Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Tonks98    19/11/2015    2 recensioni
L'effetto Giratempo, il titolo dice molto. Cosa succede ai maghi che si intromettono nel tempo? Cose terribili, e se si volesse cambiare il proprio destino e quello di tutto il mondo magico? Un nobile obbiettivo. Ma si sa, a volte non tutto va come ci aspettiamo, allora l'unica scelta che resta è quella di tornare indietro e...cambiare il passato.
Buona Lettura!
Tonks98
Genere: Avventura, Commedia, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Silente, Severus Piton, Tom O. Riddle, Un po' tutti
Note: Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, Più contesti
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
1 NOVEMBRE 1993
Ore 22:12
Ufficio Misteri, Ministero della Magia
Londra

"Come sarebbe a dire che qualcuno è entrato e uscito dalla sala del Tempo?"
"Abbiamo trovato delle tracce magiche, signore." rispose il giovane Indicibile.
Il capo dell'Ufficio Misteri era decisamente scioccato.
"Com'è potuto succedere?! Non ci dovrebbe essere la sorveglianza di notte?" chiese stizzito verso il capo dell'Ufficio Auror, che era appena entrato.
"Abbiamo già provveduto, Lestrange, non si preoccupi. E' stato trafugato qualcosa?" chiese il capo Auror al giovane impiegato che respirava trafelato per la corsa dalla stanza del Tempo fino all'ufficio del suo principale.
"No, signor Riddle. A quanto pare no. Forse hanno preso qualcosa e lo hanno riportato."
"Già, beh, se l'hanno riportato si vede che non ha funzionato e non è successo nulla di grave." disse allora tranquillo l'Auror.
"Questo secondo lei , Riddle. E se avessero trafugato e utilizzato una Giratempo?"
"Signor Lestrange, in tal caso non vedo cosa potremmo farci. Visto che temo lei non sappia come e quando il nostro pseudo-ladro abbia cambiato il passato." rispose calmo questo, ma con una nota decisamente glaciale nella voce, che per sua sfortuna il suo interlocutore non colse. "Se può farla stare più tranquillo avvieremo un'indagine."
"Ma quale indagine!? Tutto questo è colpa sua! Se la sorveglianza funzionasse come dovrebbe..."
"Ho detto..." un bagliore sinistro negli occhi del capo Auror ammutolì Rodolphus Lestrange, impedendogli di proseguire. "...Che ho già provveduto, signor Lestrange. Se non le dispiace gradirei che evitasse di mettere bocca nel mio lavoro, come io non la metto nel suo." poi aggiunse in tono più conciliante: "Ci conosciamo da tanto tempo, Rodolphus, e sai quanto sono serio in proposito."
"Va bene, Tom. Ti chiedo scusa." non potè che rispondere l'altro "Quindi suggerisci di non preoccuparci?"
"Esatto. Intanto noi al piano di sopra aggiungeremo qualche guardia."
Detto questo, Tom Riddle, capo dell'ufficio Auror, membro più anziano insieme ad Alastor Moody, e prossimo alla carica di Ministro, si avviò verso l'uscita del Ministero per tornare a casa da sua moglie, già immaginandosi la lavata di testa che si sarebbe preso per essre uscito così tardi senza avvertirla. Ma, dopo tutto, quello era il suo lavoro. Adesso stava finalmente per giungere in cima, fin da giovanissimo si era sempre posto degli obbiettivi molto elevati, e adesso, anche grazie a qualche piccola astuzia, stava per coronarli.

Ore 22:20
Sotterranei, Hogwarts
Stesso Giorno

Severus Piton si lasciò crollare sulla sua adorata poltrona di fronte al camino acceso, con in mano un buon bicchiere di Wiskey Incendiario con ghiaccio. Gli sembrava che fosse passata una vita dall'ultima volta che ne aveva bevuto un sorso. Aveva viaggiato nel tempo, era riuscito a rimettere apposto tutto, e non si era reso conto di essere tanto stanco. La tensione delle ultime ore? giorni? Anni? ormai lo aveva lasciato, i nervi si stavano distendendo portando come conseguenza un bel malditesta che lui si apprestava a combattere con una buona dose di quel Wiskey. Lo bevve lentamente, gustandone il sapore e il calore che lasciava in gola rinvigorendolo. Lui era sempre solo, lo aveva immaginato, ma Lily, lei era viva, sulla sua scrivania aveva trovato parecchie lettere da parte sua, le aveva lette tutte quel pomeriggio. Evidentemente erano rimasti molto uniti, ma lei aveva ovviamente sposato Potter. Non gli importava, a questo punto era felice che lei fosse felice, che fosse amata; non da lui, gli si formò una ruga sulla fronte, ma felice. Harry Potter...lo avrebbe visto domani, chissà come era cresciuto il ragazzo...sperò ardentemente di non sentirsi chiamare "Zio Sev". Quanto a Voldemort...nessuno ne sapeva niente, non era mai esistito. Però esisteva Tom Riddle, mago potente e rispettato, capo dell'Ufficio Auror e pronto ad accedere alla carriera di Ministro della Magia. Preso dalla curiosità andò a guardare nell'unico mobile presente in tutti gli uffici di tutti i professori di Hogwarts, vale a dire un archivio (incantato con un Incantesimo Estensivo Irriconoscibile) contenente tutti i registri degli ultimi due secoli, e cercò "Riddle" in tutti gli anni (ovviamente dopo il 1946). Alla fine, la classe di alunni 1961-62 presentava nell'elenco di undicenni un certo Marcus Riddle, e l'anno dopo Helen Riddle, entrambi Serpeverde. Sorrise tra sè e sè. Due figli. Gli venne da ridere pensando al Signore Oscuro impegnato a cambiare pannolini. Tornò alla sua poltrona dopo aver pulito il bicchiere con un colpo di bacchetta. "Però io sono sempre insegnante di Pozioni." pensò, ritenendo che fose ora di cambiare anche quel piccolo particolare. "Ora Albus non ha più scuse per non darmi la cattedra di Difesa contro le Arti Oscure! Aproposito, chissà chi è l'insegnante..." Potter o Black non potevano essere, anche loro erano diventati Auror, stando alle lettere di Lily, e Lupin nemmeno, dato che nell'altro presente era arrivato quell'anno perchè non sapevano più chi chiamare, ma in questa realtà non era mai stata lanciata la maledizione sulla cattedra e quindi non avevano cambiato insegnante ogni anno. Decise di andare in esplorazione e si avventurò nei corridoi verso l'ufficio dell'insegante di Difesa. Erano le undici di sera. Tolse a Grifondoro venti punti, una coppietta, dieci punti testa, i due tornarono nel loro dormitorio a testa bassa; era di buon umore, infatti decise di non punirli. Arrivato al terzo piano bussò alla porta dell'ufficio, ricordandosi troppo tardi di non aver pensato ad una scusa tanto era perso nell'immaginarsi chi avrebbe trovato, ma anche se ci avesse pensato, non sarebbe comunque riuscito a riprendersi in tempo dallo shock.
"Severus! Santo Merlino sono le undici! Io dormivo!"
"Bellatrix!" esclamò sgranando gli occhi di fronte alla donna in camicia da notte e pantofole che stava davanti a lui a braccia incrociate e sguardo decisamente infastidito e assonnato.
"Severus!" esclamò lei a sua volta, scocciata.
Piton si schiarì la voce e poi chiese la prima cosa che gli venne in mente: "Hai della Tricopozione Lisciaricci? L'ho finita."
Lei lo guardò come si guarda un folle appena scappato da Azkaban. Come gli era saltato in mente di chiedere una cosa così stupida, lui non ha mai usato prodotti del genere! Forse fu il vederla coi capelli non tremendamente incespugliati a fargli venire in mente quella pozione. Tuttavia non fece trasparire nemmeno uno di quei pensieri, avendo recuperato il suo autocontrollo.
"B-Beh certo, te la porto subito." e sparì nell'ufficio. "Anche se avresti potuto fartela da solo! Sei o no il Professore di Pozioni?!" si sentì urlare da un punto indistinto all'interno.
Accidenti, Bellatrix...si ricordava che era molto bella, quando venne processata e buttata ad Azkaban si rifiutò anche solo di provare a immaginare come la sua bellezza ne sarebbe stata sciupata, risucchiata, e sostituita dalla follia più completa. La donna che aveva davanti non aveva nemmeno quella vena di follia omicida che lo colpì la prima volta che la vide, alla sua prima riunione dei Mangiamorte, poi fu lei ad addestrarlo. In quel momento si rese conto che lei era perfetta quanto lui per quel ruolo, la passione certo non le mancava. Lei riapparve sulla porta e gli spinse in mano un flacone. "Tienilo pure." sbadigliò sonoramente, "Scusa... buona notte Severus."
"'Grazie. Notte Bellatrix." lei richiuse la porta e lui tornò nei suoi appartamenti. Quando fu a letto anche lui gli venne in mente una cosa, a cui prima non aveva pensato. Sollevò il braccio sinistro e abbassò la manica del pigiama fino al gomito, non osando girare il polso per vedere la parte interna del suo avambraccio. Poi si fece coraggio, e guardò... Niente. Immacolato. Passò le punte della dita della mano destra delicatamente sulla pelle sensibile dove, in un'altra vita, sorgeva il Marchio Nero.
"Tutto è come dovrebbe essere." detto questo sorrise, si tirò giù la manica del pigiama e si coricò nel letto. Dopo tanto tempo, finalmente, riuscì a dormire tranquillamente.
Ormai i suoi incubi e i suoi rimorsi non potevano nemmeno più definirsi un "ricordo".


 

FINE
































Angoletto dell'Autrice: TATTATATADAAAAN HAPPY END è finita. Partono i titoli di coda gente. Ringrazio tutti voi amati lettori e lettrici, chi recensisce e chi ha recensito fin dall'inizio, grazie MissGold, e tutti quelli che hanno letto in silenzio, ma che hanno apprezzato. Adesso la storia è finita e, se sono riuscita almeno un pochino a divertirvi, ad appassionarvi, a stupirvi o anche solo ad intrattenervi, sono felice! Ma lo sarei ancora di più se ora qualcuno di voi sopracitati lettori silenziosi volesse lasciare anche solo una piiiicola recensione complessiva sulla storia, un parere, insomma mica vi affatturo, fatevi sentire gente!  E con questo concludo dicendo che presto, sempre compatibilmente con scuola e connessioneschifida, aggiornerò l'altra storia. Perciò grazie a tutti e alla prossima!!
Tonks98

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Tonks98