur tra le braccia del ragazzo moro.
Dopo Dublino, Bailey aveva vissuto alcuni giorni nell’incertezza più acuta. Zayn non le aveva chiesto niente, se non un parere su come fosse andato secondo lei l’incontro con i ragazzi, domanda a cui lei aveva tentato di rispondere con più naturalezza e positività possibile. Guardando la cosa con oggettività, non era andata male, a parte i primi momenti di leggera tensione che avevano seguito l’arrivo di Harry e Louis. Guardandola dal lato dei sentimenti e di tutte le sensazioni che ognuno aveva potuto provare in quei minuti, Bailey avrebbe detto che un tornado a confronto era niente, ma questo aveva preferito tenerlo per sé, non sarebbe riuscita a spiegare a Zayn cosa c’era nella sua testa e nel suo cuore in quel momento, né tantomeno credeva gli avrebbe fatto piacere. Aveva deciso di prendersi alcuni giorni per lei, chiarire se tutta la confusione che le aveva provocato vedere Harry fosse soltanto una questione di tempo o qualcosa a cui prestare più attenzione. Si era concentrata sul lavoro, riempiendo le giornate per finire un paio di servizi a Cosmopolitan e Vogue, così da non avere troppo tempo per pensare ad altro. E sembrava funzionare. Quando nel weekend aveva visto Zayn si era rasserenata, non si era sentita fuori posto come aveva pensato, né altri problemi le si erano presentati davanti. Gli unici momenti critici erano quelli di solitudine, in cui l’attenzione di Bailey era bassa: lì, l’immagine di Harry ricompariva ad intermittenza, come i lampi durante un temporale, dando a Bailey l’illusione di essersi solo immaginata tutto. 
 

Il tour era finito da pochi giorni, lasciando le fan nella disperazione più profonda visto il fatto che i ragazzi, dopo l’uscita del nuovo album e la partecipazione ad alcuni eventi a cui avevano promesso di essere presenti, avevano deciso di prendersi un periodo di pausa non determinato, con la promessa comunque di tornare. Bailey ne era rimasta sorpresa, ma non troppo: conosceva i ritmi a cui i ragazzi erano abituati da cinque anni, e sapeva che avevano bisogno di un po’ di tempo per loro, soprattutto dopo l’uscita di Zayn dalla band. Era chiaro che tutti, compreso lui, necessitassero di un periodo in cui seguire i propri progetti, se ce n’erano, o semplicemente riposarsi.
Fu durante uno di quei giorni che Bailey venne sorpresa da un nuovo messaggio di Harry, questa volta molto più significativo.

Ehi, visto che hai detto che per noi il tempo lo trovi, avresti una mezzoretta per me oggi? Ho voglia di vederti
 
Era stato parecchio esplicito questa volta, non aveva girato attorno a cosa volesse veramente, l’aveva detto e basta. Era da tempo che non lo sentiva così, Bailey, da quando ci siamo lasciati, scema, aveva pensato. Harry era sempre stato così, sapeva quel che voleva e non ricorreva a stupidi trucchetti per nasconderlo. Prese un respiro profondo, valutò se consultare o meno l’agenda, ma sapeva già che sarebbe stato vano, quel giorno la pagina era vuota, neanche Harry lo sapesse già. Ed era inutile inventarsi qualche scusa per non vederlo, avrebbe potuto, ma non ne aveva intenzione, sarebbe stato stupido mentire a se stessa. Voleva vederlo anche lei, ecco tutto.
 
Sono libera il pomeriggio, se per te è okay
 
Il suo messaggio era parecchio distaccato, ma non aveva saputo fare di meglio, era come imparare tutto daccapo un’altra volta.
 
Allora sulle 5 sono lì, prepara il tè ;) x
 
Come se non fosse cambiato nulla.
 

Non era mai stata tanto agitata, Bailey, nemmeno le prime volte in cui erano usciti assieme, nemmeno nel momento del loro primo bacio. Continuava a vagare tra una stanza e l’altra, nell’attesa, a sedersi sul divano per poi scattare nuovamente come una molla verso un altro luogo, per darsi un’occhiata allo specchio e controllare che tutto fosse a posto e poi andare a buttarsi di faccia sul letto con il rischio di soffocarsi, salvo poi liberare un urlo e voltarsi a pancia in su. Stava ammirando il bianco anonimo del soffitto della sua stanza, quando il campanello suonò e valutò seriamente la possibilità di rimanerci secca volontariamente, magari una crisi respiratoria improvvisa, un qualche collasso, qualsiasi cosa.
Bailey, porca miseria, hai 22 anni, alza questo culo e vai ad aprire! Si alzò a fatica, prendendo un respiro profondo e sistemandosi i capelli alla meglio con le mani, per poi raggiungere la porta ed aprire.
“Stavi dormendo?” Domandò Harry, guardandola con un sorriso divertito.
“No, non proprio” Rispose lei, scuotendo la testa.
“Beh, ciao” Salutò lui, sporgendosi per darle un bacio sulla guancia.
“Ehilà”
Si fece da parte per farlo entrare, alzando gli occhi al cielo per la sua stessa improvvisa goffaggine, poi si prese un momento per fissare la porta di casa e riordinare i pensieri.
“Hai fatto il tè?” Indagò Harry, quando lei lo guardò di nuovo.
“Ma dicevi sul serio?!” Esclamò Bailey stupita.
“Certo, ho anche portato i dolcetti” Replicò Harry, mimando una faccia offesa.
“Oh, beh, grazie – Borbottò lei, notando solo in quel momento il vassoietto che il ragazzo teneva tra le mani – Dai vieni, ci metto un attimo”
“Non è cambiato niente qui” Constatò Harry, guardandosi attorno mentre la seguiva verso la cucina.
“Non sono mai stata un’appassionata di feng shui, Harry, mica mi metto a cambiare di posto i mobili” Puntualizzò Bailey, facendolo ridere di gusto.
 
Quando Bailey guardò l’orologio, più tardi, si sorprese di vederlo avanzato di due ore rispetto a quando Harry era arrivato a casa sua. Avevano parlato di qualsiasi cosa, dal lavoro di entrambi agli aneddoti più esilaranti successi in quei mesi, ritrovando l’armonia di sempre. Si erano rilassati entrambi, un po’ alla volta, e Bailey non avrebbe potuto essere più felice di aver detto di sì a quell’incontro: sembravano finalmente andare d’accordo di nuovo, con la sola differenza che non c’erano difficoltà da innamorati o dubbi che rodevano il fegato. Non aveva mai provato quella sensazione di leggerezza con Harry, l’amore rendeva tutto più complicato, loro due non avevano mai provato ad essere solo amici, fin dall’inizio c’era stata una forte attrazione e la consapevolezza che ci sarebbe stato di più. Ora invece poteva vedere Harry come lo vedevano tutti gli altri, un ragazzo con cui era estremamente facile andare d’accordo e ridere, anche delle cose più assurde.
“Wow, è tardi – Realizzò anche lui, guardando l’orologio al polso, per poi aggiungere, con una nota di dispiacere nella voce – Ho un impegno per stasera, devo andare”
“Tranquillo, anche io” Annuì, ricordandosi solo in quel momento di essere d’accordo con Zayn per il dopocena.
“Ci vediamo ancora però, fatti sentire ogni tanto” La ammonì Harry, alzandosi ed indossando la giacca.
“Sarà fatto” Disse Bailey, non del tutto sicura della sua risposta.
“Non lo farai invece – Constatò Harry, andando dritto al punto – Non importa, mi faccio sentire io. Ciao Bailey”
Le si avvicinò per un bacio sulla guancia, che prolungò più del dovuto, per poi sfiorarla con un dito e sorriderle appena.
“Ciao, Harry” Sussurrò Bailey, aprendogli la porta per poi richiuderla quando fu uscito, ritrovandosi di nuovo confusa come non mai.
 
L’incontro con Zayn di quella sera non era andato come avrebbe voluto Bailey, ed era tutta colpa sua. Era stata tesa tutta la serata, non era riuscita a comportarsi in modo naturale come il solito, e Zayn si era accorto che qualcosa non andava, era troppo evidente. Quando le aveva chiesto cosa la turbasse, però, non aveva avuto il coraggio di essere sincera e raccontargli della visita di Harry di quel pomeriggio, aveva piuttosto preferito inventarsi numerosi impegni al lavoro a cui temeva di non riuscire a stare dietro. In parte era anche vero, ma non era quello il reale motivo della sua inquietudine. Non era sicura di voler dire a Zayn di Harry, non voleva ferirlo. Non era successo niente, anche quello era vero, ma temeva che, parlandone con il ragazzo, non sarebbe riuscita a spiegargli cosa aveva dentro e avrebbe finito per farsi fraintendere. A peggiorare ancora di più la situazione, c’era il fatto che lei davvero non riuscisse a definire i suoi sentimenti al riguardo: era stata bene con Harry, ma non capiva se vederlo definitivamente come un amico e basta o cercare di capire se lui significasse ancora qualcosa per lei, e stare con Zayn in quel momento le metteva solo più confusione, tentare di comportarsi spontaneamente e non riuscirci era un vero peso, voleva soltanto rimanere da sola e chiarirsi le idee. Così, poco dopo la mezzanotte, aveva salutato il moro con un bacio leggero e si era diretta a casa, tirando un sospiro di sollievo non appena era salita in macchina.
 

Prima dell’uscita del nuovo album, Harry era riuscito a trovare il tempo per incontrarla un altro paio di volte. Erano stati incontri più brevi rispetto al primo, Bailey sapeva che nel periodo di promozione in cui si trovavano i ragazzi in quel momento era dura riuscire a ritagliare dei momenti per i propri interessi personali, e forse era meglio così. Se Harry avesse avuto più tempo, infatti, non sapeva davvero cosa sarebbe potuto succedere. Non aveva mai fatto intendere di voler riprendere la loro storia, era sempre stato rispettoso nei suoi confronti e non si era mai spinto più in là del solito bacio sulla guancia per salutarla. Non le aveva neanche mai chiesto niente di Zayn, però, o della sua vita sentimentale in generale, aveva sempre accuratamente evitato il discorso, come d’altronde aveva fatto lei. Cosa ne poteva sapere Bailey, magari anche lui si era rifatto una vita e tutto ciò che voleva era recuperare il rapporto con lei come una semplice amicizia. E perché l’idea non le andava a genio, allora? Perché l’ipotesi che lui potesse essere già felice con un’altra la infastidiva così tanto? Perché essere solo amici non le bastava?
 
Domani partiamo per LA, passo a salutarti, posso? :)
 
Bailey ricevette il messaggio uscendo da uno dei negozi in cui si era intrufolata quella domenica pomeriggio. Fece mente locale per capire bene dove fosse, poi digitò la risposta per Harry.
 
Sono più vicina io a casa tua, passo io e poi torno a casa :)
 
Allora ti aspetto x
 
In poco più di un quarto d’ora Bailey era fuori casa di Harry. Guardandola, le vennero in mente mille e più ricordi di quando stavano assieme, fino all’ultima volta in cui era stata lì, quella serata dopo la quale tutto era cambiato. La tentazione di fare dietrofront ed andare a casa senza vedere il ragazzo fu forte, ma, dopo un respiro profondo, riuscì a scacciare i brutti pensieri e ad inviare lo squillo ad Harry per avvertirlo del suo arrivo. La serratura del cancelletto scattò dopo pochi secondi, lasciando entrare Bailey per permetterle di vedere Harry, senza scarpe ai piedi, andarle incontro lungo il vialetto di casa.
“Buonasera” La salutò lui, sorridendole apertamente.
“Ciao Styles” Ricambiò lei, lasciando che il braccio del ragazzo si posasse sulle sue spalle e la accompagnasse dentro casa.
“Fa freddo fuori” Notò Harry, quando ebbe richiuso la porta alle loro spalle.
“Se poi vai anche in giro senza scarpe non oso immaginare – Lo riprese Bailey, facendolo sbuffare, poi chiese – Allora, pronto per domani?”
“Abbastanza – Disse lui, facendo spallucce – Sono un po’ stanco, ad essere sincero, ma ormai è quasi finita, devo tenere duro solo un altro mese”
“E poi cos’hai intenzione di fare?” Domandò Bailey, interessata, guardandolo mentre alimentava con cautela il fuoco nel camino.
“Non ho fatto programmi, non lo so – Rispose lui, per poi voltarsi ed aggiungere, fissandola intensamente negli occhi – Dipende”
Quell’ultima puntualizzazione mise Bailey sull’attenti. Si sentiva presa in causa in qualche modo, come se lei fosse compresa nel futuro incerto di Harry, almeno nei piani del ragazzo, ma non ne fosse sicuro. Dipendeva da lei, appunto. Ma erano solo pensieri suoi, non poteva filarci dietro, e in ogni caso non sarebbe stato corretto, lei aveva Zayn ora. Fu proprio il pensiero del ragazzo moro a scuoterla, e a convincerla che fosse il momento di tornare a casa.
“Harry, uhm, io devo andare” Balbettò, incerta.
“Ma sei appena arrivata!” Protestò lui, avvicinandosi a lei velocemente.
“Lo so, ma devo andare dai miei per cena e ho ancora un sacco di cose da fare” Si giustificò, inventando di sana pianta l’ultima scusa.
“Mh, va bene allora – Borbottò Harry, serio, per poi illuminarsi nuovamente ed aggiungere – Ci vediamo con calma quando torno però, sei prenotata”
“Okay” Annuì Bailey, trattenendo un respiro profondo.
“Vieni qui” La invitò lui, aprendo le braccia per poi stringerla forte a sé.
Bailey sentì il suo corpo rilassarsi immediatamente, erano mesi che Harry non la abbracciava così, come se fosse l’unica cosa al mondo di cui avesse bisogno. Trascorse un minuto buono prima che, di nuovo, il viso di Zayn comparisse tra i suoi pensieri. Si schiarì la voce, imbarazzata, poi si staccò.
“Ci vediamo allora – Disse, avvicinandosi alla porta – Ciao Harry”
 

Era più facile, senza Harry in circolazione, senza la possibilità che si facesse vivo quando gli andava di vederla. Un paio di giorni dopo la sua partenza, Bailey aveva rivisto Zayn, che l’aveva sorpresa con una cena in onore per l’anniversario del loro primo incontro, o meglio dell’inizio della loro amicizia. Non ci aveva neanche pensato Bailey, ma dodici mesi erano già passati in effetti: erano stati frenetici, senza alcun controllo, ed era difficile rendersene conto, ma a Zayn non era sfuggito niente. Si vedeva quanto ci tenesse a ricordare quell’evento, quanto fosse importante per lui, e a Bailey non venne che da sorridere e ringraziare chi di dovere per averlo incontrato. Nonostante la confusione che regnava nella sua testa, la seconda metà di novembre ed i primi giorni di dicembre trascorsero tranquillamente, confermandole quanto lei stesse bene con Zayn e convincendola che, anche se a volte la mancanza di Harry si faceva sentire, il posto giusto per lei era quello, tutto il resto sarebbe passato.
 

Tanti auguri bimba mia :) prometto che quest’anno non dovrai passare la sera del tuo compleanno a prenderti cura di un ubriaco depresso ;) x   
 
Bailey scoppiò a ridere quando, il mattino del 12 dicembre, trovò il messaggio di Zayn. Dopo averci pensato un attimo, digitò la risposta, poi si alzò, pronta a qualsiasi cosa quella giornata avesse deciso di offrirle.
 
Beh, è stato un compleanno alternativo ;) Grazie mille Zaynie, non vedo l’ora di vederti xx
 
Si sentiva fortunata, per lei era un giorno speciale ed era sabato, nessun obbligo di lavoro, quindi. Meglio di così non poteva andare, avrebbe potuto passare la giornata come voleva. Stava giusto pensando di chiamare Zayn per una passeggiata, vista la bella giornata di sole, quando fu richiamata dal campanello. Andò al citofono, ma nessuno rispose alla sua chiamata, così si decise ad aprire la porta, aspettandosi una sorpresa di Zayn.
“Stavo giusto per…” Disse, sorridendo ampiamente, ma le parole le morirono in gola quando vide che ad attenderla fuori di casa c’era Harry.
“Chiamarmi? Wow, sarebbe un progresso!” Esclamò il ragazzo, ricambiando il sorriso.
“Harry?”
“In carne ed ossa, per gli ologrammi ci stiamo attrezzando – Annuì Harry, per poi aggiungere – Buon compleanno Bailey!”
“Grazie – Mormorò lei, ricambiando l’abbraccio del ragazzo ancora scioccata – Ma quando sei tornato?”
“Ieri sera. Forse dovevo avvisarti?” Domandò, una traccia di incertezza nella sua voce.
“No, no, è solo che non me l’aspettavo – Borbottò Bailey, spostandosi per farlo passare – Entra pure”
“Sorpresa riuscita allora” Dichiarò Harry soddisfatto.
“Com’è andata in America?” Si informò Bailey, facendo di tutto per riprendersi ed apparire normale.
“E’ stato un tour de force con tutti gli appuntamenti che avevamo, ma piuttosto bene – Raccontò Harry, sedendosi sul divano prima di lei, per poi annunciare sorridendo – Adesso siamo ufficialmente in vacanza”
“Ti vedo rilassato in effetti” Riconobbe Bailey.
“Puoi starmi anche più vicina, non mordo, lo sai” La invitò il ragazzo, vedendola sedersi a circa un metro da lui.
Bailey arrossì istantaneamente, distogliendo lo sguardo da Harry. Non si era preparata, non sapeva come comportarsi, si sentiva così imbranata che avrebbe voluto sparire per sempre.
“Ti ho anche portato un regalo” Cambiò discorso Harry, forse percependo il suo imbarazzo.
“Davvero? Ma non serviva!” Protestò Bailey, di nuovo presa in contropiede.
“E’ una cavolata, te lo assicuro – Minimizzò lui, prendendo un pacchetto da una piccola borsa di carta per porgerglielo – Tieni”
Bailey lo guardò di sottecchi mentre scartava il regalo, ma gli occhi di lui erano fissi sulle sue mani, in attesa che lei scoprisse il contenuto e di vedere la sua reazione.
“E’ davvero una sveglia a forma di mango, Harry?” Domandò retoricamente, guardandolo con aria scettica.
Harry scoppiò a ridere, probabilmente si aspettava quella reazione.
“Solo in America trovi certe cose – Disse, scuotendo la testa – Beh, mi sembra abbastanza simbolica, visto i tuoi ultimi successi, no?”
“Oh, certo, davvero profondo come collegamento” Replicò Bailey ridendo.
 
Bailey posò la sveglia sul tavolino accanto al divano, voltandosi poi di nuovo verso Harry e trovandolo più vicino di quanto si aspettasse.
“Mi sei mancata” Mormorò il ragazzo, allungando una mano fino ad accarezzarle la guancia.
“Sei stato via poche settimane” Borbottò Bailey, abbassando lo sguardo, il cuore che iniziava ad aumentare il battito.
“Sai che parlo molto più in generale”
Non ebbe il tempo di spostarsi, Bailey, il suo corpo non rispondeva nemmeno più. Vide Harry avvicinarsi al suo viso, rapido ma con una certa calma, come a godersi il momento, poi chiuse gli occhi e posò le labbra su quelle di lei, dandole un bacio morbido e lento. Gli occhi di Bailey si chiusero a sua volta, ma dopo pochi secondi si spalancarono di nuovo, mentre le sue mani si posavano sul petto del ragazzo per spingerlo via.
“Che c’è?” Chiese Harry, un mezzo sorriso sulle labbra.
“Non puoi fare così” Rispose lei, irritata come non mai.
“Dammi un motivo valido” Insistette il ragazzo, rimettendosi con la schiena dritta, senza mai lasciare il suo sguardo.
Era improvvisamente arrabbiata, Bailey. Harry aveva rovinato tutto, di nuovo. Stava andando bene, perché doveva dare quella svolta agli avvenimenti? E in più, pretendeva una ragione al suo rifiuto. Si alzò di scatto dal divano, evitando quello sguardo arrogante, valutando se accontentare o meno la sua richiesta o cacciarlo di casa e basta. Quando si voltò, lui era ancora lì a fissarla, in attesa.
“Io potrei avere un altro, ti è mai passato per l’anticamera del cervello?” Sbottò, senza riuscire a trattenersi.
Sembrò rimanerne colpito, per un attimo, quasi non ci avesse davvero mai pensato. Ma fu solo un istante, poi Harry abbassò lo sguardo, prendendo un respiro profondo per quindi alzarsi ed avvicinarsi a lei. Le si mise di fronte, più vicino di quanto i limiti consentissero, mentre Bailey tentava di tenerlo distante, per quanto potesse, con le braccia incrociate al petto. Evitava di guardarlo, ora, non sapeva come reagire, era seccata dal suo comportamento, ma allo stesso tempo voleva recuperare qualcosa del rapporto che aveva con lui una volta.
“Dimmi che non mi vuoi più, allora” Mormorò Harry, d’un tratto.
Gli occhi di Bailey si alzarono ad incontrare quelli di Harry senza che lei decidesse di farlo, non riusciva più a controllare niente di sé in quel momento. Una risposta del genere avrebbe meritato un pugno in piena faccia, era fin troppo presuntuosa. Eppure Bailey si ritrovò a pensarci davvero, a ricordare tutti i momenti passati con quel ragazzo, dal primo imbarazzante incontro, ai baci rubati, al periodo del tour in cui lei era stata con loro, agli ultimi mesi, così diversi rispetto all’inizio, durante i quali ogni giorno era una lotta per resistere alle avversità. Si perse nei suoi occhi, come riusciva a fare tempo prima, trovando tutta la sicurezza di cui aveva bisogno e che sapeva lui le avrebbe dato. Come faceva a dirgli che non lo voleva più? Come aveva anche solo potuto pensare di essere riuscita a dimenticarlo, di essere passata oltre quella storia, di non essere più innamorata di lui?
Harry continuava a guardarla, e Bailey sapeva che stava seguendo ogni suo pensiero, ogni capovolta che il cuore di lei stava facendo in quel momento, ogni sensazione e desiderio che lei provava. Harry sapeva che non ci sarebbe stata una risposta, stava solo aspettando che lo capisse anche lei. Bailey abbassò lo sguardo, arresa, sospirando piano. La mano di Harry andò delicatamente ad accarezzarle la guancia, per poi passare al mento e sollevarle piano il viso. La guardò alcuni istanti, serio, poi si avvicinò di nuovo, posando anche l’altra mano sulla guancia di lei. La baciò ancora, e questa volta Bailey non si tirò indietro. Strinse gli occhi, combattuta, poi gettò le braccia al collo di Harry stringendolo a lei, rispondendo al bacio prima con una certa esitazione, come le succedeva le prime volte, poi riprendendo confidenza con le labbra del ragazzo e lasciandosi andare completamente. In tutti quei mesi, non aveva fatto altro che mentire a se stessa, aveva imparato a fare anche quello, finalmente. Ma ora la verità era venuta a galla, e non poteva più negare quanto Harry le fosse mancato e quanto ancora ne fosse innamorata, nonostante tutto.    




Curly space
SBAMMMMMMMMMMMMMM!
Curly non pubblica per quasi un mese, e poi ha il coraggio di tornare con la faccia tosta di questo capitolo. 
Dunque. Cosa. Sta. Succedendo.
Bailey non lo sa di sicuro, pora cea, la vedo parecchio confusa, al contrario di Harry, che sembrerebbe sapere bene quello che vuole. Poi c'è Zayn, che ancora non sospetta nulla. 
Ora, qualcuno mi ricordi perché ho deciso di scrivere questa storia e diventare più orribile ad ogni capitolo che passa. *va a scavarsi la fossa*
Beh, insomma, spero che questo colpo di scena vi sia piaciuto, ovviamente NON finisce qui, tenetevi forti perché da questo momento sarà un gran casino *mezzo spoiler*
Ringrazio Yasmine27 per aver aggiunto la storia alle Ricordate e a tutte voi che continuate a leggere :) Non mi dispiacerebbe vedere qualche commentino in più, onestamente, non siate timideeeeee ;)
Alla prossima,

Curly xx 

 
  
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