Un bel bagno caldo è proprio quello che ci voleva!
Mi sento rinvigorito, pieno di energie, in questo momento potrei affrontare qualsiasi nemico e vincere senza problemi! "Ranmaaa! Vieni in cucina!".
Mi blocco di colpo. Akane mi ha appena chiamato. Lei ha appena urlato il mio nome, usando "quella" voce, "quel" tono e "quella" parola... Cucina.
Di solito quando il nome Akane è abbinato al termine Cucina, significa solo una cosa..Una terribile e terrificante cosa...
"Ho preparato dei biscotti!".
Eccola qui, la cronaca di una tragedia annunciata.
No! Non posso permetterlo! Non mi avvelenerai di nuovo! Sto per prendere la direzione opposta alla cucina, sento l'odore della libertà e della salvezza solleticarmi le narici. Tranquille papille gustative, non morirete oggi ed anche tu stomaco sei in salvo! C'è solo una cosa che Akane potrebbe fare per farmi cambiare idea e spero che...
"Non fare il vigliacco tentando di scappare e vieni qui!".
Lo sapevo! Quello stupido maschiaccio ha giocato la carta dell'orgoglio!
Sospiro rassegnato e percorro, a passo da condannato a morte, i pochi metri che mi separano dalla mia fine.
Addio papille gustative, spero non soffrirai mio caro stomaco...Scusatemi se non sono riuscito a proteggervi. Una lacrima di commozione spinge sui miei occhi per uscire, commozione e paura..Si perché adesso sono terrorizzato, ma troppo orgoglioso per fuggire a gambe levate!
"Ah eccoti qui! Sono ancora caldi!". Esclama Akane voltandosi di scatto verso di me.
Indossa un grembiule giallo e dei guanti da cucina del medesimo colore. Vedendola così, sembrerebbe proprio una fidanzata premurosa. C'è da dire, però, che una brava fidanzata, non cercherebbe mai di ucciderti. A meno che tu non te lo sia meritato...ed io non lo merito di certo!
La vedo avanzare sorridente verso di me, il vassoio pericolosamente in bilico sul palmo delle mani. E quello cosa diavolo è? Ai piedi di Akane noto un sacchetto di farina per metà rovesciato a terra. Quell'imbranata lo calpesterà di sicuro!
E magari...cadendo... NO!
Ranma non puoi essere così meschino! Lascio perdere la mia unica salvezza e penso esclusivamente all'incolumità del posteriore, grande, della mia fidanzata.
"Akane fai attenz..!". Un tonfo sordo.
Un vassoio che vola in alto e si rovescia a terra.
Mi avvicino. Lei è in silenzio, ma capisco dal sussultare delle sue spalle che sta singhiozzando.
"Stai...Stai bene..". Le chiedo.
Lei alza il viso arrossato e gli occhi lucidi e scoppia in lacrime:
"Sono un'imbranata! Scusami Ranma!".
Si copre il viso ed io sento un tremendo bisogno di farla sorridere.
"Coraggio Akane, ne farai degli altri... E poi...Sarò disponibile a mangiarne doppia porzione!".
Lei alza lo sguardo incredula. Arrossisce e sfodera un sorriso timido affermando:
" Di-dici davvero Ranma?". Avverto il mio stomaco le le mie papille gustative protestare, ma non riesco proprio a dirle di no.
"Certo!". Esclamo con troppa enfasi.
"Allora mi rimetto subito all'opera!". Afferma Akane alzandosi in piedi e stringendo il pugno destro con determinazione. "Ma no Akane, che fretta c'è... Non sfidiamo i Kami ancora una volta dai...". Dico, cercando di persuaderla dai suoi ritrovati propositi di omicidio.
"Sfidare i Kami? Che cosa stai insinuando, Ranma?".
Ed adesso come ne esco?
"Calmati Akane! Intendevo dire che...Oggi sei più goffa ed imbranata del solito, perché sprecare altri, sicuramente deliziosi, biscotti eh?". Chissà se l'ha bevuta.
Vedo la sua temibile aurea rossa svanire lentamente.
"Per questa volta non ti prendo a calci perché hai detto che i miei biscotti erano buoni...". Esclama accennando un sorriso. Poi, però, continua:
" Ma posso sempre fare così...".
Mi tira un orecchio facendomi abbassare di parecchi centimetri e poi dice :
"... Per avermi dato dell'imbranata!".
Mi stacco a fatica da quella stretta ferrea.
"Ma se sei stata tu la prima a definirti così!'. Urlo massaggiandomi il lobo sinistro.
"Mai detto nulla del genere!".
E come se niente fosse, rientra in cucina lasciandomi lì solo come uno stupido.
"Sei solo un maschiaccio imbranato e goffo!". Urlo pieno di rabbia.
"Ora le porzioni sono tre!". Afferma lei da dentro la stanza.
Mi tappo la bocca con entrambe le mani e decido di scappare lontano da lì, da colei che vuole attentare alla mia vita senza il minimo rimorso.
Scappo ed opto per un altro bagno caldo. L'unico momento e luogo, in cui posso illudermi di essere invincibile ed invulnerabile.
Chi l'avrebbe detto... Ranma Saotome incastrato da un imbranato maschiaccio mancato.